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BONDRONAT EV 1FL 6MG 6ML Produttore: ATNAHS PHARMA NETHERLANDS BV

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

BONDRONAT 6 MG CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per il trattamento delle patologie ossee, bifosfonati.

PRINCIPI ATTIVI

Un flaconcino da 6 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 6 mg di acido ibandronico (come sodio monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio cloruro Acido acetico (99%) Sodio acetato Acqua per preparazioni iniettabili

INDICAZIONI

Bondronat e' indicato negli adulti per: prevenzione degli eventi scheletrici (fratture patologiche, complicanze ossee che richiedono l'uso della radioterapia o della chirurgia) in pazienti affette da tumore della mammella e metastasi ossee. Trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumori con o senza metastasi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipocalcemia.

POSOLOGIA

Ai pazienti trattati con Bondronat deve essere consegnato il foglio illustrativo e la scheda di promemoria per il paziente. La terapia con Bondronat deve essere iniziata solamente da medici esperti nel trattamento dei tumori. Posologia. Prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti affette da cancro alla mammella e metastasi ossee: il dosaggio raccomandato per la prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti affette da cancro alla mammella e metastasi ossee e' di 6 mg per iniezione endovenosa somministrati ogni 3-4 settimane. La dose deve essere infusa nell'arco di almeno 15 minuti. Un tempo di infusione inferiore (ad es. 15 minuti) deve essere utilizzato solamente in pazienti con unafunzionalita' renale normale o con insufficienza renale lieve. Non visono dati disponibili che sostengano l'utilizzo di un tempo di infusione inferiore nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min. I medici devono consultare il paragrafo Pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2) per le raccomandazioni relative al dosaggio e alla somministrazione del farmaco in questa popolazione di pazienti. Trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumori. Prima del trattamento con Bondronat il paziente deve essere adeguatamente reidratato con una soluzione 9 mg/ml di cloruro di sodio (0,9%). Vannoconsiderati sia la gravita' dell'ipercalcemia sia il tipo di tumore. In generale, pazienti con metastasi osteolitiche richiedono dosi inferiori rispetto ai pazienti con ipercalcemia di tipo umorale. Nella maggior parte dei pazienti con grave ipercalcemia (calcemia corretta per ivalori di albumina* >=3 mmol/l o >=12 mg/dl), 4 mg costituiscono una dose singola adeguata. Nei pazienti con moderata ipercalcemia (calcemia corretta per i valori di albumina <3 mmol/l o <12 mg/dl), 2 mg costituiscono un dosaggio efficace. La piu' alta dose usata negli studi clinici e' stata di 6 mg, ma questo dosaggio non determina un ulteriore beneficio in termini di efficacia. * Si noti che le concentrazioni di calcio plasmatiche corrette per i valori di albumina sono calcolate come segue. Calcemia [mmol/l] corretta per i valori di albumina = calcemia [mmol/l] - [0,02 x valori di albumina (g/l)] + 0,8 Oppure Calcemia [mg/dl] corretta per i valori di albumina = calcemia [mg/dl] + 0,8 x [4- valori di albumina (g/dl)]. Per convertire i valori di calcemia corretta per i valori di albumina da mmol/l a mg/dl, moltiplicare per 4. Nella maggior parte dei casi un'aumentata calcemia puo' venire riportata a valori normali entro 7 giorni. Il tempo mediano della ricaduta (reincremento della calcemia corretta per i valori di albumina superiorea 3 mmol/l) e' stato di 18-19 giorni per le dosi di 2 mg e 4 mg. Per la dose di 6 mg il tempo mediano della ricaduta e' stato di 26 giorni.Un numero limitato di pazienti (50 pazienti) ha ricevuto una seconda infusione per il ripresentarsi dell'ipercalcemia. Sono possibili trattamenti ripetuti in caso di ipercalcemia ricorrente o per insufficienteefficacia. Bondronat concentrato per soluzione per infusione deve essere somministrato come infusione endovenosa nell'arco di 2 ore. Popolazioni speciali. Pazienti con insufficienza epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con insufficienza renale: nelle pazienti con insufficienza renale lieve (CLcr>=50 e <80 ml/min) non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Nelle pazienti con insufficienza renale moderata (CLcr >=30 e <50 ml/min) o insufficienza renale grave (CLcr <30 ml/min) che sono in trattamento per la prevenzione degli eventi scheletrici conseguenti a carcinoma mammario e malattia ossea metastatica, devono essere seguite le seguenti raccomandazioni per il dosaggio (vedere paragrafo 5.2). Clearance della creatinina: >=50 clcr<80 ml/min; dosaggio: 6 mg (6 ml di concentrato per soluzione per infusione); volume di infusione^1 e tempo^2: 100 ml nell'arco di 15 minuti. Clearance della creatinina: >=30 clcr <50 ml/min; dosaggio: 4 mg (4 ml di concentrato per soluzione per infusione); volume di infusione^1 e tempo^2: 500 ml nell'arco di un'ora. Clearance della creatinina: <30 ml/min; dosaggio: 2 mg (2 ml di concentrato per soluzione per infusione); volume di infusione^1 e tempo^2: 500ml nell'arco di un'ora. ^1 Soluzione allo 0,9% di cloruro di sodio o soluzione al 5% di glucosio ^2 Somministrazione ogni 3-4 settimane. Iltempo di infusione di 15 minuti non e' stato studiato in pazienti affette da tumore con una clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min. Popolazione anziana (>65 anni): non e' richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Bondronat nei bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Modo di somministrazione: per somministrazione endovenosa. Il contenuto del flaconcino deve essere utilizzato come segue: prevenzione degli eventi scheletrici - aggiunto a 100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o 100 ml di soluzione di destrosio al 5% e infuso nell'arco di almeno 15 minuti. Vedere anche la sezione sopra indicata relativa a pazienti con insufficienza renale. Trattamento di ipercalcemia indotta da tumore - aggiunto a 500 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o 500 ml di soluzione di destrosio al 5% e infuso nell'arco di 2 ore. Solo per dose singola. La soluzionedeve essere usata solo se si presenta limpida e priva di particelle. Bondronat concentrato per soluzione per infusione deve essere somministrato come infusione endovenosa. Occorre assicurarsi di non somministrare Bondronat concentrato per soluzione per infusione per via endoarteriosa o paravenosa, poiche' tale eventualita' potrebbe determinare danni tissutali.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede nessuna condizione speciale per la conservazione prima della ricostiuzione. Dopo ricostituzione: conservare a temperatura compresa tra 2.C e 8.C (in frigorifero). Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Senon viene usato immediatamente, il periodo e le condizioni di conservazione durante l'uso sono sotto la responsabilita' dell'utilizzatore enon si dovrebbero superare le 24 ore a temperatura compresa tra 2.C e8.C, a meno che la ricostituzione sia avvenuta in condizioni di asepsi controllate e validate.

AVVERTENZE

Pazienti con disturbi del metabolismo osseo e minerale: l'ipocalcemiae gli altri disturbi del metabolismo osseo e minerale devono essere trattati efficacemente prima di iniziare la terapia con Bondronat per la malattia metastatica ossea. E' importante un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D in tutti i pazienti. I pazienti devono ricevere unsupplemento di calcio e/o vitamina D se l'assunzione con gli alimentie' inadeguata. Reazione anafilattica/shock: casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventi fatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico ad uso endovenoso. Un adeguato supporto medico e misure di controllo devono essere prontamente disponibili quando l'iniezione di Bondronat viene effettuata per via endovenosa. Nel caso si verificassero reazioni anafilattiche o altre gravi reazioni di ipersensibilita'/allergiche, interrompere immediatamente l'iniezione e avviare un trattamento appropriato. Osteonecrosi della mandibola/mascella: dopo l'immissione in commercio, l'osteonecrosi della mandibola/mascella e' stata riscontrata molto raramente nei pazienti che assumono Bondronat per indicazioni oncologiche (vedere paragrafo 4.8). L'iniziodel trattamento o di un nuovo ciclo di terapia deve essere ritardato nei pazienti con lesioni aperte non cicatrizzate dei tessuti molli all'interno del cavo orale. Si raccomanda una visita odontoiatrica con un'appropriata profilassi dentale e una valutazione del rapporto rischio/beneficio prima del trattamento con Bondronat in pazienti con fattoridi rischio concomitanti. Si devono considerare i seguenti fattori di rischio quando si valuta il rischio di un paziente di sviluppare l'osteonecrosi della mandibola/mascella: potenza del prodotto medicinale che inibisce il riassorbimento dell'osso (rischio piu' elevato per i composti piu' potenti), via di somministrazione (rischio piu' alto con lasomministrazione per via parenterale) e dose cumulativa della terapiaper il riassorbimento osseo; cancro, condizioni di co-morbidita' (es.anemia, coagulopatie, infezione), fumo; terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia, inibitori dell'angiogenesi, radioterapia allatesta e al collo; scarsa igiene orale, malattia peridontale, dentierescarsamente fissate, storia di patologia dentale, procedure invasive dentali come ad esempio le estrazioni dentarie. Tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsiai controlli odontoiatrici di routine, e riportare immediatamente qualsiasi sintomo orale come mobilita' dentale, dolore o gonfiore, ulcerenon guarite o secrezione durante il trattamento con Bondronat. Durante il trattamento, le procedure dentali invasive possono essere effettuate solo dopo attenta considerazione e devono essere evitate in stretta prossimita' della somministrazione di Bodronat. Il piano di trattamento dei pazienti che sviluppano l'osteonecrosi della mandibola/ mascella deve essere definito in stretta collaborazione con medico, dentistae chirurgo orale con esperienza sull'osteonecrosi della mandibola/mascella. Un'interruzione temporanea del trattamento con Bondronat deve essere presa in considerazione fino a che la condizione non si risolva e i fattori rischio contribuenti siano mitigati laddove possibile. Osteonecrosi del canale uditivo esterno: e' stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualita' di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio. Fratture atipiche del femore: sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Pazienti con insufficienza renale: gli studi clinici non hanno dimostrato evidenze di deterioramento della funzionalita' renale durante la terapia a lungo termine con Bondronat. Tuttavia, in accordo con la valutazione clinica del singolo paziente, si raccomanda che la funzionalita' renale e i livelli serici di calcio, fosfato e magnesio siano controllati nei pazienti trattati con Bondronat (vedere paragrafo 4.2). Pazienti con insufficienza epatica: poiche' non sono disponibili dati clinici, non possono essereraccomandati i dosiper pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.2). Pazienti con insufficienza cardiaca L'iperidratazione va evitata nei pazienti a rischio di insufficienza cardiaca (vedereparagrafo 4.2). Pazienti con accertata ipersensibilita' ad altri bisfosfonati: essere prudenti con quei pazienti con nota ipersensibilita' ad altri bifosfonati. Eccipienti con effetto noto: Bondronat e' essenzialmente privo di sodio.

INTERAZIONI

Le interazioni metaboliche non sono considerate probabili in quanto l'acido ibandronico non inibisce i principali isoenzimi epatici del citocromo P450 umano ed e' stato dimostrato che non induce il sistema epatico del citocromo P450 nel ratto (vedere paragrafo 5.2). L'acido ibandronico e' eliminato solamente per secrezione renale e non soggiace adalcuna biotrasformazione E' necessario essere prudenti quando si somministrano bifosfonati assieme ad aminoglicosidi perche' ambedue le sostanze possono abbassare la calcemia per periodi di tempo prolungati. Bisogna anche tenere conto di un'eventuale contemporanea ipomagnesemia.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse segnalate di maggiore gravita' sono state reazione anafilattica/shock, fratture atipiche del femore, osteonecrosi della mandibola/mascellae infiammazioneoculare (vedere paragrafo "Descrizione di alcune reazioni avverse" e paragrafo 4.4). Il trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumore e' piu' frequentemente associato ad un aumento della temperatura corporea. Meno frequentemente, si segnala una diminuzione dei livelli sierici di calcio al di sotto dei valori di normalita' (ipocalcemia). Nella maggior parte dei casi non e' stato necessario uno o specifico trattamento e i sintomi scompaiono dopo un paio di ore / giorni. Nella prevenzione degli eventi scheletrici in pazienti con carcinoma mammario e metastasi ossee, il trattamento e' piu' frequentemente associato ad astenia seguita da un aumento della temperatura corporea e mal di testa. Elenco delle reazioni avverse. Di seguito si elencano le reazioni avverseriportate da studi principali di fase III (trattamento dell'ipercalcemia indotta da tumore: 311 pazienti trattati con Bondronat 2 mg o 4 mg; prevenzione di eventi scheletrici in pazienti con carcinoma mammarioe metastasi ossee: 152 pazienti trattati con Bondronat 6 mg) e dall'esperienza successiva alla commercializzazione. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e la categoria di frequenza stabilite da MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite mediante la seguente convenzione: molto comune (>1/10); comune(>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse verificatesi in pazienti trattaticon Bondronat somministrato per via endovenosa. Infezioni e infestazioni. Comune: infezione; non comune: cistite, vaginite, candidosi orale. Tumori benigni, maligni e non specificati. Non comune: neoplasia benigna della pelle. Patologie del sangue e del sistema linfatico. Non comune: anemia, discrasia ematica. Patologie del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilità^†, broncospasmo^†, angioedema^†, reazione/shock anafilattico^†**; non noto: esacerbazione dell'asma^†. Patologie del sistema endocrino. Comune: disturbo paratiroideo. Disturbi al metabolismo e della nutrizione. Comune: ipocalcemia**; non comune: ipofosfatemia. Patologie psichiatriche. Non comune: disturbi del sonno, ansia,labilità affettiva. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, vertigini, disgeusia (alterazione del gusto); non comune: disturbicerebrovascolari, lesione della radice del nervo, amnesia, emicrania,nevralgie, ipertonia, iperestesia, parestesia periorale, parosmia. Patologie dell'occhio. Comune: cataratta; raro: infiammazione oculare^†**. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: sordità. Patologie cardiache. Comune: blocco di branca; non comune: ischemia miocardica, disturbi cardiovascolari, palpitazioni. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: faringite; non comune: edema polmonare, stridore. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito, dispepsia, dolore gastrointestinale, disturbi ai denti; non comune: gastroenterite, gastrite, ulcerazione della bocca, disfagia, cheilite. Patologie epatobiliari. Non comune: colelitiasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: disturbi della pelle, ecchimosi; non comune: rash, alopecia; molto raro: sindrome di stevens-johnson^†, eritema multiforme^†, dermatite bollosa^†. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artrosi, mialgia, artralgia, disturbi articolari, dolore osseo; raro: fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore^†; molto raro: osteonecrosi della mandibola/mascella^†**, osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati). Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria, cisti renale. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Non comune: dolore pelvico. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Comune: piressia, malattia similinfluenzale**, edema periferico, astenia, sete; non comune: ipotermia. Indagini. Comune: aumento gamma-gt e della creatinina; non comune: aumento della fosfatasi alcalina ematica, diminuzione di peso. Trauma, avvelenamento e complicazioni. Non comune: trauma, dolore nel sito di iniezione. ** Vedere le ulteriori informazioni sotto riportate ^(*) Identificato nell'esperienza successiva alla commercializzazione. Descrizione di alcune reazioni avverse. Ipocalcemia: una diminuzione dell'escrezione renale del calcio puo' essere accompagnata da una riduzione dei livelli serici del fosfato che, comunque, non richiede interventi terapeutici. I livelli serici di calcio possono scendere a valori di ipocalcemia. Malattia simil-influenzale: si e' verificata una malattia simil-influenzale con febbre, brividi, dolori ossei e/o muscolari. Nella maggior parte dei casi non e' stato necessario alcun trattamento specifico e i sintomi sono scomparsi dopo un paio di ore/giorni. Osteonecrosi della mandibola/mascella: sono stati riportati casi di osteonecrosi della mandibola/mascella, prevalentemente in pazienti affetti da cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come l'acido ibandronico (vedere paragrafo 4.4). Casi di osteonecrosi della mandibola/mascella sono stati riportati in seguito all'immissione in commercio di acido ibandronico Infiammazione oculare: con l'utilizzo dell'acido ibandronico sono stati riportati eventi infiammatori oculari come uveiti, episcleriti e scleriti. In alcuni casi, questi eventi non si sono risolti fino alla sospensione della terapia con acido ibandronico. Reazione anafilattica/shock Casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventi fatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico ad uso endovenoso. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non vi sono dati sufficienti sull'uso di acido ibandronico nelle donne in gravidanza. Studi condotti nei ratti hanno dimostratouna tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo e' sconosciuto. Di conseguenza, Bondronat non deve essere somministrato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se l'acido ibandronico venga escreto nel latte materno. Studi condotti nei ratti in fase di allattamento hanno dimostrato la presenza di bassi livelli di acido ibandronico nel latte dopo somministrazione endovenosa. Bondronat non deve essere usato durante l'allattamento al seno. Fertilita': non vi sono dati sugli effetti dell'acido ibandronico nell'uomo. Negli studi di riproduzione condotti nei ratti utilizzando la somministrazione orale, l'acido ibandronico ha ridotto la fertilita'. Negli studi condotti nei ratti utilizzando la somministrazione endovenosa,l'acido ibandronico ha ridotto la fertilita' a dosi giornaliere alte (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 036570036
Codice EAN:

Codice ATC: M05BA06
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa
  • Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione
  • Bifosfonati
  • Acido ibandronico
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: FLACONE

CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

60 MESI

FLACONE