Cercafarmaco.it

AXELTA 30CPR RIV 25MG Produttore: NAUPLIE SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

AXELTA 25 MG COMPRESSE RIVESTITE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antagonisti di ormone e sostanze correlate, inibitore dell'aromatasi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 25 mg di exemestane. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: polisorbato 80, mannitolo, ipromellosa 5cP, crospovidone, cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato tipo A,silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento: titanio diossido (E71), propilenglicole, ipromellosa 5cP.

INDICAZIONI

Axelta e' indicato nel trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale (early breast cancer, EBC) e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni. Axelta e' indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di postmenopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia e' progredita dopo trattamento con terapia antiestrogenica. L'efficacia non e' statadimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; donne in pre-menopausa; donne in gravidanza ed allattamento.

POSOLOGIA

Posologia. Pazienti adulte e anziane: la dose raccomandata di Axelta e' di una compressa da 25 mg. Nelle pazienti con carcinoma mammario infase iniziale, il trattamento con Axelta deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale (tamoxifene seguito da Axelta) di cinque anni o di durata inferiore in casodi recidiva del tumore. In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento con Axelta deve proseguire fino a quando e' evidente la progressione del tumore. Non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: l'uso nei bambini e negli adolescenti non e' raccomandato. Modo di somministrazione: la compressa e' da assumere per via orale una volta al giorno, preferibilmente dopo un pasto.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Axelta non deve essere somministrato alle donne in stato endocrino dipre-menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vistaclinico, lo stato di post-menopausa dovra' essere verificato dosando i livelli di LH, FSH e di estradiolo. Axelta deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalita' epatica o renale ridotta. Axelta e'un potente agente che riduce il livello di estrogeni. Una riduzione della densita' minerale ossea (bone mineral density, BMD) e un aumento della percentuale di fratture sono stati osservati dopo la somministrazione (vedere paragrafo 5.1). All'inizio del trattamento adiuvante conAxelta, nelle donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi deve essere valutata la condizione minerale delle ossa di inizio trattamentosecondo la prassi e le linee guida correnti. Nelle pazienti con malattia avanzata, la densita' minerale ossea deve essere valutata caso percaso. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densita' minerale ossea, le pazienti trattate con Axelta devono essere attentamente monitorate e il trattamento o la profilassi dell'osteoporosi deve essere iniziato, nelle pazienti a rischio. A causa dell'elevata prevalenza di grave deficit di 25 idrossi vitamina D nelle donne con carcinoma mammario in fase iniziale, si deve prendere in considerazione lavalutazione di routine di questo parametro prima dell'inizio del trattamento con un inibitore dell'aromatasi. Alle donne con carenza di vitamina D si deve somministrare un supplemento di vitamina D. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

Studi condotti in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi (vedere paragrafo 5.2) e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell'exemestane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singola di 25 mg di exemestane, l'AUC dell'exemestane e' stata ridotta del 54% e la C max del 41%. Poiche' la rilevanza clinica di tale interazione non e' stata valutata, la somministrazione concomitante di rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina), hypericum perforatum (Erba di San Giovanni), noti per indurre il CYP3A4, puo' ridurre l'efficacia di Axelta. Axelta deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non esiste alcuna esperienza clinica relativa all' uso concomitante di Axelta con altri farmaci antitumorali. Axelta non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiche' questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

EFFETTI INDESIDERATI

Exemestane e' stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti somministrato a una dose standard di 25 mg/die e gli effetti indesiderati sono stati generalmente di gravita' da lieve a moderata. L'incidenza di interruzioni del trattamento a causa di eventi avversi e' stata del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con Exemestane dopo terapiaadiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e stanchezza (16%). L' incidenza di interruzione del trattamento a causa dieventi avversi nella popolazione totale di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata e' stato 2,8%. Le reazioni avverse piu' comuni sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte delle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p. es. vampate di calore). Le reazioni avverse segnalate dagli studi clinici e successive allacommercializzazione sono elencate sotto secondo la classificazione per sistemi ed organi. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a <1/10), non comune (>=1/1.000 a <= 1/100), raro (>=1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia **; comune: trombocitopenia **; non nota: conta linfocitaria diminuita **. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia, depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, capogiri; comune: sindrome del tunnel carpale, parestesia; raro: sonnolenza. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, dolori addominali; comune: vomito, stipsi, dispepsia, diarrea. Patologie epatobiliari. Molto comune: enzimi epatici aumentati, bilirubina ematica aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata; raro: epatite ^+, epatite colestatica ^+. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: rash, alopecia, orticaria, prurito; raro: pustolosi esantematica acuta. Generalizzata ^+. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni *; comune: osteoporosi, fratture. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: stanchezza, dolorabilita'; comune: edema periferico, astenia. * Include: artralgia, e con minore frequenza dolore agli arti, osteoartrite, dolore dorsale, artrite, mialgia e rigidita' delle articolazioni. **In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata raramente sono stati segnalati casi di trombocitopenia e leucopenia. Una diminuzione occasionale del numero dei linfociti e' stata osservata in circa il 20% delle pazienti che ricevevano Exemestane, in particolare in quelle con linfopenia preesistente. Tuttavia, in tali pazienti i valori medi dei linfociti non si sono modificati in maniera significativa nel tempo e non e' stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali. Questi effetti non sono stati osservati in pazienti trattate negli studi relativi al carcinomamammario in fase iniziale. ^+ frequenza calcolata con la regola del 3/X. Reazioni avverse dagli studi clinici: l'elenco sottostante mostra la frequenza degli eventi avversi e delle patologie sopra specificati nello studio di carcinoma mammario in fase iniziale (Studio IES), indipendentemente dalla causalita', segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia. Eventi avversi e patologie: vampate di calore; stanchezza; cefalea; insonnia; aumento della sudorazione; ginecologici; capogiri; nausea; osteoporosi; emorragie vaginali; altro tumore primario; vomito; disturbi visivi; tromboembolismo; fratture osteoporotiche; infarto del miocardio.Nello studio IES, la frequenza di cardiopatia ischemica nei gruppi ditrattamento con exemestane e tamoxifene e' stato di 4,5% e 4,2%, rispettivamente. Non e' stata osservata alcuna differenza significativa per singoli eventi cardiovascolari, tra cui ipertensione (9,9% contro 8,4%), infarto del miocardio (0,6% contro 0,2%) e insufficienza cardiaca(1,1% contro 0,7%). Nello studio IES, l'exemestane e' stato associatoad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia, rispetto al trattamento con tamoxifene (3,7% contro 2,1%). In un altro studio randomizzatoin doppio cieco su donne in post-menopausa con carcinoma mammario in fase iniziale a rischio basso trattate con exemestane (N=73) o placebo(N=73) per 24 mesi, l'exemestane e' stato associato ad una riduzione media del 7-9% di colesterolo HDL, contro un aumento del 1% con placebo. Nel gruppo trattato con exemestane e' stata inoltre osservata una riduzione dell'apolipoproteina A1 pari a 5-6%, contro 0-2% nel gruppo di placebo. L' effetto su altri parametri lipidici analizzati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina-B e lipoproteina-a) e' stato molto simile nei due gruppi di trattamento. Il significato clinico di questi risultati non e' chiaro. Nello studio IES, e'stata osservata una maggiore frequenza di ulcera gastrica nel gruppo dell'exemestane, rispetto al gruppo di tamoxifene (0,7% contro <0,1%).La maggioranza delle pazienti con ulcera gastrica trattate con exemestane hanno ricevuto una terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o avevano una storia clinica precedente. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte a Exemestane. Studi sugli animali hanno dimostrato effetti tossici sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, Axelta e' controindicato in gravidanza. Allattamento: non e' noto se l'exemestane venga escreto nel latte umano. Axelta non deve essere somministrato durante l'allattamento. Donne in peri-menopausa o in eta' fertile: il medico dovra' discutere la necessita' di adeguati metodi contraccettivi con donne in eta' fertile, comprese donne in peri-menopausa odonne che sono recentemente entrate in menopausa almeno fino a che non sia completamente stabilito il loro stato di post-menopausa (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Codice: 040012015
Codice EAN:

Codice ATC: L02BG06
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Terapia endocrina
  • Antagonisti ormonali e sostanze correlate
  • Inibitori dell'aromatasi
  • Exemestane
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

24 MESI

BLISTER