Cercafarmaco.it

BENAZEPRIL EG 10CPR RIV 5MG Produttore: EG SPA

  • PARAFARMACO
  • Prezzo: libero

DENOMINAZIONE

BENAZEPRIL EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

ACE inibitori, non associati.

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa rivestita con film contiene 5/10 mg di benazepril cloridrato. Eccipienti con effetti noti: lattosio, sodio e olio di ricino idrogenato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; olio di ricino idrogenato. Rivestimento: ipromellosa; macrogol 8000; talco; titanio diossido (E 171); ferro ossido giallo (E 172).

INDICAZIONI

Ipertensione essenziale, insufficienza cardiaca congestizia in aggiunta a diuretici e soprattutto a glicosidi digitalici nei casi di grave insufficienza cardiaca congestizia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al benazepril cloridrato, ad altri ACE inibitori o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Storia di edema angioneurotico correlato a precedente terapia con ACE inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Stenosi bilaterale dell'arteria renale. Trapianto di rene. Stenosi delle valvole aortica e mitrale rilevante sotto il profilo emodinamico/cardiomiopatia ipertrofica. Iperaldosteronismo primario. Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). L'uso concomitante di Benazepril EG con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1.73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan benazepril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).

POSOLOGIA

Posologia. Popolazione pediatrica: BENAZEPRIL EG non e' raccomandato nei bambini poiche' non vi sono dati sufficienti riguardo la sicurezzae l'efficacia (vedere paragrafo 4.4). Ipertensione essenziale: da 10 a 20 mg/die da dividere in una o due dosi. La dose massima giornalierae' 40 mg. Insufficienza cardiaca congestizia: inizialmente 2,5 mg al giorno. Dopo 2-4 settimane la dose puo' essere aumentata fino a 5 mg/die. Dose massima: 20 mg/die. Dose in caso di compromissione della funzione renale: se la clearance della creatinina e' inferiore ai 30 ml/min la dose per il trattamento dell'ipertensione essenziale deve essere ridotta. In caso di compromissione della funzione renale come pure in pazienti con insufficienza cardiaca la dose non deve superare i 10 mg.Modo di somministrazione: le compresse possono essere assunte con o senza cibo e con una sufficiente quantita' di liquido (ad es. un bicchiere d'acqua). La dose quotidiana di BENAZEPRIL EG deve essere assunta al mattino in dose singola; essa puo' comunque essere suddivisa in duesingole dosi da assumere al mattino ed alla sera.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE

Reazioni anafilattoidi e reazioni correlate: poiche' gli inibitori dell'enzima che converte l'angiotensina influiscono sul metabolismo degli eicosanoidi e dei polipeptidi, inclusa bradichinina endogena, i pazienti che assumo ACE inibitori (incluso benazepril) possono manifestareuna varieta' di reazioni anafilattoidi e reazioni correlate, alcune delle quali gravi. Angioedema: e' stato segnalato raramente edema angioneurotico con la somministrazione di ACE inibitori incluso il benazepril. Puo' verificarsi angioedema durante le prime settimane di trattamento. In rari casi tuttavia l'angioedema puo' manifestarsi dopo un utilizzo a lungo termine. In alcuni casi si sono osservati sintomi fino a 2 anni dopo l'inizio del trattamento. Tali reazioni devono essere considerate come indicazione di interrompere immediatamente la terapia e monitorare attentamente il paziente. Qualora il trattamento antipertensivo sia necessario, la terapia deve continuare con un altro trattamento antiipertensivo che non preveda l'utilizzo di un ACE inibitore. Doveil rigonfiamento e' limitato a faccia, labbra e bocca, la condizione solitamente si risolve senza ulteriore trattamento, sebbene gli antistaminici possano essere utili per alleviare i sintomi. Questi pazienti devono essere monitorati attentamente finche' il rigonfiamento non e' risolto. Comunque, quando vi e' un coinvolgimento di lingua, glottide o laringe, che puo' provocare ostruzione delle vie aeree, si deve prontamente somministrare adrenalina per via sottocutanea (0,5 mil 1:1000)quando indicato. Angioedema con edema della laringe puo' essere fatale. I pazienti con una storia di angioedema non correlato alla terapia con ACE inibitori possono essere esposti a un rischio maggiore di angioedema mentre assumono un ACE inibitore (vedere paragrafo 4.3). Sono state segnalate altre reazioni di ipersensibilita'. L'incidenza di angioedema durante la terapia con ACE-inibitori e' risultata essere maggiore nei pazienti neri di origine africana rispetto ai pazienti non neri. L'uso concomitante degli ACE-inibitori e di sacubitril/valsartan e' controindicato in considerazione dell'aumento del rischio di angioedema. Il trattamento con sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di benazepril. Il trattamento con benazepril non deve essere iniziato prima che sianotrascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). L'uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) evildagliptin puo' determinare un aumento del rischio di angioedema (rigonfiamento delle vie aeree o della lingua, associato o meno a difficolta' respiratorie) (vedere paragrafo 4.5). Occorre cautela nell'iniziare la terapia con racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin in un paziente che sta gia' assumendo un ACE-inibitore. Reazioni anafilattoidi durante desensibilizzazione: due pazienti in trattamento desensibilizzante al veleno di imenottero mentre assumevano ACE inibitori hanno avuto reazioni anafilattoidi pericolose per la vita. Negli stessi pazienti, queste reazioni sono scomparse quando la terapia con ACE inibitori e' stata temporaneamente sospesa, sono riapparse con un'esposizione accidentale del paziente. Reazioni anafilattoidi durante l'esposizione della membrana/Dialisi:sono state segnalate reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso quando trattati con un ACE-inibitore. I sintomi possono essere rigonfiamento del viso, vampate di calore, ipotensione e dispnea e possono verificarsi entro pochi minuti dopo l'inizio della dialisi. Sono state segnalate reazioni anafilattoidi in pazienti sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densita' con assorbimento di destran solfato. Ipotensione sintomatica Il benazepril puo' causare una profonda caduta della pressione sanguigna, soprattutto dopo somministrazione della prima dose. Come con altri ACE inibitori, l'ipotensione sintomatica e' stata osservata in casi rari, di solito in pazienti con deplezione salina o della volemia a causa di prolungata terapia diuretica, dieta iposodica, dialisi, diarrea o vomito. Prima di iniziare la terapia con il benazepril si deve correggere la deplezione della volemia e/o salina. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, somministrare soluzione fisiologica endovenosa. Il trattamento con il benazepril puo' proseguire fin quando la pressione sanguigna e la volemia sono tornati alla normalita'. Nei pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia, la terapia con ACE-inibitori puo' causare ipotensione eccessiva, che puo' essere associata ad oliguria e/o progressiva azotemia e (raramente) ad insufficienza renale acuta. In tali pazienti, la terapia deveessere iniziata sotto stretto controllo medico, ma devono essere monitorati attentamente per le prime 2 settimane di trattamento e ogni volta che viene aumentata la dose del benazepril o dei diuretici. Simili considerazioni possono essere applicate a pazienti con patologia cardiaca ischemica o cerebrovascolare nei quali una eccessiva caduta della pressione sanguigna puo' provocare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. La pressione sanguigna ed i parametri di laboratorio devono essere attentamente monitorati, soprattutto in pazienti con:deplezione sodica o ipovolemia; grave scompenso cardiaco; disfunzionerenale; eta' superiore ai 65 anni; grave ipertensione. Differenze etniche: al pari di altri ACE inibitori, il benazepril puo' essere meno efficace nel ridurre la pressione sanguigna in pazienti neri rispetto ai pazienti non neri, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di ridotte concentrazioni di renina nella popolazione nera ipertesa. Pazienti con ipertensione renovascolare: in pazienti affetti da ipertensione renovascolare e pregressa stenosi bilaterale dell'arteria renale, o stenosi dell'arteria del rene solitario trattati con il benazepril, c'e' un rischio aumentato di grave ipotensione ed insufficienza renale. Il trattamento con diuretici puo' in qualche modo contribuire a cio'.

INTERAZIONI

I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco delsistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Diuretici I pazienti in trattamento con diuretici, e specialmente quelli con deplezione salina e/o della volemia, possono manifestare occasionalmente un'eccessiva riduzione della pressione sanguigna quando si inizia una terapia con un ACE inibitore. La comparsa di effetti ipotensivi in questi pazienti puo' essere diminuita sospendendo la terapia con il diuretico (per almeno tre giorni prima del trattamento con il benazepril), aumentando l'assunzione di sale prima dell'assunzione dell'ACE inibitore e iniziando la terapia con l'ACE inibitore alle dosi piu'basse. Successivi aumenti della dose devono avvenire con prudenza (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: sebbene ilpotassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con benazepril si puo' sviluppare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del salecontenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare benazepril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto e' noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride. L'associazione di benazepril coni farmaci sopra citati non e' pertanto raccomandata. Se e' indicato l'uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Agenti antipertensivi, antidepressivi triciclici, antipsicotici, anestetici: l'effetto antiipertensivo e'solitamente additivo e puo' manifestarsi un'eccessiva ipotensione sintomatica. La somministrazione contemporanea di nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressionesanguigna. Simpaticomimetici: riduzione dell'effetto antiipertensivo.Allopurinolo, procainamide, citostatici, agenti immunosoppressivi, corticosteroidi sistemici ed altri farmaci che modificano il quadro ematico: aumento del rischio di reazioni ematologiche, soprattutto leucocitosi, leucopenia. Litio: aumenti dei livelli sierici di litio e dei sintomi della tossicita' del litio sono stati segnalati in pazienti che assumevano ACE inibitori durante la terapia con litio. Questi farmaci devono essere co-somministrati con attenzione, e si raccomanda un frequente monitoraggio dei livelli sierici di litio. Se viene usato anche un diuretico, il rischio di tossicita' del litio puo' aumentare. Agenti antidiabetici: la somministrazione concomitante di ACE inibitori e medicinali antidiabetici (insulina, agenti ipoglicemizzanti orali) puo'causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con il rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno avviene maggiormente durante le prime settimane di trattamento combinato e in pazienti con compromissione renale.Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS), compreso acido acetilsalicilico usato come agente Antinfiammatorio: quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei, puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'utilizzo concomitante di ACE-inibitori e di FANS puo' condurre a un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e a un aumento del potassio sierico, in particolare in pazienti con una precaria funzione renale preesistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, in particolare negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prestare attenzione al monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e periodicamente nel prosieguo. Ciclosporina: durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Eparina: durante l'uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Medicinali che aumentano ilrischio di angioedema: l'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin puo' determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Alcol: aumento dell'effetto ipertensivo e dell'effetto dell'alcol. Cloruro di sodio: riduzione dell'effetto antiipertensivo. Oro: raramente sono state segnalate reazioni nitritoidi (i sintomi includono vampate di calore al volto, nausea, vomito e ipotensione) in pazienti in terapia con oro iniettabile (aurotiomalato di sodio) e terapia concomitante con ACE inibitori.

EFFETTI INDESIDERATI

Il benazepril e' risultato essere ben tollerato. Reazioni avverse associate al benazepril e ad altri ACE-inibitori sono elencate sotto. Il profilo degli eventi avversi per i pazienti pediatrici sembra essere simile a quello osservato nei pazienti adulti. Non ci sono informazionicirca la somministrazione a lungo termine per pazienti pediatrici e dei suoi effetti sulla crescita, la puberta' e sviluppo generale. I dati di farmacocinetica sono stati ottenuti da un numero limitato di pazienti. Durante il trattamento con BENAZEPRIL EG e con altri ACE inibitori sono stati osservati e segnalati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: diminuzioni dell'emoglobina, dell'ematocrito, dei leucociti e dei trombociti. Non comune: anemia, anemia aplastica, trombocitopenia (vedere anche paragrafo 4.4), leucopenia, neutropenia, agranulocitosi. Molto raro: anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita', edema angioneurotico: edema angioneurotico del viso, delle estremità, delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere anche paragrafo 4.4). Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, nervosismo e parestesia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri, disturbi dell'equilibrio, sonnolenza, apatia. Non comune: alterazioni dell'umore, vertigini, alterazioni del gusto, disturbi del sonno, confusione mentale, impotenza, visione offuscata. Molto raro: disgeusia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: tinnito. Patologie cardiache. Comune: grave ipotensione con effetti ortostatici, soprattutto nei gruppi ad altro rischio, sincope, visione compromessa, palpitazioni. Raro: ipotensione sintomatica, dolore al petto, angina pectoris, aritmie. Molto raro: infarto miocardico oaccidente cerebrovascolare, probabilmente secondari ad una eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio, tachicardia. Patologie vascolari. Comune: vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse, bronchite, sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore. Non comune: dispnea, sinusite, rinite. Moltoraro: broncospasmo, glossite, xerostomia. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, indigestione, disturbi gastrointestinali non specificati. Non comune: vomito, diarrea, stipsi, anoressia, edema intestinale e colelitiasi, soprattutto in presenza di colecistite. Molto raro: pancreatite, ileo. Patologie epatobiliari. Raro: epatite (prevalentemente colestatica), ittero colestatico (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni di fotosensibilità, eruzione cutanea, prurito. Raro: orticaria, pemfigo, sindrome di stevens-johnson. Molto raro: alopecia, psoriasi, fenomeno di raynaud. Non nota: aggravamento della psoriasi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, artrite, mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale (vedere paragrafo 4.4), pollachiuria. Non comune: proteinuria, progressione della disfunzione renale. Raro: insufficienza renale acuta, aumento dell'azoto ureico nel sangue, aumento della creatinina sierica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. I seguenti eventi di frequenza non nota sono stati segnalati durante l'uso post-marketing del benazepril:angioedema del piccolo intestino, reazioni anafilattoidi, iperpotassiemia, agranulocitosi e neutropenia (vedere paragrafo 4.4). Esami di laboratorio: come con altri ACE inibitori, aumenti minori di azoto ureico nel sangue (BUN) e creatinina sierica, che erano reversibili dopo interruzione della terapia sono stati osservati nel 0,1% dei pazienti con ipertensione essenziale trattati con il benazepril da solo. Gli aumenti si verificano maggiormente anche in pazienti che assumono anche diuretici o in pazienti con stenosi dell'arteria renale (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: l'uso di ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di ACE inibitori e' controindicato durante il 2. e 3. trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non si puo' escludere un lieve aumento del rischio. A meno che la terapia continuata con ACE inibitore non sia considerata essenziale, i pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono ricorrere a trattamenti alternativi antipertensivi con un profilo di sicurezza comprovato per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione agli ACE inibitori durante il secondo e terzo trimestre induce fetotossicita' nell'uomo (riduzione della funzione renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3). Nel caso in cui si sia verificata una esposizione al benazepril a partire dal 2. trimestre di gravidanza e' consigliabile un controllo ecografico della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere tenuti sotto stretta osservazione per ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). E' stato segnalato che gli ACE-inibitori causano morte fetale e neonatale quando somministrati a donne in gravidanza. Allattamento al seno: limitati dati di farmacocinetica indicano concentrazioni molto basse nel latte materno (vedere paragrafo 5.2). Anche se queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l'uso di BENAZEPRIL EG durante l'allattamento al seno non e' raccomandato per i neonati pretermine e per le prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche' non c'e' abbastanza esperienza clinica. Nel caso di un bambino di eta' superiore, si puo' considerare l'uso di BENAZEPRIL EG in una madre che allatta al seno se questo trattamento e' necessario per la madre e se il bambino viene osservato per eventuali effetti avversi.

Codice: 037507011
Codice EAN:

Codice ATC: C09AA07
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
  • Ace inibitori non associati
  • Benazepril
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI

36 MESI

BLISTER