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AZITROMICINA KRKA 3CPR 500MG Produttore: KRKA FARMACEUTICI MILANO SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

AZITROMICINA KRKA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico, macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

Azitromicina Krka 250 mg compresse rivestite con film. Ogni compressarivestita con film contiene 250 mg di azitromicina (come azitromicinadiidrato). Azitromicina Krka 500 mg compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di azitromicina (come azitromicina diidrato).

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), amido pregelatinizzato (amido di patata), sodio laurilsolfato, croscarmellosa sodica (E468), ipromellosa (E464), silice colloidale anidra (E551), magnesio stearato (E470b). Rivestimento: ipromellosa 5 cP (E464), titanio diossido (E171), macrogol 400.

INDICAZIONI

Il farmaco e' indicata per le seguenti infezioni batteriche indotte da microorganismi sensibili all'azitromicina: sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); otite media batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); faringite, tonsillite; riacutizzazione di bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata); polmonite da lieve a moderataacquisita in comunita'; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata, ad es. follicoliti, celluliti, erisipela;uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate. Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'azitromicina, all'eritromicina, agli antibioticimacrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

Posologia. Il farmaco deve essere somministrata in singola dose giornaliera. La durata del trattamento per le differenti malattie infettiveviene fornita di seguito. Bambini e adolescenti di peso pari a 45 kg o oltre, adulti e anziani La dose totale e' di 1500 mg, somministrata in 500 mg una volta al giorno per 3 giorni. In alternativa la stessa dose totale (1500 mg) puo' essere somministrata nell'arco di 5 giorni, 500 mg in dose singola il primo giorno, e poi 250 mg al giorno dal giorno 2 al giorno 5). In caso di uretriti e cerviciti da Chlamydia trachomatis non complicate, il dosaggio e' di 1000 mg come dose singola orale. Bambini e adolescenti di peso inferiore a 45 kg. Le compresse di questo farmaco non sono indicate nei pazienti di peso corporeo inferiore ai 45 kg. Per questo gruppo di pazienti sono disponibili altre formefarmaceutiche. Pazienti anziani. Nei pazienti anziani viene utilizzato lo stesso dosaggio dei pazienti adulti. Poiche' i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioni pro-aritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppo di aritmia cardiaca e torsioni di punta. Pazienti con compromissione renale. Non e' richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con insufficienzarenale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.). Si deve usare cautela quando azitromicina viene somministrata in pazienti con grave insufficienza renale (GFR<10ml/min). Pazienti con compromissione epatica. Non e' richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con disfunzione epatica da lieve a moderata (Child-Pugh classe A o B). Poiche' azitromicina viene metabolizzata nel fegato ed escreto nella bile, l'uso di azitromicina deve essere intrapreso con cautela nei pazienti con malattie epatiche importanti. Non sono stati condotti studi riguardanti il trattamento di questi pazienti con azitromicina. Modo di somministrazione. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo. Le compresse devono essere assunte con acqua.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, incluse edema angioneurotico e anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche incluso pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), sindrome di Stevens Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (NET) (raramente fatale). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno causato sintomi ricorrenti e richiestoun periodo di osservazione e di trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica, il medicinale deve essere interrotto e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli del fatto che la comparsa di sintomi allergici puo' verificarsiquando la terapia sintomatica viene sospesa. Poiche' il fegato rappresenta la principale via di eliminazione per l'azitromicina, l'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche importanti deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati riferiti casi di epatite fulminante che potenzialmente possono condurre a insufficienza epatica pericolosa per la vita. Alcuni pazienti possono aver avuto una malattia epatica preesistente o possono aver assunto medicinali epatotossici. In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, quali rapido sviluppo di astenia associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere immediatamente eseguiti i test/esami di funzionalita' epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta in caso di disfunzione epatica. In pazienti in trattamento con derivati dell'ergot la co- somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato l'ergotismo. Non vi sono dati disponibili sulla possibilita' di un'interazione tra ergot e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilita' teorica di ergotismo, azitromicina e i derivati dell'ergot non devono essere somministrati in concomitanza. Come per qualsiasi preparazione antibiotica, si raccomanda diprestare attenzione ai sintomi di superinfezione causata da microrganismi non sensibili quali i funghi. Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon portando ad una crescita eccessiva di C. difficile . Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilita' di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiche' i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di agenti antibatterici. Non e' necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (Tasso di Filtrazione Glomerulare [GFR] 10 - 80 ml/min.). Nei pazienti con grave compromissione renale (GFR <10 ml/min.) e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina. Nel trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina, e' stato riscontrato un prolungamento della ri-polarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Pertanto, poiche' le seguenti situazioni possono condurre ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) che possono causare arresto cardiaco, azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con condizioni pro- aritmiche in corso (inparticolare donne e pazienti anziani) quali ad esempio pazienti: con prolungamento dell'intervallo QT congenito o accertato; in trattamentoconcomitante con altri principi attivi che notoriamente prolungano l'intervallo QT come gli antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), la cisapride e la terfenadina; agenti antipsicotici come pimozide; antidepressivi come citalopram; e fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina; con disturbi elettrolitici, in particolare nei casi di ipokaliemia e ipomagnesiemia; con bradicardia, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave clinicamente rilevanti. Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riferiti casi di riacutizzazione dei sintomi di miastenia grave e di sindrome di miastenia di nuova insorgenza. Infezioni da streptococco: la penicillina e' di solito la terapia di prima scelta per il trattamento della faringite/tonsillite dovuta a Streptococcus pyogenes e anche per la profilassi della febbre reumatica acuta. In generale, l'azitromicina e' efficace contro lo streptococco nel cavo orofaringeo,ma non sono disponibili dati che dimostrino l'efficacia di azitromicina nella prevenzione della febbre reumatica acuta. Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia nella prevenzione o nel trattamento delMycobacterium Avium Complex (MAC) nei bambini non sono state stabilite. L'azitromicina non e' adatta per il trattamento di infezioni gravi nelle quali e' necessario ottenere rapidamente elevate concentrazioni di antibiotico nel sangue. Prima di prescrivere azitromicina si deve tenere in considerazione quanto segue. La scelta di azitromicina per iltrattamento di un singolo paziente deve tener conto dell'appropriatezza d'uso dell'agente antibatterico macrolide sulla base di un'adeguatadiagnosi per determinare l'eziologia batterica dell'infezione nelle indicazioni approvate e la prevalenza della resistenza all'azitromicinae ad altri macrolidi. Nelle aree con elevata incidenza di resistenza all'eritromicina A, e' particolarmente importante tenere in considerazione l'evoluzione del tipo di sensibilita' all'azitromicina e agli altri antibiotici. Come per altri macrolidi, per azitromicina sono stati riportati tassi elevati di resistenza dello Streptococcus pneumoniae in alcuni paesi europei. Cio' deve essere preso in considerazione nel trattamento di infezioni causate da Streptococcus pneumoniae . Nelle faringiti batteriche l'uso di azitromicina e' raccomandato solo nei casiin cui non e' possibile la terapia di prima linea con i betalattamici. Infezioni della cute e dei tessuti molli. Il principale agente responsabile delle infezioni dei tessuti molli, lo Staphylococcus aureus, e' spesso resistente all'azitromicina. Pertanto, il test di sensibilita' e' considerato una condizione preliminare per il trattamento con azitromicina delle infezioni dei tessuti molli. Ustioni infette: L'azitromicina non e' indicata per il trattamento delle ustioni infette.

INTERAZIONI

Antiacidi: nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato alcun effetto sulla biodisponibilita' totale dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. La somministrazione concomitante di azitromicina granulato per sospensione orale a rilascio prolungato con una dose singola da 20 ml di co-magaldrox (alluminio idrossido e magnesio idrossido) non ha influenzato la velocita' e il tasso di assorbimento dell'azitromicina. Azitromicina deve essere assunta almeno un'ora prima o due ore dopo gli antiacidi. Cetirizina : nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. Didanosina (Dideoxiinosina): e' stato osservato che la somministrazione contemporanea di azitromicina 1200 mg/die con didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina (substrati della P-gp): la somministrazione concomitante di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina P come la digossina puo' causare un aumento dei livelli sierici del substrato della glicoproteina P. Pertanto, nel caso di somministrazione concomitante di azitromicina e P-gp come digossina, si deve considerare la possibilita' di elevate concentrazioni sieriche del substrato. Zidovudina: la somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina ha avuto effetti scarsi sulla farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non e' chiara, ma puo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicina noninteragisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti. Ergot : a causa della possibilita' teorica di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergot non e' raccomandato. Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali e' nota una significativa attivita' metabolica mediata dal citocromo P450. Astemizolo e alfentanil: non sono disponibili dati sulle interazioni con astemizolo e alfentanil. Si deve esercitare cautelacon l'uso concomitante di questi medicinali e azitromicina a causa del noto potenziamento dell'effetto di questi farmaci quando usati in concomitanza dell'antibiotico macrolide eritromicina. Atorvastatina: la somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni nelle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (in base al saggio di inibizione dell'attivita' HMG CoA reduttasica). Sono stati tuttavia riportati, dopo la commercializzazione, casi di rabdomiolisi in pazienti trattati con azitromicina e statine. Carbamazepina : nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non e' stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamenteazitromicina. Cisapride : la cisapride e' metabolizzata nel fegato dall'enzima CYP3A4. Poiche' i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride puo' aumentare il prolungamento dell'intervallo QT, le aritmie ventricolari e le torsioni di punta. Cimetidina: nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non sono state evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Anticoagulanti orali di tipo cumarinico: nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica, l'azitromicina non ha modificato l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg somministrata in volontari sani. Nellafase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benche' non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare lafrequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico. Ciclosporina : in uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamentisignificativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, occorre usare cautela prima di considerare la somministrazione contemporanea di questi farmaci. Qualora la co- somministrazione di questi farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovra'essere modificato di conseguenza. Efavirenz: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina da 600 mg e di efavirenz 400 mg al giorno per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Fluconazolo : la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina 1200 mg non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo 800 mg. Il tempodi esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della Cmax (18%) clinicamente irrilevante. Indinavir: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina 1200 mg non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato trevolte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg.

EFFETTI INDESIDERATI

Di seguito le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e la sorveglianza post-marketing in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nell'esperienza post-marketing sono incluse in corsivo. Il gruppo di frequenza viene definito utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidiasi, infezione vaginale, polmonite, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbo respiratorio, rinite, candidiasi orale; non nota:colite pseudomembranosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Noncomune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilità; non nota: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: agitazione; non nota: aggressività, ansia, delirio, allucinazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro, sonnolenza, disgeusia,parestesia; non nota: sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattività psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia grave. Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: disturbo dell'orecchio, vertigini; non nota: udito compromesso, inclusa sordità e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; non nota: torsioni di punta, aritmia inclusa tachicardia ventricolare, intervallo QT prolungato all'elettrocardiogramma. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: diarrea; comune: vomito, dolore addominale, nausea; non comune: stipsi, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza della bocca, eruttazione, ulcerazione della bocca, ipersecrezione salivare; non nota: pancreatite, alterazione del colore della lingua. Patologie epatobiliari. Raro: funzione epatica anormale,ittero colestatico; non nota: insufficienza epatica (raramente fatale), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito, orticaria, dermatite, secchezza della cute, iperidrosi; raro: reazione di fotosensibilità, pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG); non nota: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoartrite, mialgia, dolore dorsale, dolore al collo; non nota: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, dolore renale; non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, patologia del testicolo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema, astenia, malessere, affaticamento, edema del volto, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta linfocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune: aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento della bilirubina ematica, aumento dell'urea ematica, aumento della creatininaematica, potassio ematico anormale, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento del cloruro, aumento glucosio, aumento delle piastrine, ematocrito ridotto, bicarbonato aumentato, sodio anormale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinalee' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza. Studi di tossicita' sulla riproduzione negli animali hanno mostrato che l'azitromicina attraversa la placenta,ma non sono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza di azitromicina non e' stata confermata per quel che riguarda l'uso del principio attivo durante la gravidanza. Pertanto azitromicina deve essere usato durante la gravidanza solo se i benefici superano i rischi. Allattamento. E' stato riferito che azitromicina passa nel latte materno, manon ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne che allattano che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione di azitromicina nel latte materno. Poiche' non e' noto se azitromicina possaavere effetti avversi sul lattante, durante il trattamento con azitromicina l'allattamento deve essere interrotto. Nel lattante sono possibili, tra l'altro, diarrea, infezioni fungine della mucosa nonche' sensibilizzazione. Si raccomanda di gettare il latte durante il trattamento e fino a 2 giorni dopo l'interruzione del trattamento. Successivamente l'allattamento puo' essere ripreso. Fertilita'. Negli studi sulla fertilita' condotti nei ratti, e' stata osservata una riduzione dei tassi di gravidanza in seguito a somministrazione di azitromicina. La rilevanza di questi risultati non e' nota.

Codice: 042798049
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA10
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Azitromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI

60 MESI

BLISTER OPACO