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AZITREDIL 3CPR RIV 500MG Produttore: PIAM FARMACEUTICI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

AZITREDIL "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM"

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico - Macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

AZITREDIL "500 mg compresse rivestite con film". Ogni compressa rivestita con film contiene principio attivo: azitromicina diidrato 524,1 mg pari ad azitromicina 500 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Eccipienti: calcio idrogeno fosfato anidro, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, croscarmellosa sodica, carmellosa sodica, magnesiostearato. Rivestimento: ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), triacetina (E1518), lattosio monoidrato.

INDICAZIONI

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina: infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti); infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti); infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis); ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

L'uso del prodotto e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' all'azitromicina, all'eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (Elenco degli eccipienti).

POSOLOGIA

Adulti. Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi. Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale. Anziani. Il medesimo schema posologico puo' essere applicato al paziente anziano. Dal momento che i pazienti anziani possono presentare condizioni proaritmiche in atto, si raccomanda una particolarecautela a causa del rischio di sviluppare aritmie cardiache e torsioni di punta. (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). Bambini. Per i bambini dal peso pari o superiore a 45 kg puo' essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi). La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica e' di 1500 mg. Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera. AZITREDIL compresse puo' essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto puo' attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina. Le compresse devono essere deglutite intere. Alterata funzionalita' renale. Non e' richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR10-80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR <10 ml/min.) (vedere 4.4 e 5.2). Alterata funzionalita'epatica. Nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica da lieve a moderata puo' essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti confunzionalita' epatica normale (vedere 4.4 e 5.2).

CONSERVAZIONE

Nessuna particolare condizione di conservazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita'. Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l'edema angioneurotico e l'anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a Azitredil hanno comportato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deveessere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa puo' verificarsi la comparsa di sintomi allergici. Epatotossicita'. Poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche significative deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono avere disturbi epatici preesistenti o potrebbero aver assunto altri prodotti medicinali epatotossici.Nei casi in cui si sviluppano segni e sintomi di compromissione dellafunzionalita' epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica,si devono eseguire analisi/esami diagnostici per la funzionalita' epatica. La somministrazione di Azitromicina dovrebbe essere interrotta in caso di insorgenza di disfunzioni epatiche. Derivati dell'ergotamina. In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo.Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilita' un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilita' teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente. Cosi' come con ogni altra preparazione antibiotica, e' raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi. Diarrea associata a Clostridium difficile. Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), lacui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile . Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi diC. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilita' di diarrea associata a C.difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiche' i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di infezioni sessualmente trasmesse e' necessario escludere una concomitante infezione da Treponema pallidum. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedereparagrafo 5.2 Proprieta' farmacocinetiche). Prolungamento dell'intervallo QT. Nel trattamento con altri macrolidi e' stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, conil rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Poiche' le seguenti situazioni possono determinare un aumento del rischio diaritmie ventricolari (inclusa torsione di punta) che puo' causare arresto cardiaco, l'azitromicina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che presentano condizioni proaritmiche (specialmente donne e pazienti anziani) come i pazienti: con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; in corso di trattamento con altri principi attivi che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici, come pimozide; antidepressivi come citalopram; fluorochinoloni come la moxifloxacina e la levofloxacina, idrossiclorochina; con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave. Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8). La sicurezza e l'efficacia dell'azitromicina per via intravenosa per il trattamento d'infezioni nei bambini non e' stata stabilita. La sicurezza e l'efficacia per la prevenzione o il trattamento del Mycobacterium Avium Complex neibambini non e' stata stabilita . Eccipienti: le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento diglucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

Antiacidi. Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Cetirizina. Nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. Didanosina. E' stato osservato che la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e colchicina.E' stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusaazitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina ela colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazionela possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina in caso di assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli di digossina. Zidovudina. La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non e' chiara, ma puo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citoctromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti. Ergotamina. A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina e' sconsigliato (vedere 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego"). Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali e' nota una significativa attivita' metabolica mediata dal citocromo P450. Atorvastatina. La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni dell'attivita' HMG CoA reduttasica. Tuttavia, sono stati riportati casi post-marketing di rabdomiolisi nei pazienti trattati con azitromicina e statine. Carbamazepina. Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non e' stato osservatoalcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Cimetidina. Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani e' stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg. Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazioneconcomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benche' non sia stata stabilita una relazione causale, si consigliadi rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombinaquando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico. Per quanto riguarda l'uso concomitante di azitromicina e di altri farmaci che agiscono sulla coagulazione, poiche' non sono stati condotti studi specifici di interazione, si consigliaun attento monitoraggio di quei pazienti che assumono i suddetti farmaci in associazione. Ciclosporina. In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori Cmax e AUC0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la co-somministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livellidella ciclosporina e il dosaggio i quest'ultima dovra' essere modificato di conseguenza. Efavirenz. La somministrazione concomitante di unadose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Fluconazolo. La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzatedalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente irrilevante. Indinavir. La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volteal giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Metilprednisolone. Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. Midazolam. Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg. Nelfinavir. La somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina. Non sono state osservate reazioni avverse clinicamente significative e non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio.

EFFETTI INDESIDERATI

Nei dati sottostanti sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della soveglianzapost-marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nel corso della sorveglianza post-marketing sono riportate in corsivo. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: molto comune (>=1/10); comune (>= 1/100,<1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravita' decrescente. Reazioni avverse con correlazionepossibile o probabile all'azitromicina sulla base dei risultati deglistudi clinici e della sorveglianza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): candidiasi, infezione vaginale, pneumonia, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidiasi orale; non nota: colite pseudomembranosa (vedi paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): leucopenia, neutropenia, eosinifilia; non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100):angioedema, ipersensibilità; non nota: reazione anafilattica (vedere par. 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (da>= 1/1000 a < 1/100): anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): nervosismo, insonnia; raro (da >= 1/10000 a < 1/1000): agitazione; non nota: aggressività, ansia, delirio, allucinazioni. Disturbi del sistema nervoso. Comune (da >= 1/100 a < 1/10): cefalea; non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): capogiri; sonnolenza, disgeusia, parestesia; non nota: sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattività psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miasteniagrave (vedere par. 4.4). Disturbi dell'occhio. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): disturbi dell'orecchio, vertigini;non nota: compromissione dell'udito inclusa sordità e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): palpitazioni; non nota: torsione di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento dell'intervallo QT all'eletrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4). patologie vascolari. non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): vampate di calore; non nota: ipotensione. patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): dispnea, epistassi. patologie gastrointestinali. molto comune (>= 1/10): diarrea; comune (da >= 1/100 a < 1/10): vomito, dolore addominale, nausea; non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): stipsi, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensioneaddominale, secchezza delle fauci, eruttazione, ulcere della bocca, ipersalivazione; non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. patologie epatobiliari. raro (da >= 1/10000 a < 1/1000): funzionalità epatica anormale, ittero colestatico; non nota: insufficienza epatica (cheraramente ha determinato il decesso) (vedere paragrafo 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica. patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): eruzione cutanea, prurito, orticaria, dermatite, pelle secca, iperidrosi; raro (da >= 1/10000 a< 1/1000): reazione di fotosensibilità, eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP); non nota: Sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): osteoartrite, mialgia, dolore alla schiena, dolore al collo; non nota: artralgia. Patologie renali ed urinarie. Non comune (da >= 1/1000 a< 1/100): disuria, dolore renale; non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): metrorragia, disturbi aitesticoli. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune (da >= 1/100 a < 1/10): dolore al sito d'iniezione, infiammazione al sito d'iniezione*; non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): edema, astenia, malessere, fatica, edema del volto, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune (da >= 1/100 a < 1/10): diminuzione della conta linfocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento della bilirubina ematica, aumento dell'urea ematica, aumento della creatinina ematica, alterazione del potassio ematico, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento del cloruro, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato, alterazione del sodio. Traumatismo ed avvelenamento. Non comune (da >= 1/1000 a < 1/100): complicazioni post procedurali. * Soltanto per la polvere per soluzione per infusione Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e trattamento del Mycobacterium avium Complex basate sull'esperienza degli studi clinici e la sorveglianza post- marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con leformulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato, sia nel tipo che nella frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune (>= 1/100 a <1/10): anoressia. Disturbi del sistema nervoso. Comune (>= 1/100 a <1/10): capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune (da >=1/1000 a < 1/100): ipoestesia. Disturbi dell'occhio. Comune (>= 1/100 a <1/10): compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune (>= 1/100 a <1/10): sordità; non comune (da >=1/1000 a < 1/100): compromissione dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune (da >=1/1000 a < 1/100): palpitazioni. Patologiegastrointestinali. Molto comune (>=1/10): diarrea, dolore addominale,nausea, flatulenza, disturbi addominali, perdita di feci. Patologie epatobiliari. Non comune (da >=1/1000 a < 1/100): epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>= 1/100 a <1/10): eruzione cutanea, prurito; non comune (da >=1/1000 a < 1/100): Sindrome di Stevens- Johnson, reazioni di fotosensibilità. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune (>= 1/100 a <1/10):artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non ci sono dati adeguati derivati dall'utilizzo di azitromicina in donne in gravidanza. Sono stati condotti studi di riproduzione animale con l'utilizzo di dosi scalari di azitromicina fino al raggiungimento delle concentrazioni tossiche materne. Questi studi hanno mostrato chel'azitromicina attraversa la placenta, ma non sono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza dell'utilizzo di azitromicina in gravidanza non e' stata confermata. Azitromicina durante la gravidanza deve essere usata soltanto se i benefici superano i rischi. Allattamento. L'azitromicina e' secreta nel latte materno, ma non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne che allattano che abbiano caratterizzato la farmacocinetica di escrezione dell'azitromicina nel latte materno. Poiche' molti farmaci sono escreti nel latte materno, azitromicina deve pertanto essere usato nelle donne durante l'allattamento solo nei casi in cui, a giudizio del medico, i benefici potenziali giustificano il potenziale rischio per il bambino. Fertilita'. In studisulla fertilita' condotti nel ratto, e' stata osservata una riduzionedelle gravidanze a seguito della somministrazione di azitromicina. Larilevanza di questi risultati per l'uomo non e' nota.

Codice: 039213018
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA10
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Azitromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER OPACO