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ZANEDIP 14CPR RIV 10MG Produttore: RECORDATI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ZANEDIP COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Calcioantagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare - Derivati diidropiridinici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato (pari a 9,4 mg di lercanidipina). Ogni compressa rivestita confilm contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato (pari a 18,8 mg di lercanidipina). Eccipiente con effetti noti: una compressa rivestita confilm da 10 mg contiene 30 mg di lattosio monoidrato. Una compressa rivestita con film da 20 mg contiene 60 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido, povidone K30, magnesio stearato. Miscelafilm di rivestimento: ipromellosa, talco, titanio diossido (E171), macrogol 6000, ferro ossido (E172).

INDICAZIONI

Zanedip e' indicato negli adulti per il trattamento dell'ipertensioneessenziale lieve-moderata.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ostruzione all'eiezione ventricolare sinistra. Insufficienza cardiaca congestizia non trattata. Angina pectoris instabile o recente (da meno di un mese) infarto cardiaco. Alterazioni della funzionalita' epatica di grado severo. Alterazione della funzionalita' renale di grado severo (GFR < 30 ml/min), inclusi i pazienti sottoposti a dialisi. Trattamento concomitante con: potenti inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5), ciclosporina (vedere paragrafo 4.5), pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: la dose raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno per via orale, almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose puo' essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta individuale del paziente. L'aggiustamento della dose deve essere graduale poiche' il massimo effettoantipertensivo si manifesta entro 2 settimane circa. Nel caso di pazienti non adeguatamente controllati mediante monoterapia antipertensiva, e' possibile associare la somministrazione di Zanedip a farmaci beta-bloccanti (atenololo), diuretici (idroclorotiazide) o ACE-inibitori (captopril o enalapril). Poiche' la curva dose-risposta e' ripida e presenta un "plateau" a dosi tra 20 e 30 mg, e' improbabile che dosi piu'elevate inducano una maggiore efficacia mentre, per contro, puo' verificarsi un aumento degli effetti indesiderati. Pazienti anziani: sebbene dagli studi di farmacocinetica e dall'esperienza clinica specifica non sia emersa la necessita' di modificare la dose giornaliera, si raccomanda tuttavia particolare attenzione all'inizio del trattamento negli anziani. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Zanedip nei bambini fino a 18 anni di eta' non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Pazienti con alterazioni della funzionalita' epatica o renale: si raccomanda particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali lievi-moderate. La posologia raccomandata e' risultata ben tollerata da questi pazienti, tuttavia l'incremento della dose giornaliera a 20 mg dev'essere attentamente valutato. Nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica l'effetto antipertensivo puo' essere aumentato e quindi bisogna considerare un aggiustamento del dosaggio. Il trattamento con Zanedip e' controindicato nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica di grado severo o in pazienti con grave alterazione della funzionalita' renale (velocita' di filtrazione glomerulare < 30 ml/min) inclusi i pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Modo di somministrazione. Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione. Questo prodotto non deve essere somministrato con succo di pompelmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

AVVERTENZE

Sindromi da disfunzione del nodo del seno: Lercanidipina deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da sindromi da disfunzione del nodo del seno (senza un pacemaker). Disfunzione ventricolare sinistra: sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, cautela e' richiesta in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra. Ischemiacardiaca: e' stato suggerito che alcune diidropiridine a breve duratad'azione possano incrementare il rischio di morbilita' cardio-vascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene lercanidipina siaun farmaco a lunga durata d'azione in tali pazienti e' richiesta cautela. Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente puo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della severita' di episodi anginosi acutiin pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati isolati casi di infarto miocardico (vedere paragrafo 4.8). Alterazioni epatiche o renali Si raccomanda particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con alterazioni renali lievi-moderate. Sebbene la posologia raccomandata di 10 mg al giorno e' risultata ben tollerata, l'incremento a 20 mg al giorno dovrebbe essere attentamente valutato. Nei pazienti con moderata alterazione della funzionalita' epatica l'effetto antipertensivo puo' essere aumentato e quindi bisogna considerare un aggiustamento del dosaggio. Il trattamento con lercanidipina e' controindicato nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica di grado severo o con alterazione della funzionalita' renale (GFR <30 ml/min), inclusi i pazienti sottoposti a emodialisi (vedereparagrafo 4.2 e 4.3). Dialisi peritoneale: Lercanidipina e' stata associata allo sviluppo di un fluido peritoneale torbido in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. La torbidita' e' dovuta ad una maggiore concentrazione di trigliceridi nel fluido peritoneale. Sebbene il meccanismo sia sconosciuto, la torbidita' tende a risolversi subito dopo la sospensione di lercanidipina. Questa e' un'associazione importante da riconoscere poiche' il fluido peritoneale torbido puo' essere confuso con una peritonite infettiva con conseguente ospedalizzazione non necessaria e terapia antibiotica empirica. Induttori di CYP3A4. Induttori del CYP3A4 come anticonvulsivanti (ad esempio fenitoina, carbamazepina) e rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici di lercanidipina e quindi l'efficacia di lercanidipina puo' risultare inferiore a quella attesa (vedere paragrafo 4.5). Alcool: l'assunzione di alcool deveessere evitata in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore deifarmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5). Lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente"senza sodio". Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di lercanidipina non sono state dimostrate nei bambini.

INTERAZIONI

Controindicazioni per l'uso concomintante. Inibitori di CYP3A4: poiche' lercanidipina viene metabolizzata dall'enzima CYP3A4, inibitori delCYP3A4 somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione di lercanidipina. Uno studio di interazione con ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di lercanidipina (un aumento di 15 volte della AUC e di 8 volte della C max per l'eutomero S-lercanidipina). Si deve evitare che lercanidipina venga somministrata in concomitanza con inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo,itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina, claritromicina) (vedere paragrafo 4.3). Ciclosporina: in seguito alla contemporaneasomministrazione di lercanidipina e ciclosporina, e' stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambi i principi attivi. Uno studio in giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata ciclosporina 3 ore dopo l'assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiano, mentre l'AUC di ciclosporina aumenta del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina con ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell'AUC di ciclosporina. Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrate insieme (vedere paragrafo 4.3). Pompelmo o succo di pompelmo: come per altre diidropiridine, lercanidipina e' sensibile all'inibizione metabolica causata da pompelmo o succo di pompelmo, con un conseguente aumento della sua disponibilita' sistemica ed un aumento del suo effetto ipotensivo. Lercanidipina non deve essere assunta con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3). Uso concomitante non raccomandato. Induttori di CYP3A4: la somministrazione concomitante di lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (ad esempio fenitoina,fenobarbital, carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata concautela poiche' l'effetto antipertensivo puo' essere ridotto e la pressione arteriosa deve essere controllata piu' frequentemente del solito (vedere paragrafo 4.4). Alcool: l'assunzione di alcool deve essere evitata in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.4). Precauzioni incluso l'aggiustamento della dose. Substrati di CYP3A4: cautela deve essere esercitata quando lercanidipina viene prescritta insieme ad altri substrati del CYP3A4, come: terfenadina, astemizolo, farmaci antiaritmici di classe III come amiodarone, chinidina, sotalolo. Midazolam: quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza a midazolam per os in soggetti anziani, l'assorbimento di lercanidipina aumenta (approssimativamente del 40%) e la velocita' di assorbimento diminuisce (t max e' ritardato da 1.75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam sono rimaste immodificate. Metoprololo: somministrando lercanidipina con metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilita' di metoprololo non si modifica, mentre quella di lercanidipina si riduce del 50%. Questo effetto puo' essere dovuto alla riduzione del flusso epatico causata da beta-bloccanti e puo' quindi verificarsi con altri farmaci di questa classe. Di conseguenza, lercanidipina puo' essere somministrata con bloccanti dei recettori beta-adrenergici, ma puo' essere necessario aggiustarne la dose. Digossina: in pazienti sottopostia trattamento cronico con beta-metildigossina, la co-somministrazionedi 20 mg di lercanidipina non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica. Comunque e' stato mostrato un incremento medio del 33% della C max di digossina, mentre l'AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. E' opportuno monitorare attentamente pazienti in concomitante trattamento con digossina per individuare eventuali segni di tossicita' da digossina. Uso concomitante con altri farmaci. Fluoxetina: uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto in volontari di eta' pari a 65 +/- 7 anni (media +/- s.d.), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di lercanidipina. Cimetidina: i livelliplasmatici di lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi piu' elevate si raccomanda cautela poiche' la biodisponibilita' e l'effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare. Simvastatina: in seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l'AUC di lercanidipina non e' stata significativamente modificata, mentre l'AUC della simvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo b-idrossiacido del 28%. E' poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando lercanidipina al mattino e simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni. Diuretici e ACE inibitori: Lercanidipina somministrata con diuretici e ACE inibitori e' stata ben tollerata. Altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna Come per tutti i farmaci antipertensivi, si puo' osservare un aumento degli effetti ipotensivi quando lercanidipina e' somministrata con altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna, come ad esempio alfabloccanti per il trattamento deisintomi urinari, antidepressivi triciclici, neurolettici. Al contrario si puo' osservare una riduzione dell'effetto ipotensivo con l'uso concomitante di corticosteroidi.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: la sicurezza di lercanidipina alla dose di 10-20 mg una volta al giorno e' stata valutata in studi clinici in doppio cieco controllati verso placebo (con 1200 pazienti trattati con lercanidipina e 603 pazienti trattati con placebo) e in studi clinici a lungo termine controllati e non controllati su un totale di 3676 pazienti ipertesi trattati con lercanidipina. Le reazioni avversepiu' comunemente riportate negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing sono: edema periferico, mal di testa, arrossamento, tachicardia e palpitazioni. Lista delle reazioni avverse. La lista seguente mostra l'incidenza delle reazioni avverse riportate in studi clinici e nell'esperienza post-marketing mondiale, con un nesso di causalita' almeno possibile, raggruppate secondo la classificazione sistemica organica MedDRA e ordinate secondo la frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse osservate sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri; raro: sonnolenza, sincope. Patologie cardiache. Comune: tachicardia, palpitazioni; raro: angina pectoris. Patologie vascolari. Comune: rossore; non comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Non comune: dispepsia, nausea, dolore addominale superiore; raro: vomito, diarrea; non nota: ipertrofia gengivale^1, effluente peritoneale torbido^1. Patologie epatobiliari. Non nota: aumento della transaminasi sierica^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito; raro: orticaria; non nota: angioedema^1. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: poliuria; raro: pollachiuria. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comune: edema periferico; non comune: astenia, affaticamento; raro: dolore al petto. ^1 reazioni avverse daireport spontanei ricevuti nell'esperienza post-marketing. Descrizionedi reazioni avverse selezionate: negli studi clinici controllati con placebo l'incidenza di edema periferico e' stata dello 0,9% con lercanidipina 10-20 mg e 0,83% con placebo. Questa frequenza ha raggiunto il2% nella popolazione complessiva dello studio compresi gli studi clinici a lungo termine. Non risultano effetti negativi di lercanidipina sulla glicemia o sulla lipemia. Alcune diidropiridine possono raramenteprovocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente puo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della severita'di episodi anginosi acuti in pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati isolati casi di infarto miocardico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non ci sono dati sull'impiego di lercanidipina in gravidanza. Studi effettuati negli animali non hanno evidenziato un effetto teratogeno (vedere paragrafo 5.3), tuttavia, sono stati osservati con altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine. Zanedip non deve essere somministrato durante la gravidanza o a donne in eta' fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale. Allattamento: non e' noto se lercanidipina/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Zanedip non dovrebbe essere assunto durante l'allattamento. Fertilita': non sono disponibili dati clinici con lercanidipina. In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, e' possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Codice: 033224015
Codice EAN:

Codice ATC: C08CA13
  • Sistema cardiovascolare
  • Calcio-antagonisti
  • Calcio-antagonisti selettivi con preval.effetto vascolare
  • Derivati diidropiridinici
  • Lercanidipina
Temperatura di conservazione: al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER