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ALPHANINE EV FL 500UI+SIR 10ML Produttore: GRIFOLS ITALIA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

ALPHANINE POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiemorragici: fattore IX della coagulazione del sangue.

PRINCIPI ATTIVI

Fattore IX della coagulazione umano (FIX) altamente purificato in flaconi, a doppia inattivazione virale. I flaconi sono disponibili con una potenza nominale di 500 UI, 1000 UI e 1500 UI. Il prodotto, dopo ricostituzione del contenuto di un flaconcino di polvere con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili, contiene: 500 UI: contiene approssimativamente 50 UI di FIX/ml. 1000 UI: contiene approssimativamente 100 UI di FIX/ml. 1500 UI: contiene approssimativamente 150 UI di FIX/ml. Il contenuto in fattore (UI) viene determinato usando il saggio di coagulazione della Farmacopea Europea. L'attivita' specifica e' >=150 UI/mg proteine. Prodotto da plasma di donatori umani. Contenuto di sodio: il contenuto di sodio residuo proveniente dal processo di produzione, e' da 1,3 a 3,0 millimoli ogni 10 millilitri di soluzione.

ECCIPIENTI

Flaconcino di polvere: destrosio, eparina. Siringa preriempita con solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Prevenzione e trattamento di episodi emorragici in soggetti con deficit di Fattore IX da Emofilia B ed in soggetti con deficit acquisito diFattore IX. Indicato negli adulti e nella popolazione pediatrica dai 6 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

La terapia deve essere intrapresa sotto la responsabilita' di un medico specializzato nel trattamento dell'emofilia. Monitoraggio della terapia Durante il corso del trattamento, si consiglia di determinare accuratamente i livelli di fattore IX, per adattare la dose e la frequenza delle infusioni ripetute. I singoli pazienti possono dare risposte diverse per il fattore IX, mostrando emivite e recuperi diversi. La dose calcolata in base al peso corporeo puo' necessitare di aggiustamentinei pazienti sottopeso o sovrappeso. Nel caso di interventi chirurgici maggiori, in particolare, e' indispensabile un preciso monitoraggio della terapia di sostituzione per mezzo di test della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore IX). Posologia Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' del deficit coagulatorio, dalla localizzazione ed estensione dell'emorragia e dalle condizioni cliniche. Il numero delle unita' di fattore IX somministrate e' espresso in Unita' Internazionali (UI), che si riferiscono allo standard dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') per i prodotti a base di fattore IX. L'attivita' del fattore IX nel plasma e' espressa sia in percentuale (relativa al plasma umano normale) che in Unita' Internazionali (relative allo Standard Internazionale del fattore IX plasmatico). Una unita' di Fattore IX e' equivalente alla quantita' di Fattore IX contenuta in un millilitro di plasma umano normale. Trattamento secondo richiesta: il calcolo del dosaggio di Fattore IX necessario si basa sulla considerazione empirica che la somministrazione di una 1IU di Fattore IX per chilogrammo di peso corporeo aumenta l'attivita'del Fattore nel plasma dello 0.8%. Pertanto la dose si determina usando la formula seguente: Unita' necessarie = peso corporeo (kg) x aumento di Fattore IX desiderato (%) x 1.2 La quantita' e la frequenza di somministrazione devono comunque basarsi sulla efficacia clinica nei singoli soggetti. In presenza dei seguenti casi emorragici, l'attivita' di fattore IX non deve scendere sotto certi livelli di attivita' plasmatica (in percentuale di plasma normale o UI/dl) nel corrispondente periodo. Guida al dosaggio in episodi emorragici e in chirurgia. Emartrosi recente, emorragia intramuscolare o nel cavo orale: livello di fattore IX 20-40 (%) (UI/dl), ripetere ogni 24 ore. Almeno 1 giorno, fino a che l'episodio emorragico evidenziato dal dolore si e' risolto, oppure si ha cicatrizzazione. Emartrosi piu' estesa, emorragia intramuscolare o ematoma: livello di fattore IX 30-60 (%) (UI/dl), ripetere l'infusione ogni 24 ore per 3 - 4 giorni o piu' fino a che si risolvano il dolore e la disabilita'. Emorragie comportanti pericolo di vita: livello di fattore IX 60-100 (%) (UI/dl), ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino a che il pericolo non e' stato superato. Chirurgia minore, inclusa l'estrazione dentale: livello di fattore IX 30-60 (%) (UI/dl), ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla completa cicatrizzazione. Chirurgia maggiore: livello di fattore IX 80-100 (%) (UI/dl) (pre- e postoperatorio), ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino ad un'adeguata cicatrizzazione della ferita, poi la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un'attivita' di fattore IX dal 30% al 60% (UI/dl). In alcune circostanze possono essere necessarie dosi piu' elevate di quelle calcolate, specialmente nel caso della dose iniziale. Profilassi: per la profilassi a lungo termine delle emorragie, in particolare nei soggetticon Emofilia B grave, vanno somministrate dosi da 20 a 40 UI di Fattore IX per chilogrammo di peso ad intervalli di tre - quattro giorni. In alcuni casi, specialmente nei pazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli piu' brevi o dosi piu' elevate. Per gli emofilicicon anticorpi contro il Fattore IX (inibitori) e' necessaria una terapia specifica. Si puo' ottenere una immunotolleranza con l'uso di concentrati di Fattore IX umano. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini al di sotto dei 6 anni non sono state stabilite.Modo di somministrazione: uso endovenoso. Dopo aver disciolto il preparato, iniettarlo od infonderlo per via venosa a velocita' costante, nell'arco di 5 minuti. Iniettare lentamente in vena ad una velocita' non superiore a 10 ml/min.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere al riparo dalla luce.

AVVERTENZE

Sono possibili reazioni di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore IX. Bisogna informare i pazienti che, se insorgono sintomi di ipersensibilita', sospendano immediatamente l'uso del medicinale e contattino il loro medico. I pazienti devono essere informati dei primi segni delle reazioni di ipersensibilizzazione, ovvero: pomfi, orticaria diffusa, costrizione al torace, sibilo, ipotensione e anafilassi. In caso di shock, bisogna impiegare il trattamento medico standard per lo shock. Dopo il trattamento ripetuto di prodotti del fattore IX della coagulazione umana, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori) che possono essere quantificati in Unita' Bethesda (UB) usando specifici test biologici. Ci sono segnalazioni in letteratura che mostrano una correlazione tra presenza di inibitori del fattore IX e reazioniallergiche. Percio', in pazienti che manifestano reazioni allergiche,deve essere presa in considerazione la presenza di un inibitore. Da notare che i pazienti con inibitori di fattore IX possono avere un maggior rischio di anafilassi quando seguono un trattamento con fattore IX. A causa del rischio di reazioni allergiche con i concentrati di fattore IX, la somministrazione iniziale di fattore IX deve avvenire, in accordo con il parere del medico curante, sotto controllo medico e in un ambiente dove puo' essere intrapreso l'appropriato trattamento per le reazioni allergiche. A causa del rischio potenziale di complicanze trombotiche, quando si somministra questo prodotto a pazienti con epatopatie, a quelli in periodo post-operatorio, neonati, o a pazienti a rischio di fenomeni trombotici o CID, dovrebbe essere intrapresa, mediante appropriati test biologici, una sorveglianza clinica per individuare i primi segni di coagulopatie trombotiche e da consumo. In ognuna diqueste situazioni, il beneficio del trattamento con il farmaco deve essere valutato in rapporto al rischio di tali complicazioni. Eventi cardiovascolari: nei pazienti che presentano fattori di rischio cardiovascolare, la terapia sostitutiva con fattore IX puo' aumentare il rischio cardiovascolare. Complicanze DAVC-correlate: se c'e' bisogno di un dispositivo per accesso venoso centrale (DAVC), va considerato il rischio di complicanze DAVC-correlate, tra le quali: infezioni locali, batteriemia e la formazione di trombosi nel sito del catetere. Sicurezza virale Le misure standard atte a prevenire infezioni conseguenti all'uso di specialita' medicinali derivati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, il controllo delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marcatori d'infezione e l'adozione di processi produttivi efficaci per l'inattivazione/rimozione di virus. Nonostante cio', quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, non si puo' escludere totalmente la possibilita' di trasmettere agenti infettivi. Tale principio si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni. Le procedure standard sono considerate efficaci per virus con involucro lipidico, come il Virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il Virus dell'epatite B (HBV) edil Virus dell'epatite C (HCV). Le misure adottate possono essere di valore limitato verso virus senza involucro lipidico come il virus dell'epatite A ed il parvovirus B19. Le infezioni da parvovirus B19 possono essere gravi per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per gliindividui con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (per esempio:anemia emolitica). Si raccomanda la vaccinazione (epatite A e B) per i pazienti che devono ricevere regolarmente/ripetutamente concentrati di fattore IX derivati dal plasma umano. Si raccomanda, ogni volta cheviene somministrato il farmaco ad un paziente, di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto, per mantenere una tracciabilita' tra il paziente e il lotto del medicinale. Contiene piccole quantita' dieparina. L'eparina puo' causare reazioni allergiche e una conta piastrinica ridotta che possono influenzare il sistema di coagulazione del sangue. I pazienti con una storia di reazioni allergiche all'eparina dovrebbero evitare l'uso di medicinali contenenti eparina. Il contenutodi sodio residuo, proveniente dal processo di produzione, e' da 1,3 a3,0 millimoli (da 29,9 mg a 69 mg) ogni 10 millilitri di soluzione (volume dopo la ricostituzione della polvere contenuta in una singola confezione). Cio' equivale a 1,49% e 3,45% dell'apporto massimo giornaliero raccomandato per un adulto. Tuttavia, a seconda del peso corporeo del paziente e della posologia, il paziente potrebbe ricevere piu' di un flaconcino. Le avvertenze e precauzioni elencate si applicano sia agli adulti che ai bambini.

INTERAZIONI

Non sono state segnalate, a tutt'oggi, forme di interazione del concentrato di fattore IX della coagulazione umano con altri prodotti medicinali.

EFFETTI INDESIDERATI

Raramente sono state osservate reazioni di ipersensibilita' o allergiche (che possono includere angioedema, infiammazione e dolore acuto nel sito d'iniezione, brividi, arrossamento, orticaria diffusa, cefalea,pomfi, ipotensione, letargia, nausea, agitazione, tachicardia, costrizione al torace, formicolio, vomito, respiro sibilante), che possono in alcuni casi progredire in anafilassi grave (incluso lo shock). In alcuni casi, queste reazioni sono sfociate in gravi anafilassi e si sonoverificate in stretta concomitanza allo sviluppo di inibitori del fattore IX. La sindrome nefrosica e' stata riportata a seguito di tentativi di induzione dell'immunotolleranza in pazienti affetti da emofilia B con inibitori del fattore IX e anamnesi di reazioni allergiche. In rari casi si verifica un aumento della temperatura corporea. Pazienti con emofilia B possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) del fattore IX. Se si presentano tali inibitori, questa condizione si manifestera' come una risposta clinicamente insufficiente. In tali casi, si raccomanda di contattare un centro emofilia specializzato. Esiste il rischio potenziale di episodi trombo-embolici in seguito alla somministrazione di prodotti a base di fattore IX, che e' maggiore in caso di preparazioni a bassa purezza. L'uso di prodotti a base di fattoreIX a bassa purezza e' stato associato a casi di infarto del miocardio, di coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolia polmonare. L'uso di fattore IX di elevata purezza come AlphaNine e'raramente associato ad effetti indesiderati di questo tipo. Le reazioni avverse post-marketing piu' segnalate da quando il prodotto e' stato autorizzato sono: piressia, reazione anafilattica, ipersensibilita',inibizione del fattore IX, dolore addominale e dolore al petto. La frequenza e la gravita' delle reazioni avverse nei bambini appaiono comparabili a quelle degli adulti. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il fattore IX. Poiche' l'emofilia B e' rara nelle donne, non ci sono dati sull'uso del fattore IX durante la gravidanza o l'allattamento. Percio' ilfattore IX puo' essere usato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.

Codice: 029250065
Codice EAN:

Codice ATC: B02BD04
  • Sangue ed organi emopoietici
  • Antiemorragici
  • Vitamina k ed altri emostatici
  • Fattori della coagulazione del sangue
  • Fattore ix di coagulazione
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE