Cercafarmaco.it

AMIKACINA B.BR. EV 20FL 1G Produttore: B.BRAUN MILANO SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

AMIKACINA B. BRAUN 10 MG/ML, SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Aminoglicosidi.

PRINCIPI ATTIVI

Soluzione per infusione endovenosa da 10 mg/ml: 1 ml di soluzione perinfusione contiene 10 mg di amikacina, come amikacina solfato; 1 flacone da 100 ml contiene 1000 mg di amikacina (come amikacina solfato). Eccipienti con effetti noti: ogni 100 ml contengono 15 mmol (354 mg) di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Cloruro di sodio, idrossido di sodio (per la correzione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Per il trattamento delle seguenti infezioni gravi causate da batteri sensibili all'amikacina (vedere paragrafo 5.1) quando agenti antimicrobici meno tossici non sono efficaci: infezioni ospedaliere delle bassevie respiratorie compresa la polmonite grave; infezioni intra-addominali, compresa la peritonite; infezioni complicate e ricorrenti delle vie urinarie; infezioni della cute e dei tessuti molli comprese le infezioni di ustioni e ferite; endocardite batterica; infezioni intra-addominali postoperatorie. La soluzione per infusione di Amikacina B. 10 mg/ml puo' essere utilizzata anche nel trattamento di pazienti con batteriemia associata a una qualunque delle infezioni elencate sopra (o dicui si sospetti l'associazione). La soluzione per infusione di Amikacina B. Braun 10 mg/ml si utilizza comunemente in combinazione con altri antibiotici appropriati per coprire lo spettro batterico presente nella rispettiva infezione. Si deve tenere conto delle linee guide ufficiali all'uso appropriato degli agenti antibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'amikacina o ad altri aminoglicosidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Una storia clinica di ipersensibilita' o gravi reazioni tossiche agli aminoglicosidi puo'controindicare l'utilizzo di qualsiasi aminoglicoside a causa delle note sensibilita' crociate dei pazienti verso i medicinali di questa classe.

POSOLOGIA

Posologia: per il calcolo del dosaggio corretto e' necessario conoscere il peso corporeo pre-trattamento del paziente. L'accuratezza del dosaggio e' migliorata se Amikacina B. Braun da 10 mg/ml soluzione per infusione e' somministrata con una pompa da infusione. Per evitare il sovradosaggio specialmente nei bambini, deve essere scelta la concentrazione disponibile piu' appropriata. Monitoraggio della concentrazione del medicinale: lo stato della funzionalita' renale deve essere stimato misurando la concentrazione di creatinina sierica o calcolando il tasso di clearance della creatinina endogena. A tale scopo, l'azoto ureico nel sangue (BUN) e' molto meno affidabile. La rivalutazione della funzionalita' renale deve essere condotta periodicamente durante la terapia. Ogni volta che sia possibile, le concentrazioni di amikacina nelsiero devono essere misurate per garantire livelli adeguati ma non eccessivi. E' desiderabile misurare le concentrazioni di picco e di valle nel siero in maniera intermittente durante la terapia. Le concentrazioni di picco (30-90 minuti dopo l'iniezione) superiori a 35 mcg/ml e le concentrazioni di valle (appena prima della dose successiva) superiori a 10 mcg/ml devono essere evitate. Il dosaggio deve essere regolato come indicato. Nei pazienti con funzionalita' renale normale, puo' essere usato il dosaggio di una volta al giorno; le concentrazioni di picco in questi casi possono eccedere i 35 microgrammi/ml. Il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e' fortemente raccomandato nei pazienti con compromissione renale. Durata del trattamento: la durata complessiva della terapia deve essere limitata a 7-10 giorni, in base alla gravita' dell'infezione. Nelle infezioni gravi e complicate, ove iltrattamento con amikacina superi i 10 giorni, e' necessaria una nuovavalutazione dell'idoneita' del trattamento con amikacina, dal momentoche l'eventuale prosecuzione dello stesso richiede oltre al monitoraggio dei livelli sierici dell'amikacina, il monitoraggio delle funzionirenale, uditiva e vestibolare. Al regime posologico raccomandato, i pazienti con infezioni causate da germi sensibili devono rispondere alla terapia entro 24-48 ore. Quando non si osserva una risposta clinica definita nei primi 3-5 giorni la terapia deve essere interrotta e il modello di sensibilita' all'antibiotico dell'organismo invasore deve essere ricontrollato. La mancata risposta dell'infezione puo' essere dovuta alla resistenza dell'organismo o alla presenza di focolai settici che richiedono un drenaggio chirurgico. Pazienti con funzionalita' renale normale (clearance della creatinina >= 50 ml/min). Adulti, adolescenti e bambini oltre i 12 anni (piu' di 33 kg di peso corporeo): il dosaggio endovenoso raccomandato per gli adulti e gli adolescenti con funzionalita' renale normale (clearance della creatinina >= 50 ml/min) e' di 15 mg/kg di peso corporeo al giorno. Questo dosaggio puo' essere somministrato in un'unica dose giornaliera o suddiviso in 2 dosi identiche, vale a dire 7,5 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore. La dose giornaliera totale non deve superare 1,5 g. Nei pazienti con endocardite oneutropenia febbrile si deve somministrare il medicinale due volte algiorno, dal momento che non si dispone di dati sufficienti a sostegnodella monosomministrazione giornaliera. Infanti, divezzi e bambini (da 4 settimane a 12 anni): il dosaggio endovenoso (per infusione endovenosa lenta) raccomandato nei bambini con funzionalita' renale normale e' di 15-20 mg/kg PC/die. Questo dosaggio puo' essere somministrato come 15-20 mg/kg PC una volta al giorno o come 7,5 mg/kg PC ogni 12 ore.Nei pazienti con endocardite o neutropenia febbrile si deve somministrare il medicinale due volte al giorno, dal momento che non si disponedi dati sufficienti a sostegno della monosomministrazione giornaliera. Neonati: una dose da carico iniziale di 10 mg/kg PC seguita da 7,5 mg/kg PC ogni 12 ore (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Neonati prematuri: la dose raccomandata nei neonati prematuri e' di 7,5 mg/kg PC ogni 12 ore (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Volumi di infusione nei pazienti con funzionalita' renale normale. Dosaggio in mg per kg di peso corporeo. Amikacina B. Braun 10 mg/ml (100 ml = 1000 mg). Peso corporeo: 2,5 kg.Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 1,88 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 3,75 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 5,00 ml. Peso corporeo: 5 kg. Amikacinain mg/kg PC: 7,5; 3,75 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 7,50 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 10,00 ml. Peso corporeo: 10 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 7,50 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 15,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 20,00 ml. Peso corporeo: 12,5 kg. Amikacina in mg/kg PC:7,5; 9,38 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 18,75 ml. Amikacina in mg/kgPC: 20; 25,00 ml. Peso corporeo: 20 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 15,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 30,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 40,00 ml. Peso corporeo: 30 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 22,50 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 45,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 60,00 ml. Peso corporeo: 40 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 30,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 60,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 80,00 ml.Peso corporeo: 50 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 37,50 ml. Amikacinain mg/kg PC: 15; 75,00 ml. Amika cina in mg/kg PC: 20; 100,00 ml. Peso corporeo: 60 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 45,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 15; 90,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 120,00 ml. Peso corporeo: 70 kg. Amikacina in mg/kg PC: 7,5; 52,50 ml. Amikacina in mg/kgPC: 15; 105,00 ml. Amikacina in mg/kg PC: 20; 140,00 ml. Dose massimagiornaliera: la dose totale giornaliera somministrata mediante tutte le vie di somministrazione non deve eccedere i 15-20 mg/kg PC/die. Dovendo effettuare aggiustamenti posologici, non si consiglia la monosomministrazione giornaliera di amikacina nei pazienti con compromissione del sistema immunitario, insufficienza renale, fibrosi cistica, ascite, ustioni estese (su oltre il 20% della superficie cutanea), nei pazienti anziani e in gravidanza.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

E' necessario fare attenzione nel somministrare il medicinale a pazienti con: compromissione renale, danni uditivi o vestibolari, disturbi neuromuscolari (ad es. miastenia grave, parkinsonismo, in quanto la debolezza muscolare puo' essere aggravata a causa del potenziale effettocuraro-simile degli aminoglicosidi sulla giunzione neuromuscolare) e nei pazienti trattati con un altro aminoglicoside subito prima del trattamento con amikacina. I pazienti trattati con aminoglicosidi parenterali devono ricevere un accurato monitoraggio clinico a causa della potenziale ototossicita' e nefrotossicita' associate al loro utilizzo. Gli effetti tossici degli aminoglicosidi, compresa l'amikacina, sono piu' frequenti nei pazienti con compromissione renale, se si somministrano dosi elevate e se la durata del trattamento viene prolungata. Non e' stata accertata la sicurezza del trattamento per periodi superiori ai 14 giorni. Tra gli altri fattori che aumentano il rischio di tossicita' degli aminoglicosidi figurano l'eta' avanzata e la disidratazione.Neuro/ototossicita': la neurotossicita', che si manifesta come ototossicita' vestibolare e/o uditiva bilaterale, puo' presentarsi in pazienti trattati con aminoglicosidi. Il rischio di ototossicita' indotta daaminoglicosidi e' maggiore nei pazienti con funzionalita' renale compromessa o nei pazienti la cui terapia viene prolungata oltre 5-7 giorni di trattamento, anche in pazienti sani. La sordita' alle alte frequenze in genere si verifica per prima e puo' essere rilevata soltanto mediante esami audiometrici. Possono verificarsi vertigini, che possono essere prova di un danno vestibolare. Altre manifestazioni di neurotossicita' possono includere insensibilita', formicolio cutaneo, spasmi muscolari e convulsioni. Sussiste un aumento del rischio di ototossicita' nei pazienti con mutazioni del DNA mitocondriale (in particolare a livello del nucleotide 1555 con la sostituzione di A con G nel gene 12S rRNA), anche se i livelli sierici di aminoglicosidi rientrano nel range raccomandato durante il trattamento. In questi pazienti devono essere prese in considerazione opzioni terapeutiche alternative. Nei pazienti con anamnesi familiare di mutazioni rilevanti o sordita' indotta da aminoglicosidi devono essere presi in considerazione trattamenti alternativi o test genetici prima della somministrazione. Durante la terapia, i pazienti che sviluppano un danno cocleare o vestibolare potrebbero non accusare sintomi che indichino lo sviluppo di una tossicita' a carico dell'ottavo nervo e potrebbero verificarsi sordita' bilaterale irreversibile, parziale o totale, oppure vertigini invalidanti dopo l'interruzione del medicinale. Vedere anche paragrafo 4.8. L'ototossicita' indotta da aminoglicosidi e' in genere irreversibile. Tossicita' neuromuscolare: il blocco neuromuscolare e la paralisi respiratoria sono stati segnalati in seguito a iniezione parenterale, instillazione topica (come nell'irrigazione ortopedica e addominale o nel trattamentolocale dell'empiema) e in seguito all'uso orale di aminoglicosidi. Lapossibilita' di paralisi respiratoria deve essere presa in considerazione se gli aminoglicosidi sono somministrati tramite qualsiasi via, soprattutto in pazienti trattati contemporaneamente con medicinali che esercitano blocchi neuromuscolari. Vedere anche paragrafo 4.5. Se si verifica un blocco neuromuscolare, i sali di calcio possono invertire la paralisi respiratoria, ma puo' essere necessaria l'assistenza respiratoria meccanica. Il blocco neuromuscolare e la paralisi muscolare sono stati dimostrati in animali di laboratorio trattati con dosi elevatedi amikacina. Tossicita' renale: gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici. La tossicita' renale e' indipendente dalla concentrazione plasmatica di picco (C max). Il rischio di nefrotossicita' e' maggiore nei pazienti con funzionalita' renale compromessa e nei pazientiche ricevono dosi elevate, oppure nei pazienti la cui terapia viene prolungata. I pazienti devono essere ben idratati durante il trattamento e la funzionalita' renale deve essere valutata mediante i metodi abituali prima di iniziare la terapia e quotidianamente durante il ciclo di trattamento. Vedere paragrafo 4.2. Qualora compaiano segni di disfunzione renale, quali cilindruria, presenza di leucociti o di globuli rossi, albuminuria, riduzione della clearance della creatinina, ridottopeso specifico dell'urina, iperazotemia, aumento del BUN, aumento della creatininemia e oliguria, si devono ridurre i dosaggi giornalieri e/o allungare gli intervalli tra le somministrazioni.

INTERAZIONI

Medicinali antibiotici beta-lattamici: puo' verificarsi una riduzionenell'attivita' sierica quando un aminoglicoside o farmaco di tipo penicillinico sono somministrati contemporaneamente con amikacina in vivomediante vie di somministrazione separate. Altre sostanze neurotossiche, ototossiche o nefrotossiche: tenendo conto dei possibili effetti additivi, si deve evitare la somministrazione concomitante o consecutiva, sia sistemica che topica, di altre sostanze neurotossiche, ototossiche o nefrotossiche. Le seguenti sostanze neuro- e/o oto- e/o nefro-tossiche possono incrementare la tossicita' dell'amikacina. Altri aminoglicosidi parenterali (ad es. kanamicina, paromomicina). Altri chemioterapici antinfettivi, ad es. bacitracina, amfotericina B, cefalosporine(ad es. cefaloridina), vancomicina, polixine (polimixina B, colistina), viomicina. Citostatici contenenti platino: carboplatino (ad alte dosi), cisplatino, oxaliplatino (soprattutto in caso di insufficienza renale preesistente). Immunosoppressori: ciclosporina, tacrolimus. Diuretici ad azione rapida, ad es. furosemide, acido etacrinico (potenzialeototossicita' intrinseca, la tossicita' aggiuntiva degli aminoglicosidi potrebbe essere aumentata a causa dell'effetto disidratante dei diuretici e di un'aumentata concentrazione di aminoglicosidi nel siero e nei tessuti). Anestesia con metossiflurano / amikacina. Gli aminoglicosidi possono aumentare l'effetto di danneggiamento del rene del metossiflurano. Quando usati in concomitanza possono verificarsi neuropatie estremamente gravi. Quando si associa l'amikacina a un agente potenzialmente nefrotossico od ototossico, e' necessario effettuare un monitoraggio molto attento della capacita' uditiva e della funzionalita' renale. In caso di utilizzo concomitante con un diuretico ad azione rapidasi deve controllare lo stato di idratazione del paziente. Amikacina/miorilassanti e altre sostanze - effetti neuromuscolari. In caso di trattamento concomitante con amikacina e agenti bloccanti neuromuscolari (ad es. succinilcolina, decametonio, atracurio, rocuronio, vecuronio),grandi quantita' di sangue citrato o anestetici. Ci si deve attendereun incremento del blocco neuromuscolare realizzato da questi farmaci,il quale potrebbe condurre alla paralisi respiratoria. In caso di intervento chirurgico si deve informare l'anestesista che e' in corso la somministrazione di questo medicinale. L'iniezione di sali di calcio puo' neutralizzare il blocco neuromuscolare indotto dagli aminoglicosidi (vedere paragrafo 4.9). Indometacina: l'indometacina puo' aumentare la concentrazione plasmatica di amikacina nei neonati. Bisfosfonati: vi e' un aumentato rischio di ipocalcemia quando gli aminoglicosidi sono somministrati assieme ai bisfosfonati.

EFFETTI INDESIDERATI

Tutti gli aminoglicosidi hanno il potenziale di indurre ototossicita', tossicita' renale e blocco neuromuscolare. Tali tossicita' si verificano piu' spesso nei pazienti con compromissione renale, in pazienti trattati con altri medicinali ototossici o nefrotossici e in pazienti trattati per periodi prolungati e/o con dosi piu' elevate di quelle raccomandate (vedere paragrafo 4.4). Segue un elenco delle reazioni avverse considerate almeno possibilmente correlate al trattamento, ordinateper sistemi e organi e per frequenza assoluta: molto comune >=1/10 dipazienti trattati; comune >= 1/100, <1/10 di pazienti trattati; non comune >= 1/1.000, <1/100 di pazienti trattati; raro >= 1/10.000, <1/1.000 di pazienti trattati; molto raro <1/10.000 di pazienti trattati; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Per maggiori dettagli relativi agli specifici effetti indesiderati contrassegnati con ^"a" o ^"b" vedere il paragrafo 4.8. Infezioni ed infestazioni. Non comune: sovrainfezione o colonizzazione con batteri resistenti o lieviti^a. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia, eosinofilia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche (reazioni anafilattiche, shock anafilattico,reazione anafilattoide), manifestazioni di ipersensibilità, vedere anche le sezioni "Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo" e "Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione". Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipomagnesiemia. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: capogiro^a, vertigine^a; raro: mal di testa, parestesia^a, tremore^a, disturbo dell'equilibrio^a;non nota: paralisi^a. Patologie dell'occhio. Raro: cecità^b, infarto della retina^b. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito^a, ipoacusia^a; non nota: sordità^a, sordità neurosensoriale^a. Patologie vascolari. Raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Non nota: apnea, broncospasmo; molto raro: paralisi respiratoria (casi isolati). Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash; raro: prurito, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: danno a carico dei tubuli renali; non nota: insufficienza renale acuta, nefropatia tossica, cellule nell'urina^a; raro: oliguria^a, aumento della creatinina ematica^a, albuminuria^a, azotemia^a, globuli rossi nell'urina^a, globuli bianchi nell'urina^a. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: piressia. Informazioni su specifici effetti indesiderati. ^a Vedere paragrafo 4.4. ^b Amikacina non e' formulato per un uso intravitreale. In seguito alle somministrazioni intravitreali (iniezione nell'occhio) di amikacina sono stati riportati cecita' e infarto della retina. Le alterazioni della funzionalita' renale sono in genere reversibili quando il medicinale viene interrotto. Gli effetti tossici sull'ottavo nervo cranico possono comportare perdita di udito, perdita di equilibrio o entrambe le cose. L'amikacina influisce in primo luogo sulla funzionalita' uditiva. Il danno cocleare include la sordita' alle alte frequenze e in genere si verifica prima che la perditaclinica dell'udito possa essere rilevata mediante esami audiometrici (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso degli aminoglicosidi nelle donne in gravidanza sono limitati. Gli aminoglicosidi possono causare danni al feto. Gli aminoglicosidi attraversano la placenta e sono stati riportati casi di sordita' bilaterale congenita totale e irreversibile in bambini le cui madri avevano assunto streptomicina durante la gravidanza. Benche' non siano stati riportati effetti avversi sul feto o sul neonato in donne trattate con altri aminoglicosidi, esiste il rischio di nocivita'. Se si utilizza l'amikacina durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta mentre assume il farmaco, e' necessario informarla del potenziale rischio per il feto. Amikacina B. Braun 10 mg/ml soluzione per infusione non deve essere usata durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con amikacina. Se si ritiene necessario il trattamento, questo deve essere effettuato solo sotto la supervisione di un medico (vedereparagrafo 4.4). Allattamento: non e' noto se l'amikacina/i metabolitisiano escreti nel latte materno. La decisione se interrompere l'allattamento o interrompere /astenersi dalla terapia con Amikacina B. Braun10 mg/ml soluzione per infusione deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapia per la donna. Fertilita': gli studi sulla tossicita' riproduttiva nel topo e nel ratto non hanno riportato effetti sulla fertilita' o tossicita' fetale.

Codice: 041000062
Codice EAN:

Codice ATC: J01GB06
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Antibatterici aminoglicosidici
  • Altri aminoglicosidi
  • Amikacina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

PREPARAZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE