PERIPLUM 36 BUSTINE 30MG Produttore: ITALFARMACO SPA
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Calcio-antagonista selettivo, derivato diidropiridinico.
INDICAZIONI
Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici anche correlati a vasospasmo cerebrale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Gravidanza o allattamento. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In concomitanza con rifampicina, in quanto l'assunzione contemporanea di rifampicina puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina. Pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa (ad esempio cirrosi epatica). La terapia concomitante di nimodipina per via orale e farmaci antiepilettici, qualifenobarbital, fenitoina o carbamazepina, e' controindicata, in quantol'assunzione contemporanea di tali farmaci puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina.
POSOLOGIA
Salvo diversa prescrizione medica, la dose giornaliera raccomandata e' di 30 mg x 3 volte (1 compressa o 1 bustina o 0,75 ml di soluzione 3volte). In pazienti con funzionalita' renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare < 20 ml/min), la necessita' del trattamento dovrebbe essere considerata con cautela ed il paziente regolarmente controllato. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale ed epatica, eventuali effetti collaterali, come l'abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati; in questi casi, se necessario, la dose dovrebbe essere ridotta o sospeso il trattamento. In pazienti che sviluppano reazioni avverse la dose dovrebbe essere ridotta secondo le necessita' o dovrebbe essere sospeso il trattamento. In caso di somministrazione concomitante con inibitori o attivatori del sistema CYP 3A4, puo' rendersi necessario una modulazione del dosaggio.Profilassi e trattamento dei deficit neurologici ischemici conseguenti a vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea: terminatala terapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni 60 mg o 1,5 ml di soluzione corrispondenti a 2 contagocce riempiti fino alla tacca 6 volteal giorno, ad intervalli di 4 ore. Va assunto lontano dai pasti, le compresse con un po' di liquido, le gocce diluite in poca acqua e le bustine sciogliendone il contenuto in poca acqua. Non assumere con succodi pompelmo. Non immergere il contagocce nell'acqua e non sciacquarlo. Dopo aver messo le gocce in acqua riporre il contagocce nel flacone.L'intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.
AVVERTENZE
Anche se non vi sono evidenze che il trattamento sia associato con unaumento della pressione endocranica, il medicinale deve essere usato con cautela in presenza di edema cerebrale generalizzato o in condizioni caratterizzate da un notevole aumento della pressione endocranica. Deve essere utilizzato con cautela anche nei pazienti gravemente ipotesi (pressione arteriosa sistolica < 100 mmHg). In pazienti molto anziani affetti da piu' patologie, in pazienti con funzionalita' cardiovascolare o renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare < 20 ml/min), la necessita' di un trattamento con Periplum dovrebbe essere considerata con cautela ed il paziente regolarmente controllato. La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4; i farmaci sia inibitori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. Farmaci che inibisconoil sistema del citocromo P450 3A4, e che quindi possono causare un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina, sono, per esempio: antibiotici macrolidi (es. ritromicina), inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir), antimicotici azolici (es. ketoconazolo), antidepressivi nefazodone e fluoxetina, quinupristin/dalfopristin, cimetidina, acidovalproico. In caso di somministrazione concomitante con questi farmaci, la pressione arteriosa deve essere monitorato e, in caso dinecessita', deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. La soluzione contiene il 48,06 vol% di etanolo (alcol), che significa fino a 4,3 g per dose giornaliera (9 ml). Questo aspetto puo' essere dannoso per quelle persone che soffrono di alcolismo o di ridotto metabolismo dell'alcol, e deve essere preso in considerazione anche dalle donne durante la gravidanza e l'allattamento, dai bambini e da gruppi ad alto rischio, come pazienti con malattie epatiche o epilessia. La quantita' di alcol in questa specialita' medicinalepuo' alterare l'effetto di altri farmaci, cosi' come puo' alterare lacapacita' di guidare veicoli ed usare macchinari. Questa specialita' contiene anche Olio di ricino poliossidrilato idrogenato, che puo' causare disturbi gastrici e diarrea. Il granulato effervescente contiene saccarosio quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi; inoltre questo prodotto medicinale contiene sodio: puo' non essere adatto per i soggetti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.
INTERAZIONI
La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromoP450 3A4, localizzato sia a livello della mucosa intestinale che del fegato. I farmaci sia inibitori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. La rifampicina acceleri il metabolismo della nimodipina attraverso un processo d'induzione enzimatica; percio' l'efficacia di nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina. Una precedente terapia cronica con fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilita' della nimodipina somministrata per os. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e nimodipina per via orale e' controindicata. Alcuni antibiotici macrolidi sononoti come inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 e l'eventualita' di un'interazione a questo livello non puo' essere scartata; percio' gli antibiotici macrolidi non devono essere usati in combinazione con nimodipina. Non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e inibitori delle proteasi anti-HIV. La possibilita' di un aumento marcato e clinicamente rilevante della concentrazione plasmatica di nimodipina, in caso di sua somministrazione in concomitanza con uno di questi farmaci, non puo' essere esclusa. Gli antimicotici azolici inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e varie interazioni sono state riportate per altri calcio-antagonisti diidropiridinici; non si puo' escludere un sostanziale aumento della biodisponibilita' sistemica di nimodipina, dovuto ad una diminuzione del metabolismo legato all'effetto di primo passaggio. Non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e nefazodone. Fluoxetina: aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. Quinupristin/dalfopristin: la somministrazione concomitante puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. Cimetidina: puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. La somministrazione contemporanea con acido valproico (un anticonvulsivante) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. L'assunzione contemporanea con nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senza influenzare i livelli plasmatici della nortriptilina. Il medicinale puo' aumentare l'effetto antiipertensivo di: diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, A1 antagonisti, altri calcio-antagonisti, alfa-bloccanti, inibitori del PDE5 ed alfa-metildopa. Comunque, nel caso un'associazione di questo tipo sia inevitabile, e' necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento. La simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC per la zidovudina con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della clearance. Il succo di pompelmo inibisce il metabolismo ossidativo dellediidropiridine. L'assunzione contemporanea aumenta la concentrazione plasmatica e la durata dell'azione di nimodipina, a causa di una diminuzione del suo metabolismo legato all'effetto di primo passaggio o della sua clearance. Questo fenomeno si puo' verificare almeno per 4 giorni dopo l'ultima ingestione di succo di pompelmo. La contemporanea somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento individuale a lungo termine con aloperidolo non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione. La contemporanea somministrazione di nimodipina per via orale e di diazepam, digossina, glibenclamide, indometacina, ranitidina e warfarina non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.
EFFETTI INDESIDERATI
Studi clinici: prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemicicorrelati a vasospasmo cerebrale. Comune (>=1% <10%), non comune (>=0,1% <1%) e raro (>=0,01% <0,1%). Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Non comune: trombocitopenia. Alterazioni del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica, rash. Alterazioni del sistema nervoso. Non comune: mal di testa. Alterazioni cardiache. Non comune: tachicardia. Raro: bradicardia. Alterazioni del sistema vascolare. Non comune: ipotensione, vasodilatazione. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Non comune: nausea. Raro: ileo. Alterazioni del sistema epatobiliare. Raro: aumento transitorio degli enzimi epatici. Studi clinici: prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici. Alterazioni del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica, rash. Alterazioni del sistema nervoso. Non comune: mal di testa, capogiri, senso divertigine, ipercinesia, tremori. Alterazioni cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia. Alterazioni del sistema vascolare. Comune: ipotensione, vasodilatazione. Non comune: sincope, edema. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Non comune: costipazione, diarrea, flatulenza.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non deve essere somministrato in gravidanza o durante l'allattamento.In singoli casi di fertilizzazione in-vitro i calcio-antagonisti sonostati associati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibile conseguente riduzione della funzionalita' spermatica.
Codice: 026214041
Codice EAN:
- Sistema cardiovascolare
- Calcio-antagonisti
- Calcio-antagonisti selettivi con preval.effetto vascolare
- Derivati diidropiridinici
- Nimodipina
Forma farmaceutica
GRANULATO
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
BUSTINA/BUSTA SINGOLA