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METFORAL 50CPR RIV 500MG Produttore: LABORATORI GUIDOTTI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

METFORAL COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.

PRINCIPI ATTIVI

Metforal 500 mg compresse rivestite con film, ogni compressa rivestita con film contiene: 500 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 390 mg di metformina. Metforal 850 mg compresse rivestite con film, ognicompressa rivestita con film contiene: 850 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 662,9 mg di metformina. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Ogni compressa rivestita con film contiene: silice colloidale anidra,povidone, macrogol 4000, magnesio stearato, Opadry II 85F29116 clear (polivinil alcool, macrogol 3350, talco).

INDICAZIONI

Metforal e' indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non bastano ad un controllo adeguato della glicemia. Negli adulti Metforal 500 mg/Metforal 850 mg possono essere usati in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali o insieme all'insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti, Metforal 500 mg/Metforal 850 mg possono essere utilizzati in monoterapia o in associazione con l'insulina. E' statadimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime alimentare (vedere paragrafo 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo (metformina cloridrato) o ad unoqualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); pre-coma diabetico; insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min); condizioni acute con possibilita' di alterazione della funzione renale come: disidratazione, infezione grave, shock; malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock; insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti con normale funzione renale (GFR >= 90 mL/min), monoterapia: di norma la dose iniziale e' di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose va adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento del dosaggio graduale puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' di 3 g al giorno, assunta in 3 dosi separate. In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale: interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina cloridrato alla dose sopra indicata. Terapia in associazione con l'insulina: la metformina cloridrato e l'insulina possono essere usate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale abituale di 500 mg o 850 mg 2 o 3volte al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguata sulla basedel tasso ematico di glucosio. Anziani: a causa della possibile ridotta funzionalita' renale nei pazienti anziani, il dosaggio di metformina cloridrato deve essere adeguato sulla base della funzione renale. E'pertanto necessaria una valutazione periodica della funzione renale (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. Gfr ml/min: 60-89; massima dose giornaliera totale (da suddividersi in 2-3 dosi giornaliere): 3.000 mg; considerazioni aggiuntive:una riduzione della dose puo' essere presa in considerazione a frontedel peggioramento della funzione renale. Gfr ml/min: 45-59; massima dose giornaliera totale (da suddividersi in 2-3 dosi giornaliere): 2.000 mg; considerazioni aggiuntive: i fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima. Gfr ml/min: 30-44; massima dose giornaliera totale (da suddividersi in2-3 dosi giornaliere): 1.000 mg; considerazioni aggiuntive: i fattoriche possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo4.4) devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima. Gfr ml/min: < 30; massima dose giornalieratotale (da suddividersi in 2-3 dosi giornaliere): -; considerazioni aggiuntive: metformina e' controindicata. Popolazione pediatrica. Monoterapia e associazione con insulina: Metforal 500 mg/Metforal 850 mg possono essere usati nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti; la dose iniziale consiste generalmente nella somministrazione di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al di' durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sullabase del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale del medicinale. Ladose massima raccomandata di metformina cloridrato e' 2000 mg al di',assunta in 2 o 3 dosi separate.

CONSERVAZIONE

Da conservarsi in luogo asciutto.

AVVERTENZE

Acidosi lattica: l'acidosi lattica e' una complicanza metabolica molto rara ma grave insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridottaassunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essereinterrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, ildiabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Diagnosi: i pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenzadi sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati dilaboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. I medici devono avvisare i pazienti del rischio di acidosi lattica e illustrarne i sintomi. Funzione renale, la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e successivamente ad intervalli regolari, vedere paragrafo 4.2: almeno unavolta all'anno nei pazienti con funzione renale normale, almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di clearance della creatinina al limite inferiore del normale e nei soggetti anziani. Metformina e' controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale, vedere paragrafo 4.3. La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani e' frequente e asintomatica. Un'attenzione particolare va riservata alle situazioni in cui puo' venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antiipertensiva, una terapia con diuretici o quando si inizia una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l'accumulo di metformina ed aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse dopo almeno48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivaluta tata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.5. Interventi chirurgici: metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'interventochirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Altre precauzioni: tutti i pazienti devono proseguire la loro dieta distribuendo in modo regolare l'assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare la dieta ipocalorica. I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete dovranno essere eseguitiregolarmente. La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche sesi consiglia una certa cautela quando viene usata in combinazione conl'insulina o altri antidiabetici orali (ad es. sulfaniluree o meglitinidi). Metformina puo' ridurre i livelli sierici di vitamina B12. Il rischio di bassi livelli di vitamina B12 aumenta con l'aumento della dose di metformina, della durata del trattamento e/o in pazienti con fattori di rischio noti per causare carenza di vitamina B12. In caso di sospetta carenza di vitamina B12 (come anemia o neuropatia), i livelli sierici di vitamina B12 devono essere monitorati. Il monitoraggio periodico della vitamina B12 potrebbe essere necessario nei pazienti con fattori di rischio per carenza di vitamina B12. La terapia con metformina deve essere continuata fino a quando e' tollerata e non controindicata e deve essere fornito un trattamento correttivo appropriato per lacarenza di vitamina B12 in linea con le attuali linee guida cliniche.Bambini e adolescenti: la diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina. Nonsono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla puberta' durante studi clinici controllati della durata di un anno; tuttavia, non sono disponibili dati a lungo termine su questi aspetti specifici. Si raccomanda pertanto di osservare attentamente i possibili effetti di metformina rispetto a questi parametri in bambini trattati con metformina, in particolare in quei bambini nel periodo della prepuberta'. Bambini di eta' compresa fra i 10 e i 12 anni: negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti sono stati inclusi soltanto 15 soggetti d'eta' compresa tra i 10 e i 12 anni. Benche' l'efficacia e la sicurezza di metformina in questi bambini non differiscano dall'efficacia e sicurezza nei bambini di eta' maggiore e negli adolescenti, si raccomanda di prestare particolare attenzione quando siprescrive metformina a bambini d'eta' compresa tra i 10 e i 12 anni.

INTERAZIONI

Uso concomitante non raccomandato. Alcol: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, o malnutrizione o compromissione epatica. Evitare il consumo di alcol o di farmaci contenenti alcol. Agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging non deve essere ripresa finche' non siano trascorse 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4.Associazioni che richiedono precauzione per l'uso: alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggiodella funzione renale. Medicinali con intrinseca attivita' iperglicemica (come glucocorticoidi per via sistemica e locale e simpaticomimetici). Puo' essere necessario eseguire controlli piu' frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario adeguareil dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco. Trasportatori di cationi organici (OCT): la metformina e' un substratosia del trasportatore OCT1 che OCT2. La somministrazione di metformina in associazione: con inibitori di OCT1 (come il verapamil) puo' ridurre l'efficacia della metformina; con inibitori di OCT1 (come la rifampicina) puo' aumentare l'assorbimento gastrointestinale e l'efficacia della metformina; con inibitori di OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) puo' ridurre l'eliminazione renale della metformina, causando cosi' un aumento della concentrazione plasmatica di metformina; con inibitori sia di OCT1 che di OCT2 (come crizotinib, olaparib) puo' alterare l'efficacia e l'eliminazione renale della metformina. In soggetti con diabete mellito di tipo II la somministrazione concomitante di metformina (1000 mg due volte al giorno) e ranolazina 500 mg e 1000 mg due volte al giorno aumenta la concentrazione plasmatica di metformina rispettivamente di 1.4 e 1.8 volte. Uno studio condotto su sette volontari sani ha mostrato chela cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno,ha aumentato l'esposizione sistemica di metformina (AUC) del 50% e laC max dell'81%. Si raccomanda di prestare attenzione, specialmente nei pazienti con funzione renale compromessa, quando questi farmaci sonosomministrati in concomitanza con metformina, in quanto si puo' avereun aumento della concentrazione di metformina nel plasma. Se necessario, puo' essere preso in considerazione l'aggiustamento del dosaggio della metformina in quanto gli inibitori/induttori OCT possono alterarel'efficacia della metformina.

