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COPAXONE SC 12SIR 40MG/ML Produttore: TEVA ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

COPAXONE 40 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori.

PRINCIPI ATTIVI

1 siringa preriempita (1 ml) di soluzione iniettabile contiene 40 mg di glatiramer acetato*, equivalenti a 36 mg di glatiramer. * Glatiramer acetato e' il sale acetato di polipeptidi sintetici contenente quattro aminoacidi naturali: acido L-glutammico, L-alanina, L-tirosina e L-lisina, in ambiti di frazione molare rispettivamente di 0,129-0,153, 0,392-0,462, 0,086-0,100 e 0,300-0,374. Il peso molecolare medio di glatiramer acetato e' compreso fra 5.000-9.000 dalton. A causa della sua complessita' compositiva, nessun polipeptide specifico puo' essere completamente caratterizzato, anche in termini di sequenza amminoacidica,sebbene la composizione finale di glatiramer acetato non e' del tuttocasuale. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Copaxone e' indicato per il trattamento di forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) (vedere paragrafo 5.1 per informazioni importanti sulla popolazione in cui e' stata stabilita l'efficacia). Copaxone non e' indicato in pazienti affetti da SM progressiva primaria o secondaria.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Copaxone e' controindicato nelle seguenti condizioni: - Ipersensibilita' al principio attivo (glatiramer acetato) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

L'inizio del trattamento con Copaxone deve essere supervisionato da un neurologo o da un medico esperto nel trattamento della SM. Posologia: la posologia raccomandata negli adulti e' di 40 mg di glatiramer acetato (una siringa preriempita), somministrato come iniezione sottocutanea tre volte alla settimana a distanza di almeno 48 ore l'una dall'altra. Attualmente non si sa per quanto tempo il paziente debba essere trattato. Una decisione concernente il trattamento a lungo termine deveessere presa caso per caso dal medico curante. Compromissione renale:Copaxone non e' stato studiato specificamente in pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4). Anziani: Copaxone non e' stato studiato specificamente nell'anziano. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di glatiramer acetato nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Non essendoci abbastanza informazioni disponibili sull'uso di Copaxone 40 mg/ml TIW in bambini e adolescenti sotto i 18 anni non e' possibile farne alcuna raccomandazione d'uso. Di conseguenza, Copaxone 40 mg/ml TIW non deve essere utilizzato in questa popolazione. Modo di somministrazione: Copaxone e' per uso sottocutaneo. I pazienti devono essere istruiti sulle tecniche di auto-iniezione e devono essere seguiti da un operatore sanitario la prima volta chesi iniettano da soli il prodotto e nei 30 minuti successivi. Deve essere scelta una diversa sede per ogni iniezione, in modo da ridurre le possibilita' di un'eventuale irritazione o di dolore nella sede dell'iniezione. Le sedi dell'auto-iniezione comprendono l'addome, le braccia, le anche e le cosce. Se i pazienti desiderano effettuare l'iniezionecon un dispositivo di iniezione, e' disponibile il dispositivo CSYNC.Il dispositivo CSYNC e' un autoiniettore da utilizzare con le siringhe preriempite di Copaxone e non e' stato testato con altre siringhe preriempite. Il dispositivo CSYNC deve essere utilizzato come raccomandato nelle informazioni fornite dal produttore del dispositivo.

CONSERVAZIONE

Tenere le siringhe preriempite nell'imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Se non e' possibile conservare le siringhe preriempite in frigorifero, esse possono essere conservate tra 15 gradi C e 25 gradi C, una sola volta fino ad un massimo di 1 mese. Dopo questo mese, se le siringhe preriempite di Copaxone non sono state usate esono ancora nella loro confezione originale devono essere messe in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).

AVVERTENZE

Copaxone deve essere somministrato esclusivamente per via sottocutanea. Copaxone non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare. Il medico curante deve spiegare al paziente che, entro alcuniminuti dopo l'iniezione di Copaxone, puo' verificarsi una reazione associata ad almeno uno dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazioni o tachicardia (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di questi sintomi e' di breve durata e si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza. Se simanifesta un evento avverso grave, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con Copaxone e contattare il medico curante o un medico del pronto soccorso. Un trattamento sintomatico puo' essere istituito a discrezione del medico. Non vi sono evidenze che suggeriscano che qualche particolare gruppo di pazienti sia esposto ad un rischio speciale di queste reazioni. Tuttavia bisogna esercitare cautela quando si somministra Copaxone a pazienti con disturbi cardiaci pre-esistenti. Questi pazienti devono essere seguiti regolarmente durante il trattamento. Raramente sono state segnalate convulsioni e/o reazioni anafilattoidi o allergiche. Raramente possono verificarsi serie reazionidi ipersensibilita' (ad es. broncospasmo, anafilassi od orticaria). Se le reazioni sono gravi, bisogna istituire un trattamento appropriatoe bisogna sospendere Copaxone. Anticorpi reattivi contro glatiramer acetato sono stati riconosciuti nel siero di pazienti durante il trattamento cronico giornaliero con Copaxone. I livelli massimi sono stati raggiunti dopo una durata media del trattamento di 3-4 mesi e, successivamente, sono diminuiti e si sono stabilizzati ad un livello leggermente superiore a quello basale. Non vi sono prove che facciano ritenere che questi anticorpi reattivi contro glatiramer acetato siano neutralizzanti o che la loro formazione influenzi probabilmente l'efficacia clinica di Copaxone. In pazienti con danno renale, la funzione renale deve essere monitorata durante il trattamento con Copaxone. Sebbene non vi siano prove di un deposito a livello glomerulare di immunocomplessinei pazienti, non si puo' escludere tale possibilita'. Nell'esperienza post-marketing con Copaxone sono stati segnalati rari casi di danno epatico grave (inclusi epatite con ittero, insufficienza epatica e, incasi isolati, necessita' di trapianto di fegato). Il danno epatico sie' verificato da giorni ad anni dopo l'inizio del trattamento con Copaxone. La maggior parte dei casi di danno epatico grave si sono risolti con l'interruzione del trattamento. In alcuni casi, queste reazioni si sono verificate in presenza di consumo eccessivo di alcol, presenzao anamnesi di danno epatico e uso di altri farmaci potenzialmente epatotossici. I pazienti devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali segni di danno epatico, e devono essere istruiti a rivolgersi immediatamente al medico qualora insorgano sintomi di danno epatico. In caso di danno epatico clinicamente significativo, si deve prendere in considerazione la sospensione di Copaxone.

INTERAZIONI

Le interazioni fra Copaxone e altri farmaci non sono state valutate formalmente. Non sono disponibili i dati sull'interazione con l'interferone beta. In pazienti trattati con Copaxone che ricevevano una concomitante somministrazione di corticosteroidi e' stata osservata un'aumentata incidenza di reazioni nella sede dell'iniezione. Uno studio in vitro fa ritenere che glatiramer acetato in circolo si leghi in misura elevata alle proteine plasmatiche, ma che non venga spostato dalla fenitoina o dalla carbamazepina e che non sposti esso stesso la fenitoina o la carbamazepina. Tuttavia, dato che Copaxone ha, teoricamente, la possibilita' di alterare la distribuzione delle sostanze legate alle proteine, deve essere accuratamente monitorato l'impiego concomitante ditali prodotti medicinali.

EFFETTI INDESIDERATI

La maggior parte dei dati di sicurezza e' stata ottenuta con Copaxone20 mg/ml somministrato come iniezione sottocutanea una volta al giorno. Questo paragrafo presenta i dati di sicurezza ottenuti in quattro studi controllati verso placebo su Copaxone 20 mg/ml somministrato una volta al giorno e in uno studio controllato verso placebo su Copaxone 40 mg/ml somministrato tre volte alla settimana. Non e' stato effettuato un confronto diretto nello stesso studio tra la sicurezza di Copaxone 20 mg/ml (somministrato una volta al giorno) e quella di Copaxone 40 mg/ml (somministrato tre volte alla settimana). Copaxone 20 mg/ml (somministrato una volta al giorno) In tutti gli studi clinici su Copaxone 20 mg/ml le reazioni avverse osservate piu' frequentemente sono state reazioni nella sede dell'iniezione che sono state segnalate dalla maggior parte dei pazienti trattati con Copaxone. In studi controllati,la percentuale di pazienti che hanno riferito queste reazioni, almenouna volta, era piu' elevata dopo trattamento con Copaxone 20 mg/ml (70%) rispetto a quanto segnalato dopo iniezioni di un placebo (37%). Lereazioni segnalate piu' di frequente nella sede dell'iniezione, riportate con maggior frequenza nei pazienti trattati con Copaxone 20 mg/mlrispetto ai pazienti trattati con placebo, erano: eritema, dolore, presenza di masse, prurito, edema, infiammazione e ipersensibilita'. Come reazione immediata dopo l'iniezione e' stata descritta una reazione associata ad almeno uno o piu' dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazione o tachicardia (vedere paragrafo 4.4). Questa reazione puo' verificarsi entro alcuni minuti dopo l'iniezione di Copaxone. Almeno un componente di questareazione immediata dopo l'iniezione e' stato segnalato almeno una volta dal 31% dei pazienti trattati con Copaxone 20 mg/ml rispetto al 13%del gruppo trattato con placebo. Le reazioni avverse identificate dagli studi clinici e dall'esperienza successiva all'immissione in commercio vengono presentate nell'elenco riportata qui di seguito. I dati dastudi clinici derivano da quattro studi clinici-pivotal, in doppio cieco, controllati con placebo, eseguiti su un totale di 512 pazienti trattati con Copaxone 20 mg/giorno e di 509 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi. Tre studi hanno incluso un totale di 269 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) trattati con Copaxone 20 mg/giorno e 271 pazienti trattati con placebo fino a 35 mesi. Il quarto studio, eseguito in pazienti che avevano manifestato un primo episodio clinico e che erano considerati essere ad alto rischio di sviluppare SM clinicamente definita, ha incluso 243 pazienti trattati con Copaxone 20 mg/giorno e 238 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni, influenza; comune: bronchite, gastroenteriti, herpes simplex, otite media, rinite, ascesso dentale, candidiasi vaginale*; non comune: ascessi, cellulite, foruncolosi, herpes zoster, pielonefrite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: neoplasie benigne della pelle, neoplasie; non comune: cancro della pelle. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: linfoadenopatia*; non comune: leucocitosi, leucopenia, splenomegalia, trombocitopenia, morfologia linfocitaria anormale. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'. Patologie endocrine. Non comune: gozzo, ipertiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento di peso*; non comune: intolleranza all'alcool, gotta, iperlipidemia, aumento dei livelli di sodio nel sangue, diminuzione dei livelli sierici di ferritina. Disturbi psichiatrici. Molto comune: ansia*, depressione;comune: nervosismo; non comune: sogni anormali, stato confusionale, euforia, allucinazioni, ostilita', comportamenti maniacali, disturbi della personalita', tentativi di suicidio. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: disgeusia, ipertonia, emicrania, disordini della parola, sincope, tremore*; non comune: sindrome del tunnelcarpale, disturbi cognitivi, convulsioni, disgrafia, dislessia, distonia, disfunzione motoria, mioclono, nevriti, blocco neuromuscolare, nistagmo, paralisi, paralisi del nervo peroneale, stupor, difetti del campo visivo. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, disturbi oculari*; non comune: cataratta, lesione alla cornea, occhi secchi, emorragie oculari, ptosi palpebrali, midriasi, atrofia ottica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: disturbi dell'orecchio. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni*, tachicardia*; non comune: extrasistole, bradicardia sinusale, tachicardia parossistica. Patologie vascolari. Molto comune: vasodilatazione*; non comune: vene varicose. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea*; comune:tosse, rinite stagionale; non comune: apnea, epistassi, iperventilazione, laringospasmo, patologie polmonari, sensazione di soffocamento. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea*; comune: patologie ano-rettali, costipazione, carie dentali, dispepsia, disfagia, incontinenza fecale, vomito*; non comune: colite, polipi al colon, enterocoliti, eruttazione, ulcera esofagea, periodontite, emorragie rettali, ingrossamento delle ghiandole salivari. Patologie epatobiliari. Comune: test di funzionalita' epatica anormale; non comune: colelitiasi, epatomegalia; raro: epatite tossica, danno epatico; non nota: insufficienza epatica*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea *; comune: ecchimosi, iperidrosi, prurito, patologie della cute*, orticaria; non comune: angioedema, dermatite da contatto, eritema nodoso, nodulo cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia, dolore alla schiena*; comune: dolore al collo; non comune: artrite, borsite, doloreal fianco, atrofia muscolare, osteoartrite. Patologie renali ed urinarie. Comune: urgenza minzionale, pollachiuria, ritenzione urinaria; non comune: ematuria, nefrolitiasi, patologie del tratto urinario, disturbi urinari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: ingorgo mammario, disfunzione erettile, prolasso pelvico, priapismo, disfunzioni della prostata, striscio cervicale anormale, disturbo testicolare, emorragie vaginali, disturbi vulvovaginali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia, dolore al petto*, reazioni al sito di iniezione*^s,dolore*; comune: brividi*, edema facciale*, atrofia nella sede dell'iniezione^#, reazioni locali*, edema periferico, edema, piressia; non comune: cisti, effetti tipo postumi da sbornia, ipotermia, reazione immediata dopo l'iniezione, infiammazione, necrosi nella sede dell'iniezione, disturbi delle mucose.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: gli studi sugli animali non hanno mostrato una tossicita'riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). I dati attuali sull'uso di Copaxone 20 mg/ml nelle donne in gravidanza indicano assenza di malformazioni o tossicita' fetale /neonatale. I dati sull'uso di Copaxone 40 mg/ml sono coerenti con questi risultati. Ad oggi, non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. A scopo precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di Copaxone durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi il rischio per il feto. Allattamento: le proprieta'fisico-chimiche e il basso assorbimento orale suggeriscono che l'esposizione di neonati/bambini a glatiramer acetato attraverso il latte materno umano e' trascurabile. Uno studio retrospettivo non interventistico su 60 bambini allattati al seno da madri esposte a glatiramer acetato rispetto a 60 bambini allattati al seno da madri non esposte ad alcuna terapia modificante la malattia e dati umani post-marketing limitati non hanno mostrato effetti negativi del glatiramer acetato. Copaxone puo' essere utilizzato durante l'allattamento.

Codice: 035418060
Codice EAN:

Codice ATC: L03AX13
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunostimolanti
  • Altri immunostimolanti
  • Glatiramer acetato
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

SIRINGA