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TROZOCINA INF POLV 500MG 10ML Produttore: ALFASIGMA SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

TROZOCINA 500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico: macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene; principio attivo: azitromicina biidrato 524,1 mg pari a azitromicina base 500 mg. Eccipiente con effetti noti; sodio idrossido: 4,9 mmol (o 114 mg) di sodio per flaconcino. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Acido citrico anidro, sodio idrossido.

INDICAZIONI

TROZOCINA polvere per soluzione per infusione e' indicato nel trattamento della polmonite acquisita in comunita' causata da organismi sensibili, inclusa la Legionella pneumophila , in pazienti che richiedono una terapia iniziale endovenosa. TROZOCINA polvere per soluzione per infusione e' indicato nel trattamento della malattia infiammatoria pelvica causata da organismi sensibili, in pazienti che richiedono una terapia iniziale endovenosa.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'azitromicina, all'eritromicina, ad uno qualsiasidegli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: nel trattamento della polmonite acquisita in comunita', il dosaggio raccomandato per l'adulto e' di 500 mg di TROZOCINA polvere per soluzione per infusione in un'unica dose giornaliera per via endovenosa per almeno due giorni. La terapia per via endovenosa deve essere seguita da quella orale con un dosaggio di 500 mg in monosomministrazione giornaliera per un periodo complessivo di trattamento di 7-10 giorni. Il momento nel quale effettuare il passaggio alla terapiaorale deve essere deciso dal medico in base alla risposta clinica. Nel trattamento della malattia infiammatoria pelvica, il dosaggio raccomandato per l'adulto e' di 500 mg di TROZOCINA polvere per soluzione per infusione in un'unica dose giornaliera per via endovenosa per uno o due giorni. La terapia per via endovenosa deve essere seguita da quella orale con un dosaggio di 250 mg in monosomministrazione giornaliera per un periodo complessivo di trattamento di 7 giorni. Il momento nel quale effettuare il passaggio alla terapia orale deve essere deciso dal medico in base alla risposta clinica. Popolazioni speciali. Anziani:il medesimo schema posologico indicato per gli adulti puo' essere applicato al paziente anziano. Poiche' gli anziani possono avere fattori di rischio aritmogeni, si raccomanda particolare cautela per il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). Compromissione renale: non e' richiesto un adeguamento della posologia in caso di alterata funzione renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min). Si raccomanda cautela nei soggetti con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: nei pazienti con alterazione della funzione epatica da lieve a moderata non sono necessari adeguamenti della posologia (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Bambini:la sicurezza e l'efficacia di TROZOCINA polvere per soluzione per infusione nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 16 anni nonsono state stabilite. In studi clinici controllati e' stata somministrata azitromicina per via orale a pazienti pediatrici (da 6 mesi a 16 anni). Modo di somministrazione: TROZOCINA polvere per soluzione per infusione non deve essere somministrato in bolo endovenoso o per via intramuscolare (vedere paragrafi 4.4 e 6.6). La concentrazione della soluzione e la durata dell'infusione devono essere pari a: 1 mg/ml in 3 ore oppure 2 mg/ml in 1 ora. La somministrazione endovenosa di una dosedi 500 mg di azitromicina, diluita secondo le istruzioni, deve essereeffettuata in un periodo di tempo non inferiore a 60 minuti. Per le istruzioni per la ricostituzione e la diluizione vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l'edema angioneurotico e l'anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a Trozocina hanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deveessere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa puo' verificarsi la comparsa di sintomi allergici. Epatotossicita': poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con compromissione epatica importante deve essere intrapreso con cautela. Sono stati riportati casi di alterata funzione epatica, ittero colestatico, necrosi epatica ed epatite fulminante, alcuni con esito fatale (vedere paragrafo 4.8). Per alcuni casi segnalati e' stata ipotizzata una possibile correlazione con storia di malattie epatiche pregresse o concomitante assunzione di medicinali epatotossici. In caso di insorgenza di segni e sintomi di disfunzione epatica, quali improvvisa astenia associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, e'necessario valutare la funzione epatica. Interrompere immediatamente il trattamento con azitromicina in caso di sospetta insorgenza di disfunzione epatica. Stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS): in seguito all'uso di azitromicina nei neonati (trattamento fino al 42. giorno di vita), e' stata riportata stenosi pilorica ipertrofica infantile(IHPS). I genitori e gli operatori sanitari devono essere informati di contattare il medico qualora si verifichi vomito o irritabilita' in seguito all'assunzione di cibo. Derivati dell'ergotamina: in pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Al momento non sono disponibili dati sull' interazione tra azitromicina e ergotamina. Tuttavia, essendo quest'ultima teoricamente possibile deve essere evitata la contemporanea somministrazione di azitromicina ed ergotaminanon devono essere somministrate contemporaneamente. Diarrea associataa Clostridium difficile (CDAD): in corso di terapia possono insorgeresuperinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile che puo' risultare refrattario alla terapia antibatterica e richiedere una colectomia. Sono stati segnalati casi di CDAD, la cui gravita' variava da diarrea lieve a colite fatale. Nei pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico il C. difficile va considerato tra le possibili cause. Sono stati riportati casi di CDAD anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici, pertanto un'attenta anamnesi anche remota potrebbe essere dirimente. Insufficienza renale: nei pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2). Prolungamento dell'intervallo QT: durante il trattamento con macrolidi, inclusa azitromicina, sono state segnalate all'ECG alterazioni della ripolarizzazione cardiaca e allungamento dell'intervallo QT,che predispongono al rischio di sviluppare aritmie cardiache compresetorsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, e' necessario valutare un bilancio rischio/beneficio in caso di: pazienti con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; pazienti in trattamento con medicinali che possono determinare un prolungamento dell'intervallo QT, quali ad esempio chinidina, procainamide, dofetilide, amiodarone, sotalolo, cisapride, terfenadina, pimozide, citalopram, moxifloxacina, levofloxacina e cloroquina; pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia. - Pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca; donne ed anziani che sembrano piu' predisposti a sviluppare un'alterazione dell'intervallo QT farmaco indotta. Neipazienti in terapia con azitromicina sono state riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8). Informazioni importanti su alcuni eccipienti: questo medicinale contiene 114 mg (o 4,9 mmol) di sodio perflaconcino equivalente a 5,7% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

Le informazioni seguenti sulle interazioni con altri farmaci si riferiscono alle formulazioni orali dell'azitromicina. Antiacidi: nel corsodi uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina orale, non e' stato rilevato alcun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massimeconcentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina orale e antiacidi contenenti magnesio e alluminio non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. La somministrazione di antiacidi orali non dovrebbe alterare le caratteristiche dell'azitromicina somministrata per via endovenosa. Cetirizina: nei volontari sani, la somministrazione concomitante di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo qt. Didanosina: e' stato osservato che la somministrazione contemporanea di dosi giornaliere di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in sei pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocineticaallo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e colchicina: e' stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina in caso di assunzione concomitante di azitromicina e subtrati della glicoproteina P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzionedel trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possbile aumento dei livelli di digossina. Zidovudina: la somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni dellazidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato none' chiara, ma puo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo p450: l'azitromicina non induce e non inibisce il citocromo p450. Ergotamina: a causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotaminanon e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Inibitori della HMG-CoA reduttasi: test di laboratorio non hanno dimostrato un effetto dell'azitromicina sull'attivita' della HMG CoA reduttasi. Tuttavia, sono stati segnalati casi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con azitromicina e statine. Carbamazepina: nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non e' stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepinao del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Cimetidina: nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Ciclosporina: in uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora lacosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovra' essere modificato di conseguenza.

EFFETTI INDESIDERATI

Nel seguente elenco sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione di studi clinici e nel post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi, organi e frequenza. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (>=1/10), Comune (>=1/100, <1/10), Non comune (>=1/1.000, <1/100), Raro (>=1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni edinfestazioni. Non comune: candidosi, infezioni vaginali, polmoniti, infezioni micotiche, infezioni batteriche, faringiti, gastroenteriti, disturbi respiratori, riniti, candidosi orale; frequenza non nota: colite pseudo membranosa (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; frequenza non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistemaimmunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; frequenza non nota: reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: agitazione; frequenza non nota: agitazione, aggressivita', ansia, delirio, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro, sonnolenza, disgeusia, parestesie; frequenza non nota: sincope, convulsioni, ipoestesie, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'occhio. Non comune: disabilita' visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: disturbi auricolari, vertigini; frequenza non nota: compromissione dell'udito incluso sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; frequenza non nota: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento del QT (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; frequenza non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea,epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: vomito, dolore addominale, nausea; non comune: costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza della bocca, eruttazione, ulcerazione della bocca, ipersecrezione salivare; frequenza non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. Patologie epatobiliari. Raro: alterata funzionalita' epatica, ittero colestatico; frequenza non nota: insufficienza epatica (che raramente ha portato al decesso) (vedere paragrafo 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito, orticaria, dermatite, secchezza della pelle, iperidrosi; raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), reazioni difotosensibilita', reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS); frequenza non nota: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoartrite, mialgia, dolore di schiena, dolore al collo; frequenza non nota: artralgia.Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, dolore renale; frequenza non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, disturbi testicolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore nel sito di iniezione,*infiammazione del sito di iniezione; non comune: edema, astenia, malessere, affaticamento, edema del volto, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta dei linfociti, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune: aumento dell'aspartato amino transferasi, aumento dell'alanino amino transferasi, aumento della bilirubinemia, aumento dell'urea ematica, aumento della creatininemia, anormalita' della potassiemia, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento del cloro, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato, anormalita' del sodio. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Complicazioni post procedurali. *Solo con la polvere per soluzione per infusione Reazioni avverse correlate alla profilassi e trattamento del Mycobacterium Avium Complex segnalate nel corso di studi clinici e durante il post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate conle formulazioni a rilascio immediato o prolungato, nel tipo o nella frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, emicrania, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto.Comune: sordita'; non comune: compromissione dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, perdita delle feci. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: sindrome di Stevens-Johnson, reazioni di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: astenia, malessere. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: da studi sugli animali e' noto che azitromicina attraversa la placenta ma non sono disponibili dati clinici sul rischio in donne in gravidanza. La somministrazione di azitromicina durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il nascituro. Allattamento: e' statoriportato che l'azitromicina e' escreta nel latte materno, ma non sono disponibili studi. La somministrazione di azitromicina durante l'allattamento con latte materno deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino. Fertilita': studi sui ratti hanno riportato una riduzione del tasso di fertilita'. La rilevanza di questi risultati nell'uomo non e' nota.

Codice: 027948090
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA10
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Azitromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE