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THYMOGLOBULINE 1 FIALA 25MG+1F 5ML Produttore: GENZYME EUROPE B.V.

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Immunosoppressore da deplezione di linfociti T. Immunosopressore (L04AA04), sostanza ad azione immunosoppressiva selettiva antitimocitaria.

INDICAZIONI

Trapianti d'organo: profilassi delle crisi di rigetto dopo trapianto di rene, cuore, fegato; trattamento dei rigetti acuti in trapianti renali. Ematologia: trattamento dell'anemia aplastica quando le altre terapie sono inefficaci.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Allergia nota alle proteine di coniglio. Infezioni virali acute. La vaccinazione con vaccini vivi attenuati comporta il rischio di infezioni generalizzate (anche letali).

POSOLOGIA

Deve essere somministrato per via endovenosa in una vena di grosso calibro con elevato volume di flusso. Devono essere rispettate le seguenti condizioni d'impiego. Somministrazione di antistaminici un'ora prima della prima infusione. Quindi perfusione di Thymoglobuline, dopo diluizione in soluzione salina isostonica allo 0,9% di cloruro di sodio, o in soluzione al 5% di destrosio (generalmente 50 ml per una fiala diThymoglobuline). Thymoglobuline deve essere somministrata in associazione a trattamento steroideo. La velocita' di somministrazione durantel'infusione deve essere adattata in modo che la durata dell'infusionestessa sia inferiore a 4 ore. PROFILASSI DEL RIGETTO. Da 1,25 a 2,5 mg/kg/die per 1-3 settimane, dopo il trapianto di rene, fegato; per 3-10 giorni dopo il trapianto di cuore. Il trattamento puo' essere interrotto senza una riduzione progressiva della dose. TRATTAMENTO DELLE CRISI DI RIGETTO. Da 2,5 a 5 mg/kg/die fino alla regressione dei sintomie segni biologici e clinici. ANEMIA APLASTICA. Da 2,5 a 5 mg/kg/die per 5 giorni.

INTERAZIONI

L'associazione con ciclosporine comporta il rischio di eccessivo potenziamento dell'attivita' immunosoppressiva. Nel caso di somministrazione congiunta nell'ambito di protocolli terapeutici immunosoppressivi combinati deve essere considerato il rischio di sovra immunosoppressione. In corso di terapia immunosoppressiva e' controindicato l'uso di vaccini vivi attenuati che possono comportare l'insorgenza di infezioni sistemiche generalizzate, anche letali. Al momento della perfusione diThymoglobuline e' opportuno astenersi dal fare ricorso a trasfusioni di sangue o all'impiego di emoderivati. E' sconsigliabile l'uso simultaneo, nella stessa infusione, di qualsiasi altra soluzione, particolarmente se a contenuto lipidico. Puo' indurre la formazione di anticorpiche possono reagire con altre immunoglobuline di coniglio. Puo' interferire con gli anticorpi di coniglio che costituiscono la base dei tests diagnostici ELISA, per un periodo di circa due mesi.

EFFETTI INDESIDERATI

Tra le reazioni avverse sistemiche possono comparire: brividi, febbre, vertigini, ipotensione, tachicardia, vomito e dispnea. Le reazioni avverse locali riportate durante la somministrazione di Thymoglobuline,comprendono: dolore nella sede di infusione e tromboflebite periferica. Raramente possono verificarsi, dai 7 ai 15 giorni dopo il termine del trattamento, reazioni allergiche differite, quali, malattia da siero (febbre, prurito, rash associati ad artralgia e mialgia). Reazioni allergiche gravi immediate sono eccezionali. Le reazioni allergiche piu' frequenti e piu' gravi si verificano, in genere, dopo la prima infusione. Il meccanismo di insorgenza, per alcune di queste, sembra piu' verosimilmente collegato al rilascio di citochine. La premeditazione con corticosteroidi ed antistaminici ne diminuisce l'incidenza e la severita'. Analogamente anche la riduzione della velocita' di infusione o l'impiego di un maggior volume di solvente (soluzione isotonica allo 0,9% di sodio cloruro o soluzione al 5% di destrosio) possono comportare una riduzione di alcune di queste reazioni avverse. REAZIONI AVVERSEASSOCIATE AD ANTICORPI A REATTIVITA' CROCIATA. Effetti collaterali quali leucopenia e trombocitopenia sono stati riportati durante la somministrazione di Thymoglobuline e successivamente a questa. Tali effettipossono comparire durante i primi due giorni di trattamento o, successivamente, al termine della terapia. Il meccanismo d'insorgenza di questi effetti e' legato alla presenza di anticorpi a reattivita' crociata verso necrofili o piastrine. Per ridurre, quindi, la frequenza e la severita' di questo problema, e' opportuno un controllo della conta dei globuli bianchi e delle piastrine. REAZIONI AVVERSE LEGATE AD UNA CONDIZIONE DI SOVRA-IMMUNOSOPPRESSIONE. Eventi avversi quali, complicanza infettive (batteriche, fungine, virali e protozoarie), e raramente condizioni o carattere di malignita' (come la sindrome linfoproliferativa), sono stati riportati durante e dopo la somministrazione di Thymoglobuline. Per lo piu', tali effetti collaterali sono associati ad uno stato complessivo di eccessiva immunosoppressione, a cui possono contribuire condizioni carenti o pregresse di immunosoppressione. I progressi nella terapia antinfettiva farmacologia di copertura (particolarmente anti-virale, anti-micotica, antibiotica e antiprotozoaria), cosi come la diminuita durata d'azione degli agenti antilinfocitari, hanno contribuito a ridurre l'incidenza degli effetti collaterali legati ad uno stato di sovra-immunosoppressione. REAZIONI AVVERSE DERIVANTI DALLE MATERIE PRIME UTILIZZATE IN PRODUZIONE. Quando vengono prodotto sostanze medicinali derivanti da siero, non e' possibile escludere completamente la possibilita' di malattie infettive dovute alla trasmissione diagenti infettivi. Per ridurre il rischio di trasmissione di tali agenti, durante la produzione vengono eseguiti dei controlli per assicurare l'assenza di specifici contaminanti virali (HIV 1+ 2, HTLV I + II, HBV, HCV) e, sempre nel processo produttivo, viene prevista una fase diin attivazione virale attraverso il trattamento al calore del principio attivo a 60øC per 10 ore.

Codice: 033177015
Codice EAN:

Codice ATC: L04AA04
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunosoppressori
  • Immunosoppressori selettivi
  • Immunoglobulina antitimocitaria
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SCATOLA

PREPARAZIONE INIETTABILE

36 MESI

SCATOLA