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ABACAVIR LAM ZIDOV MY 120CPR Produttore: MYLAN SPA

  • FARMACO DI CLASSE C

DENOMINAZIONE

ABACAVIR/LAMIVUDINA/ZIDOVUDINA MYLAN 300 MG/150 MG/300 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, antivirali per il trattamento dell'infezione da HIV, associazioni.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di abacavir (come solfato), 150 mg di lamivudina e 300 mg di zidovudina. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (PH 102), silice, colloidale anidra, sodio amido glicolato (tipo A), magnesio stearato. Rivestimento: opadry green 03B510004 contenente, ipromellosa 6cP, titanio biossido (E171), macrogol 400, lacca di alluminio di color indaco-carminio (E132), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).

INDICAZIONI

Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan e' indicato per il trattamento dell'infezione da Virus dell'Immunodeficienza Umana (Human Immunodeficiency Virus, HIV) in soggetti adulti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Questa combinazione fissa sostituisce i tre componenti (abacavir, lamivudina e zidovudina) usati separatamente alle medesime dosi. Si raccomandache il trattamento venga iniziato con abacavir, lamivudina e zidovudina separatamente per le prime 6-8 settimane (vedere paragrafo 4.4). Lascelta di questa combinazione fissa dovrebbe essere basata non solo sul criterio di potenziale aderenza ma prevalentemente sull'efficacia attesa e sui rischi correlati ai tre analoghi nucleosidi. La dimostrazione del beneficio di abacavir/lamivudina/zidovudina si basa soprattutto sui risultati degli studi effettuati nel trattamento di pazienti maitrattati o moderatamente trattati con antiretrovirali, con malattia non avanzata. In pazienti con alta carica virale (>100.000 copie/ml) lascelta della terapia necessita di attenta considerazione (vedere paragrafo 5.1). Nel complesso, la soppressione virologica con questo regime di tre nucleosidi potrebbe essere inferiore a quella ottenuta con altre terapie multiple tra cui in particolare inibitori della proteasi potenziati o inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, quindi l'impiego di abacavir/lamivudina/zidovudina deve essere considerato solo in circostanze particolari (ad esempio co-infezione con tubercolosi). Prima di iniziare il trattamento con abacavir, deve essere eseguito uno screening per la presenza dell'allele HLA-B*5701 in ogni paziente affetto da HIV, a prescindere dalla razza (vedere paragrafo 4.4).Abacavir non deve essere somministrato a quei pazienti in cui sia nota la presenza dell'allele HLA-B*5701.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Vedere paragrafi 4.4 e 4.8. Pazienti con malattia renale all'ultimo stadio. A causa del principio attivo zidovudina, Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan e' controindicata nei pazienti con marcata neutropenia (<0,75 x 109/l) oppure con livelli moltobassi di emoglobina (<7,5 g/dl o 4,65 mmol/l) (vedere paragrafo 4.4).

POSOLOGIA

Posologia: la terapia deve essere iniziata da un medico con esperienza nella gestione dell'infezione da HIV. La dose raccomandata di Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan negli adulti (di oltre 18 anni di eta')e' di una compressa due volte al giorno. Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan puo' essere assunto con o senza cibo. Nei casi in cui si renda necessaria la sospensione della terapia con uno dei principi attivi di Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan o una riduzione della dose, sono disponibili preparazioni separate di abacavir, lamivudina e zidovudina. Popolazioni speciali, compromissione renale: mentre non e' necessario alcun aggiustamento della dose di abacavir in pazienti con disfunzione renale, i livelli di lamivudina e zidovudina sono aumentati nei pazienti con compromissione renale a causa della ridotta clearance (vedere paragrafo 4.4). Pertanto, poiche' possono essere necessari aggiustamenti della dose, si raccomanda di utilizzare preparazioni separate di abacavir, lamivudina e zidovudina nei pazienti con compromissione renale grave (clearance creatinina < 30 ml/min). Il medico e' invitato a fare riferimento ai singoli Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto di questi medicinali. Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan non deve essere somministrato a pazienti con malattia renale all'ultimo stadio (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Compromissione epatica: Abacavir e' principalmente metabolizzato dal fegato. Nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave non ci sono dati clinici disponibili, pertanto, l'uso di abacavir, lamivudina e zidovudina non e' raccomandato a meno che non sia ritenuto necessario. Nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh score 5-6) e' richiesto uno stretto controllo, incluso il monitoraggio dei livelli plasmatici di abacavir, se fattibile (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Anziani: attualmente non sono disponibili dati di farmacocinetica nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Tuttavia e' consigliata speciale attenzione in questa classe di eta' a causa delle modificazioni associate all'eta' stessa come la diminuita funzionalita' renale e le alterazioni dei parametri ematologici.Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di abacavir/lamivudina/zidovudina non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti. Nessun dato e' disponibile. Aggiustamenti della dose nei pazienti con reazioni avverse ematologiche: possono rendersi necessari aggiustamenti nella posologia della zidovudina se i livelli di emoglobina scendono al di sotto di 9 g/dl o 5,59 mmol/l o la conta dei neutrofili scende al di sotto di 1,0 x 109/l (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Poiche' non e' possibile l'aggiustamento della posologia di zidovudina devono essere usate preparazioni separate di abacavir, lamivudina e zidovudina. Il medico e' invitato a fare riferimento ai singoli Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto di questi medicinali. Modo di somministrazione: uso orale.

CONSERVAZIONE

Blister: conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C. Flaconi: questo medicinale non richiede speciali condizioni per la conservazione.

AVVERTENZE

Le avvertenze speciali e le precauzioni relative ad abacavir, lamivudina e zidovudina sono incluse in questo paragrafo. Non ci sono ulteriori avvertenze e precauzioni relative all'associazione Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan. Reazioni di ipersensibilita'(vedere anche paragrafo 4.8): abacavir e' associato ad un rischio di reazioni di ipersensibilita' (HSR) (vedere paragrafo 4.8) caratterizzate da febbre e/o rashcon altri sintomi che indicano un coinvolgimento multi-organico. Le HSR sono state osservate con abacavir, alcune delle quali erano pericolose per la vita e in rari casi ad esito fatale, quando non gestite in maniera appropriata. Il rischio che si verifichi una HSR ad abacavir e' elevato nei pazienti con test positivo per la presenza dell'allele HLA-B*5701. Tuttavia, HSR ad abacavir sono state riportate con una frequenza minore nei pazienti che non possiedono questo allele. Pertanto, deve sempre essere rispettato quanto segue: la presenza o meno dell'allele HLA-B*5701 deve essere sempre confermata prima di iniziare la terapia. Abacavir/lamivudina/zidovudina non deve mai essere iniziato nei pazienti con positivita' per la presenza dell'allele HLA-B*5701, nemmeno nei pazienti con negativita' per l'allele HLA-B*5701 che hanno avuto una sospetta HSR ad abacavir in un precedente regime terapeutico contenente abacavir. Se si sospetta una HSR, abacavir/lamivudina/zidovudina deve essere interrotto immediatamente, anche in assenza di allele HLA-B*5701. Un ritardo nella sospensione del trattamento con Abacavir/lamivudina/zidovudina dopo l'insorgenza di ipersensibilita' provoca unareazione pericolosa per la vita. Dopo l'interruzione del trattamento con abacavir/lamivudina/zidovudina per motivi di sospetta HSR, abacavir/lamivudina/zidovudina o qualsiasi altro medicinale contenente abacavir non devono mai piu' essere ripresi. La riassunzione di medicinali contenenti abacavir dopo una sospetta HSR ad abacavir puo' provocare un'immediata ricomparsa dei sintomi entro poche ore. La ricomparsa dei sintomi e' generalmente piu' grave della presentazione iniziale e puo' includere ipotensione pericolosa per la vita e morte. Per evitare la riassunzione di abacavir, i pazienti che vanno incontro ad una sospettaHSR devono essere istruiti di eliminare le compresse rimanenti di abacavir/ lamivudina/zidovudina. Descrizione clinica di HSR ad abacavir: l'HSR ad abacavir e' stata ben caratterizzata nel corso degli studi clinici e durante l'esposizione post marketing. I sintomi generalmente insorgevano entro le prime sei settimane (tempo mediano di insorgenza 11 giorni) dall'inizio del trattamento con abacavir, anche se tali reazioni possono insorgere in qualsiasi momento durante il corso della terapia. Quasi tutte le HSR ad abacavir avranno febbre e/o rash. Altri segni e sintomi che sono stati osservati come parte della HSR ad abacavir sono descritti in dettaglio nel paragrafo 4.8, inclusi sintomi respiratori e gastrointestinali. E' importante sottolineare che tali sintomi possono condurre ad una diagnosi errata di HSR come patologia respiratoria (polmonite, bronchite, faringite), o gastroenterite. I sintomi correlati all'HSR peggiorano con il prosieguo della terapia e possono essere pericolosi per la vita. Questi sintomi generalmente si risolvono dopo la sospensione di abacavir. Raramente pazienti che hanno interrotto abacavir per ragioni diverse dai sintomi dell'HSR sono andati incontro a reazioni pericolose per la vita entro qualche ora dalla ripresa della terapia con abacavir (vedere paragrafo 4.8). La riassunzione di abacavir in tali pazienti deve essere fatta in un ambiente dove sia disponibile un pronto intervento medico. Acidosi lattica: con l'uso dizidovudina e' stata riportata acidosi lattica di solito associata ad epatomegalia e steatosi epatica. Sintomi precoci (iperlattacidemia sintomatica) che includono sintomi non gravi a carico dell'apparato digerente (nausea, vomito e dolore addominale), malessere non specifico, perdita di appetito, perdita di peso, sintomi respiratori (respirazione accelerata e/o profonda) o sintomi neurologici (compresa debolezza motoria). L'acidosi lattica presenta un'alta mortalita' e puo' essere associata a pancreatite, insufficienza epatica o insufficienza renale. L'acidosi lattica e' stata in genere osservata sia dopo i primi mesi di trattamento sia dopo molti mesi. Il trattamento con zidovudina deve essere interrotto in caso di comparsa di iperlattacidemia sintomatica e acidosi metabolica/lattica, epatomegalia progressiva o rapido incremento dei livelli di aminotransferasi. Si deve prestare cautela nel somministrare zidovudina a pazienti (in particolare donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di malattia epatica esteatosi epatica (compresi alcuni medicinali e alcool). I pazienti con infezione concomitante da epatite C e trattati con alfa interferone e ribavirina possono essere ad alto rischio. I pazienti con aumentato rischio devono essere attentamente seguiti. Disfunzione mitocondriale dopo esposizione in utero: gli analoghi nucleosidici e nucleotidici possono influire sulla funzione mitocondriale a livelli variabili, piu' pronunciati con stavudina, didanosina e zidovudina. Sono stati riportati casi di disfunzione mitocondriale in neonati HIV-negativi esposti agli analoghi nucleosidici in utero e/o dopo la nascita; questi riguardavano prevalentemente regimi terapeutici contenenti zidovudina. Le principali reazioni avverse riportate sono disturbi ematologici (anemia, neutropenia) e disturbi metabolici (iperlattatemia e iperlipasemia). Queste reazioni avverse sono state spesso transitorie. Sono stati riportati raramente disturbi neurologici a comparsa ritardata (ipertonia, convulsioni, anomalie comportamentali). Al momento non e' noto se tali disturbi neurologici siano transitori o permanenti. Questi risultati devono essere tenuti in considerazione per ogni bambino esposto in utero ad analoghi nucleosidici e nucleotidici, che presenta manifestazionicliniche severe di eziologia non nota, in particolare manifestazioni neurologiche. Queste osservazioni non hanno effetto sulle attuali linee guida nazionali di impiego della terapia antiretrovirale nelle donnein gravidanza per prevenire la trasmissione verticale dell'HIV. Lipoatrofia: il trattamento con zidovudina e' stato associato con la perdita del grasso sottocutaneo che e' stato collegato alla tossicita' mitocondriale. L'incidenza e la gravita' della lipoatrofia sono legate all'esposizione cumulativa. Questa perdita di grasso che risulta piu' evidente nel viso, negli arti e nei glutei, puo' non essere reversibile quando si passa ad un regime terapeutico privo di zidovudina.

INTERAZIONI

Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan contiene abacavir, lamivudina e zidovudina, pertanto qualsiasi interazione identificata con questi singoli componenti riguarda Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan. Gli studi clinici hanno mostrato che non vi sono interazioni clinicamente significative tra abacavir, lamivudina e zidovudina. Abacavir e' metabolizzato dagli enzimi UDP-glucuroniltransferasi (UGT) e dall'alcool deidrogenasi; la somministrazione concomitante di induttori o inibitori degli enzimi UGT o di composti eliminati attraverso l'alcol deidrogenasi potrebbe alterare l'esposizione ad abacavir. La zidovudina e' per la maggior parte metabolizzata dagli enzimi UGT; la somministrazione concomitante di induttori o inibitori degli enzimi UGT potrebbe alterare l'esposizione alla zidovudina. La lamivudina e' eliminata per via renale. La secrezione renale attiva della lamivudina nell'urina avviene attraverso i trasportatori dei cationi organici (organic cation transporter - OCT); la somministrazione concomitante di lamivudina con inibitoriOCT puo' aumentare l'esposizione alla lamivudina. Abacavir, lamivudina e zidovudina non sono metabolizzati in maniera significativa dagli enzimi del citocromo P450 (come il CYP3A4, CYP2C9 o CYP2D6) e non inducono nemmeno tale sistema enzimatico. Lamivudina e zidovudina non inibiscono gli enzimi del citocromo P450. Abacavir mostra un potenziale di inibizione limitato del metabolismo mediato dal CYP3A4 e in vitro ha dimostrato di non inibire gli enzimi CYP2C9 o CYP 2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che abacavir puo' potenzialmente inibire il citocromo P450 1A1 (CYP1A1). Pertanto, vi e' un ridotto potenziale di interazioni con gli inibitori della proteasi antiretrovirale, con i non nucleosidi e altri medicinali metabolizzati dai principali enzimi P450. Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti. Un peggioramentodell'anemia dovuta alla ribavirina e' stato riportato quando la zidovudina e' inclusa nel regime di trattamento dell'HIV, sebbene l'esatto meccanismo non sia ancora stato stabilito. L'uso concomitante della ribavirina con la zidovudina non e' raccomandato a causa dell'aumentato rischio di anemia (vedere paragrafo 4.4). Si deve prendere in considerazione la sostituzione della zidovudina nel regime di combinazione ARTse tale regime e' gia' stato intrapreso. Cio' potrebbe essere particolarmente importante nei pazienti con nota storia di anemia indotta da zidovudina. La terapia concomitante, in special modo la terapia acuta,con medicinali potenzialmente nefrotossici o mielosoppressivi (ad esempio pentamidina sistemica, dapsone, pirimetamina, co-trimossazolo, amfotericina, flucitosina, ganciclovir, interferone, vincristina, vinblastina e doxorubicina) puo' anche aumentare il rischio di reazioni avverse alla zidovudina (vedere paragrafo 4.8). Ove la terapia concomitante con Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan ed uno qualsiasi di questi medicinali si renda necessaria, ulteriore cautela dovra' essere posta nel monitoraggio della funzionalita' renale e dei parametri ematologici e, se richiesto, la dose di uno o piu' farmaci deve essere ridotta. Dati limitati provenienti da studi clinici non indicano un aumento significativo del rischio di reazioni avverse della zidovudina con co-trimossazolo (vedere informazioni sulle interazioni sopra riportate relative alla lamivudina e al co-trimossazolo), pentamidina per aerosol, pirimetamina e aciclovir alle dosi usate in profilassi.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: sono state riportate reazioni avverse durante la terapia per la malattia da HIV con abacavir, lamivudina e zidovudina, da sole od in associazione. Poiche' Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan contiene abacavir, lamivudina e zidovudina, si possono attendere reazioni avverse associate a questi composti. Riassunto delle reazioni avverse riportate con i singoli principi attivi: le reazioni avverse riportate con abacavir, lamivudina e zidovudina sono elencati di seguito. Esse sono riportate per organo, apparato/sistema e frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a <1/10), non comune (>=1/1000 a <1/100), raro (>=1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000). Si deve porre particolareattenzione per escludere la possibilita' di una reazione di ipersensibilita' ogni qualvolta si manifesti ciascuno di questi sintomi. Reazioni avverse riportate con i singoli componenti di Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan. Importante: per le informazioni sull'ipersensibilita'ad abacavir vedere le informazioni di seguito in Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Ipersensibilita' ad abacavir. Abacavir. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'. Disturbi delmetabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; molto raro: acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali comune: nausea, vomito, diarrea; raro: pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash (senza sintomi sistemici); molto raro: eritema multiforme, sindrome di stevens-johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, letargia, affaticamento. Lamivudina. Patologie del sistema emolinfopoietico. Noncomune: neutropenia, anemia (entrambe talvolta gravi), trombocitopenia; molto raro: aplasia eritrocitaria pura. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, insonnia; molto raro: neuropatia periferica (parestesie). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse, sintomatologia nasale. Patologie gastrointestinali comune: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea; raro: aumenti dell'amilasi sierica, pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: transitori aumenti degli enzimi epatici (ast, alt); raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, alopecia. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, disturbi muscolari; raro: rabdomiolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, malessere, febbre. Zidovudina. Patologie del sistema emolinfopoietico.Comune: anemia, neutropenia e leucopenia; non comune: trombocitopeniae pancitopenia con ipoplasia midollare; raro: aplasia eritrocitaria pura; molto raro: anemia aplastica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia, acidosi lattica in assenza di ipossiemia. Disturbi psichiatrici. Raro: ansia, depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: vertigini; raro: insonnia, parestesie, sonnolenza, perdita di concentrazione mentale, convulsioni. Patologie cardiache. Raro: cardiomiopatia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea; raro: tosse. Patologie gastrointestinali molto comune: nausea; comune: vomito, dolore addominalee diarrea; non comune: flatulenza; raro: pigmentazione della mucosa orale, disgeusia, dispepsia, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamenti dei livelli ematici degli enzimi epatici e della bilirubina; raro: disturbi epatici come grave epatomegalia con steatosi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash e prurito; raro: pigmentazione delle unghie e della pelle, orticaria e sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia; non comune: miopatia. Patologie renali e urinarie. Raro: pollachiuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comune: malessere; non comune: febbre,dolori diffusi e astenia; raro: brividi, dolore toracico e sindrome simil-influenzale. Molte delle reazioni avverse riportate si verificanocomunemente (nausea, vomito, diarrea, febbre, stato di torpore, rash)nei pazienti con ipersensibilita' ad abacavir. Pertanto, i pazienti con uno qualsiasi di questi sintomi devono essere attentamente controllati per una possibile presenza di tale ipersensibilita' (vedere paragrafo 4.4). Molto raramente sono stati riportati casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica dove l'ipersensibilita' ad abacavir non poteva essere esclusa. In tali casi i medicinali contenenti abacavir devono essere definitivamente sospesi. Descrizioni di reazioni avverse selezionate. Ipersensibilita' ad abacavir: i segni e i sintomi di questa HSR sono elencati di seguito. Questi sono stati identificati sia dagli studi clinici sia dalla farmacovigilanza post-marketing. Quelli riportati in almeno il 10% dei pazienti con una reazione di ipersensibilita' sono evidenziati in grassetto. Quasi tutti i pazienti che sviluppano reazioni di ipersensibilita' avranno febbre e/o rash (generalmente maculopapulare o orticarioide) comeparte della sindrome, tuttavia reazioni si sono manifestate senza rash o febbre. Altri sintomi principali includono sintomi gastrointestinali, respiratori o sistemici come stato di torpore e malessere. Cute: rash (generalmente maculopapulare o orticarioide). Tratto gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, ulcerazioni della bocca. Tratto respiratorio: dispnea, tosse, mal di gola, sindrome da distress respiratorio nell'adulto, insufficienza respiratoria. Varie: febbre, stato di torpore, malessere, edema, linfoadenopatia, ipotensione,congiuntivite, anafilassi. Neurologia/psichiatria: cefalea, parestesia. Ematologia: linfopenia. Fegato/pancreas: alterazione dei test di funzionalita' epatica, epatite, insufficienza epatica. Apparato muscoloscheletrico: mialgia, raramente miolisi, artralgia, creatina fosfochinasi elevata. Urologia: creatinina elevata, insufficienza renale. I sintomi correlati a questa HSR peggiorano con il prosieguo della terapia epossono essere pericolosi per la vita e in rari casi sono stati ad esito fatale. La riassunzione di abacavir dopo una HSR ad abacavir provoca un'immediata ricomparsa dei sintomi entro poche ore.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: come regola generale, quando si decide di usare un agenteantiretrovirale per il trattamento dell'infezione da HIV nelle donne in gravidanza e di conseguenza per ridurre il rischio di trasmissione verticale dell'HIV al neonato, devono essere presi in considerazione idati sull'impiego negli animali cosi' come l'esperienza clinica nelledonne in gravidanza. Nel caso specifico, l'impiego della zidovudina nelle donne in gravidanza con successivo trattamento dei bambini appenanati ha mostrato di ridurre il tasso di trasmissione materno-fetale dell'HIV. Non ci sono dati sull'uso di abacavir/lamivudina/zidovudina in gravidanza. Una quantita' moderata di dati su donne in gravidanza trattate con i singoli principi attivi abacavir, lamivudina e zidovudinain associazione indicano che non vi e' alcuna tossicita' a livello dimalformazioni (piu' di 300 esiti di esposizione dal primo trimestre di gravidanza). Una grande quantita' di dati su donne in gravidanza trattate con lamivudina o zidovudina indicano che non vi e' alcuna tossicita' a livello di malformazioni (piu' di 3000 esiti di esposizioni dalprimo trimestre di gravidanza di cui oltre 2000 esiti riguardavano esposizioni sia a lamivudina sia a zidovudina). Una quantita' moderata di dati (piu' di 600 esiti dal primo trimestre di gravidanza) indicano che non vi e' alcuna tossicita' a livello di malformazioni con l'uso di abacavir. Il rischio di malformazioni e' improbabile nell'uomo sullabase della menzionata moderata quantita' di dati. I principi attivi di Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan possono inibire la replicazionedel DNA cellulare, la zidovudina ha dimostrato di essere cancerogena per via transplacentare in uno studio nell'animale e abacavir ha mostrato di essere cancerogeno in modelli di studio negli animali (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza clinica di queste osservazioni non e' conosciuta. Per le pazienti con infezione concomitante da epatite che vengono trattate con medicinali contenenti lamivudina come Abacavir/Lamivudina/Zidovudina Mylan e che successivamente iniziano una gravidanza, deve essere presa in considerazione la possibilita' di una recidiva dell'epatite legata alla sospensione della lamivudina. Disfunzione mitocondriale: gli analoghi nucleosidici e nucleotidici sia in vivo che in vitro hanno dimostrato di causare un grado variabile di danno mitocondriale. Sono stati riportati casi di disfunzione mitocondriale in neonati HIV-negativi esposti agli analoghi nucleosidici in utero e/o dopo lanascita (vedere paragrafo 4.4). Allattamento al seno: abacavir e i suoi metaboliti sono escreti nel latte dei ratti che allattano. Abacavire' anche escreto nel latte materno umano. Sulla base di piu' di 200 coppie madre/figlio trattate per l'HIV, le concentrazioni sieriche di lamivudina nei neonati allattati con latte materno da madri trattate per l'HIV sono molto basse (< 4% della concentrazione sierica materna) ediminuiscono progressivamente a livelli non rilevabili quando i neonati allattati con latte materno raggiungono le 24 settimane di eta'. Non ci sono dati disponibili sulla sicurezza di abacavir e lamivudina quando somministrati a neonati di eta' inferiore ai 3 mesi. Dopo la somministrazione di una singola dose di 200 mg di zidovudina somministrataa donne con infezione da HIV, la concentrazione media di zidovudina era simile nel latte umano e nel siero. Si raccomanda che le donne sieropositive non allattino al seno i loro bambini al fine di evitare la trasmissione dell'HIV. Fertilita': studi negli animali hanno dimostratoche ne' abacavir, ne' lamivudina ne' zidovudina hanno effetti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3). La zidovudina ha mostrato di non interferire sul numero, sulla morfologia e sulla motilita' degli spermatozoi nell'uomo.

Codice: 042645123
Codice EAN:

Codice ATC: J05AR04
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Antivirali per il trattamento delle infezioni da hiv, assoc.
  • Zidovudina, lamivudina e abacavir
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

24 MESI

BLISTER