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KAVMOS OS PASTA 3SIR 15ML Produttore: ATI SRL (AZIENDA TERAP.ITAL.)

  • PRODOTTO VETERINARIO
  • RICETTA MEDICA NON RIPETIBILE VETERINARIA

DENOMINAZIONE

KAVMOS

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Ipnotici e sedativi.

PRINCIPI ATTIVI

Acepromazina 13 mg/ml (equivalente ad acepromazina maleato 17,6 mg/ml).

ECCIPIENTI

Sodio metile paraidrossibenzoato (E219), sodio propile paraidrossibenzoato (E217), ipromellosa (Idrossipropilmetilcellulosa), saccarosio, acqua purificata.

INDICAZIONI

E' indicato quando si ritiene utile ottenere un effetto tranquillantesedativo: in occasione di trasporti; in soggetti eccitati o aggressivisoprattutto se sottoposti a manipolazioni che possono risultare mal tollerate; per tranquillizzare i soggetti durante l'addestramento; per la sedazione di base in occasione di interventi di chirurgia minore, endoscopia, esami diagnostici, radiologici, interventi in anestesia loco-regionale, nella pre-anestesia, ecc.; quale terapia collaterale nelle laminiti per effetto di vasodilatazione periferica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

I derivati fenotiazinici potenziano la tossicita' degli organofosforici: sono quindi controindicati per controllare i tremori seguenti ad avvelenamento con esteri fosforici. In relazione alla via principale dimetabolizzazione dell'acepromazina, se ne sconsiglia l'impiego nei soggetti affetti da disfunzioni epatiche.

USO/VIA DI SOMMINISTRAZIONE

Orale.

POSOLOGIA

In funzione del grado di sedazione richiesto, il dosaggio dell'acepromazina varia da 2,5 a 26 mg per quintale peso vivo (pari a circa 0,25-2 ml/100 kg p.v.). La dose da impiegare va scelta in base alla profondita' dell'effetto desiderato. Per tranquillizzare gli animali durante l'addestramento: 2,5-6,5 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 0,25-0,5 ml/100 kg p.v.). Per trasporto piu' agevole di soggetti relativamente calmi: 4-9 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 0,3-0,7 ml/100 kgp.v.) Effetto sedativo di media intensita' (trasporto di animali agitati, endoscopia, esami RX e clinici, ecc.): 13-19 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 1-1,5 ml/100 kg p.v.). Effetto sedativo piu' intenso (esami clinici dolorosi, anestesie locoregionali, pre-anestesia): 19-26 mg di acepromazina/100 kg p.v. (pari a 1,5-2 ml/100 kg p.v.). Trattandosi di farmaco attivo sul SNC possono verificarsi differenze individuali di risposta farmacologica. Si consiglia di seguire i dosaggi sopra riportati iniziando con la somministrazione della dose inferiore, aumentandola eventualmente dopo averne valutato l'effetto farmacologico. I segni clinici dell'effetto tranquillante, assenti alle dosi piu' basse (fino a 5,5 mg/q.le p.v.) compaiono circa 30-45 minuti dopo la somministrazione per via orale e si manifestano con ptosi palpebrale, procidenza della terza palpebra, orecchie abbassate e prolasso del pene. Anche se sonnolenti, gli animali mantengono generalmente la stazionequadrupedale e se dovessero porsi in decubito, possono essere solitamente persuasi ad alzarsi. L'effetto sedativo inizia a scomparire in unperiodo variabile da 3 a 12 ore, in funzione della dose somministrata.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale veterinario non richiede alcuna speciale condizionedi conservazione. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 2 mesi.

AVVERTENZE

Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare. Per equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano. Per l'effetto ipotensivo che puo' indurre, l'acepromazina dovrebbe essere somministrata a dosi ridotte e con particolare cautela in soggetti in stato di stress, debilitazione, ipovolemia, shocko in caso di patologie cardiache. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: nessuna. Sovradosaggio: gli effetti collaterali dell'acepromazina, in modo particolare a carico dell'apparato cardiorespiratorio (es. ipotensione, collasso cardio-respiratorio ecc.) possono essere antagonizzati da analettici cardio-respiratori contenenti doxapram (0,55 mg/kg p.v. ev), fenilefrina o noradrenalina. Il prolasso del pene e' un fenomeno che si risolve in genere in modo spontaneo al cessare dell'effetto sedativo del farmaco.

TEMPO DI ATTESA

Non pertinente. Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano. Uso non consentito in equidi che producono latte destinato al consumo umano.

SPECIE DI DESTINAZIONE

Equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano(NDPA).

INTERAZIONI

Non impiegare l'adrenalina per antagonizzare un eventuale effetto ipotensivo indotto dall'acepromazina. L'acepromazina potenzia l'effetto degli anestetici generali, gassosi o liquidi (es. barbiturici, xilazina, ketamina, ecc.) e di quelli locali (es. procaina).

EFFETTI INDESIDERATI

L'acepromazina puo' indurre ipotensione. Per questo motivo dovrebbe essere somministrata a dosi ridotte e con particolare cautela in soggetti in stato di stress, debilitazione, ipovolemia, shock o in caso di patologie cardiache. Il farmaco inoltre provoca xerostomia (secchezza delle fauci) e ipotermia e, seppur raramente, puo' dar luogo a stimolazioni del SNC con comparsa di fenomeni paradosso quali disorientamento,eccitazione e convulsioni. Il prolasso del pene e' un fenomeno che sirisolve in genere in modo spontaneo al cessare dell'effetto sedativo del farmaco. L'acepromazina puo' causare alterazioni dei valori ematici con leucopenia, trombocitopenia, eritropenia e conseguente diminuzione del valore di ematocrito a causa del temporaneo sequestro splenico delle cellule del sangue. Questi effetti sono da tenere presente per interpretare correttamente i risultati degli esami ematologici dei pazienti tranquillizzati con l'acepromazina. Pur non avendo antagonisti specifici, gli effetti collaterali dell' acepromazina a carico dell'apparato cardio-respiratorio possono essere antagonizzati in buona parte da analettici cardio-respiratori contenenti doxapram (0,55 mg/kg p.v. ev), fenilefrina o noradrenalina. E' da evitare invece l'uso di adrenalina.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

L'acepromazina puo' indurre una depressione respiratoria nei nati da madri trattate con il farmaco. Mancando ulteriori dati relativi all'innocuita' dell'acepromazina in gravidanza e durante l'allattamento, si consiglia di impiegarla soltanto in casi di effettiva necessita' e sotto controllo.

Codice: 100056023
Codice EAN:

Codice ATC: N05AA04
  • Sistema nervoso
  • Psicolettici
  • Antipsicotici
  • Fenotiazine con catena laterale alifatica
  • Acepromazima
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: PASTA ORALE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA

PASTA ORALE

36 MESI

SIRINGA