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QUETIAPINA ACC 60CPR 200MG RP Produttore: ACCORD HEALTHCARE ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

QUETIAPINA ACCORD COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antipsicotici: diazepine, oxazepine e tiazepine.

PRINCIPI ATTIVI

Per 200 mg: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 200 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Eccipiente(i) con effetto noto: 40,70 mg di lattosio monoidrato e 3,5 mg di sodio per compressa. Per 300 mg: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 300 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Eccipiente(i) con effetto noto: 61,05 mg di lattosio monoidrato e 5,3 mg di sodio per compressa. Per 400 mg:ogni compressa a rilascio prolungato contiene 400 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Eccipiente(i) con effetto noto: 81,40 mg di lattosio monoidrato e 7,1 mg di sodio per compressa. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, ipromellosa, sodio cloruro, povidone K-30, talco, magnesio stearato (E572). Rivestimento. 200 mg. Composizione unitaria di Opadry giallo 03B52117: ipromellosa 6 cP (E464), titanio diossido (E171), macrogol 400 (E553b), ferro ossido giallo (E172). 300 mg. Composizione unitaria di Opadry giallo 03B82929: ipromellosa 6 cP (E464), titanio diossido (E171), macrogol 400 (E553b), ferro ossido giallo (E172). 400 mg. Composizione unitaria di Opadry bianco 03B58900: ipromellosa 6 cP (E464), titanio diossido (E171), macrogol 400 (E553b).

INDICAZIONI

Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato e' indicata per: trattamento della schizophrenia; trattamento del disturbo bipolare: per il trattamento degli episodi maniacali da moderati a gravi associati al disturbo bipolare, per il trattamento degli episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare, per la prevenzione di recidive di episodi maniacali o depressivi nei pazienti con disturbo bipolare che hanno risposto in precedenza al trattamento con quetiapina; trattamento aggiuntivo di episodi depressivi maggiori nei pazienti con Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) che hanno avuto una risposta sub-ottimale alla monoterapia con antidepressivi (vedere paragrafo 5.1). Prima di iniziare il trattamento, il medico deve prendere in considerazione il profilo di sicurezza di Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato(vedere paragrafo 4.4).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione concomitante degli inibitori del citocromo P450 3A4, come gli inibitori dell'HIV-proteasi,gli antifungini azolici, eritromicina, claritromicina e nefazodone, e' controindicata. (Vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: esistono diversi schemi di dosaggio per ciascuna indicazione. Bisogna pertanto assicurarsi che i pazienti ricevano informazioni chiare sulla dose piu' appropriata per la loro patologia. Adulti: per il trattamento della schizofrenia e degli episodi maniacali da moderati a gravi associati al disturbo bipolare Quetiapina Accord compresse arilascio prolungato deve essere somministrata almeno un'ora prima di un pasto. La dose giornaliera all'inizio della terapia e' di 300 mg alGiorno 1 e 600 mg al Giorno 2. La dose giornaliera raccomandata e' di600 mg, tuttavia, se clinicamente giustificato, la dose puo' essere aumentata a 800 mg al giorno. La dose deve essere aggiustata in un intervallo di dosaggio efficace che varia tra 400 mg e 800 mg al giorno, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del paziente.Per la terapia di mantenimento della schizofrenia non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Per il trattamento degli episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare: Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato deve essere somministrata la sera, prima di coricarsi. La dose totale giornaliera per i primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (Giorno 1), 100 mg (Giorno 2), 200 mg (Giorno 3) e 300 mg (Giorno 4). La dose giornaliera raccomandata e' di 300 mg. In studi clinici non e' stato osservato alcun beneficio aggiuntivo nel gruppo di pazienti trattato con la dose da 600 mg rispetto ai pazienti trattati con 300 mg (vedere paragrafo 5.1). Singoli pazienti possono beneficiare del trattamento con la dose da 600 mg. Le dosi superiori a 300mg devono essere somministrate da medici con esperienza nel trattamento del disturbo bipolare. In singoli pazienti, nel caso di problemi ditolleranza, gli studi clinici hanno evidenziato che potrebbe essere considerata la riduzione della dose fino ad un minimo di 200 mg. Per laprevenzione delle recidive nel disturbo bipolare: per prevenire la recidiva di episodi maniacali, depressivi o misti nel disturbo bipolare,i pazienti che rispondono a Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato per il trattamento acuto del disturbo bipolare devono proseguire la terapia con Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato alla stessa dose somministrata la sera, prima di coricarsi. La dose di Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato puo' essere aggiustata in base alla risposta clinica e alla tollerabilita' del singolo paziente, in un intervallo compreso tra 300 mg e 800 mg/die. E' importante utilizzare la dose minima efficace per la terapia di mantenimento. Per il trattamento aggiuntivo di episodi depressivi maggiori associati al DDM: Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato deve essere somministrata la sera, prima di coricarsi. La dose giornaliera all'inizio della terapia e' di 50 mg nei Giorni 1 e 2, e 150 mg nei Giorni 3 e 4. L'effetto antidepressivo e' stato osservato alle dosi di 150 e 300 mg/die in studi clinici a breve termine, come terapia aggiuntiva (con amitriptilina, bupropione, citalopram, duloxetina, escitalopram, fluoxetina, paroxetina, sertralina e venlafaxina - vedere paragrafo 5.1) e di 50 mg/die in studi clinici a breve termine in monoterapia. A dosisuperiori aumenta il rischio di eventi avversi. I medici devono pertanto accertarsi che venga utilizzata la dose minima efficace per il trattamento iniziando con 50 mg/die. La necessita' di incrementare la dose da 150 a 300 mg/die deve essere basata sulla valutazione del singolopaziente. Passaggio dalla terapia con Quetiapina compresse a rilascioimmediato: per un dosaggio piu' comodo, i pazienti attualmente trattati con dosi suddivise di Quetiapina compresse a rilascio immediato possono passare al trattamento con Quetiapina Accord compresse a rilascioprolungato alla dose totale giornaliera equivalente somministrata unavolta al giorno. Possono essere necessari aggiustamenti individuali della dose. Anziani: come per altri antipsicotici e antidepressivi, Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato deve essere utilizzata con cautela nei pazienti anziani, specie durante le prime fasi del trattamento. Puo' essere necessario che l'incremento progressivo della dose di Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato avvenga piu' lentamente e che la dose terapeutica giornaliera venga ridotta rispettoai pazienti piu' giovani. La clearance plasmatica media della quetiapina e' risultata ridotta del 30-50% nei pazienti anziani rispetto ai pazienti piu' giovani. La dose iniziale per i pazienti anziani e' pari a 50 mg/die. La dose puo' essere aumentata con incrementi di 50 mg/diefino a una dose efficace, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo paziente. Nei pazienti anziani con episodi depressivi maggiori associati a DDM, la dose iniziale deve essere di 50 mg/die ai Giorni 1-3, aumentando a 100 mg/die al Giorno 4 e a 150 mg/die al Giorno 8. Deve essere utilizzata la dose minima efficace, cominciando da 50 mg/die. Qualora fosse richiesto un aumento della dose a 300 mg/die, sulla base della valutazione del singolo paziente, questo deve effettuarsi non prima del Giorno 22 di trattamento. L'efficacia ela sicurezza non sono state valutate in pazienti di eta' superiore a 65 anni con episodi depressivi associati al disturbo bipolare. Popolazione pediatrica: Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato nondeve essere utilizzata in bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che supportano l'uso in questa fascia di eta'. I dati al momento disponibili provenienti da studi clinici controllati con placebo sono riportati nei paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2. Compromissione della funzione renale: non e' necessario un aggiustamento della dose in pazienti con funzione renale compromessa. Compromissione della funzione epatica: Quetiapina viene ampiamente metabolizzata dal fegato. Pertanto Quetiapina Accord compresse a rilascio prolungato deve essere quindi usata con cautela in pazienti con nota compromissione della funzione epatica, particolarmente durante le fasi iniziali del trattamento. La dose iniziale per i pazienti con funzione epatica compromessa deve essere di 50 mg/die. L'aggiustamento della dose puo' avvenire con incrementi pari a 50 mg/die fino a raggiungere ladose efficace, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo paziente. Modo di somministrazione: Quetiapina Accord 200 300 400 mg compresse a rilascio prolungato deve essere somministrata una volta al giorno, lontano dai pasti. Le compresse devono essere deglutite intere, senza dividerle, masticarle o frantumarle.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Poiche' Quetiapina compresse a rilascio prolungato e' approvato per diverse indicazioni, si deve tener conto del profilo di sicurezza del farmaco rispetto alla diagnosi del singolo paziente e alla dose da somministrare. L'efficacia e la sicurezza a lungo termine in pazienti con DDM non sono state valutate nella terapia aggiuntiva, tuttavia l'efficacia e la sicurezza a lungo termine sono state valutate nei pazienti adulti in monoterapia (vedere paragrafo 5.1). Popolazione pediatrica: Quetiapina non deve essere utilizzata in bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che ne supportino l'uso in questa fascia di eta'. Studi clinici condotti con quetiapina hanno evidenziato che in aggiunta al noto profilo di sicurezza osservato negli adulti (vedere paragrafo 4.8), alcuni eventi avversi si verificano con una frequenza superiore nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti (aumento dell'appetito, innalzamento della prolattinasierica e vomito, rinite, sincope) o possono avere differenti implicazioni per i bambini e gli adolescenti (sintomi extrapiramidali e irritabilita') mentre uno di questi non era mai stato segnalato precedentemente negli studi sugli adulti (aumenti della pressione arteriosa). In bambini e adolescenti sono state anche osservate alterazioni dei test di funzionalita' tiroidea. Inoltre, le implicazioni di sicurezza nel lungo termine del trattamento con la quetiapina sulla crescita e la maturazione non sono state analizzate oltre le 26 settimane. Analogamente, le implicazioni nel lungo termine relative allo sviluppo cognitivo ecomportamentale non sono note. In studi clinici controllati con placebo condotti su pazienti bambini e adolescenti trattati con quetiapina,quetiapina e' stata associata ad un'aumentata incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo nei pazienti trattati per schizofrenia, mania bipolare e depressione bipolare (vedere paragrafo 4.8). Suicidio/propensione al suicidio o peggioramento clinico: la depressione e' associata ad un aumentato rischio di propensione al suicidio, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino a una remissione significativa. Poiche' tale miglioramento potrebbe non verificarsi nel corso delle prime settimane o piu' di trattamento, i pazienti devono essere strettamente monitorati fino al raggiungimento di tale miglioramento. Dall'esperienza clinica generale si e' osservato che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle fasi precoci di miglioramento. Inoltre i medici devono considerare il rischio potenziale di eventi correlati al suicidio dopo la brusca interruzione del trattamento con quetiapina, dovuto ai noti fattori di rischio per la patologia in questione. Anche altri disturbi psichiatrici per i quali viene prescritta quetiapina possono essere associati a un aumento del rischio di eventi correlati al suicidio. Oltre a cio', queste patologie possono esistere in comorbilita' con episodi depressivi maggiori. Le stesse precauzioni osservate nel trattamento di pazienti con episodi depressivi maggiori devono essere pertanto adottate durante il trattamento di pazienti con altri disturbi psichiatrici. I pazienticon anamnesi positiva per eventi correlati al suicidio, o coloro che mostrano un grado significativo di propensione al suicidio prima dell'inizio del trattamento, sono noti essere esposti a un rischio maggioredi propensione al suicidio o tentativo di suicidio, e devono pertantoessere sottoposti a stretta sorveglianza durante il trattamento. Una meta-analisi condotta su studi clinici controllati con placebo con farmaci antidepressivi in pazienti adulti con disturbi psichiatrici ha mostrato un aumentato rischio di comportamento suicida con l'uso di antidepressivi rispetto al placebo nei pazienti di eta' inferiore a 25 anni. Durante la terapia deve essere effettuato un attento monitoraggio dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specie nelle fasi iniziali di trattamento e in seguito alle variazioni della dose. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di controllare qualsiasi eventuale peggioramento clinico, comportamento o propensione al suicidio e variazioni inusuali del comportamento e di richiedere immediatamente un intervento medico se tali sintomi si presentano. In studi clinici controllati con placebo a piu' breve termine condotti su pazienti con episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare e' stato osservato un rischio maggiore di eventi correlati al suicidio nei pazienti adulti giovani (di eta' inferiore a 25 anni) trattati con quetiapina, rispetto ai pazienti trattati con placebo (3,0% vs 0%, rispettivamente). In studi clinici su pazienti con DDM l'incidenza di eventi correlati al suicidio osservata nei pazienti adulti giovani (di eta' inferiore a 25 anni) e' risultata pari a 2,1% (3/144) per quetiapina e 1,3% (1/75) per il placebo. Uno studio retrospettivo con quetiapina per il trattamento di pazienti con disturbi depressivi maggiori sulla popolazione ha mostrato un aumento delrischio di autolesionismo e suicidio nei pazienti di eta' da 25 a 64 anni senza una storia di autolesionismo durante l'assunzione di quetiapina insieme ad altri antidepressivi. Rischio metabolico: dato il rischio di peggioramento del loro profilo metabolico, comprese le modifiche del peso corporeo, del glucosio ematico (vedere iperglicemia) e dei lipidi, che e' stato riscontrato nell'ambito di studi clinici, i parametri metabolici dei pazienti devono essere valutati all'inizio del trattamento e le modifiche di questi parametri devono essere controllate regolarmente durante il trattamento. Il peggioramento di questi parametri deve essere gestito in modo clinicamente appropriato (vedere ancheParagrafo 4.8). Sintomi extrapiramidali: in studi clinici controllaticon placebo in pazienti adulti trattati per episodi depressivi maggiori correlati a disturbo bipolare e disturbo depressivo maggiore, la quetiapina e' stata associata ad un aumento dell'incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). L'uso di quetiapina e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da irrequietezza soggettivamente spiacevole o disturbante edalla necessita' di muoversi, spesso accompagnata dall'incapacita' dirimanere seduti o fermi. Cio' e' piu' probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che manifestano questi sintomi, l'incremento della dose potrebbe rivelarsi dannoso. Discinesia tardiva: qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, e' necessario considerare la riduzione della dose o l'interruzione della terapia con quetiapina. I sintomi di discinesia tardiva possono peggiorare o persino insorgere dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.8).

