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CEREZYME IV 1FL 400U/10ML Produttore: SANOFI SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CEREZYME 400 UNITA' POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Enzima-imiglucerasi ( beta -glucocerebrosidasi ricombinante mirata aimacrofagi).

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene 400 unita'* di imiglucerasi**. La soluzione ricostituita contiene 40 unita' (circa 1,0 mg) di imiglucerasi per ml (400 U/10 ml). *Una unita' enzimatica (U) corrisponde alla quantita' di enzima necessaria per catalizzare l'idrolisi di una micromole del substrato sintetico paranitrofenil- beta -D-glucopiranoside (pNP-Glc) inun minuto a 37 gradi C. **L'imiglucerasi e' una forma modificata di beta-glucosidasi acida umana prodotta mediante tecniche di DNA ricombinante da colture cellulari di ovaio di criceto cinese (CHO) con modifica del mannosio per l'orientamento dei macrofagi. Eccipienti: Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Questo medicinalecontiene sodio, ed e' somministrato in una soluzione di sodio cloruroallo 0,9% per infusione endovenosa (vedere paragrafo 6.6). La soluzione ricostituita contiene 1,24 mmol di sodio (400 U/10 mL). Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.

ECCIPIENTI

Mannitolo, sodio citrato (per regolare il pH), acido citrico monoidrato (per regolare il pH), polisorbato 80.

INDICAZIONI

Cerezyme (imiglucerasi) e' indicato per l'uso come terapia enzimaticasostitutiva a lungo termine, in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Gaucher non neuropatica (Tipo 1) o neuropatica cronica (Tipo 3), i quali evidenzino inoltre significative manifestazioni clinichenon neurologiche della malattia. Le manifestazioni non neurologiche della malattia di Gaucher includono una o piu' delle condizioni seguenti: anemia dopo esclusione di altri fattori causali, quali carenza di ferro; trombocitopenia; interessamento osseo dopo esclusione di altri fattori causali quali carenza di Vitamina D; epatomegalia o splenomegalia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

La gestione della malattia deve essere seguita da medici esperti nel trattamento del morbo di Gaucher. Posologia: a causa della eterogeneita' e della natura multisistemica della malattia di Gaucher, il dosaggio deve essere personalizzato per ciascun paziente sulla base di una valutazione complessiva di tutte le manifestazioni cliniche della malattia. Una volta stabilita correttamente la risposta dei singoli pazientia tutte le manifestazioni cliniche rilevanti, i dosaggi e la frequenza di somministrazione possono essere regolati con l'obiettivo di conservare i parametri ottimali gia' raggiunti per tutte le manifestazioni cliniche o migliorare ulteriormente i parametri clinici non ancora normalizzati. Vari regimi posologici si sono dimostrati efficaci per alcune o per tutte le manifestazioni non neurologiche della patologia. Le dosi iniziali sino a 60 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane hanno dimostrato un miglioramento dei parametri ematologici e viscerali entro 6 mesi di terapia e l'uso continuato ha arrestato la progressione o ha migliorato i problemi ossei. La somministrazione di basse dosi quali 15 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane ha dimostrato di migliorare i parametri ematologici e l'organomegalia, ma noni parametri ossei. La frequenza normale di infusione e' una volta ogni 2 settimane; si tratta della frequenza di infusione per la quale sono disponibili piu' dati. Popolazione pediatrica: non e' necessaria alcuna correzione della dose per la popolazione pediatrica. L'efficacia di Cerezyme sui sintomi neurologici dei pazienti con malattia di Gaucher neuropatica cronica non e' stata stabilita con esattezza e non e' possibile raccomandare uno specifico regime posologico per queste manifestazioni (vedere paragrafo 5.1). Modo di somministrazione: una volta ricostituito e diluito, il preparato viene somministrato mediante infusione endovenosa. Nelle infusioni iniziali, Cerezyme deve essere somministrato a una velocita' non superiore a 0,5 unita' per kg di peso corporeo al minuto. Alle successive somministrazioni, la velocita' di infusione puo' essere aumentata, ma senza superare 1 unita' per kg di pesocorporeo al minuto. Gli incrementi della velocita' di infusione devono avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario. Per i pazienti che tollerano bene le infusioni per diversi mesi, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di eseguire l'infusione di Cerezyme a domicilio. La decisione di passare all'infusione domiciliare per il paziente deve essere presa dopo la valutazione e raccomandazione daparte del medico curante. L'infusione di Cerezyme eseguita a domicilio dal paziente o da una persona che se ne prende cura richiede la formazione da parte di un operatore sanitario in un contesto clinicamente controllato. Il paziente o la persona che se ne prende cura verranno istruiti sulla tecnica di infusione e nella compilazione di un diario di trattamento. I pazienti che manifestano eventi avversi durante l'infusione devono immediatamente interrompere il processo di infusione e rivolgersi ad un operatore sanitario. Le infusioni successive potrebbero dover essere somministrate in un contesto clinicamente controllato. La dose e la velocita' dell'infusione devono rimanere invariate in caso di somministrazione domiciliare e non devono essere modificate senzala supervisione di un operatore sanitario. Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Il personale medico e' invitato a registrarei pazienti affetti da morbo di Gaucher, inclusi i pazienti con manifestazioni neuropatiche croniche, nel "ICGG Gaucher Registry" (vedere paragrafo 5.1).

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la diluizione, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': i dati attuali, ottenuti da uno screening ELISA seguito da un'analisi di radio immunoprecipitazione di conferma, suggeriscono che durante il primo anno di terapia, nel 15% dei pazienti trattati si sviluppano anticorpi della classe IgG anti-imiglucerasi. Sembra che i pazienti che sviluppano anticorpi della classe IgG lo facciano con maggior frequenza entro i primi 6 mesi di trattamento e raramente lo facciano dopo 12 mesi di terapia. Si suggerisce di monitorare periodicamente la formazione di anticorpi IgG anti imiglucerasi nei pazientiin cui si sospetta una diminuzione della risposta al trattamento. I pazienti con anticorpi all'imiglucerasi hanno un rischio piu' elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilita' (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui un paziente dovesse manifestare una reazione che indica ipersensibilita', si consiglia di eseguire ulteriori prove sugli anticorpi anti-imiglucerasi. Come per qualsiasi prodotto proteico per infusione endovenosa, sono possibili gravi reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico, anche se si verificano con una frequenza non comune. Se tali reazioni si manifestano, si raccomanda l'interruzione immediata dell'infusione di Cerezyme e l'instaurazione del trattamento medico appropriato. Vanno osservate le pratiche mediche standard in vigore per itrattamenti di emergenza. I pazienti che hanno sviluppato anticorpi osintomi di ipersensibilita' verso il Ceredase (alglucerasi) devono essere trattati con cautela durante la somministrazione di Cerezyme (imiglucerasi). Sodio Questo medicinale contiene sodio e viene somministrato in soluzione di sodio cloruro allo 0,9% per infusione endovenosa (vedere paragrafo 6.6). Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio. Questo medicinale contiene 280 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 14% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione.

EFFETTI INDESIDERATI

Elenco delle reazioni avverse. Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione sistemica organica e alla frequenza (comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100) e raro (>=1/10.000, <1/1.000)) nella tabella di seguito. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiro, cefalea, parestesia*. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia*, cianosi*. Patologie vascolari. Non comune: vampate*, ipotensione*. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea*, tosse*. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito, nausea, crampi addominali, diarrea. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni da ipersensibilità; raro: reazioni anafilattoidi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: orticaria/angioedema*, prurito*, eritema*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mal di schiena*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: fastidio in sede di infusione, bruciore in sede di infusione, gonfiore in sede di infusione, ascesso sterile in sede di infusione, fastidio al torace*, febbre, irrigidimenti, affaticamento. Complessivamente nel 3% circa dei pazienti sono comparsi sintomi riconducibili ad una ipersensibilita' verso il prodotto (* indicati nella tabella precedente). L'insorgenza diquesti sintomi e' avvenuta durante o poco dopo le infusioni. In generale questi sintomi rispondono al trattamento con antistaminici e/o corticosteroidi. I pazienti devono essere informati circa l'opportunita' di sospendere il trattamento e contattare il personale medico quando si verifichino questi sintomi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'allegato V.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: e' disponibile una limitata esperienza derivante dagli esiti di 150 gravidanze (basata principalmente su segnalazioni spontaneee su revisione della letteratura), che suggerisce come l'uso di Cerezyme sia utile per controllare la malattia di Gaucher durante la gravidanza. Inoltre questi dati non evidenziano un effetto tossico teratogenico (malformativo) per il feto da parte di Cerezyme, sebbene tale evidenza sia modesta dal punto di vista statistico. In rari casi e' stata riferita morte del feto, sebbene non sia chiara la sua correlazione all'uso di Cerezyme o alla malattia di Gaucher di fondo. Non sono stati eseguiti studi in animali per valutare gli effetti di Cerezyme su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto e sviluppo post-natale. Non e' noto se Cerezyme passi attraverso la placenta al feto in gestazione. Nelle pazienti Gaucher in gravidanza o che intendono procreare e' necessario procedere a una valutazione caso per caso del rapporto rischio-beneficio del trattamento. Le pazienti con malattia di Gaucher in stato di gravidanza possono andare incontro ad un periodo di intensificazione della patologia durante la gravidanza e il puerperio. Cio' include un aumentato rischio di manifestazioni scheletriche, esacerbazione della citopenia, emorragia e maggiore bisogno di trasfusioni. E' risaputo che sia la gravidanza che l'allattamento stressano l'omeostasi materna del calcio ed accelerano il turnover osseo. Cio' puo' contribuireal carico di malattia a livello scheletrico indotto dalla malattia diGaucher. Si deve consigliare alle donne naive al trattamento di considerare l'avvio della terapia prima del concepimento, per ottimizzare lo stato di salute. Nelle donne che ricevono Cerezyme deve essere presoin considerazione il proseguimento della terapia per l'intera gravidanza. Per individuare la dose in base alle esigenze e alla risposta terapeutica della paziente e' necessario un attento monitoraggio della gravidanza e delle manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher. Allattamento al seno: non e' noto se questo principio attivo venga escreto nel latte umano, tuttavia e' probabile che l'enzima venga digerito nel tratto gastrointestinale del bambino.

Codice: 034088031
Codice EAN:

Codice ATC: A16AB02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Altri farmaci dell'apparato gastrointest. e del metabolismo
  • Enzimi
  • Imiglucerasi
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE