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CLAMODIN 14CPR RIV 500MG Produttore: SO.SE.PHARM SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CLAMODIN 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici generali per uso sistemico, macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene il principio attivo: claritromicina 500 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Clamodin 500 mg compresse rivestite con film: croscarmellosio sodico,amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, silice colloidaleanidra, povidone, acido stearico, magnesio stearato, talco, ipromellosa, glicole propilenico, sorbitan monoleato, vanillina, titanio diossido (E-171), idrossipropil-cellulosa, acido sorbico.

INDICAZIONI

Deve essere tenuta in considerazione la guida ufficiale sull'uso appropriato degli agenti antibatterici. Clamodin e' indicato negli adulti e negli adolescenti di eta' superiore ai 12 anni: trattamento di infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina; infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti), dei seni paranasali; infezioni del tratto respiratorio inferiore: bronchiti, polmoniti batteriche e polmoniti atipiche; infezioni della pelle: impetigine, erisipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette; infezioni micobatteriche,localizzate o diffuse, sostenute da Mycobacterium avium o Mycobacterium intracellulare; infezioni localizzate dovute a Mycobacterium chelonae, fortuitum o kansasii. La claritromicina, in presenza di riduzione dell'acidita' gastrica, e' indicata nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori, producendo un conseguente decremento della ricorrenza dell'ulcera peptica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, agli antibiotici della classe dei macrolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; somministrazione concomitante di claritromicina con uno qualsiasi dei seguenti farmaci: astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide e terfenadina, dal momento che possono indurre un prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache, incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere paragrafo 4.4 e 4.5); somministrazione concomitante di claritromicina con ticagrelor, ivabradina o ranolazina; somministrazione concomitante di claritromicina ed alcaloidi dell'ergot (ergotamina o diidroergotamina), poiche' puo' condurre a tossicita' da segale cornuta (vedere paragrafo 4.5); somministrazione concomitante di claritromicina e midazolam per uso orale (vedere paragrafo 4.5); la co-somministrazione di claritromicina e lomitapide e' controindicata (vedere paragrafo 4.5); la claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con pregresso prolungamento dell'intervallo QT (prolungamento dell'intervallo QT, congenito o acquisito, documentato) o di aritmia cardiaca ventricolare, inclusa torsione di punta (vedere paragrafo 4.4 e 4.5); la claritromicina non deve essere somministrata contemporaneamente agli inibitori delle HMG CoA reduttasi (statine) che sono estensivamente metabolizzate dal citocromo CYP3A4 (lovastatina o simvastatina), a causa dell'aumento del rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5); la claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con disturbi elettrolitici (ipokaliemia o ipomagnesiemia, a causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QT); la claritromicina non deve essere somministrataa pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica associata a danno renale; come con altri inibitori forti del citocromo CYP3A4, la claritromicina non deve essere usata in concomitanza con colchicina (vedere paragrafo 4.4 e 4.5). Poiche' non e' possibile ridurre la dose giornaliera di 500 mg, le compresse di claritromicina sono controindicatein pazienti con una clearance della creatinina inferiore al 30ml/min.

POSOLOGIA

Posologia: Clamodin e' disponibile solo in compresse da 500 mg, non divisibili. La dose raccomandata di claritromicina nell'adulto e nell'adolescente oltre i 12 anni di eta' e' 250 mg ogni 12 ore. Nei casi di infezioni gravi il dosaggio puo' essere aumentato fino a 500 mg ogni 12 ore. La durata usuale del trattamento e' 5 - 14 giorni, ad esclusione del trattamento per la polmonite acquisita in comunita' e la sinusite che richiedono 6 - 14 giorni. Nei pazienti adulti con infezioni da micobatteri, la dose raccomandata e' 500 mg due volte al giorno. Si raccomanda, nel trattamento di infezioni diffuse da Mycobacterium avium complex in pazienti affetti da AIDS, di proseguire il trattamento fino all'ottenimento di risultati clinici o microbiologici e dopo valutazione clinica. La claritromicina deve essere usata in combinazione con altri medicinali anti micobatterici. Schema posologico nell'eradicazionedell' Helicobacter pylori. Tripla terapia: claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con omeprazolo 20 mg una volta al giorno ed amoxicillina 1000 mg due volte al giorno per 14 giorni; claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con lansoprazolo 30 mg due volte al giorno ed amoxicillina 1000 mg due volte al giorno per14 giorni. Claritromicina e' stata usata inoltre anche nei seguenti schemi terapeutici: claritromicina + tinidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromicina + metronidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromicina + tetraciclina, bismuto subsalicilato, e ranitidina; claritromicina + amoxicillina e lansoprazolo; claritromicina + ranitidina bismuto citrato. Popolazioni speciali. Pazienti con compromissione renale: nei pazienti con insufficienza renale in cui la clearance della creatinina e' inferiore a 30 ml/min, il dosaggio di claritromicina deve essere ridotto della meta', ad esempio 250 mg una volta al giorno oppure 250 mg due volte al giorno in caso di infezioni gravi. ln tali pazienti la somministrazione non deve essere proseguita oltre i 14 giorni. Poiche' la compressa non puo' essere divisa, non e' possibile ridurre la dose giornaliera di Clamodin, disponibile solo in compresse da 500 mg, le compresse di Clamodin sono controindicate in pazienti con una clearance della creatinina inferiore al 30ml/min (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: Clamodin e' disponibile solo in compresse da500 mg. Nei bambini con meno di 12 anni di eta' l'uso di claritromicina compresse rivestite non e' raccomandato. In tal caso si devono utilizzare altre formulazioni a base di claritromicina disponibili in commercio (claritromicina 125 mg/5 ml o 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale in flacone munito di cucchiaio o siringa-dosatrice). Rischiocardiotossico: per il rischio cardiotossico, vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8. Modo di somministrazione: uso orale.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.

