TRADOGUT INIET 5F 2ML 50MG/ML Produttore: VIATRIS HEALTHCARE LIMITED
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA A RICALCO IN TRIPLICE COPIA
DENOMINAZIONE
TRADOGUT 50 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici; altri oppioidi.
PRINCIPI ATTIVI
Una fiala di TRADOGUT contiene 100 mg di tramadolo cloridrato in 2 mldi soluzione iniettabile. 1 ml di soluzione iniettabile contiene 50 mg di tramadolo cloridrato. Altri eccipienti: 0,7 mg sodio/1 ml. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sodio acetato triidrato, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Trattamento del dolore di grado da moderato a grave.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il tramadolo non deve essere somministrato a pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo, tramadolo cloridrato, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; intossicazione acuta da alcol, ipnotici, analgesici ad attivita' centrale, oppioidi o altri farmaci psicotropi; trattamento contemporaneo di inibitori delle monoaminoossidasi (farmaci specifici attivi contro la depressione) o se tali farmaci sono stati assunti nel periodo di 14 giorni prima dell'inizio deltrattamento con TRADOGUT soluzione iniettabile; epilessia non controllata. Il tramadolo non deve essere impiegato come farmaco di sostituzione in pazienti dipendenti dagli oppioidi. TRADOGUT soluzione iniettabile non va utilizzato in bambini di eta' inferiore ad 1 anno.
POSOLOGIA
Posologia. La posologia deve essere adattata all'intensita' del dolore ed alla sensibilita' individuale del paziente. In generale bisogna scegliere la dose minima efficace. Posologia per adulti e adolescenti apartire dai 12 anni d'eta'. La dose (singola) raccomandata per il controllo di un dolore moderato negli adulti e negli adolescenti a partire da 12 anni di eta' e' di 50 mg di tramadolo cloridrato (1 ml di soluzione iniettabile). Se il controllo del dolore non e' ancora adeguato dopo 30-60 minuti, somministrare un'altra dose singola di 50 mg di tramadolo cloridrato (1 ml di soluzione iniettabile). In caso di dolore intenso dove non puo' essere raggiunta un'adeguata analgesia va somministrata una dose singola di 100 mg di tramadolo cloridrato (2 ml di soluzione iniettabile). Le dosi terapeutiche di tramadolo cloridrato forniscono una adeguata analgesia per la durata in media di 4-8 ore a seconda della intensita' del dolore. Non si deve eccedere la dose totale giornaliera di 400 mg di tramadolo cloridrato (8 ml di soluzione iniettabile) salvo in circostanze cliniche particolari. Dosi giornaliere significativamente piu' elevate possono essere necessarie in caso di dolore intenso dopo interventi chirurgici o nel trattamento del dolore da cancro. Utilizzando "l'analgesia a richiesta" per il trattamento del dolore postoperatorio grave, durante le prime ore possono essere richieste dosi significativamente piu' elevate. Tuttavia, riferendosi a un periodo di 24 ore, non e' generalmente necessario superare la dose giornaliera normale. Popolazione pediatrica. TRADOGUT soluzione iniettabile non deve essere somministrato ai bambini di eta' inferiore a 1 anno.Nei bambini da 1 a 12 anni di eta' si somministra una dose singola di1-2 mg di tramadolo cloridrato/kg. Diluire la soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili. Vedere l'elenco seguente per leconcentrazioni (1 ml di TRADOGUT soluzione iniettabile contiene 50 mgdi tramadolo cloridrato). Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 2 ml; concentrazioni corrispondenti: 25,0 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 4 ml; concentrazioni corrispondenti: 16,7 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 6 ml; concentrazioni corrispondenti: 12,5 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 8 ml; concentrazioni corrispondenti: 10,0 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml+ 10 ml; concentrazioni corrispondenti: 8,3 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 12 ml; concentrazioni corrispondenti: 7,1 mg/ml. Diluizione diTRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 14 ml; concentrazioni corrispondenti: 6,3 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml + 16 ml; concentrazioni corrispondenti: 5,6 mg/ml. Diluizione di TRADOGUT soluzione iniettabile con acqua per preparazioni iniettabili: 2 ml; concentrazioni corrispondenti: 5,0 mg/ml. + 18 ml. Esempio: un bambino del peso di 45 kg deve ricevere una dose di 1,5 mg di tramadolo cloridrato/kg. Sono pertanto richiesti 67,5 mg di tramadolo cloridrato. 2 ml di TRADOGUT soluzione iniettabile devono essere diluiti in 4 ml di acqua per preparazioni iniettabili. Si ha una corrispondente concentrazione di 16,7 mg di tramadolo cloridrato/ml. Vanno somministrati 4 ml della soluzione diluita (che contengono circa 67 mg di tramadolo cloridrato). Pazienti anziani. Di solito non e' necessarioadattare la dose nei pazienti fino a 75 anni d'eta' in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei pazienti anziani oltre i 75 anni d'eta', l'eliminazione del farmaco puo' essere piu'lenta. Percio', se necessario, l'intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente. Pazienti con disfunzioni renali e/o epatiche, pazienti in trattamento dialitico. Nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l'eliminazione di tramadolo e' ritardata. In questi pazienti occorre valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessita' del paziente. TRADOGUT non e' raccomandato in pazienti con grave insufficienza epatica e/o renale. Nota. Le dosi raccomandate vanno considerate come una linea guida. I pazienti devono sempre ricevere ladose piu' bassa che assicura un controllo efficace del dolore. Il trattamento del dolore cronico va preferibilmente realizzato con uno schema di dosaggio fisso. Il tramadolo non deve essere mai usato piu' a lungo di quanto non sia assolutamente necessario per il controllo del dolore. Se la natura e la gravita' della malattia sottostante suggeriscono il bisogno di un trattamento prolungato del dolore, la necessita' medica di una analgesia continua con tramadolo va riconsiderata con cura a brevi e regolari intervalli (cioe' mediante interruzioni del trattamento). Modo di somministrazione. La soluzione iniettabile puo' essere somministrata per via intravenosa, intramuscolare o sottocutaneo. Lasomministrazione endovenosa va eseguita lentamente (1 ml di soluzioneiniettabile, equivalente a 50 mg di tramadolo cloridrato, per minuto). Finalita' e interruzione del trattamento. Prima di iniziare il trattamento con TRADOGUT, e' necessario definire, d'accordo con il pazientee nel rispetto delle linee guida sul trattamento del dolore, una strategia terapeutica che includa la durata e le finalita' del trattamento, nonche' un piano per la fine del trattamento. Durante il trattamento, medico e paziente devono essere in stretto contatto per valutare la necessita' di continuare o sospendere il trattamento e, se necessario,aggiustare il dosaggio. Quando il paziente non necessita piu' della terapia con tramadolo, puo' essere raccomandata una progressiva riduzione della dose per prevenire sintomi da astinenza. In caso di mancato raggiungimento di un adeguato controllo del dolore, si deve prendere inconsiderazione la possibilita' di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4).
CONSERVAZIONE
Per le condizioni di conservazione dopo prima apertura del prodotto medicinale, vedere il paragrafo 6.3. Non conservare sopra i 30 gradi C.
AVVERTENZE
Rischio derivato dall'uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati. L'uso concomitante di TRADOGUT soluzione iniettabile e medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse puo' causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere TRADOGUT soluzione iniettabile in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, e' fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che sene prendono cura di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Tolleranza e disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza). In seguito alla somministrazione ripetuta di oppioidi si possono sviluppare tolleranza, dipendenza fisica e psicologica e disturbo da uso di oppioidi (OUD). L'uso ripetuto di TRADOGUT puo' causare il disturbo da uso di oppioidi (OUD). Una dose piu' elevata e una durata piu' lunga del trattamento con oppioidi possono aumentare il rischio di sviluppare un OUD. L'abuso o l'uso improprio intenzionale di TRADOGUT puo' essere causa di sovradosaggio e/o decesso. Il rischio di sviluppare un OUD e' piu' elevato nei pazienti con anamnesi personale o familiare(genitori o fratelli/sorelle) di disturbo da uso di sostanze (compreso il disturbo da uso di alcol), nei fumatori o in pazienti con anamnesi personale di altri disturbi mentali (ad esempio depressione maggiore, ansia e disturbi di personalita'). Prima di iniziare il trattamento con TRADOGUT, cosi' come nel corso del trattamento, si devono concordare con il paziente le finalita' del trattamento e il piano di interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Prima e durante il trattamento il paziente deve essere informato anche sui rischi e sui segni di OUD. In caso di comparsa di tali segni, il paziente deve essere avvisato della necessita' di contattare il medico. Il paziente deve esseremonitorato per individuare i segni di un comportamento di ricerca di sostanza d'abuso (ad esempio richiesta troppo anticipata di nuove prescrizioni). Cio' include la valutazione di oppioidi e psicofarmaci concomitanti (come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, si deve prendere in considerazione un ulteriore consulto con uno specialista. Se un paziente non necessita piu' della terapia con tramadolo, puo' essere consigliabile ridurre gradualmente la dose onde prevenire i sintomi di astinenza. TRADOGUT soluzione iniettabile non costituisce una sostituzione idonea per i pazienti con dipendenza da oppioidi. Il prodotto non sopprime i sintomi derivanti dall'astinenza dalla morfina, malgrado si tratti di un oppioide agonista. Sindrome da serotonina. La sindrome da serotonina, un'affezione potenzialmente letale, e' stata segnalata in pazienti trattati con tramadolo in abbinamento ad altri agenti serotoninergici o tramadolo in monoterapia (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9). Nel caso in cui sia clinicamente giustificato un trattamento concomitante con altri agenti serotoninergici, si consiglia un'attenta osservazione del paziente, in particolare all'iniziodel trattamento e agli incrementi di dose. Tra i sintomi della sindrome da serotonina possono annoverarsi alterazioni dello stato mentale, instabilita' autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali. Se si sospetta la sindrome da serotonina, e' necessario considerare una riduzione della dose o una sospensione della terapia, a seconda della severita' dei sintomi. La sospensione dei farmaci serotoninergici solitamente favorisce un rapido miglioramento. Metabolismo delCYP2D6. Il tramadolo viene metabolizzato dall'enzima epatico CYP2D6. Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne e' completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica potrebbe presentare questa carenza. Tuttavia, se il paziente e' un metabolizzatore ultra-rapido, esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicita' da oppioidi anche a dosaggi comunemente prescritti. Sintomi generali di tossicita' da oppioidi comprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito. Nei casi gravi, cio' puo' includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, che possono mettere in pericolo lavita e molto raramente essere fatali. Le stime sulla prevalenza di metabolizzatori ultra-rapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito. Popolazione Africana/Etiope, prevalenza: 29 %. Popolazione Afroamericana, prevalenza: da 3,4 % a 6,5 %. Popolazione Asiatica, prevalenza: da 1,2 % a 2 %. Popolazione Caucasica, prevalenza: da 3,6 % a 6,5%. Popolazione Greca, prevalenza: 6,0 %. Popolazione Ungherese, prevalenza: 1,9 %. Popolazione Nordeuropea, prevalenza: da 1 % a 2 %. Disturbi della respirazione correlati al sonno. Gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, tra cui apnea centrale nel sonno (Central Sleep Apnea, CSA) e ipossiemia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, bisogna prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi. Insufficienza surrenalica. Gli analgesici oppioidi possono occasionalmente causare insufficienza surrenalica reversibile che richiede monitoraggio e terapia sostitutiva con glucocorticoidi. I sintomi di insufficienza surrenalica acutao cronica possono includere ad esempio forte dolore addominale, nausea e vomito, pressione arteriosa bassa, stanchezza estrema, appetito ridotto e calo ponderale. Popolazione pediatrica. Uso post-operatorio nei bambini. Nella letteratura pubblicata ci sono state segnalazioni relative al fatto che tramadolo somministrato in ambito post-operatorio nei bambini a seguito di tonsillectomia e/o adenoidectomia per apnea ostruttiva nel sonno, ha portato al verificarsi di eventi avversi rari ma pericolosi per la vita. Occorre adottare estrema cautela quando tramadolo viene somministrato ai bambini per alleviare il dolore post- operatorio e deve essere accompagnata da un attento monitoraggio dei sintomi di tossicita' da oppioidi, inclusa la depressione respiratoria. Bambini con funzione respiratoria compromessa.
INTERAZIONI
La vita di pazienti trattati con inibitori delle monoaminoossidasi, entro i 14 giorni precedenti la somministrazione dell'oppioide petidina, e' stata messa in pericolo a causa di interazioni a livello del sistema nervoso centrale e dei centri che regolano la respirazione e la circolazione. La possibilita' che si verifichino interazioni similari tra inibitori delle monoaminoossidasi e tramadolo non puo' essere esclusa (vedere paragrafo 4.3). Il tramadolo puo' potenziare gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale prodotti da altre sostanze che agiscono a livello centrale (fra cui l'alcool) se somministrate contemporaneamente (vedere paragrafo 4.8). L'uso concomitante di TRADOGUT con gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin) puo' provocare depressione respiratoria, ipotensione, sedazione profonda, coma o morte. L'uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi quali le benzodiazepine o medicinali correlati ad esse aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento combinato devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4). Il tramadolo puo' indurre convulsioni e potenziare l'effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, degli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano la soglia convulsivante (vedere paragrafi 4.4). L'uso terapeutico di tramadolo in associazione con farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRIs), gli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), gli inibitori della MAO (vedere paragrafo 4.3), gli antidepressivi triciclici e la mirtazapina, puo' causare la sindrome da serotonina, una condizione potenzialmente letale (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). La somministrazione di TRADOGUT soluzione iniettabile in associazione acarbamazepina induce una diminuzione marcata della concentrazione sierica di tramadolo che ne puo' ridurre la efficacia analgesica e abbreviarne la durata di azione. Deve essere usata cautela durante il trattamento concomitante con tramadolo e derivati cumarinici (ad esempio warfarin) a causa di segnalazioni di aumento dell'INR ed ecchimosi in alcuni pazienti. L'associazione di agonisti/antagonisti (ad esempio buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e tramadolo e' sconsigliata perche' e' teoricamente possibile che in queste circostanze diminuisca l'effetto analgesico di un agonista puro. L'effetto analgesico del tramadolo e' in parte mediato dalla inibizione del re-uptake di noradrenalina e dall'aumento del rilascio di serotonina (5-HT). Negli studi la somministrazione pre-o post-operatoria di ondansetrone, antiemetico antagonista 5-HT3, aumenta la richiesta di tramadolo in pazienti con dolore postoperatorio.
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse piu' comunemente riportate, da oltre il 10% dei pazienti, sono nausea e vertigini. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescentedi gravita'. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1.000, <1/100): squilibrio cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale o collasso cardiovascolare). Questi effetti collaterali possono comparire specialmente a seguito di somministrazione endovenosa e in pazienti fisicamente stressati. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): bradicardia,ipertensione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune (>=1/10): capogiri. Comune (>=1/100, <1/10): cefalea, sonnolenza. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): convulsioni epilettiche si sono manifestate specialmentedopo somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo trattamentocontemporaneo con farmaci che possono abbassare la soglia convulsivogena o indurre esse stesse convulsioni cerebrali (per esempio antidepressivi o antipsicotici; vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione"). parestesia e tremori. Molto raro (<1/10.000): vertigini. Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): sindrome da serotonina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): ipoglicemia, iponatremia. Disturbi visivi. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): visione sfuocata. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non noto (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): singhiozzo. E' stato riportato un peggioramento dell'asma, anche se non e' stato stabilito un rapporto causale. Depressione respiratoria. Se le dosi raccomandate sono state notevolmente superate ed altre sostanze depressive centrali sono somministrate contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione") puo' manifestarsi depressione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Molto comune (>=1/10): vomito, nausea. Comune (>=1/100, <1/10): stitichezza, secchezza delle fauci. Non comune (>=1/1.000, <1/100): conati di vomito, irritazione gastrointestinale (una sensazione di pressione allo stomaco, borborigmi). Patologie renali e urinarie. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): disturbi della minzione (difficolta' ad urinare e ritenzione urinaria). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>=1/100, <1/10): sudorazione. Non comune (>=1/1.000, <1/100): reazioni cutanee (ad esempio prurito, rash, orticaria). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro (>=1/10.000,<1/1.000): debolezza motoria. Patologie vascolari. Molto raro (<1/10.000): vampate di calore. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune (>=1/100, <1/10): stanchezza. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): reazioni allergiche (ad esempio dispnea, broncospasmo, asma, edema angioneurotico) e anafilassi. Patologie epato-biliari. In casi molto rari e' stato riportato un aumento dei valori degli enzimi epatici in rapporto temporale con l'uso terapeutico di tramadolo. Disturbi psichiatrici . Raro (>=1/10.000, <1/1.000): effetti collaterali a livello psichico possono comparire dopo somministrazione di tramadolo e variano individualmentedi intensita' e natura (a seconda della personalita' e della durata di trattamento). Questi effetti comprendono alterazioni dell'umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), variazioni dell'attivita' (generalmente soppressione, occasionalmente aumento) e variazioni delle capacita' cognitive e sensoriali (ad esempio disordini nelle capacita' decisionali e percettive) allucinazioni, confusione, turbe del sonno e incubi. I sintomi della crisi da astinenza, simili a quelli che fanno seguito alla interruzione di altri agenti oppioidi, possono comprendere: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremoree sintomi gastrointestinali. Dipendenza dal farmaco. L'uso ripetuto di TRADOGUT puo' portare a dipendenza dal farmaco, anche a dosi terapeutiche. Il rischio di dipendenza dal farmaco puo' variare in funzione dei fattori di rischio individuali del paziente, della posologia e della durata del trattamento con oppioidi (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinalee' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. TRADOGUT soluzione iniettabile non va usato durante la gravidanza poiche' non sono disponibili dati sufficienti per valutare lasicurezza di tramadolo in donne in gravidanza. Tuttavia, se il trattamento del dolore con oppioidi si rende necessario durante la gravidanza, l'uso deve essere limitato alla dose singola. L'uso cronico di TRADOGUT soluzione iniettabile deve essere evitato durante la gravidanza dato che il tramadolo attraversa la barriera placentare e puo' causare una sindrome di astinenza nel neonato. Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non interferisce con la contrattilita' uterina. Nei neonati puo' indurre variazioni della frequenza respiratoria in genere non clinicamente rilevanti. Allattamento. Circa lo 0,1% della dosedi tramadolo assunto dalla madre viene escreto nel latte materno. Nell'immediata fase puerperale, per un dosaggio giornaliero materno per via orale fino a 400 mg, cio' corrisponde a una quantita' media di tramadolo ingerito dai neonati allattati al seno pari al 3% della dose aggiustata per il peso della madre. Per questo motivo, tramadolo non deveessere usato durante l'allattamento o, in alternativa, l'allattamentodeve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo. L'interruzione dell'allattamento non e' generalmente necessaria a seguito di una singola dose di tramadolo.
Codice: 035875069
Codice EAN:
- Sistema nervoso
- Analgesici
- Oppioidi
- Altri oppioidi
- Tramadolo
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FIALA