Cercafarmaco.it

CLENIL JET AER 200ER 250MCG Produttore: CHIESI FARMACEUTICI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CLENIL JET 250 MCG SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie, glucocorticoidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni erogazione contiene; principio attivo: beclometasone - 17,21-dipropionato 250 mcg. Eccipienti con effetti noti: Clenil JET 250 microgrammi contiene 8,93 mg di etanolo per erogazione. Per l'elenco completodegli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

HFA 134a (norflurano), etanolo, glicerolo.

INDICAZIONI

Controllo dell'evoluzione della malattia asmatica e delle condizioni di broncostenosi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al beclometasone dipropionato, ai cortisonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti di CLENIL JET elencati al paragrafo 6.1;attacco asmatico; tubercolosi polmonare attiva o quiescente; herpes simplex.

POSOLOGIA

Posologia: in genere 2 inalazioni di Clenil Jet 250 mcg 2 volte al giorno. Se ritenuto piu' opportuno, la posologia puo' essere frazionata anche a 1 inalazione 4 volte al giorno. In caso di necessita' si puo' aumentare fino a 2 inalazioni di Clenil Jet 250 mcg 3-4 volte al giorno. La terapia con Clenil Jet 250 mcg non va interrotta bruscamente. Popolazione pediatrica: Clenil Jet 250 mcg non e' adatto per l'utilizzo della popolazione pediatrica. Modo di somministrazione. Nell'uso seguire attentamente le seguenti istruzioni: 1) JET in posizione chiusa; 2)togliere la chiusura di protezione dal JET e impugnare l'erogatore; 3) effettuare un'espirazione completa e quindi collocare il boccaglio fra le labbra ben chiuse; 4) premere con l'indice sul contenitore sottopressione ed inspirare profondamente anche dopo pochi istanti (e' possibile effettuare anche piu' atti respiratori attraverso il JET); 5) terminata l'inspirazione trattenere il respiro piu' a lungo possibile erichiudere il JET con l'apposita chiusura di protezione; 6) il JET deve essere tenuto pulito: la pulizia va effettuata con acqua tiepida, dopo aver estratto il contenitore sotto pressione.

CONSERVAZIONE

Il contenitore sotto pressione non va forato, non deve essere avvicinato, anche se vuoto, a fonti di calore, non deve essere congelato e non deve essere esposto alla luce solare diretta. Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

I pazienti devono essere istruiti sul corretto uso dell'inalatore, per assicurare che il farmaco raggiunga le aree bersaglio all'interno dei polmoni. Clenil Jet 250 mcg non e' efficace nelle crisi d'asma in atto; costituisce invece un trattamento di fondo della malattia asmaticaper cui deve essere assunto regolarmente alle dosi prescritte e finche' il medico lo ritenga opportuno, anche durante le fasi asintomatiche. Nelle crisi d'asma in atto e' necessario utilizzare un broncodilatatore (somministrato per via inalatoria) ad azione rapida. I pazienti devono essere avvertiti di tenere a disposizione questo tipo di medicinale. L'asma grave richiede regolari controlli medici, che includano tests di funzionalita' polmonare, essendoci il rischio di attacchi gravi o anche mortali. Occorre istruire il paziente affinche' si rivolga a un medico qualora il trattamento broncodilatatore ad azione rapida diventasse meno efficace (o se avesse bisogno di piu' inalazioni del solito), perche' questo potrebbe essere indice di un peggioramento del controllo della malattia asmatica. In questa situazione, i pazienti devonoessere rivalutati e occorre considerare la possibilita' di aumentare la terapia antiinfiammatoria (ad esempio aumentare la dose dei corticosteroidi inalatori o inserire un ciclo con corticosteroidi orali). Le gravi esacerbazioni dell'asma devono essere trattate in modo convenzionale, ad esempio aumentando la dose di beclometasone dipropionato inalato, somministrando uno steroide sistemico (se necessario) e/o un antibiotico appropriato in caso di infezione, in associazione a una terapia a base di b-agonisti. Non si deve interrompere bruscamente il trattamento con beclometasone dipropionato. Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilita' rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita neibambini e adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta, glaucoma e, piu' raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansieta', depressione o aggressivita' (particolarmente nei bambini). E' importante quindi che la dose dei corticosteroidi per inalazione sia la piu' bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell'asma. I pazienti che ricevono dosi elevate devono essere strettamente valutati e la dose gradualmente ridotta. Il monitoraggio della riserva surrenalica puo' anche essere necessario. La condotta del trattamento nei pazienti gia' sotto corticoterapia sistemica necessita di precauzioni particolari e di una stretta sorveglianza medica, dato che la riattivazione della funzionalita'' surrenalica, soppressa dalla prolungata terapia corticosteroidea sistemica, e' lenta. E' in ogni caso necessario che la malattia sia relativamente "stabilizzata" con il trattamento sistemico. Inizialmente Clenil Jet 250 mcg va somministrato continuando il trattamento sistemico; approssimativamente dopo una settimana questo va progressivamente ridotto controllando il paziente ad intervalli regolari (in particolare vanno effettuati periodici esami della funzionalita'' cortico-surrenalica) e modificando la posologia di Clenil Jet 250 mcg a seconda dei risultati ottenuti. Durante i periodi di stress o di grave attacco asmatico i pazienti, sottoposti a tale passaggio, dovranno avere un trattamento supplementare di steroidi sistemici. L'entita' della riduzione deve corrispondere alla dose di mantenimento dello steroide sistemico. La riduzione della dose non deve essere superiore a 1 mg di prednisolone (o equivalente) nei pazienti in trattamento con una dose di mantenimento di 10 mg al giorno, o meno. Riduzioni piu' consistenti possono essere appropriate con dosi di mantenimento piu' alte. Le riduzioni del dosaggio orale devono essere implementate a intervalli non inferiori a una settimana. Alcuni pazienti manifestano malessere durante la sospensione del trattamento con corticosteroidi sistemici, anche se la loro funzionalita' respiratoria rimane immodificata o addirittura migliora. Occorre incoraggiare questi pazienti a proseguire il trattamento con beclometasone dipropionato per via inalatoria e continuare la sospensione dello steroide sistemico, a meno che non sussistano segni clinici oggettivi di insufficienza surrenale. I pazienti che hanno smesso il trattamento con corticosteroidi orali e che presentano una disfunzione surrenalica possono avere necessita' di un trattamento supplementare con steroidi sistemici in situazioni di crisi (ad esempio nel caso di peggioramento dell'attacco d'asma, nel caso di infezioni del torace, patologie maggiori concomitanti, interventi chirurgici, traumi). La sostituzione del trattamento a base di steroidi sistemici con la terapia inalatoria puo' talvolta rendere manifeste allergie quali rinite allergica o eczema, controllati in precedenza con la terapia sistemica. Queste allergie devono essere trattate con antistaminici e/o preparazioni locali, inclusi gli steroidi per uso locale. Il trattamento con corticosteroidi puo' mascherare alcuni sintomi di tubercolosi polmonare e altre condizioni delle vie respiratorie di origine batteriche, cosi' come infezioni delle vie respiratorie fungine e virali. La tubercolosi polmonare puo' anche essere riattivata a seguito della (re)introduzione dei corticosteroidi per via inalatoria. Occorre considerare questo rischio quando la malattia asmatica viene trattata in pazienti affetti da infezioni delle vie respiratorie, nei quali sia l'asma che l'infezione devono essere trattate in modo appropriato. Prestare attenzione nel trattamento di pazienti affetti da anomalie polmonari quali bronchiectasie e pneumoconiosi, a causa della possibilita' di infezioni micotiche. Si deve raccomandare ai pazienti di risciacquare accuratamente la bocca con acqua dopo l'uso in modo da ridurre la frequenza di infezioni da Candida.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi d'interazione. L'uso concomitante consteroidi sistemici o intranasali porta ad un effetto additivo della soppressione della funzionalita' surrenalica. Clenil Jet 250 mcg contiene una piccola quantita' di etanolo. Esiste la teorica possibilita' diun'interazione con disulfiram o metronidazolo, in soggetti particolarmente sensibili in trattamento con tali farmaci. Beclometasone dipendein misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale interazioni sono improbabili; tuttavia, poiche' non puo' essere esclusa la possibilita' di effetti sistemici con l'utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir,cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l'uso di tali agenti.

EFFETTI INDESIDERATI

Non e' stato riferito alcun grave effetto collaterale in seguito all'uso del prodotto alle dosi consigliate. Gli eventi avversi sono elencati di seguito per sistemi e organi secondo MeDRA. Le frequenze sono definite nel modo seguente: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), rara (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<=1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni.Molto comune: candidiasi orale (bocca e gola). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' con i seguenti sintomi: eruzione cutanea, orticaria, prurito, eritema; molto rara: edema oculare, della faccia, delle labbra e della gola. Patologie endocrine. Molto rara: soppressione surrenale. Patologie del sistema nervoso. Non nota: cefalea. Patologie dell'occhio. Molto rara: cataratta*, glaucoma*; non nota: visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: raucedine, irritazione della gola; molto rara: broncospasmo paradosso, sibilo, dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali. Molto rara: bocca secca; non nota: nausea, ulcera peptica. Esami diagnostici. Molto rara: densita' ossea ridotta*. Disturbi psichiatrici (vedere paragrafo 4.4 "avvertenze speciali eprecauzioni di impiego"). Non nota: iperattivita' psicomotoria*, disturbi del sonno*, ansieta'*, depressione*, aggressivita'*, disturbo di comportamento* (prevalentemente nei bambini). Popolazione pediatrica. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Molto rara: ritardo di crescita*. *Le reazioni sistemiche rappresentano una possibile risposta ai corticosteroidi inalatori, in particolare quando viene prescritta una dose elevata per un periodo di tempo prolungato (sezione 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego"). Comecon altre terapie inalatorie, dopo somministrazione della dose si puo' verificare broncospasmo paradosso con aumento immediato del respiro ansimante e affannoso e tosse. In questo caso, occorre trattare immediatamente con un broncodilatatore inalatorio ad azione immediata e sospendere immediatamente il trattamento con beclometasone dipropionato. L'incidenza di candidiasi della bocca e della gola aumenta con dosi superiori a 400 microgrammi di beclometasone dipropionato al giorno. E' piu' probabile che questa complicazione si sviluppi in pazienti con alti livelli di Candida precipitins nel sangue, indice di una precedente infezione. I pazienti possono trarre beneficio risciacquando accuratamente la bocca con acqua dopo l'inalazione. La candidosi sintomatica puo' essere trattata con terapia antimicotica locale durante il trattamento con beclometasone dipropionato. La raucedine e' reversibile e scompare dopo l'interruzione del trattamento e/o riposo della voce. Si puo' raccomandare ai pazienti di risciacquare la bocca con acqua immediatamente dopo l'inalazione. Altri effetti collaterali sistemici sono oltremodo improbabili alle dosi consigliate. I pazienti vanno comunque tenuti sotto stretto controllo nel corso di trattamenti prolungati, al fine di accertare tempestivamente l'eventuale comparsa di manifestazioni sistemiche (quali osteoporosi, ulcera peptica, segni di insufficienza corticosurrenale secondaria, quali ipotensione e perdita di peso), al fine di evitare in quest'ultima evenienza gravissimi incidenti da iposurrenalismo acuto. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Aglioperatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita': studi sugli effetti del propellente HFA 134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale negli animali non hanno evidenziato eventi avversi clinicamente rilevanti. E' pertanto improbabile che si verifichino eventi avversi nell'uomo. Gravidanza: nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Non vi sono dati sufficienti sulla sicurezza di impiego del beclometasone dipropionato o del propellente HFA 134a in gravidanza nella specie umana. Allattamento: la somministrazione del prodotto durante la gravidanza e l'allattamento dovrebbe essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera i rischi potenziali per il feto o il bambino. I bambini nati da madri che abbiano ricevuto sostanziali dosi di corticosteroidi per via inalatoria durante la gravidanza devono essere attentamente osservati per svelare un eventuale insufficienza surrenalica.

Codice: 028825014
Codice EAN:

Codice ATC: R03BA01
  • Sistema respiratorio
  • Farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie
  • Altri farm. per disturbi ostruttivi vie respir. per aerosol
  • Glicocorticoidi
  • Beclometasone
Temperatura di conservazione: non superiore a +30 gradi, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore
Forma farmaceutica: SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BOMBOLETTA

SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE

36 MESI

BOMBOLETTA