EFFETTI INDESIDERATI

Le seguenti reazioni avverse possono verificarsi durante il trattamento con metformina. Le frequenze sono definite come di seguito riportato: molto comune: >= 1/10; comune: > 1/100, < 1/10; non comune: > 1/1000, < 1/100; raro: > 1/10.000, < 1/1.000; molto raro: < 1/10.000, non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazioni del gusto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: patologie gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito. Questi effetti indesiderati si verificano con maggiore frequenza durante l'inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per evitare questi effetti, si raccomanda l'assunzione di metformina 2 o 3 volte al di' durante o dopo i pasti. Anche un aumento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione/carenza di vitaminaB12 (vedere paragrafo 4.4); molto raro: acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4). Patologie epatobiliari. Molto raro: sono stati riportati casi isolati di anomalie nei test di funzionalita' epatica o di epatite che si sono risolti con l'interruzione del trattamento con metformina.Popolazione pediatrica: in dati pubblicati e post-marketing e in studi clinici controllati in popolazione pediatrica limitata d'eta' compresa tra i 10 e i 16 anni sottoposta a trattamento della durata di 1 anno, gli effetti indesiderati riportati erano simili, per natura e gravita', a quelli riportati per gli adulti. Segnalazione di sospette reazioni avverse. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante. Essa permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: l'iperglicemia non controllata nella fase periconcezionale e durante la gravidanza e' associata ad un aumentato rischio di anomalie congenite, interruzione della gravidanza, ipertensione indotta dalla gravidanza, preeclampsia e mortalita' perinatale. E' importante mantenere i livelli di glucosio nel sangue il piu' vicino possibile allanormalita' durante tutta la gravidanza al fine di ridurre il rischio di esiti avversi correlati all'iperglicemia per la madre ed il suo bambino. Metformina attraversa la placenta con livelli che possono raggiungere le concentrazioni presenti nel sangue materno. Una grande quantita' di dati su donne in gravidanza (piu' di 1000 risultati mostrati) da uno studio di coorte basato su registri e dati pubblicati (meta-analisi, studi clinici e registri) non indica un aumento del rischio di anomalie congenite ne' tossicita' fetale/neonatale dopo l'esposizione a metformina nella fase periconcezionale e/o durante la gravidanza. Esistono dati limitati e non esaustivi riguardanti l'effetto di metforminasul peso dei bambini esposti a metformina durante la vita intrauterina. Metformina non sembra influenzare lo sviluppo motorio e sociale fino ai 4 anni di eta' nei bambini esposti durante la gravidanza, sebbenei dati sugli esiti a lungo termine siano limitati. Se clinicamente necessario, l'uso di metformina puo' essere preso in considerazione durante la gravidanza e nella fase periconcezionale in aggiunta o in alternativa all'insulina. Allattamento: la metformina viene escreta nel latte materno umano. Non e' stato mostrato alcun effetto della metforminain neonati/lattanti allattati da donne trattate. Tuttavia, poiche' sono disponibili soltanto dati limitati, l'allattamento non e' raccomandato durante il trattamento con metformina. Bisogna quindi decidere se interrompere l'allattamento, considerando i vantaggi dell'allattamentoal seno e il possibile rischio di eventi avversi per il bambino. Fertilita': la fertilita' di ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/il giorno, che e' circa tre volte la dose massima giornaliera raccomandata negli esseri umani in rapporto alla superficie corporea.

Codice: 019449014
Codice EAN:

Codice ATC: A10BA02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Farmaci usati nel diabete
  • Ipoglicemizzanti, escluse le insuline
  • Biguanidi
  • Metformina
Temperatura di conservazione: al riparo dall'umidita'
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER