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CALCITRIOLO EG 30CPS 0,25MCG Produttore: EG SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CALCITRIOLO EG CAPSULE MOLLI

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Vitamina D ed analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

CALCITRIOLO EG 0,25: gni capsula molle contiene calcitriolo 0,25 mcg.CALCITRIOLO EG 0,50: ogni capsula molle contiene calcitriolo 0,50 mcg. Eccipienti con effetti noti: sorbitolo (E420), sodio etile paraidrossibenzoato, sodio propile paraidrossibenzoato. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

CALCITRIOLO EG 0,25 microgrammi: trigliceridi a media catena, butilidrossianisolo, palmitoil ascorbato, gelatina, glicerolo 85%, soluzione sorbitolo 70% non cristallizzata (E420), titanio biossido, sodio etil p-idrossibenzoato, sodio propile pidrossibenzoato, ossido di ferro rosso. CALCITRIOLO EG 0,50 microgrammi: trigliceridi a media catena, butilidrossianisolo, palmitoil ascorbato, gelatina, glicerolo 85%, soluzione sorbitolo 70% non cristallizzata (E420), titanio biossido, sodio etil p-idrossibenzoato, sodio propile pidrossibenzoato, ossido di ferro rosso, ossido di ferro giallo.

INDICAZIONI

Osteoporosi post-menopausale accertata. Osteodistrofia renale in pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare in quelli sottoposti ad emodialisi. Iperparatiroidismo secondario in pazienti con insufficienza renale cronica da moderata a grave (pre-dialisi). Ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che post-chirurgico. Pseudoipoparatiroidismo. Rachitismo vitamina D-dipendente. Rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo (o a principi attivi appartenenti alla stessa classe) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Malattie associate a ipercalcemia. Presenza di segni ditossicita' da vitamina D.

POSOLOGIA

La dose giornaliera ottimale di CALCITRIOLO EG va stabilita accuratamente in ogni paziente sulla base dei valori della calcemia. La terapiacon CALCITRIOLO EG deve sempre essere iniziata con la dose piu' bassapossibile e il dosaggio non deve essere incrementato senza un attentomonitoraggio del calcio sierico (vedere Monitoraggio dei pazienti). L'efficacia ottimale di CALCITRIOLO EG si basa sul presupposto di un adeguato, ma non eccessivo, apporto di calcio all'inizio della terapia. Potrebbe rendersi necessario l'uso di integratori di calcio e la loro somministrazione deve avvenire in base alle linee guida vigenti. Poiche' CALCITRIOLO EG favorisce l'assorbimento del calcio da parte del tratto gastrointestinale, in alcuni pazienti in terapia con questo farmaco e' possibile mantenere un apporto inferiore di calcio. Nei pazienti inclini a sviluppare ipercalcemia potrebbero essere necessarie soltanto basse dosi di calcio e nessuna supplementazione. Monitoraggio dei pazienti: gli esami diagnostici di routine necessari comprendono le determinazioni sieriche di calcio, fosforo, magnesio e fosfatasi alcalina,nonche' del contenuto di calcio e fosfato nelle urine delle 24 ore. Durante la fase di stabilizzazione del trattamento con CALCITRIOLO EG il controllo della calcemia deve essere eseguito almeno due volte alla settimana. Una volta stabilito il dosaggio ottimale di CALCITRIOLO EG,e' sufficiente eseguire un controllo della calcemia a cadenza mensile(o come illustrato in seguito per le singole indicazioni). I campioniper la valutazione del calcio sierico devono essere prelevati senza l'uso di un laccio emostatico. Non appena i livelli sierici di calcio superano di 1 mg per 100 ml (250 mcmol/l) i valori normali (9-11 mg/100ml o 2250-2750 mcmol/l) o la creatinina sierica aumenta oltre 120 mcmol/l, il trattamento con CALCITRIOLO EG deve essere immediatamente interrotto sino al ripristino della normocalcemia. Nel periodo di ipercalcemia e' necessario eseguire quotidianamente il controllo dei livelli sierici di calcio e di fosfato. Per favorire la rapida normalizzazionedei valori del calcio sierico si puo' anche cessare la somministrazione supplementare di calcio, prevista nel trattamento dell'osteodistrofia renale, dell'ipoparatiroidismo e del rachitismo. Ripristinati i valori normali, il trattamento con CALCITRIOLO EG puo' essere ripreso conuna dose giornaliera inferiore di 0,25 mcg rispetto a quella precedente. Deve essere operata una stima del quantitativo di calcio introdotto con la dieta giornaliera e, se indicato, l'apporto deve essere aggiustato. Osteoporosi post-menopausale: il dosaggio raccomandato di CALCITRIOLO EG e' di 0,25 mcg due volte al giorno. La misurazione dei livelli di calcio e creatinina nel siero deve essere effettuata a 1, 3, 6 mesi e successivamente a intervalli di 6 mesi. Durante il primo mese diterapia la calcemia va controllata almeno una volta la settimana. In caso di ipercalcemia (> 11,5 mg/100 ml), la somministrazione di CALCITRIOLO EG va sospesa sino al ripristino della normocalcemia. A giudiziodel medico e' possibile l'associazione con la calcitonina (soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover). Osteodistrofia renale (pazienti in emodialisi): l'efficacia del trattamento e' condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l'apporto supplementare di calcio deve essere di 600-1000 mg al giorno. La dose iniziale raccomandata di CALCITRIOLO EG e' di 0,25 mcg al giorno: nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 mcg a giorni alterni. Qualora non si riscontri una risposta soddisfacente nei parametri biochimici e nel quadro clinico della malattia entro 2-4 settimane, il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato di 0,25 mcg ad intervalli di 2-4 settimane. Durante questo periodo, la calcemia deve essere monitorata almeno due volte la settimana. La maggior parte dei pazienti risponde a dosaggi giornalieri compresi tra 0,5 mcg e 1,0 mcg. Se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di CALCITRIOLO EG e quella addizionale di calcio vanno immediatamente sospese fino a quando la calcemia non sara' rientrata nei limiti normali. La terapia sara' quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di 0,25 mcg rispetto alla precedente. Posologie piu' elevate possono rendersi necessarie in caso di contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti. Iperparatiroidismo secondario (pazienti in pre-dialisi): il dosaggio iniziale raccomandatodi CALCITRIOLO EG per il trattamento dell'iperparatiroidismo secondario e della conseguente malattia metabolica ossea in pazienti con insufficienza renale da moderata a grave, ovvero clearance della creatinina(Ccr) compresa tra 15 e 55 ml/min, e' di 0,25 mcg/die negli adulti. Se necessario, puo' essere effettuato un incremento del dosaggio a 0,5 mcg/die. Ipoparatiroidismo e rachitismo: la dose iniziale raccomandatadi CALCITRIOLO EG e' di 0,25 mcg al giorno, da somministrarsi al mattino. Qualora non venga riscontrata una risposta soddisfacente nei parametri biochimici e nel quadro clinico della malattia, la dose puo' essere aumentata a intervalli di 2-4 settimane. Durante questo intervallo, la calcemia deve essere monitorata almeno 2 volte alla settimana. Incaso di ipercalcemia la somministrazione di CALCITRIOLO EG deve essere immediatamente sospesa sino al ripristino della normocalcemia. Inoltre, occorre valutare attentamente la riduzione dell'apporto di calcio introdotto con la dieta. Nei pazienti affetti da ipoparatiroidismo, sipuo' osservare talvolta una sindrome da malassorbimento: in questi casi possono rendersi necessarie dosi piu' elevate di CALCITRIOLO EG. Popolazione anziana: nei pazienti anziani non occorrono particolari modifiche del dosaggio. Devono essere osservate le raccomandazioni generali per il monitoraggio del calcio e della creatinina sierici. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia delle capsule di calcitriolonei bambini non sono state sufficientemente studiate per permettere raccomandazioni sul dosaggio. Sono disponibili dati limitati sull'uso di capsule di calcitriolo in pazienti pediatrici.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE

Esiste una stretta correlazione tra il trattamento con calcitriolo e lo sviluppo di ipercalcemia. Un aumento improvviso dell'apporto di calcio dovuto a un cambiamento della dieta (ad esempio, in caso di maggiore aumento del consumo di latticini) o dall'assunzione non controllatadi preparati contenenti calcio puo' determinare l'insorgenza di ipercalcemia. E' essenziale comunicare ai pazienti e ai loro familiari la necessita' di attenersi scrupolosamente alla dieta prescritta e spiegare loro come riconoscere i sintomi di ipercalcemia. Non appena i livelli sierici di calcio superano di 1 mg/100 ml (250 mcmol/l) i valori normali (9-11 mg/100 ml o 2250-2750 mcmol/l) o la creatinina sierica supera i 120 mcmol/l, il trattamento con CALCITRIOLO EG deve essere immediatamente interrotto fino al ripristino della normocalcemia (vedere paragrafo 4.2 ). I pazienti immobilizzati, ad esempio quelli sottoposti ad intervento chirurgico, sono particolarmente esposti al rischio di ipercalcemia. Il calcitriolo aumenta i livelli sierici di fosfato inorganico. Tale effetto e' auspicabile nei pazienti con ipofosfatemia, mentre richiede attenzione nei pazienti con insufficienza renale a causa del rischio di calcificazione ectopica. In questi casi la concentrazione plasmatica di fosfato deve essere mantenuta al livello normale (2-5 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l) mediante la somministrazione orale di appropriati agenti leganti il fosfato e una dieta a basso contenuto di fosfati. Il prodotto calcio-fosfato (CaxP) sierico non deve superare lasoglia di 70 mg^2 / dl^2. I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) trattati con CALCITRIOLO EG devono continuare la terapia orale con fosfato. Tuttavia, si deve tenere conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato esercitata da CALCITRIOLO EG poiche' questo effetto potrebbe modificare la necessita' di un'integrazione di fosfato. Il calcitriolo e' un metabolitaattivo della vitamina D, pertanto non devono essere assunti altri preparati a base di vitamina D durante il trattamento con CALCITRIOLO EG,in modo tale da evitare lo sviluppo di ipervitaminosi D. Se il paziente e' passato dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2) a quello con calcitriolo, possono essere necessari diversi mesi prima che laconcentrazione nel sangue di ergocalciferolo torni al valore basale (vedere paragrafo 4.5). I pazienti con funzionalita' renale normale trattati con CALCITRIOLO EG devono evitare la disidratazione. Mantenere un apporto adeguato di liquidi. Nei pazienti con funzionalita' renale normale, l'ipercalcemia cronica puo' essere associata ad un aumento della creatinina sierica. Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale e' indispensabile un controllo accurato della funzionalita' renale e della calcemia prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con CALCITRIOLO EG (vedere paragrafo 4.2). Informazioni importanti su alcuni eccipienti: questo medicinale contiene 16,668 mg di sorbitolo per capsula da 0,25 microgrammi e 22,978 di sorbitolo per capsula da 0,5 microgrammi. Questo medicinale contiene para-idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

Poiche' il calcitriolo e' un metabolita attivo della vitamina D, durante il trattamento con calcitriolo non devono essere prescritti altri preparati contenenti vitamina D o suoi derivati onde assicurarsi che sia evitato lo sviluppo di ipervitaminosi D. Se il paziente passa dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2) a quello con calcitriolo,potrebbero essere necessari alcuni mesi prima che il livello ematico di ergocalciferolo ritorni al valore basale. Le istruzioni relative alla dieta devono essere seguite scrupolosamente, specialmente per quanto riguarda gli integratori di calcio, e deve essere evitata l'assunzione non controllata di ulteriori preparati a base di calcio. Il trattamento concomitante con un diuretico tiazidico aumenta il rischio di ipercalcemia. Il dosaggio di calcitriolo deve essere determinato con attenzione nei pazienti trattati con digitale perche' l'ipercalcemia in questi pazienti puo' precipitare le aritmie cardiache (vedere paragrafo 4.4). Esiste un rapporto di antagonismo funzionale tra gli analoghi della vitamina D, che favoriscono l'assorbimento del calcio, e i corticosteroidi, che lo inibiscono. I farmaci contenenti magnesio (ad es. antiacidi) possono causare ipermagnesemia, pertanto la loro assunzione durante il trattamento con CALCITRIOLO EG deve essere evitata dai pazienti in dialisi renale cronica. Poiche' CALCITRIOLO EG esercita un effetto anche sul trasporto del fosfato nell'intestino, nei reni e nelle ossa, il dosaggio degli agenti leganti il fosfato deve essere corretto in base alla fosfatemia (valori normali: 25 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l). I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) devono continuare la terapia orale con fosfato. Tuttavia, deveessere tenuto conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato da parte del calcitriolo poiche' questo effetto potrebbe modificare la necessita' di un'integrazione di fosfato. La somministrazione di induttori enzimatici quali fenitoina o fenobarbital puo' portare all'aumento del metabolismo del calcitriolo e quindi alla riduzione delle sue concentrazioni sieriche. Pertanto, se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza, potrebbero essere necessarie dosi piu' elevate di calcitriolo. I sequestranti degli acidi biliari, inclusa la colestiramina, e il sevelamer possono ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e, pertanto, compromettere l'assorbimento intestinale del calcitriolo.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse elencate di seguito riflettono l'esperienza di studi clinici e l'esperienza post-marketing. La reazione avversa piu' comunemente riportata e' stata l'ipercalcemia. Studi clinici Le reazioniavverse elencate nella tabella 1 sono presentate per classificazione sistemica organica e categorie di frequenza, definite usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 - < 1/10); non comune (>= 1/1.000 - < 1/100); raro (>= 1/10.000 - < 1/1.000); moltoraro (< 1/10.000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Riepilogo delle reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con CALCITRIOLO EG (calcitriolo). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilità, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipercalcemia; non comune: riduzione dell'appetito; non nota: polidipsia, disidratazione, perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Non nota: apatia, disturbi psichiatrici. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non nota: debolezza muscolare, disturbi sensoriali, sonnolenza. Patologie cardiache. Non nota: aritmie cardiache. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, nausea; noncomune: vomito; non nota: stipsi, dolore addominale superiore, ileo paralitico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non nota: eritema, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: ritardo nella crescita. Patologie renali e urinarie. Comune: infezioni del tratto urinario; non nota: poliuria, nicturia, nefrolitiasi, nefrocalcinosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Nonnota: calcinosi, piressia, sete. Esami diagnostici. Non comune: aumento della creatininemia. Poiche' il calcitriolo esercita un'attivita' simile alla vitamina D, possono manifestarsi eventi avversi simili a quelli riscontrati in caso di assunzione di una dose eccessiva di vitamina D, ovvero sindrome da ipercalcemia o intossicazione da calcio (a seconda della gravita' e della durata dell'ipercalcemia). (Vedere paragrafi 4.2 e 4.4 ) . Occasionalmente possono essere osservati sintomi acuti come riduzione dell'appetito, cefalea, nausea, vomito, dolore addominale o dolore nella parte alta dell'addome e stipsi. A causa della breve emivita biologica del calcitriolo, indagini farmacocinetiche hannomostrato la normalizzazione della calcemia entro pochi giorni dalla sospensione del trattamento, ovvero con maggiore rapidita' rispetto al trattamento con preparati contenenti vitamina D 3 . Gli effetti cronici possono comprendere debolezza muscolare, perdita di peso, disturbi sensoriali, piressia, sete, polidipsia, poliuria, disidratazione, apatia, ritardo nella crescita e infezioni delle vie urinarie. Per i segni e sintomi di intossicazione acuta o cronica da calcitriolo, vedere paragrafo 4.9. In caso di ipercalcemia e iperfosfatemia concomitanti > 6 mg/100 ml o > 1,9 mmol/l si puo' verificare calcinosi, che puo' essereosservata radiograficamente. Nei soggetti sensibili possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' inclusi eruzione cutanea, eritema, prurito e orticaria. Anomalie di laboratorio: nei pazienti con funzionalita' renale normale, l'ipercalcemia cronica puo' essere associata ad unaumento della creatinina ematica. Sono stati descritti alcuni casi diaumento anomalo dei neutrofili e di linfopenia. Esperienza post-marketing: il numero di eventi avversi segnalati durante l'uso clinico di CALCITRIOLO EG per un periodo di 15 anni, in tutte le indicazioni, e' molto basso e per ogni singolo evento, compresa l'ipercalcemia, l'incidenza e pari o inferiore allo 0,001%. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quantopermette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: la somministrazione di dosi orali quasi letali di vitamina D a coniglie incinte ha determinato lo sviluppo di stenosi aortica sopravalvolare nei feti. Non esistono evidenze che suggeriscano un effetto teratogeno della vitamina D nell'uomo, anche a dosi molto elevate.CALCITRIOLO EG deve essere somministrato in gravidanza solo se i benefici superano il rischio potenziale per il feto. Allattamento: si suppone che il calcitriolo esogeno venga secreto nel latte materno. Alla luce del potenziale rischio di ipercalcemia nella madre e di reazioni avverse a CALCITRIOLO EG nei neonati allattati con latte materno, le madri possono proseguire l'allattamento durante l'assunzione di CALCITRIOLO EG purche' venga effettuato un monitoraggio dei livelli sierici dicalcio nella madre e nel neonato.

Codice: 035238031
Codice EAN:

Codice ATC: A11CC04
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Vitamine
  • Vitamine a e d, comprese le loro associazioni
  • Vitamina d ed analoghi
  • Calcitriolo
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE MOLLI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE MOLLI

36 MESI

BLISTER