XENETIX 350 FL 200ML 350MG/ML Produttore: GUERBET SPA
- FARMACO DI CLASSE C
- USO OSPEDALIERO
DENOMINAZIONE
XENETIX 350 MGI/ML SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Mezzi di contrasto radiologici idrosolubili, nefrotropici, a bassa osmolarita'.
PRINCIPI ATTIVI
1 ml di soluzione contiene il principio attivo: iobitridolo (INN) 767,8 mg corrispondente a iodio 350 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Edetato disodico di calcio, cloridrato di trometamina, trometamina, HCl, NaOH, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Adulti e bambini da sottoporre a: urografia endovenosa; tomografia computerizzata (TC) del cranio e del corpo; angiografia a sottrazione digitale (DSA) endovenosa; arteriografia; angiocardiografia; mammografiacon mezzo di contrasto per identificare lesioni note o sospette dellamammella, in pazienti con mammelle dense, per le quali esistano controindicazioni assolute o relative all'esecuzione della risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' allo iobitridolo o ad uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1. Xenetix non e' indicato per la mielografia; storia di reazione importante immediata o reazione cutanea ritardata(vedere paragrafi 4.4 e 4.8) in seguito a iniezione di Xenetix; tireotossicosi manifesta.
POSOLOGIA
Il dosaggio deve essere adattato di volta in volta al tipo di esame, al distretto da studiare, al peso corporeo e alla funzione renale del soggetto, particolarmente nei bambini. I dosaggi raccomandati sono i seguenti. Urografia endovenosa. Dose raccomandata: 1 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 50-100 ml. TC. TC cranio. Dose raccomandata: 1 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 40-100 ml. TC corpo. Dose raccomandata: 1,8 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 90-180 ml. Angiografia endovenosa a sottrazione digitale. Dose raccomandata: 2,1 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 95-250 ml. Arteriografia. Arteriografia periferica. Dose raccomandata: 2,2 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 105-205 ml. Arteriografia arti inferiori. Dose raccomandata: 1,8 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 80-190 ml. Arteriografia addominale. Dose raccomandata: 3,6 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 155-330 ml. Angiocardiografia. Adulti. Dose raccomandata: 1,9 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 65-270 ml. Bambini. Dose raccomandata: 4,6ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 10-130 ml. Mammografia con mezzo di contrasto*. Dose raccomandata: 1,3 ml/kg; volume totale (minimo/massimo): 45-130 ml. *Raccomandazioni per la somministrazione endovenosa per mammografia con mezzo di contrasto Xenetix deve essere somministrato come iniezione in bolo endovenoso di 1,3 ml/kg di peso corporeo,preferibilmente attraverso un power injector, a una velocita' di circa 3 mL/sec per gli adulti. L'acquisizione delle immagini viene generalmente iniziata dopo 2 minuti dalla somministrazione del mezzo iodato.
CONSERVAZIONE
Conservare al riparo dalla luce e a temperatura non superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Commenti generali per tutti i mezzi di contrasto contenenti iodio. Avvertenze: tutti i mezzi di contrasto a base di iodio possono provocarereazioni piu' o meno gravi che possono mettere a repentaglio la vita.Queste possono manifestarsi immediatamente (entro 60 minuti) o in un secondo momento (fino a 7 giorni). Spesso sono imprevedibili. A causa del rischio di reazioni importanti, e' necessario avere immediatamentea disposizione tutta l'attrezzatura per le operazioni di rianimazioned'emergenza. L'insorgenza di tali reazioni puo' essere dovuta a svariati meccanismi: tossicita' diretta che interessa l'endotelio vascolaree le proteine dei tessuti; azione farmacologica che modifica la concentrazione di certi fattori endogeni (istamina, fattori del complemento, mediatori dei processi infiammatori) osservata con maggiore frequenza con mezzi di contrasto iperosmolari; reazioni allergiche istantanee mediate da IgE al mezzo di contrasto Xenetix (anafilassi); reazioni allergiche dovute a un meccanismo di tipo cellulare (reazioni cutanee ritardate). I pazienti che hanno gia' avuto una reazione nel corso dellasomministrazione di un mezzo di contrasto contenente iodio presentanoun rischio maggiore di avere un'altra reazione in seguito alla somministrazione dello stesso mezzo di contrasto, o eventualmente di un altro, contenente iodio e pertanto sono considerati pazienti ad alto rischio. Queste reazioni, inoltre, non sono prevedibili, ma ricorrono piu' frequentemente nei pazienti con anamnesi positiva per allergie (orticaria, asma, rinite allergica, eczema, allergie a cibi o a farmaci). In questi pazienti non e' possibile eseguire uno screening con i test di reazione allo iodio o qualunque altro test attualmente disponibile. Mezzi di contrasto contenenti iodio e tiroide (vedere anche Distiroidismo nel paragrafo Precauzioni di impiego): prima della somministrazione di un mezzo di contrasto a base di iodio e' importante accertarsi che il paziente non abbia in programma di sottoporsi a un esame scintigrafico, o a esami di laboratorio che interessano la tiroide, oppure che debba assumere iodio radioattivo per scopi terapeutici. La somministrazione di mezzi di contrasto per qualsiasi via altera le concentrazioni di ormoni e l'assorbimento di iodio da parte della tiroide o da parte di metastasi di un tumore tiroideo fino a quando i livelli di iodio non tornino alla normalita'. Altre avvertenze: lo stravaso e' una complicanza non eccezionale (dallo 0,04% allo 0,9%) delle iniezioni endovenose di mezzi di contrasto. Piu' frequenti con prodotti ad alta osmolarita', la maggior parte delle lesioni sono lievi, tuttavia lesioni gravicome ulcerazioni cutanee, necrosi dei tessuti e sindrome del compartimento si possono verificare con qualsiasi mezzo di contrasto a base diiodio. I fattori di rischio e/o di gravita' sono correlati al paziente (condizioni vascolari compromesse o fragili) e alla tecnica (utilizzo di iniettori elettrici, volumi elevati). E' importante identificare tali fattori, ottimizzare di conseguenza il punto di iniezione e la tecnica e monitorare l'iniezione prima, durante e dopo l'iniezione di Xenetix. Precauzioni d'impiego. Intolleranza ai mezzi di contrasto contenenti iodio. Prima dell'esame: identificare i pazienti a rischio mediante uno screening preciso delle anamnesi. I corticosteroidi e gli antistaminici di tipo H1 sono indicati come preanestetici in pazienti che presentano un alto rischio per le reazioni di intolleranza (anamnesi di intolleranza a un mezzo di contrasto a base di iodio). Tuttavia, questi farmaci non impediscono che si verifichino shock anafilattici gravi o fatali. Durante la procedura, prendere le seguenti misure cautelative: controllo medico; accesso venoso permanente. Dopo l'esame: in seguito alla somministrazione del mezzo di contrasto, il paziente deve essere monitorato per almeno 30 minuti, in quanto le reazioni avverse piu' gravi si verificano in questo arco di tempo; il paziente deve essere informato della possibilita' di reazioni ritardate (fino a sette giorni) (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). Reazioni avverse cutanee gravi: reazioni avverse cutanee gravi (SCAR) quali reazione al farmaco/eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell o TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP),potenzialmente letali, sono state riportate in pazienti cui e' stato somministrato Xenetix (vedere paragrafo 4.8). Al momento di dare avvioal trattamento, i pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e attentamente monitorati al fine di rilevare eventuali reazionicutanee gravi. Xenetix deve essere immediatamente interrotto in caso di sospetta reazione di ipersensibilita' grave. Qualora il paziente sviluppi una reazione avversa cutanea grave associata all'uso di Xenetix, in nessun caso Xenetix deve essere nuovamente somministrato a quel paziente (vedere paragrafo 4.3). Insufficienza renale: i mezzi di contrasto a base di iodio possono indurre un'alterazione transitoria della funzione renale oppure peggiorare un'insufficienza renale preesistente. Tra le misure preventive si ricordano: identificazione dei pazienti a rischio, vale a dire disidratati o con insufficienza renale, diabete, insufficienza cardiaca grave, gammopatia monoclonale (mieloma multiplo, macroglobulinemia di Waldenstrom), anamnesi di insufficienza renale in seguito a somministrazione di un mezzo di contrasto, bambini di eta' inferiore a un anno e soggetti anziani con ateroma; idratazione inbase alla necessita' con soluzione salina; evitare combinazioni con medicinali nefrotossici. Se questo non e' possibile, e' necessario intensificare il monitoraggio della funzione renale mediante esami di laboratorio. I medicinali interessati comprendono gli aminoglicosidi, i composti di coordinazione del platino, dosi elevate di metotrexato, pentamidina, foscarnet e certi agenti antivirali [acyclovir, ganciclovir, valaciclovir, adefovir, cidofovir, tenofovir], vancomicina, anfotericina B, immunosoppressori come ciclosporina o tracolimus, ifosfamide); lasciar trascorrere almeno 48 ore tra due esami radiologici con iniezione di mezzi di contrasto, oppure rinviare qualsiasi nuovo esame fino aquando la funzione renale non ritorna alla normalita'; impedire l'acidosi lattica nei diabetici trattati con metformina monitorando i livelli di creatinina sierica. Funzione renale normale: il trattamento con metformina deve essere sospeso prima dell'iniezione del mezzo di contrasto e per almeno 48 ore dopo, ovvero fino al ripristino della normalefunzione renale. Funzione renale anormale: la metformina e' controindicata.
INTERAZIONI
Metformina: nei pazienti diabetici e' stata segnalata la possibilita'di acidosi lattica, favorita dalla insufficienza renale funzionale, in seguito all'effettuazione di esame radiologico con somministrazione di mezzo di contrasto (vedere paragrafo 4.4). Radiofarmaci (vedere paragrafo 4.4): i mezzi di contrasto a base di iodio alterano l'assorbimento dello iodio radioattivo da parte della tiroide per diverse settimane, situazione che da un lato puo' comportare una riduzione dell'assorbimento nella scintigrafia della tiroide e dall'altro ridurre l'efficacia del trattamento con iodio 131. Nei pazienti per i quali e' prevista una scintigrafia renale con iniezione di un radiofarmaco escreto daitubuli renali, e' preferibile eseguire tale esame prima di iniettare il mezzo di contrasto a base di iodio. Beta-bloccanti, sostanze vasoattive, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, antagonisti del recettore dell'angiotensina: questi medicinali riducono l'efficacia dei meccanismi di compensazione cardiovascolare che si verificano nei disturbi emodinamici. Il medico deve essere consapevole di tuttoquesto prima di iniettare il mezzo di contrasto a base di iodio e deve tenere a disposizione tutto il necessario per eventuali interventi di cura intensiva. Diuretici: a causa del rischio di disidratazione dovuta ai diuretici c'e' un rischio maggiore di insufficienza renale acuta, specialmente quando si impiegano dosi elevate di mezzi di contrastoiodati, pertanto si dovra' procedere alla reidratazione con acqua ed elettroliti prima dell'esame al fine di limitare il rischio di insufficienza renale acuta. Interleuchina 2: il rischio di sviluppare una reazione ai mezzi di contrasto aumenta se il paziente ha assunto di recente un trattamento con interleuchina 2 (via endovenosa), vale a dire rash cutanei o, piu' raramente, ipotensione, oliguria o perfino insufficienza renale. Concentrazioni elevate di mezzi di contrasto a base di iodio nel plasma e nelle urine possono interferire con la determinazione in vitro della bilirubina, delle proteine e di sostanze inorganiche (ferro, rame, calcio e fosfato). Si raccomanda che tali determinazioninon siano eseguite entro le 24 successive all'esame.
EFFETTI INDESIDERATI
Nel corso di studi clinici condotti su 905 pazienti, l'11% dei pazienti hanno avuto una reazione avversa correlata alla somministrazione diXenetix (a parte la sensazione di calore), fra le piu' comuni si sonoriscontrati dolore nel punto di iniezione, cattivo sapore e nausea. In generale le reazioni avverse correlate all'uso di Xenetix sono da lievi a moderate e di natura transitoria. Le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza nel corso della somministrazione di Xenetix findalla commercializzazione sono sensazione di calore, dolore ed edema nel punto di iniezione. Le reazioni di ipersensibilita' sono solitamente immediate (nel corso dell'iniezione o nell'ora successiva all'inizio dell'iniezione) o talvolta ritardate (da un'ora a vari giorni dopo l'iniezione) e quindi assumono la forma di reazioni avverse cutanee. Lereazioni immediate riguardano uno o piu' effetti successivi o concomitanti, di solito comprendono reazioni cutanee, disturbi respiratori e/o cardiovascolari, che possono costituire i primi segni di shock, raramente fatali. I disturbi gravi del ritmo, inclusa la fibrillazione ventricolare, sono stati riportati molto raramente nei pazienti cardiopatici, sia dentro che fuori il contesto dell'ipersensibilita' (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla SOC (Classificazione di organi sistemici) e in base alla frequenza con le seguenti linee guida: molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100 a 1<1/10), non comune (da >= 1/1000 a 1<1/100), raro (da >= 1/10.000a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze presentate sono tratte dai dati risultanti da uno studio di osservazione condotto su 352.255 pazienti. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita'; molto raro: shock anafilattico, reazione anafilattica, reazione anafilattoide. Patologie endocrine. Molto raro: disturbo dellatiroide; non nota: ipotiroidismo neonatale transitorio, ipotiroidismo***. Patologie del sistema nervoso. Raro: presincope (reazione vasovagale), tremore*, parestesia*; molto raro: coma*, convulsioni*, stato confusionale*, disturbi della via visiva*, amnesia*, fotofobia*, cecita'transitoria*, sonnolenza*, agitazione*, irrequietezza*, cefalea; non noto: capogiri**, encefalopatia indotta da mezzo contrasto****. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: vertigini; molto raro: ipoacusia. Patologie cardiache. Raro: tachicardia, bradicardia; molto raro: arresto cardiaco, infarto miocardico (piu' frequente in seguito a iniezione intracoronarica), aritmia, fibrillazione ventricolare, angina pectoris, torsioni di punta, arteriospasmo coronarico. Patologie vascolari. Raro: ipotensione, ipertensione; molto raro: collasso circolatorio; non noto: cianosi**. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: dispnea, tosse, tensione nella gola, starnuti; molto raro: arresto respiratorio, edema polmonare, broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea; raro: vomito; molto raro: dolori addominali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema, orticaria (localizzata o estesa) eritema, prurito; molto raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata,sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eczema, rash maculopapulare (tutte reazioni di ipersensibilita' ritardate) (vedere paragrafo 4.4); non nota: reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali e urinarie. Molto raro: lesione renale acuta, anuria. Patologie sistemiche econdizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: vampate di calore; raro: edema facciale, malessere, brividi, dolore nel punto di iniezione; molto raro: necrosi nel punto di iniezione in seguito a stravaso, infiammazione nel punto di iniezione in seguito a stravaso, edema nel punto di iniezione. Esami diagnostici. Molto raro: aumentodella creatininemia. * Esami durante i quali la concentrazione di mezzo di contrasto a base di iodio nel sangue arterioso cerebrale e' elevata. ** Piu' spesso segnalato in un contesto di reazione da ipersensibilita'. ***Nei bambini piu' piccoli e' stato segnalato ipotiroidismo transitorio in seguito all'esposizione a mezzi di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4). **** L'encefalopatia indotta da mezzo di contrastopuo' manifestarsi con sintomi e segni descritti nel paragrafo 4.4. Puo' essere osservata sindrome compartimentale dopo stravaso come descritto al paragrafo 4.4. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con altri mezzi di contrasto contenenti iodio solubili in acqua. Patologie del sistema nervoso: paralisi, paresi, disturbi dell'eloquio. Disturbi psichiatrici: allucinazioni. Patologie gastrointestinali: pancreatite acuta (in seguito a ERCP), dolori addominali, diarrea, ingrossamento della ghiandola parotide, ipersecrezione salivale, disgeusia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema multiforme. Patologie vascolari: tromboflebite. Esami diagnostici: elettroencefalogramma anomalo, aumento della amilasi nel sangue. Collasso cardiovascolare di gravita' variabile senza segni premonitori si potrebbe verificare nell'immediato o potrebbe complicare le manifestazioni cardiovascolari indicate nell'elenco precedente. Il dolore addominale associato a diarrea, non segnalato per Xenetix, e' collegato principalmente alla disomministrazione per via orale o rettale. Il dolore o l'edema a livello locale possono verificarsi nel punto di iniezione senza stravaso del prodotto iniettato e sono di natura benigna e transitoria. Nel corsodella somministrazione endoarteriosa, la sensazione di dolore nel punto di iniezione dipende dall'osmolarita' del prodotto iniettato. Popolazione pediatrica: gli effetti indesiderati attesi associati a Xenetixsono di natura simile a quelli riportati negli adulti. La frequenza non puo' essere stimata sulla base dei dati disponibili. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di iobitridolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 esiti di gravidanza). Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopoprecauzionale, e' preferibile evitare l'uso di Xenetix durante la gravidanza. Il sovraccarico transitorio di iodio che si verifica in seguito alla somministrazione del prodotto nella madre puo' provocare distiroidismo fetale qualora l'esame venga eseguito dopo 14 settimane di amenorrea. Tuttavia, vista la reversibilita' dell'effetto e il beneficioatteso per la madre, la somministrazione isolata di un mezzo di contrasto a base di iodio e' giustificabile se l'indicazione dell'esame radiologico in una donna in gravidanza e' stata valutata con attenzione. Nei neonati che sono stati esposti a iobitridolo in utero, si raccomanda di monitorare la funzione tiroidea (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: i mezzi di contrasto iodati vengono escreti nel latte materno solo in quantita' molto piccole. Di conseguenza, la somministrazione isolata alla madre comporta un rischio minore di reazioni avverse nell' infante. Si consiglia di interrompere l'allattamento al seno per 24 oredopo la somministrazione del mezzo di contrasto iodato. Fertilita': lo studio sui ratti non indica effetti sulla funzione riproduttiva.
Codice: 032830200
Codice EAN:
- Vari
- Mezzi di contrasto
- Mezzi di contrasto radiologici, iodati
- Mezzi di contrasto radiol.idrosol.,nefrotropici,a bassa osmo
- Iobitridolo
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FLACONE