INTERAZIONI

Poiche' quetiapina esplica la sua attivita' primariamente sul sistemanervoso centrale, quetiapina deve essere usato con cautela in associazione con altri farmaci ad attivita' centrale e con alcool. Deve essere prestata cautela nel trattamento di pazienti che ricevono altri medicinali con effetti anticolinergici (muscarinici) (vedere Paragrafo 4.4). Il citocromo P450 (CYP) 3A4 e' il principale enzima del sistema delcitocromo P450 responsabile del metabolismo di quetiapina. In uno studio d'interazione in volontari sani, la somministrazione concomitante di quetiapina (dosaggio di 25 mg) con ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, ha causato un aumento dell'AUC di quetiapina di 5-8 volte. Per questo motivo, l'uso concomitante di quetiapina ed inibitori del CYP3A4 e' controindicato. Si raccomanda inoltre di non assumere succo di pompelmo durante la terapia con quetiapina. In uno studio clinico in pazienti trattati con dosi multiple per la valutazione della farmacocinetica di quetiapina somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (un noto induttore degli enzimi epatici), la somministrazione concomitante di carbamazepina ha aumentato in modo significativo laclearance di quetiapina. Questo incremento della clearance ha ridottol'esposizione sistemica di quetiapina (misurata dall'AUC) in media del 13% rispetto alla somministrazione di sola quetiapina, sebbene in alcuni pazienti sia stato osservato un effetto piu' marcato. Come conseguenza di tale interazione, possono prodursi concentrazioni plasmaticheridotte, che possono interferire con l'efficacia della terapia con quetiapina. La somministrazione concomitante di quetiapina e fenitoina (un altro induttore enzimatico microsomiale) ha indotto un marcato aumento della clearance di quetiapina, pari a circa il 450%. Nei pazienti in trattamento con induttori enzimatici epatici, il trattamento con quetiapina puo' essere iniziato solo se il medico ritiene che i beneficidi quetiapina superino il rischio della sospensione degli induttori enzimatici epatici. E' importante che ogni variazione di tali induttorisia graduale e, se necessario, che venga sostituita da farmaco non-induttore (ad es. sodio valproato) (vedere paragrafo 4.4). La cosomministrazione di antidepressivi a base di imipramina (un noto inibitore delCYP 2D6) o fluoxetina (un noto inibitore del CYP 3A4 e del CYP 2D6) non altera in modo significativo la farmacocinetica di quetiapina. La contemporanea somministrazione degli antipsicotici risperidone o aloperidolo non altera significativamente la farmacocinetica della quetiapina. L'uso concomitante di quetiapina e tioridazina causa un incremento della clearance della quetiapina di circa il 70%. La somministrazione concomitante con cimetidina non altera il profilo farmacocinetico della quetiapina. La farmacocinetica del litio non viene alterata dalla contemporanea somministrazione della quetiapina. Nell'ambito di uno studio clinico randomizzato, della durata di 6 settimane, che ha valutato l'impiego di litio e quetiapina compresse a rilascio prolungato versusplacebo e quetiapina compresse a rilascio prolungato in pazienti adulti affetti da mania acuta, e' stata riscontrata un'incidenza piu' altadi eventi extrapiramidali correlati (in particolare tremore) sonnolenza e incremento ponderale nel gruppo in trattamento add-on con litio, in confronto al gruppo in trattamento add-on con placebo (vedere Paragrafo 5.1). La somministrazione contemporanea di sodio valproato e quetiapina non influenza in misura clinicamente rilevante la farmacocinetica dei due prodotti. Uno studio retrospettivo su bambini e adolescentiche hanno ricevuto valproato, quetiapina o entrambi, ha rivelato una maggiore incidenza di leucopenia e neutropenia nel gruppo dell'associazione verso i gruppi in monoterapia. Non sono stati condotti studi formali di interazione con i farmaci cardiovascolari piu' comunemente utilizzati. E' necessario esercitare cautela quando quetiapina viene somministrata in concomitanza con prodotti medicinali noti per determinaresquilibri elettrolitici o allungamenti dell'intervallo del QT. In pazienti trattati con la quetiapina sono stati segnalati casi di risultati falsi-positivi negli immunodosaggi enzimatici per il metadone e gli antidepressivi triciclici. Si raccomanda conferma dei risultati dubbi di screening immunoenzimatico attraverso appropriate tecniche cromatografiche.

EFFETTI INDESIDERATI

Le Reazioni Avverse al Farmaco (ADR) piu' comunemente segnalate con la quetiapina (>10%) sono sonnolenza, capogiri, cefalea, secchezza delle fauci,, sintomi da astinenza (sospensione),aumento del colesterolo totale (soprattutto colesterolo LDL), diminuzione del colesterolo HDL, aumento di peso, diminuzione dell'emoglobina e sintomi extrapiramidali. L'incidenza di ADR associate alla terapia con la quetiapina e' riportata nell'elenco seguente, secondo il formato raccomandato dal Councilfor International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). ADR associate alla terapia con quetiapina. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), nonnoto (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: diminuzione dell'emoglobina ^22; comune: leucopenia ^1,28, diminuzione della conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili ^27; non comune: neutropenia ^1, trombocitopenia, anemia, diminuzione della conta delle piastrine ^13; raro: agranulocitosi ^26. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' (incluse reazioni allergiche cutanee); molto raro: reazione anafilattica ^5. Patologie endocrine. Comune: iperprolattinemia ^15, diminuzione della T4 totale ^24, diminuzione della T4 libera ^24,diminuzione della T3 totale ^24, aumento del TSH ^24; non comune: diminuzione della T3 libera ^24, ipotiroidismo ^21; molto raro: secrezione inappropriata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue ^10,30, aumento del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL) ^11,30, diminuzione del colesterolo HDL ^17,30, aumento ponderale ^8,30; comune: aumento dell'appetito, aumento del glucosio a livelli iperglicemici ^6,30; non comune: iponatriemia ^19, diabete mellito ^1,5, esacerbazione di un diabete pre-esistente; raro: sindrome metabolica ^29. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali e incubi, ideazione suicidaria e comportamento suicidario ^20; raro: sonnambulismoed eventi correlati come parlare nel sonno e disturbo dell'alimentazione correlato al sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri ^4,16, sonnolenza ^2,16, cefalea, sintomi extrapiramidali ^1,21; comune: disartria; non comune: crisi epilettiche ^1, sindrome dellegambe senza riposo, discinesia tardiva ^1,5, sincope ^4,16. Patologiecardiache. Comune: tachicardia4, palpitazioni ^23; non comune: prolungamento dell'intervallo QT ^1,12,18, bradicardia ^32; non noto: cardiomiopatia e miocardite. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica ^4,16; raro: tromboembolismo venoso ^1; non noto: ictus ^34. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea ^23; non comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci; comune: stipsi, dispepsia, vomito ^25; non comune: disfagia ^7; raro: pancreatite ^1, ostruzione intestinale/ileo. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) ^3, aumento dei livelli di gamma-GT ^3; non comune: aumento dei livelli sierici di aspartatoaminotransferasi (AST) ^3; raro: ittero ^5, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema^5, sindrome di Stevens- Johnson ^5; non noto: necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme, eruzione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress) ^33, vasculite cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non noto: sindrome da astinenza neonatale da farmaci ^31. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzioni sessuali; raro: priapismo, galattorrea, gonfiore mammario, disturbi mestruali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: sintomi di astinenza (interruzione) ^1,9; comune: astenia lieve, edema periferico, irritabilita', piressia; raro: sindrome neurolettica maligna ^1, ipotermia. Esami diagnostici. Raro: aumento della creatinafosfochinasi ^14. ^1 Vedere paragrafo 4.4. ^2 Puo' verificarsi sonnolenza, generalmente durante le prime due settimane di trattamento, che si risolvesolitamente proseguendo la somministrazione di quetiapina. ^3 In alcuni pazienti trattati con quetiapina sono stati osservati aumenti asintomatici (spostamento da normale a > 3X ULN in qualunque