AVVERTENZE

L'utilizzo di una qualsiasi terapia antibiotica, come con claritromicina, per trattare le infezioni da H. pylori puo' provocare l'insorgenza di batteri resistenti. La claritromicina non deve essere prescritta a donne in gravidanza senza un'attenta valutazione del rischio-beneficio, in particolare durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Come con altri antibiotici, l'uso prolungato di claritromicina puo' provocare l'insorgenza di sovrainfezioni da batteri resistenti e da miceti che richiedono l'interruzione del trattamento e l'adozione di terapie idonee. E' necessario porre attenzione in quei pazienti che manifestano grave insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2). Con l'uso di claritromicina sono stati riportati casi di disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.8) inclusi enzimi epatici aumentati, danno epatocellulare e/o epatite colestatica, con o senza ittero. Questa disfunzione epatica puo' essere grave ed e' solitamente reversibile. Sonostati riportati casi fatali di insufficienza epatica e solitamente sono stati associati a gravi malattie di base o trattamenti concomitanti. Si deve raccomandare al paziente di interrompere il trattamento e contattare il proprio medico nel caso si presentassero segni e sintomi di malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolore addominale. Con l'uso di quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusi i macrolidi, sono stati segnalati casi di colite pseudomembranosa, con un intervallo di gravita' compreso tra il moderato e il rischioso per la vita. Sono stati segnalati casi di diarrea da Clostridium difficile (CDAD) con l'uso della maggior parte degli agenti antibatterici, compresa la claritromicina, che puo' variare dalla diarrea moderata alla colite fatale. Il trattamento con agenti antibatterici altera la normale flora batterica intestinale, che puo' condurre a una crescita eccessiva di C. difficile. In tutti i pazienti che, in seguito all'assunzione di antibiotici, lamentino episodi di diarrea, si deve valutarel'eventuale presenza di CDAD (diarrea da Clostridium difficile). Questi pazienti devono essere sottoposti ad un'attenta anamnesi poiche' e'stato segnalato che il CDAD si puo' presentare nel corso dei due mesiche seguono l'assunzione di agenti antibatterici. Quindi, la sospensione del trattamento con claritromicina deve avvenire senza tener contodell'indicazione terapeutica. Deve essere effettuato un test microbiologico e iniziato un trattamento adeguato. Va evitata la somministrazione di agenti antiperistaltici. Essendo la claritromicina metabolizzata ed escreta principalmente a livello del fegato, particolare cautela deve essere posta nella somministrazione del farmaco a pazienti con funzionalita' epatica ridotta, nei soggetti con danno renale di grado moderato o severo e negli anziani (oltre i 65 anni). In seguito all'assunzione del prodotto, sono stati segnalati alcuni casi di comparsa di granulocitopenia; manifestazione peraltro scomparsa alla sospensione del trattamento. Colchicina: sono stati riportati casi post-marketing ditossicita' con l'uso concomitante di colchicina e claritromicina, specialmente in pazienti anziani, alcuni dei quali si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati decessi in alcuni di questi pazienti (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di claritromicina e colchicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Si raccomanda attenzione nella somministrazione concomitante di claritromicina e triazolobenzodiazepine, come triazolam e midazolam iniettabile o oromucosale (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda attenzione nella somministrazione concomitante di claritromicina e altri farmaci ototossici. E' consigliabile un monitoraggio periodico dellafunzionalita' vestibolare e uditiva durante e dopo il trattamento. Eventi cardiovascolari: e' stato osservato, in pazienti trattati con macrolidi inclusa la claritromicina (vedere paragrafo 4.8), il prolungamento dell'intervallo QT che riflette gli effetti sulla ripolarizzazionecardiaca che comporta un rischio di sviluppo di aritmia cardiaca e torsioni di punta. A causa dell'aumentato rischio di prolungamento dell'intervallo QT e di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta), l'uso di claritromicina e' controindicato: in pazienti che assumono astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide e terfenadina; nei pazienti con ipokaliemia; e in pazienti con anamnesi di prolungamento dell'intervallo QT o aritmia cardiaca ventricolare (vedere paragrafo 4.3). Inoltre, la claritromicina deve essere usata con cautela nei seguenti casi: pazienti con malattia coronarica, grave insufficienza cardiaca, disturbi della conduzione o bradicardia clinicamente rilevante; pazienti che stanno assumendo contemporaneamente altri medicinali associati a prolungamento dell'intervallo QT diversi da quelli controindicati. Studiepidemiologici che valutavano il rischio di esiti cardiovascolari avversi con i macrolidi hanno mostrato risultati variabili. Alcuni studi osservazionali hanno identificato un raro rischio a breve termine di aritmia, infarto miocardico e mortalita' cardiovascolare associato ai macrolidi, tra cui la claritromicina. Durante la prescrizione della claritromicina si devono bilanciare questi risultati con i benefici del trattamento. Polmonite: in previsione dell'emergente resistenza dello Streptococcus pneumoniae ai macrolidi, e' importante effettuare un testdi sensibilita' prima di prescrivere la claritromicina per il trattamento delle polmoniti comunitarie. Nelle polmoniti nosocomiali la claritromicina deve essere somministrata in combinazione con antibiotici addizionali appropriati. Infezioni della cute e dei tessuti molli di intensita' da lieve a moderata: queste infezioni sono molto spesso provocate da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, i quali possonoentrambi essere resistenti ai macrolidi. Quindi, e' necessario effettuare un test di sensibilita'. Nei casi in cui non possono essere utilizzati antibiotici beta-lattamici (ad esempio allergie), e' preferibileutilizzare altri antibiotici, come la clindamicina. Attualmente, i macrolidi giocano un ruolo fondamentale solo nelle infezioni della cute e dei tessuti molli, come quelle causate da Corynebacterium minutissimum, acne vulgaris, erisipela e in quelle situazioni in cui non puo' essere instaurata una terapia a base di penicillina.

