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ALLOPURINOLO DOC 50CPR 100MG Produttore: DOC GENERICI SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ALLOPURINOLO DOC GENERICI 100 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antigottosi, preparati inibenti la produzione di acido urico.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa divisibile da 100 mg contiene 100 mg di allopurinolo. Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato e sodio. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Lattosio monoidrato, amido di mais, povidone, sodio amido glicolato (tipo A), acido stearico (micronizzato).

INDICAZIONI

Allopurinolo Doc Generici e' indicato per le principali manifestazioni cliniche di deposito di acido urico/urato. Queste comprendono: gottaarticolare, tofi e/o interessamento renale per precipitazione di cristalli o per urolitiasi. Tali situazioni si manifestano nella gotta, nella litiasi uratica e nella nefropatia acuta da acido urico, nelle malattie neoplastiche e mieloproliferative con alto turnover cellulare, nelle quali si hanno alti livelli di urato, o spontaneamente o in conseguenza di terapia citotossica ed in certi disordini enzimatici (in particolare la sindrome di Lesch-Nyhan). Allopurinolo Doc Generici e' indicato inoltre per la prevenzione ed il trattamento della litiasi ossalocalcica in presenza di iperuricemia e/o iperuricuria.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; nel trattamento degli attacchi acuti digotta; bambini di peso corporeo < 15 kg.

POSOLOGIA

Allopurinolo deve essere introdotto a basso dosaggio, ad es. 100 mg/die, per ridurre il rischio di reazioni avverse e aumentato solo se la risposta di urato sierico non e' sufficiente. Deve essere usata particolare cautela in caso di funzione renale scarsa. Negli adulti la dose giornaliera media e' di 300 mg una volta al giorno. Quando i valori elevati di uricemia e/o uricuria rendono necessarie dosi maggiori, il medico puo' aumentare la dose fino ad un massimo di 800 mg suddivisa in 2-3 somministrazioni giornaliere dopo i pasti. Al fine di ridurre la possibilita' di attacchi acuti di gotta si consiglia di iniziare il trattamento a basse dosi (100 mg) con incrementi settimanali di 100 mg sino ad ottenere il dosaggio ottimale di mantenimento. La normalizzazione del tasso uricemico si raggiunge in un periodo di 1-3 settimane. Perla prevenzione delle nefropatie uratiche secondarie, conseguenti all'eccessivo catabolismo nucleoproteico nelle malattie neoplastiche, il trattamento con Allopurinolo Doc Generici deve essere praticato, quandopossibile, prima della terapia citotossica al fine di correggere eventuali iperuricemia e/o iperuricuria preesistenti. La terapia con Allopurinolo Doc Generici puo' essere mantenuta durante la terapia antimitotica e si puo' anche protrarre a tempo indeterminato nella profilassi dell'iperuricemia eventualmente insorgente durante le crisi naturali della malattia. Nel trattamento prolungato una dose di 300-400 mg/die di allopurinolo e' di solito sufficiente a normalizzare il livello uricemico. Occorre adottare ulteriore cautela in caso di funzionalita' renale compromessa (vedere Raccomandazioni posologiche nei disturbi renali). Bambini e adolescenti (fino all'eta' di 15 anni e di peso pari o superiore a 15 Kg): 10 - 20 mg/kg di peso corporeo/die ovvero 100- 400 mg al giorno somministrati suddivisi in 3 dosi. L'uso nei bambini e' raramente indicato, ad eccezione di condizioni maligne, in particolar modo nella leucemia e in certi disturbi enzimatici, per esempio nella sindrome di Lesch-Nyhan. Anziani: nei pazienti anziani particolare attenzione andra' posta nel mantenere il dosaggio al minimo necessario al mantenimento di normali livelli sierici ed urinari di acido urico. Vedere le raccomandazioni sulla dose al paragrafo Raccomandazioni posologiche nei disturbi renali (vedere anche il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso). Raccomandazioni posologiche nei disturbi renali: l'allopurinolo e i suoi metaboliti sono escreti per via renale, pertanto una funzionalita' renale compromessa puo' comportare ritenzione del farmaco e/o dei suoi metaboliti. Di conseguenza l'emivita nel plasma potrebbe risultare prolungata. Per evitare possibili rischia cio' conseguenti, si puo' iniziare il trattamento con una dose di 100 mg di allopurinolo al giorno, aumentando la dose solo se i valori dei livelli urinari o sierici di urato non si riducono adeguatamente. In alternativa al trattamento suggerito, per la posologia ci si puo' basare sui valori della clearance della creatinina, secondo lo schema seguente. Clearance della creatinina: >20 ml/min; dose: 300 mg/die. Clearance della creatinina: tra 10 e 20 ml/min; dose: 100-200 mg/die. Clearance della creatinina: <10 ml/min; dose: 100 mg/die o a piu' lunghi intervalli. Se e' disponibile un monitoraggio della concentrazione di ossipurinolo nel plasma, la dose deve essere regolata per mantenere i livelli plasmatici di ossipurinolo al di sotto di 100 micromoli/litro (15,2 microgrammi/ml). Raccomandazioni posologiche nella dialisi renale: l'allopurinolo e i suoi metaboliti vengono rimossi attraverso la dialisi renale. Se e' necessaria la dialisi per due o tre volte a settimana, si dovra' prendere in considerazione uno schema posologico alternativo pari a 300-400 mg di allopurinolo immediatamente dopo ogni dialisi. Nessun'altra somministrazione andra' effettuata tra una seduta dialitica e l'altra. Posologia in caso di insufficienza epatica: i pazienti con insufficienza epatica devono assumere dosi ridotte. Si raccomanda di eseguire esami periodici della funzionalita' epatica nelle prime fasi della terapia. Trattamento di condizioni di elevato ricambio dell'urato, per es. neoplasie, sindrome di Lesch-Nyhan: prima di cominciare la terapia citotossica, e' consigliabile utilizzare l'allopurinolo per correggere l'iperuricemia e/o l'iperuricosuria esistenti. E' importante assicurare un'adeguata idratazione per mantenere la diuresi ottimale e tentare l'alcalinizzazione delle urine al fine di aumentare la solubilita' dell'urato/acido urico urinario. Le dosi di allopurinolo devono essere le piu' basse. Queste precauzioni possono ridurre il rischio di deposito di xantina e/o ossipurinolo con conseguente complicazione della situazione clinica. (vedere paragrafi 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione e 4.8 Effetti indesiderati). Consigli per il monitoraggio: la dose deve essere regolata monitorando a intervalli adeguati le concentrazioni di urati nel siero e i livelli di urato/acido urico urinario. Modo di somministrazione: Allopurinolo Doc Generici va preso preferibilmente sempre alla stessa ora del giorno, dopo un pasto al fine di aumentare la tollerabilita' a livellogastrointestinale. Se la dose giornaliera supera i 300 mg e vi e' evidente intolleranza gastrointestinale, puo' essere opportuno suddividere le somministrazioni.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Allopurinolo deve essere sospeso immediatamente quando si verificano rash cutaneo od altri segni e sintomi di ipersensibilita'. Allopurinolo deve essere interrotto immediatamente e definitivamente ai primi segni d'intolleranza. Sindrome da ipersensibilita', sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN): le reazioni da ipersensibilita' all'allopurinolo possono manifestarsi in modi molto diversi, comprendendo l'esantema maculo-papulare, la sindrome da ipersensibilita' (nota anche come DRESS), la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (SSJ/TEN). Queste reazioni sono diagnosi cliniche; la loro comparsa costituisce la base per la decisione clinica. Se tali reazioni si verificano in qualunque momento durante il trattamento, l'allopurinolo deve essere sospeso immediatamente. La ri-somministrazione (re-challenge) non deve essere intrapresa in pazienti con sindrome di ipersensibilita' e SSJ/TEN. I corticosteroidi possono essereutili per superare le reazioni cutanee da ipersensibilita'. I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il rischio piu' alto di insorgenzadi SJS e TEN si ha nelle prime otto settimane di trattamento. Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa), il trattamentocon Allopurinolo Doc Generici deve essere sospeso. I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmacosospetto. Una precoce sospensione e' associata ad una migliore prognosi. Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN con l'uso di Allopurinolo Doc Generici, Allopurinolo Doc Generici non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. In casi rari la reazione allergica si manifestacome un disturbo da ipersensibilita' ritardata multi-organo (nota come sindrome da ipersensibilita' o DRESS) con febbre, vasculite, linfadenopatia, pseudo-linfoma, artralgia, leucopenia, eosinofilia, epatosplenomegalia, test di funzionalita' epatica alterati e sindrome da scomparsa dei dotti biliari intraepatici in varia combinazione. Anche altri organi (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon) possono essere coinvolti. Se si manifestano anoressia, perdita di peso o prurito in pazienti in terapia con Allopurinolo Doc Generici, e' opportuno includere nella valutazione diagnostica un esame della funzionalita'epatica. In pazienti con preesistenti malattie epatiche si raccomandadi eseguire periodici esami della funzionalita' epatica e di adottaredosi opportunamente ridotte del farmaco. Reazioni di ipersensibilita'possono verificarsi piu' facilmente in pazienti con disturbi della funzionalita' renale che assumano contemporaneamente Allopurinolo Doc Generici e tiazidici. Pertanto, in tale contesto clinico, la suddetta associazione va somministrata con cautela e i pazienti vanno tenuti sotto stretta osservazione. Allele HLA-B*5801: e' stato dimostrato che l'allele HLA-B*5801 e' associato al rischio di sviluppare sindrome da ipersensibilita' da allopurinolo e SJS/TEN. La frequenza dell'allele HLA-B*5801 varia ampiamente tra popolazioni etniche: fino al 20% nella popolazione cinese Han, 8-15% nella popolazione tailandese, circa il 12% nella popolazione coreana e l'1-2% nei soggetti di origine giapponese o europea. Lo screening di HLA-B*5801 deve essere preso in considerazione prima di iniziare il trattamento con allopurinolo in sottogruppi di pazienti in cui la prevalenza di questo allele sia nota per essere alta. La malattia renale cronica puo' aumentare ancora di piu' il rischio in questi pazienti. Nel caso in cui non sia disponibile alcuna genotipizzazione per i pazienti con discendenza cinese Han, tailandese o coreana, i benefici devono essere attentamente valutati e i possibili maggiori rischi devono essere tenuti in considerazione prima di iniziare la terapia. L'uso della genotipizzazione non e' stato stabilito in altre popolazioni di pazienti. Se il paziente e' un portatore noto di HLA-B*5801 (soprattutto in coloro che sono di origine cinese Han, tailandese o coreana), allopurinolo non deve essere iniziato salvo che non vi siano altre opzioni terapeutiche ragionevoli e si ritenga che i benefici superino il rischio. E' richiesta attenzione aggiuntiva per segni di ipersensibilita' o SJS/TEN e il paziente deve essere informato della necessita' di interrompere immediatamente il trattamento al primo insorgere dei sintomi. SJS/TEN si puo' verificare anche nei pazienti negativi a HLA-B*5801, indipendentemente dalla loro origine etnica. L'iperuricemia asintomatica non e' generalmente considerata di per se' una indicazione all'uso di allopurinolo. Modifiche dietetiche e nell'assunzione di fluidi, unitamente al trattamento della condizione di base,possono correggere l'uricemia. Attacchi di gotta acuti: il trattamento con allopurinolo non deve essere iniziato finche' non sia completamente terminato un precedente attacco acuto di gotta dal momento che il trattamento con allopurinolo puo' indurre ulteriori attacchi. Qualora si sviluppi un attacco acuto in pazienti in trattamento con allopurinolo, la terapia deve proseguire con il medesimo dosaggio, mentre l'attacco acuto va trattato con un adeguato farmaco antiinfiammatorio. All'inizio del trattamento con allopurinolo, puo' presentarsi un attacco acuto di gotta anche in soggetti normouricemici. E' pertanto consigliabile all'inizio del trattamento somministrare profilatticamente dosi di mantenimento di colchicina. E' inoltre consigliabile iniziare il trattamento con una dose bassa (100 mg/die) e aumentarla di 100 mg a intervalli settimanali fino a raggiungere una uricemia di 6 mg/100 ml e senza superare la dose massima consigliata (800 mg/die). Puo' essere necessario in alcuni casi l'uso di colchicina o altri antiinfiammatori per sopprimere attacchi di gotta. Gli attacchi di solito divengono piu' brevi e meno gravi dopo alcuni mesi di terapia. La mobilizzazione degli urati dai depositi tissutali che causa la fluttuazione del livello ematico di acido urico puo' rappresentare una possibile spiegazione per questi episodi. Anche con adeguata terapia con allopurinolo possono essere necessari molti mesi per giungere al controllo degli attacchi acuti. E' opportuno mantenere un apporto di liquidi tale da determinare unvolume giornaliero di urine di almeno 2 litri, con urine neutre o leggermente alcaline per evitare la teorica possibilita' di formazione dicalcoli di xantina e contribuire a prevenire la precipitazione di urati in pazienti che assumono concomitante terapia uricosurica.

INTERAZIONI

6-mercaptopurina e azatioprina: nella somministrazione concomitante con allopurinolo, la dose di 6-mercaptopurina o azatioprina deve essereridotta a circa un terzo o un quarto di quella abituale. L'allopurinolo e' un inibitore della xantina ossidasi e neutralizza l'inattivazione dell'azatioprina e della 6-mercaptopurina determinando un prolungamento dell'attivita' di questi farmaci. Le concentrazioni nel siero di questi medicinali possono raggiungere livelli tossici se non si interviene con riduzioni delle dosi. La dose di mercaptopurina o azatioprina verra' successivamente adeguata in base alla valutazione della risposta terapeutica ed alla comparsa di effetti tossici. Vidarabina (adeninaarabinoside): le evidenze indicano che l'emivita plasmatica della vidarabina aumenta in presenza di allopurinolo. Quando i due prodotti vengono utilizzati insieme e' necessario esercitare particolare attenzione per riconoscere gli effetti tossici aumentati. Salicilati e agenti uricosurici: l'ossipurinolo, il maggiore metabolita dell'allopurinolo edi per se' terapeuticamente attivo, viene escreto attraverso i reni in modo simile agli urati. Pertanto i farmaci con attivita' uricosuricacome probenecid o dosi elevate di salicilato possono accelerare l'escrezione dell'ossipurinolo. Questo puo' ridurre l'attivita' terapeuticadell'allopurinolo, ma la sua rilevanza deve essere valutata caso per caso. La concomitante somministrazione di agenti uricosurici e alloprurinolo e' stata associata ad una diminuzione nell'escrezione di ossipurine (ipoxantina e xantina) e ad un aumento nell'escrezione di acido urico rispetto a quelle osservate con il solo allopurinolo. Nonostante fino ad oggi non vi siano dimostrazioni cliniche della precipitazione renale di ossipurine in pazienti in terapia con allopurinolo, da solo o associato a farmaci uricosurici, questa possibilita' va tenuta presente, caso per caso. Clorpropamide: se l'allopurinolo viene somministrato in concomitanza con la clorpropamide, in caso di ridotta funzionalita' renale, puo' insorgere un aumento del rischio di prolungamento dell'attivita' ipoglicemizzante in quanto l'allopurinolo e la clorpropamide possono competere per l'escrezione nel tubulo renale. Anticoagulanti cumarinici: sono stati riportati rari casi di aumento dell'effetto di warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici se somministrati con allopurinolo, pertanto tutti i pazienti che ricevono anticoagulanti devono essere monitorati attentamente. Fenitoina : l'allopurinolo puo' inibire l'ossidazione epatica della fenitoina tuttavia non e' stata dimostrata la rilevanza clinica. Teofillina: sono stati segnalati casi di inibizione del metabolismo della teofillina. Il meccanismo di interazione puo' essere spiegato con il fatto che la xantina ossidasi e' coinvolta nella biotrasformazione della teofillina nell'uomo. I livelli di teofillina devono essere monitorati nei pazienti che iniziano o devonoassumere dosi piu' elevate di allopurinolo. Ampicillina/Amoxicillina:in pazienti che assumono ampicillina o amoxicillina insieme all'allopurinolo, e' stato segnalato un aumento della frequenza di eruzioni cutanee rispetto ai pazienti che non assumono entrambi i farmaci. La causa dell'associazione riportata non e' stata stabilita. Tuttavia, nei pazienti che assumono allopurinolo si raccomanda di utilizzare, ove disponibile, una terapia alternativa all'ampicillina o all'amoxicillina. Citostatici: con la somministrazione di allopurinolo e citostatici (ad es. ciclofosfamide, doxorubicina, bleomicina, procarbazina, alogenidi alchilici), si verifica discrasia ematica piu' frequentemente di quando questi principi attivi sono somministrati da soli. Pertanto, il monitoraggio della conta ematica deve essere eseguito ad intervalli regolari. Ciclosporina: i casi segnalati indicano che le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina possono aumentare nel corso del trattamento concomitante con allopurinolo. Pertanto, qualora i due farmaci vengano somministrati contemporaneamente si deve tenere presente la possibilita' di un aumento della tossicita' della ciclosporina. Didanosina: in volontari sani e nei pazienti affetti da HIV che assumono didanosina, i valori plasmatici di C max e AUC di didanosina sono risultati pressoche' raddoppiati con il trattamento concomitante di allopurinolo (300 mgal giorno) senza interferire sull'emivita terminale. In generale la somministrazione concomitante di questi 2 farmaci non e' raccomandata. Qualora l'uso concomitante fosse inevitabile, puo' essere necessario ridurre la dose di didanosina e i pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza. Captopril: con la somministrazione concomitante di allopurinolo e captopril, puo' aumentare il rischio di reazioni cutanee, in particolare nei casi di insufficienza renale cronica. Diuretici tiazidici: le segnalazioni circa il fatto che l'uso concomitante di allopurinolo e diuretici tiazidici puo' contribuire all'aumento della tossicita' da allopurinolo in alcuni pazienti sono state revisionate nel tentativo di stabilire il meccanismo e il rapporto di causa-effetto. La revisione delle descrizioni dei casi clinici indica che la maggior parte dei pazienti ricevevano diuretici tiazidici per ipertensione eche spesso non erano state effettuate valutazioni che escludevano alterazioni della funzionalita' renale secondarie a nefropatia ipertensiva. Nei pazienti in cui l'insufficienza renale era documentata, comunque, la raccomandazione di diminuire la dose di allopurinolo, non era stata osservata. Nonostante non sia stato stabilito un meccanismo o un rapporto di causa-effetto, e' opportuno controllare la funzione renale in pazienti in terapia con allopurinolo e diuretici tiazidici, anche in assenza di insufficienza renale e il dosaggio va ulteriormente diminuito nei pazienti in terapia combinata se si rileva una diminuita funzionalita' renale. Tolbutamide: e' stato dimostrato che la conversione della tolbutamide a metaboliti inattivi e' catalizzata dalla xantino-ossidasi del fegato di ratto. L'eventuale rilievo sul piano clinico di queste osservazioni non e' noto. Alluminio idrossido: se e' assunto contemporaneamente alluminio idrossido, allopurinolo puo' avere un effetto attenuato. Ci deve essere un intervallo di almeno 3 ore tra l'assunzione dei due medicinali.

EFFETTI INDESIDERATI

L'incidenza degli effetti indesiderati puo' variare a seconda della dose somministrata e se il farmaco viene somministrato in associazione con altri agenti terapeutici. Le categorie di frequenza assegnate allereazioni avverse al farmaco riportate di seguito sono delle stime: per la maggior parte delle reazioni non sono disponibili dati idonei peril calcolo dell'incidenza. Le reazioni avverse al farmaco individuateattraverso la sorveglianza post-commercializzazione sono da considerare rare o molto rare. Per la classificazione della frequenza e' stata usata la seguente convenzione: molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <=1/100); raro (>=1/10.000, <=1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse associate ad allopurinolo sono rare nella totalita' della popolazione trattata e sono per la maggior parte di lieve entita'. L'incidenza delle reazioni avverse e' maggiore in presenza di patologie renali e/o epatiche. Infezioni ed infestazioni. Molto raro: foruncolosi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia, leucocitosi. Sono state ricevute segnalazioni molto rare di trombocitopenia, agranulocitosi ed anemia aplastica, in particolare in individui con funzione renale e/o epatica compromessa, rafforzando la necessita' di cura particolare in questo gruppo di pazienti Disturbi delsistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; molto raro: reazione anafilattica, linfadenopatia angioimmunoblastica, sindrome da ipersensibilita' o DRESS. Sono state segnalate raramente reazioni gravi di ipersensibilita', compresa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (vedere Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo). Un disturbo da ipersensibilita' ritardata multi - organo (nota come sindrome da ipersensibilita' o DRESS) con febbre, rash, vasculite, linfoadenopatia, pseudo-linfoma, artralgia, leucopenia, eosinofilia, epatosplenomegalia, test di funzionalita' epatica alterati e sindrome da scomparsa dei dotti biliari intraepatici (distruzione e scomparsa dei dotti biliari intraepatici) si manifesta in varie combinazioni. Anche altri organi possono essere coinvolti (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon). Se tali reazioni si verificano, in qualunque momento durante il trattamento, il trattamento conallopurinolo deve essere interrotto immediatamente e in modo permanente. Quando si sono verificate reazioni da ipersensibilita' generalizzate, le alterazioni renali e/o epatiche erano generalmente presenti, inparticolare quando l'esito e' stato fatale. Sono stati riportati casimolto rari di shock anafilattico. E' stata descritta molto raramente,a seguito di biopsia per linfadenopatia generalizzata, linfadenopatiaangioimmunoblastica che sembra essere reversibile dopo la sospensionedi allopurinolo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: diabete mellito, iperlipidemia. Disturbi psichiatrici. Molto raro: depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: coma, paralisi, atassia, neuropatia, parestesia, sonnolenza, cefalea, disgeusia; non nota: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Molto raro: cataratta, disturbi della vista, alterazioni maculari. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: vertigini. Patologie cardiache. Molto raro: angina, bradicardia. Disturbi vascolari. Molto raro: ipertensione. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito, nausea, diarrea; molto raro: ematemesi ricorrente, steatorrea, stomatite, alterazioni dell'alvo, emorragia gastrointestinale. Sono stati riportati casi di nausea e vomito nei primi studi clinici. Dati piu' recenti suggeriscono che tali reazioni non costituiscono un problema significativo e possonoessere evitate assumendo allopurinolo dopo i pasti. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento asintomatico dei valori di funzionalita' epatica; raro: epatite (compresa necrosi epatica ed epatite granulomatosa). La disfunzione epatica e' stata riportata senza prove evidenti di ipersensibilita' piu' generalizzata. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; raro: Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN), eruzione fissa da farmaco; molto raro: angioedema, alopecia, scolorimento dei capelli. Le reazioni cutanee sono le piu' comuni e possono verificarsi in qualsiasi momento nel corso del trattamento. Possono essere pruriginose, maculopapulari, talvolta con formazione di scaglie, a volte purpuriche e raramente esfoliative. Qualora si verificassero tali reazioni, sospendere immediatamente la somministrazione di allopurinolo. Una volta guarite le reazioni lievi, se si desidera, e' possibile reintrodurre l'allopurinolo a basso dosaggio (per es. 50 mg/die) aumentandolo gradualmente. Se l'eruzione cutanea si ripresenta, l'allopurinolo deve essere sospeso definitivamente in quanto si potrebbero verificare reazioni di ipersensibilita' piu' gravi (vedere paragrafo Disturbi del sistema immunitario). Il rischio di gravi reazioni cutanee come la SJS e la TEN non e' costante nel tempo ma appare essere limitato alle prime 8 settimanedi trattamento ed e' maggiore nei pazienti che assumevano 200 mg o piu' di allopurinolo. In questo periodo il rischio stimato in eccesso diqueste gravi reazioni cutanee e' di 1,5 casi/settimana per milione dipazienti esposti al farmaco. Sono stati segnalati casi di angioedema con e senza segni e sintomi di una reazione di ipersensibilita' piu' generalizzata all'allopurinolo. Patologie renali e urinarie. Molto raro: ematuria, uremia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: infertilita' maschile, disfunzione erettile, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: edema, malessere generale, astenia, febbre. Sonostati riportati casi di febbre con e senza segni e sintomi di una reazione di ipersensibilita' piu' generalizzata all'allopurinolo (vedere Disturbi del sistema immunitario). Sono stati inoltre segnalati: diarrea, gastrite, dispepsia, dolori addominali intermittenti, epatomegalia, ittero, iperbilirubinemia, neuriti, insufficienza renale, miopatie, epistassi, ecchimosi, angioite necrotizzante, pericardite, disturbi vascolari periferici, tromboflebiti, vasodilatazione, ipercalcemia, iperlipemia, pancreatite emorragica, aumento di volume delle ghiandole salivari, edema della lingua, anoressia, broncospasmo, asma, faringite, rinite, irite, congiuntivite, ambliopia, paralisi, neurite ottica, confusione, capogiro, paralisi agli arti inferiori, diminuzione della libido, tinnito, insonnia, enuresi notturna, nefrite.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza e fertilita': in uno studio condotto con alte dosi di allopurinolo intraperitoneale nel topo, si sono osservate anormalita' fetali, ma in ulteriori studi con allopurinolo per via orale, effettuati nel ratto e nel coniglio, non si e' osservata alcuna anormalita'. Non e' disponibile un'evidenza sufficiente circa la sicurezza di impiego diallopurinolo nella gravidanza umana, sebbene sia stato ampiamente usato per molti anni senza che si siano manifestate conseguenze negative apparenti. L'impiego in gravidanza e' raccomandato solo quando non esista una alternativa piu' sicura e quando la malattia di per se' comporti un rischio per la madre o il feto. Allattamento: allopurinolo e il suo metabolita oxipurinolo sono escreti nel latte materno. Sono state rilevate concentrazioni pari a 1,4 mg/litro di allopurinolo e 53,7 mg/litro di oxipurinolo nel latte materno di donne che assumevano allopurinolo in dosi di 300 mg/die. Allopurinolo non e' raccomandato durante l'allattamento con latte materno. La decisione in merito alla sospensione dell'allattamento al seno o della sospensione/rinuncia alla terapia con allopurinolo deve tenere in considerazione i vantaggi dell'allattamento al seno per il bambino e i vantaggi della terapia per la donna.

Codice: 043337017
Codice EAN:

Codice ATC: M04AA01
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Antigottosi
  • Preparati inibenti la formazione di acido urico
  • Allopurinolo
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE DIVISIBILI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE DIVISIBILI

36 MESI

BLISTER