momento) delletransaminasi sieriche (ALT, AST) o dei livelli di gamma-GT. Tali aumenti sono stati in genere reversibili proseguendo il trattamento con quetiapina. ^4 Come altri antipsicotici con attivita' alfa-1 bloccante adrenergica, quetiapina puo' comunemente indurre ipotensione ortostatica, associata a vertigini, tachicardia e, in alcuni pazienti, sincope, soprattutto durante la fase iniziale di titolazione della dose. (Vedere paragrafo 4.4). ^5 Il calcolo della frequenza di queste ADR deriva esclusivamente dai dati post-marketing di quetiapina nella formulazionea rilascio immediato. ^6 Glucosio a digiuno >=7,0 mmol/L (>= 126 mg/dL) o glucosio non a digiuno >= 11,1 mmol/L (>= 200 mg/dL) in almeno un'occasione. ^7 Un aumento del tasso di disfagia con quetiapina rispetto al placebo e' stato osservato solo negli studi clinici sulla depressione bipolare. ^8 Basato su un aumento ponderale >7% rispetto al peso iniziale. Si verifica prevalentemente durante le prime settimane di trattamento negli adulti. ^9 I seguenti sintomi di astinenza sono stati osservati piu' frequentemente in studi clinici in acuto, in monoterapia controllati verso placebo, che hanno valutato i sintomi da sospensione: insonnia, nausea, cefalea, diarrea, vomito, capogiri e irritabilita'. L'incidenza di queste reazioni e' diminuita in modo significativo dopo 1 settimana dall'interruzione della terapia. ^10 Trigliceridi >=2,258 mmol/L (>=200 mg/dL) (pazienti >=18 anni di eta') o >= 1,694 mmol/L (>=150 mg/dL) (pazienti <18 anni di eta') in almeno un'occasione. ^11 Colesterolo >=6,2064 mmol/L (>=240 mg/dL) (pazienti >=18 anni di eta') o >=5,172 mmol/l (>=200 mg/dL) (pazienti <18 anni di eta') in almeno un'occasione. E' stato osservato con frequenza molto comune un aumento del colesterolo LDL di >=0,769 mmol/L (>=30 mg/dL). La variazione media tra i pazienti che hanno riportato questo aumento era >=1,07 mmol/l (41,7 mg/dL). ^12 Vedere il testo sotto. ^13 Piastrine <=100 x 10^9 /l in almeno un'occasione. ^14 Basati su segnalazioni da studi clinici di eventi avversi relativi ad aumento della creatinfosfochinasi nonassociato a sindrome neurolettica maligna.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Primo trimestre: la moderata quantita' di dati pubblicatida gravidanze esposte (cioe' tra 300-1000 esiti di gravidanza), compresi segnalazioni individuali e alcuni studi osservazionali non suggerisce un aumento del rischio di malformazioni dovute al trattamento. Tuttavia, sulla base di tutti i dati disponibili, non puo' essere stabilita una conclusione definitiva. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva (vedere Paragrafo 5.3). Pertanto, quetiapina deve essere usata durante la gravidanza solo se i benefici giustificano i potenziali rischi. Terzo trimestre: i neonati esposti agli antipsicotici (compresi quetiapina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, compresi sintomi extrapiramidali e/o sintomi di astinenza che possono variare in gravita' e durata dopo il parto. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria, o disturbi di alimentazione.Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Allattamento: in base a un numero molto limitato di dati ricavati da reports pubblicati sull'escrezione di quetiapina nel latte materno umano, il grado di escrezione di quetiapina alle dosi terapeutiche sembra essere imprevedibile. In mancanza di dati robusti, bisogna decidere se interrompere l'allattamento al seno oppure sospendere la terapia con Quetiapina compresse a rilascio prolungato, tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la madre. Fertilita': gli effetti di quetiapina sulla fertilita' negli esseri umani non sono stati valutati. Sono stati riscontrati effetti correlati a livelli elevati di prolattina nei ratti, benche' non siano direttamente rilevanti per l'uomo (vedere Paragrafo 5.3 Dati preclinici).

Codice: 041966045
Codice EAN:

Codice ATC: N05AH04
  • Sistema nervoso
  • Psicolettici
  • Antipsicotici
  • Diazepine, ossazepine, tiazepine e ossepine
  • Quetiapina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

BLISTER