INTERAZIONI

L'uso dei seguenti medicinali e' assolutamente controindicato a causadei potenziali gravi effetti dovuti alla loro interazione farmacologica. Cisapride, pimozide, astemizolo, domperidone e terfenadina: elevati livelli di cisapride sono stati riscontrati in pazienti che assumevano contemporaneamente cisapride e claritromicina. L'assunzione concomitante ha dato luogo a prolungato intervallo QT, aritmie cardiache inclusa tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione dipunta. Effetti simili sono stati osservati in pazienti che assumevanocontemporaneamente claritromicina e pimozide (vedere paragrafo 4.3). E' riportato in letteratura che i macrolidi alterano il metabolismo della terfenadina aumentandone i livelli che occasionalmente sono stati associati ad aritmie cardiache, quali prolungato intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere paragrafo 4.3). In uno studio di 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di claritromicina e terfenadina, risulta in un aumento da 2 a 3 volte dei livelli nel siero del metabolita acido della terfenadina e nel prolungamento dell'intervallo QT che non porta ad alcun effetto clinicamente rilevabile. Effetti simili sono stati osservati con la somministrazione concomitante di astemizolo e altri macrolidi. Alcaloidi dell'ergot: alcune segnalazioni post-marketing indicano che la co-somministrazione di claritromicina ed ergotamina o diidroergotamina e' stata associata a tossicita' acuta da ergot (ergotismo) caratterizzata da vasospasmo ed ischemia delle estremita' e di altri tessuti, incluso il sistema nervoso centrale. E' controindicata la concomitante somministrazione di claritromicina e alcaloidi dell'ergot (vedere paragrafo 4.3). Midazolam orale: quando il midazolam e' stato somministrato in concomitanza alla claritromicina in compresse (500 mg due volte al giorno), l'AUC del midazolam e' risultata aumentata di 7 volte in seguito alla somministrazione di midazolam per via orale. La somministrazione concomitante di midazolam orale e claritromicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori della HMG-CoA Reduttasi (statine): l'uso concomitante di claritromicina con lovastatina o simvastatina e' controindicato (vedere paragrafo 4.3) poiche' queste statine sono ampiamente metabolizzate dal CYP3A4 e il trattamento concomitante con claritromicina aumenta la loro concentrazione plasmatica, che aumenta il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Segnalazioni di rabdomiolisi sono gia' state ricevute per pazienti che assumono claritromicina in concomitanza con queste statine. Se il trattamento con claritromicina non puo' essere evitato, la terapia con lovastatina o simvastatina deve essere sospesa durante il trattamento. Cautela deve essereesercitata quando si prescrive claritromicina con statine. In situazioni dove l'uso concomitante di claritromicina con statine non puo' essere evitato, si raccomanda di prescrivere la dose autorizzata piu' bassa. L'uso di una statina che non dipende dal metabolismo del CYP3A (es. fluvastatina) puo' essere preso in considerazione. I pazienti devonoessere monitorati se mostrano segni o i sintomi di miopatia. Effetti di altri medicinali sulla claritromicina: i farmaci che inducono il CYP3A (ad esempio rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, erba di San Giovanni) possono indurre il metabolismo di claritromicina.Questo porta a dei livelli sub-terapeutici di claritromicina con riduzione dell'efficacia terapeutica. Inoltre, puo' essere necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche dell'induttore del CYP3A, che possono aumentare a causa dell'inibizione del CYP3A da parte della claritromicina (vedere anche il foglio illustrativo dell'inibitore del CYP3Asomministrato). La concomitante somministrazione di rifabutina e claritromicina ha determinato un aumento dei livelli sierici della rifabutina, una diminuzione dei livelli sierici della claritromicina associati ad un maggiore rischio di uveite. E' stato accertato o si sospetta che i seguenti farmaci influenzino le concentrazioni di claritromicina circolante; puo' essere necessario procedere ad un aggiustamento del dosaggio di claritromicina o puo' essere presa in considerazione l'eventualita' di un ricorso a terapie alternative. Efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina: i farmaci che risultano essere forti induttori del metabolismo del citocromo P450 come l'efavirenz, lanevirapina, la rifampicina, la rifabutina e la rifapentina possono accelerare il metabolismo della claritromicina e di conseguenza abbassare i livelli plasmatici della claritromicina, aumentando al contempo i livelli plasmatici del 14-OH-claritromicina, un metabolita che risultaanche attivo dal punto di vista microbiologico. Poiche' le attivita' microbiologiche della claritromicina e della 14-OH-claritromicina sonodifferenti per batteri diversi, l'effetto terapeutico previsto puo' essere annullato nel corso della somministrazione concomitante di claritromicina e degli induttori enzimatici. Etravirina L'esposizione alla claritromicina e' stata ridotta all'etravirina, tuttavia, la concentrazione del metabolita attivo, 14-0H- claritromicina, e' aumentata. Dal momento che la 14-0H-claritromicina ha ridotto l'attivita' contro il Mycobacterium avium complex (MAC), puo' essere alterata l'attivita' complessiva nei confronti di questo patogeno, quindi per il trattamento del MAC e' necessario valutare delle alternative alla claritromicina. Fluconazolo: la somministrazione concomitante di 200mg di fluconazolo al giorno e di una dose pari a 500mg di claritromicina, due volte al giorno, a 21 volontari sani, ha determinato aumenti della concentrazioneminima basale media di claritromicina (C min ) e dell'area sotto la curva (AUC) pari al 33% e al 18% rispettivamente. Le concentrazioni basali del metabolita attivo, la 14-OH-claritromicina, non sono state influenzate in maniera significativa dalla somministrazione concomitante di fluconazolo. Non e' necessario procedere ad alcun aggiustamento deldosaggio di claritromicina. Ritonavir: uno studio di farmacocinetica ha dimostrato che la contemporanea somministrazione di 200 mg di ritonavir ogni 8 ore e 500 mg di claritromicina ogni 12 ore conduce ad una marcata inibizione del metabolismo della claritromicina. Con la concomitante somministrazione di ritonavir e' stato osservato un aumento della C max della claritromicina pari al 31%, un aumento della C min del 182% ed un aumento della AUC del 77%. E' stata notata una completa inibizione della formazione di 14-0H-claritromicina. In considerazione della larga finestra terapeutica della claritromicina, in pazienti con funzione renale normale non sono necessarie riduzioni del dosaggio.

EFFETTI INDESIDERATI

a. Riassunto del profilo di sicurezza: le piu' frequenti e comuni reazioni avverse correlate alla terapia a base di claritromicina sia per i pazienti adulti che per i pazienti pediatrici sono dolore addominale, diarrea, nausea, vomito e perversione del gusto. Questi eventi avversi sono di solito di media intensita' e sono coerenti con il profilo di sicurezza noto per antibiotici macrolidici (vedere paragrafo b del paragrafo 4.8). Non c'e' una differenza significativa nell'incidenza diqueste reazioni avverse gastrointestinali durante gli studi clinici tra pazienti con o senza infezioni da micobatteri pre-esistenti. b. Elenco riassuntivo delle reazioni avverse: il seguente elenco riassume lereazioni avverse segnalate durante gli studi clinici e l'esperienza post-marketing, relative alla claritromicina compresse a rilascio immediato e claritromicina granulato per sospensione orale. Le reazioni avverse considerate possibilmente correlate alla claritromicina sono riportate per tipologia di organo e frequenza, in accordo alla seguente convenzione: comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), nonnota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). In ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in base ad un ordine di gravita' decrescente, nei casi in cui quest'ultima puo' essere definita. Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione da candida, infezione ^1, infezione della vagina; non nota*:colite pseudomembranosa, erisipela. Disturbi del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia ^2, piastrinosi ^1, eosinofilia ^2; non nota*: agranulocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario ^5. Non comune: ipersensibilita'; non nota*: reazioni anafilattica, angioedema. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia, appetito ridotto. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: ansia, nervosismo ^1; non nota*: disturbo psicotico, stato confusionale, depersonalizzazione, depressione, disorientamento, allucinazione, sogni anormali, mania. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia, cefalea, perversione del gusto; non comune: capogiro, sonnolenza ^3, tremore; non nota*: convulsioni, ageusia, parosmia, anosmia, parestesia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine, udito compromesso, tinnito; non nota*: perdita dell'udito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; non nota*: torsione di punta ^4, tachicardia ventricolare ^4, fibrillazione ventricolare. Patologie vascolari. Non nota*: emorragia ^3. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea ^4, vomito, dispepsia, nausea, dolore addominale; non comune: gastrite, stomatite, glossite, distensione dell'addome ^2, costipazione, bocca secca, eruttazione, flatulenza; non nota*: pancreatite acuta, alterazione del colore della lingua, alterazionedel colore dei denti. Patologie epatobiliari. Non comune: colestasi ^2, epatite ^2; non nota*: insufficienza epatica ^4, ittero epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzionecutanea, iperidrosi; non comune: prurito, orticaria, esantema maculopapulare ^1; non nota*: reazioni avverse cutanee severe (SCAR) (ad esempio pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson ^4, necrolisi epidermica-tossica ^4, eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)), acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari ^1; non nota*: rabdomiolisi** ^3, miopatia. Patologie renali eurinarie. Non nota*: insufficienza nella funzione renale, nefrite interstiziale, cromaturia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: malessere ^2, piressia ^1, astenia, dolore toracico ^2, brividi ^2, affaticamento ^2. Esami diagnostici. Comune: prove di funzionalita' epatica anormali; non comune: fosfatasi alcalina ematica aumentata ^2, lattico-deidrogenasi ematica aumentata ^2, prolungamento dell'intervallo qt del tracciato elettrocardiografico ^4, alanina amminotrasferasi aumentata, aspartato amminotrasferasi aumentata, gammaglutamiltrasferasi aumentata ^2; non nota*: aumento del rapporto internazionale normalizzato ^3. ^1 ADRs riportate soloper la formulazione granulato per sospensione orale. ^2 ADRs riportate solo per le formulazioni in compresse a rilascio immediato. ^3 Vedere paragrafo c. ^4 Vedere paragrafo a. *Dal momento che queste reazionisono state riportate in maniera volontaria da una popolazione di una grandezza indefinita, non e' sempre possibile fare una stima reale della frequenza o stabilire un rapporto di causa-effetto con l'esposizione del farmaco. Si stima che l'esposizione del paziente sia superiore ad un miliardo di giorni di trattamento del paziente con claritromicina. **In alcuni dei casi di rabdomiolisi riportati la claritromicina erastata somministrata contemporaneamente a statine, fibrati, colchicinao allopurinolo. c. Descrizione di reazioni avverse selezionate: in alcuni dei casi di rabdomiolisi riportati, la claritromicina era stata somministrata in concomitanza a statine, fibrati, colchicina o allopurinolo (vedere paragrafo 4.3 e 4.4). Sono stati riportati casi post- marketing di interazioni farmacologiche ed effetti sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) (ad esempio sonnolenza e confusione) con l'uso concomitante di claritromicina e triazolam. Si suggerisce di monitorare il paziente nel caso di un aumento degli effetti farmacologici a carico del SNC (vedere paragrafo 4.5). d. Popolazioni pediatriche: sono stati condotti studi clinici somministrando la sospensione pediatrica a base di claritromicina in bambini dai 6 mesi ai 12 anni di eta'. Di conseguenza, i bambini sotto i 12 anni devono assumere la sospensione pediatrica.Ci si aspetta che frequenza, tipo e gravita' delle reazioni avverse siano equiparabili a quelle che si verificano negli adulti. e. Pazientiimmunocompromessi: in pazienti affetti da AIDS o immunocompromessi trattati per infezioni da micobatteri con alte dosi di claritromicina per lunghi periodi, e' stato spesso difficile distinguere le reazioni avverse probabilmente associate alla somministrazione di claritromicina,con le manifestazioni associate al virus dell'immunodeficienza umana (HIV) o alla malattia intercorrente. Nei pazienti adulti, le reazioni avverse piu' frequentemente riportate da pazienti trattati con dosi giornaliere totali pari a 1000 mg e 2000 mg di claritromicina sono state: nausea, vomito, perversione del gusto, dolore addominale, diarrea, eruzione cutanea, flatulenza, mal di testa, costipazione, disturbi dell'udito, aumento dei valori di Glutammico- Ossalacetico Transaminasi Sierica (SGOT) e Glutammico-Piruvico Transaminasi Sierica (SGPT). Reazioni addizionali a minor frequenza includono dispnea, insonnia e bocca secca.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: la sicurezza di claritromicina nell'uso durante la gravidanza non e' stata stabilita. Sulla base di risultati variabili ottenuti dagli studi su animali e dall'esperienza nell'uomo, la possibilita' di effetti avversi sullo sviluppo embrio-fetale non puo' essere esclusa. Alcuni studi osservazionali che hanno valutato l'esposizione alla claritromicina durante il primo e il secondo trimestre hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo rispetto all'assenza di usodi antibiotici o all'uso di altri antibiotici durante lo stesso periodo. Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di gravi malformazioni congenite con l'uso di macrolidi, compresa la claritromicina, durante la gravidanza forniscono risultati contrastanti. Pertanto, l'usodurante la gravidanza non e' raccomandato senza un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Allattamento: la sicurezza della claritromicina usata durante l'allattamento al seno non e' stata stabilita. La claritromicina e' escreta attraverso il latte materno umano in piccole quantita'. E' stato stimato che un neonato allattato esclusivamente al seno riceverebbe circa l'1,7% della dose materna di claritromicina aggiustata per il peso. Fertilita': studi condotti sul ratto, nonhanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 038658023
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA09
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Claritromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE

48 MESI

BLISTER OPACO