TOMUDEX IV FL POLV 2MG Produttore: PFIZER ITALIA SRL
- FARMACO OSPEDALIERO
- USO OSPEDALIERO
DENOMINAZIONE
TOMUDEX 2 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antimetaboliti, analoghi dell'acido folico.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascun flaconcino contiene: raltitrexed 2 mg.
ECCIPIENTI
Mannitolo, sodio fosfato dibasico dodecaidrato, sodio idrossido.
INDICAZIONI
Trattamento palliativo del carcinoma del colon retto in stadio avanzato. In associazione con cisplatino e' indicato nel trattamento chemioterapico di pazienti "naive" con mesotelioma pleurico maligno non operabile.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Nondeve essere utilizzato in donne in gravidanza o in allattamento e in donne potenzialmente a rischio di gravidanza durante il trattamento. La gravidanza deve essere esclusa prima che venga iniziato il trattamento con il medicinale. Controindicato nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 25 ml/min). E' controindicata la somministrazione di medicinali contenenti acido folinico, acido folico o vitamine insieme al farmaco.
POSOLOGIA
Adulti: la dose e' calcolata sulla base della superficie corporea. Ladose raccomandata e' di 3 mg/m2, diluita in 50 - 250 ml di soluzione di sodio cloruro 0,9% o di soluzione di destrosio (glucosio) 5% e somministrata per via endovenosa in un'unica breve infusione. Si raccomanda di somministrare l'infusione nell'arco di 15 minuti. Nel flacone contenente la soluzione non devono essere aggiunti altri farmaci. In assenza di tossicita', il trattamento puo' essere ripetuto ogni 3 settimane. Dosi superiori ai 3 mg/m², non sono raccomandate in quanto sono state associate con un'aumentata incidenza di tossicita' letale o pericolosa per la vita. Prima di iniziare la terapia e prima di ogni trattamento successivo dovra' essere eseguito un esame ematologico completo includendo formula leucocitaria e piastrine, transaminasi epatiche, bilirubina e creatinina sierica. Prima del trattamento la conta totale deileucociti dovra' essere superiore a 4000/mm^3, quella dei neutrofili superiore a 2000/mm^3 e quella delle piastrine superiore a 100.000/mm^3. In caso di tossicita' la somministrazione della dose successiva dovra' essere ritardata fino a che i segni degli effetti tossici siano regrediti. In particolare segni di tossicita' gastrointestinale (diarreao mucosite) e di tossicita' ematologica (neutropenia o trombocitopenia) dovranno essere completamente risolti prima di intraprendere il successivo trattamento. Nei pazienti che sviluppano segni di tossicita' dovra' essere controllato il quadro ematologico almeno settimanalmente per l'eventuale comparsa di tossicita' ematologica. Sulla base del piu' grave grado di tossicita' gastrointestinale ed ematologica osservatodurante il precedente trattamento, a condizione che tale tossicita' sia completamente risolta, per i successivi trattamenti con il farmaco si raccomanda di ridurre le dosi come segue: riduzione del 25%, nei pazienti con tossicita' ematologica (neutropenia o trombocitopenia) di grado 3 OMS o con tossicita' gastrointestinale (diarrea o mucosite) di grado 2 OMS; riduzione del 50% nei pazienti con tossicita' ematologica(neutropenia e trombocitopenia) di grado 4 OMS o con tossicita' gastrointestinale (diarrea o mucosite) di grado 3 OMS. Una volta che la dose e' stata ridotta, tutti i trattamenti successivi dovranno essere somministrati alla dose ridotta. Il trattamento con il farmaco dovra' essere sospeso in caso di tossicita' gastrointestinale (diarrea o mucosite) di grado 4 OMS o in caso di tossicita' gastrointestinale di grado 3OMS associata a tossicita' ematologica di grado 4 OMS. I pazienti contale tossicita' dovranno essere trattati prontamente con misure standard di supporto inclusi idratazione per via endovenosa e supporto per il midollo osseo. Inoltre, i dati preclinici suggeriscono di prendere in considerazione la somministrazione di acido folinico. Dall'esperienza clinica con altri farmaci analoghi dell'acido folico, l'acido folinico puo' essere somministrato alla dose di 25 mg/m2, per via endovenosa ogni 6 ore fino alla risoluzione dei sintomi. Un ulteriore uso in questi pazienti non e' consigliato. E' essenziale osservare lo schema diriduzione della dose in quanto la potenziale tossicita' letale o pericolosa per la vita aumenta se la dose non e' ridotta o il trattamento non e' sospeso come appropriato. Cisplatino: quando utilizzato in associazione con il farmaco, il cisplatino deve essere somministrato dopo ogni infusione del prodotto. La dose raccomandata di cisplatino e' 80mg/m², per infusione endovenosa in 1-2 ore. In caso di tossicita', la successiva dose deve essere sospesa fino a quando i segni degli effettitossici non regrediscono, come con il medicinale. I pazienti devono ricevere un'adeguata idratazione prima e dopo aver ricevuto cisplatino e possono richiedere una terapia anti-emetica. Pazienti anziani: dose e somministrazione come per gli adulti. Comunque, come gli altri citotossici, deve essere usato con cautela nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica: l'uso non e' raccomandato nei bambini in quanto tollerabilita' ed efficacia non sono state valutate in questo gruppo di pazienti. Pazienti con insufficienza renale: per i pazienti con valori anormali di creatininemia, la clearance della creatinina dovra' essere valutata o calcolata all'inizio della terapia e prima di ogni successivo trattamento. Per i pazienti con valori normali di creatininemia, che potrebbero non correlare bene con la clearance della creatinina per fattori legati all'eta' o a perdita di peso, deve essere seguito lo stessoapproccio. Se la clearance della creatinina e' uguale o inferiore a 65 ml/min e' consigliata la seguente riduzione di dose. Clcr >65 ml/min, percentuale della dose di 3 mg/m2: dose piena ogni 3 settimane. Clcrda 55 a 65 ml/min, percentuale della dose di 3 mg/m2: 75% ogni 4 settimane. Clcr da 25 a 54 ml/min, percentuale della dose di 3 mg/m2: 50% ogni 4 settimane. Clcr <25 ml/min: nessun trattamento. Pazienti con insufficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata. Tuttavia, dato che una parte di farmaco viene escreta per via fecale e che i pazienti con insufficienza epatica usualmente rappresentano un gruppo a prognosi infausta, in caso di insufficienza epatica lieve o moderata e' necessario somministrare il trattamento con cautela. Non e' stato studiato in pazienti con insufficienza epatica grave, ittero o insufficienza epatica scompensata e il suo uso in questi pazienti non e' consigliato.
CONSERVAZIONE
Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Tenere il flaconcino nell'astuccio di cartone per proteggere il prodotto dalla luce.
AVVERTENZE
Deve essere somministrato solo da un medico esperto in chemioterapia antitumorale e nel trattamento di tossicita' ad essa correlata, o comunque sotto la sua supervisione. I pazienti sottoposti alla terapia devono essere controllati adeguatamente in modo da individuare e trattareprontamente i segni di possibili effetti tossici o reazioni avverse, (in particolare la diarrea). E' necessario prestare particolare attenzione ai pazienti con funzione midollare depressa, cattive condizioni generali o precedentemente esposti a radioterapia. I pazienti anziani sono piu' vulnerabili agli effetti tossici del farmaco. Siccome la funzionalita' renale tende a diminuire con l'eta' e la clearance plasmatica del raltitrexed e' ridotta con la compromissione della funzionalita'renale, vi e' rischio di accumulo di raltitrexed nei pazienti anziani. Deve essere posta la massima attenzione per assicurare un adeguato monitoraggio delle reazioni avverse, specialmente dei segni di tossicita' gastro-intestinale (diarrea o mucosite) e mielosoppressione (neutropenia, trombocitopenia, infezioni) e la dose deve essere ridotta e/o ritardata in modo appropriato. Una parte viene escreta per via fecale quindi, i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata devono essere trattati con cautela. Non e' raccomandato il trattamento con Tomudex in pazienti con compromissione epatica grave. La gravidanza deve essere evitata durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo l'interruzione del trattamento se uno dei partner assume il farmaco. E' unagente citotossico e deve essere maneggiato secondo le normali procedure adottate per questo tipo di agenti.
INTERAZIONI
Acido folinico, acido folico o preparati vitaminici non devono esseresomministrati immediatamente prima o durante la somministrazione in quanto possono interferire con la sua azione. Raltitrexed e' principalmente escreto immodificato attraverso i reni. Pertanto, la concomitantesomministrazione di farmaci nefrotossici, come il cisplatino, potrebbe comportare una ritardata clearance del raltitrexed. Questa combinazione deve essere usata con cautela. Se necessario, la clearance della creatinina deve essere attentamente monitorata. Si lega alle proteine per il 93% e, nonostante possa potenzialmente interagire con quei farmaci che hanno un elevato legame con le proteine, non e' stata osservatain vitro alcuna interazione di sostituzione competitiva con la warfarina. I dati disponibili suggeriscono che la secrezione tubulare attivapuo' contribuire all'escrezione renale di raltitrexed, indicando una potenziale interazione con altri farmaci secreti attivamente quali gliantiinfiammatori non steroidei (FANS). Comunque, la revisione dei dati di tollerabilita' degli studi clinici non ha evidenziato interazioniclinicamente significative nei pazienti trattati con il farmaco che avevano ricevuto contemporaneamente FANS, warfarina e altri farmaci comunemente prescritti.
EFFETTI INDESIDERATI
Carcinoma avanzato del colon retto. Infezioni e infestazioni. Comune:cellulite, sepsi, sindrome simil-influenzale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia (neutropenia in particolare), anemia; comune: trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia; comune: disidratazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: emicrania, ipertonica (di solito crampi muscoalri, alterazioni del gusto. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea, vomito, costipazione, dolore addominale; comune: stomatite, dispepsia, ulcerazione della bocca; non nota: sanguinamento gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Comune: iperbilirubinemia. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea; comune: alopecia, prurito, sudorazione; non comune: desquamazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia, febbre, mucosite; comune: edema periferico, dolore, malessere. Esami diagnostici. Molto comune: innalzamento delle GOT, innalzamento delle GPT; comune: calo del peso, aumento delle fosfatasi alcaline. Mesotelioma Pleurico Maligno (in associazione con Cisplatino). Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni con neutropenia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia; comune: leucopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia; comune: disidratazione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse, dispnea, dolore al torace (non cardiaco ne' pleurico), dolore pleurico. Patologie del Sistema Nervoso. Molto comune: emicrania, capogiri, neuropatia sensoria. Patologie dell'occhio. Molto comune: tinnito; comune: perdita dell'udito. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, stipsi, diarrea, stomatite/faringite; comune: dolore addominale, gastrite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia; comune: sudorazione, eritema cutaneo/desquamazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento, edema, febbre con neutropenia; comune: calo del peso corporeo. La maggior parte di queste reazioni avverseal farmaco sono state di gravita' da lieve a moderata (CTC grado 1 o 2). Reazioni avverse al farmaco di grado 3 o 4 sono state riscontrate nel 5% o piu' dei pazienti e sono: nausea, vomito, affaticamento e dispnea. Anomalie negli esami di laboratorio di grado 3 o 4 riscontrate nel 5% o piu' dei pazienti sono state neutropenia (16%) e leucopenia (7%).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gli studi sulla fertilita' nei ratti indicano che il raltitrexed puo'causare la compromissione della fertilita' maschile. La fertilita' ritornava normale dopo 3 mesi dall'interruzione della terapia. Si deve evitare la gravidanza se uno dei partner riceve il farmaco. Si raccomanda inoltre di evitare il concepimento per almeno 6 mesi dopo la fine del trattamento. Non deve essere utilizzato durante la gravidanza o in donne potenzialmente a rischio di gravidanza durante il trattamento. La gravidanza deve essere esclusa prima di iniziare il trattamento con il prodotto. Non deve essere somministrato a donne in allattamento.
Codice: 031251010
Codice EAN:
- Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
- Citostatici
- Antimetaboliti
- Analoghi dell'acido folico
- Raltitrexed
Forma farmaceutica
POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FLACONE