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COPAXONE SC 28SIR 20MG/ML Produttore: TEVA ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

COPAXONE 20 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori, altri immunostimolanti.

PRINCIPI ATTIVI

1 siringa preriempita (1 ml) di soluzione iniettabile contiene 20 mg di glatiramer acetato*, equivalenti a 18 mg di glatiramer. * Glatiramer acetato e' il sale acetato di polipeptidi sintetici, contenenti quattro amminoacidi naturali: acido L-glutammico, L-alanina, L-tirosina e L-lisina, in ambiti di frazione molare rispettivamente di 0,129-0,153,0,392-0,462, 0,086- 0,100 e 0,300-0,374. Il peso molecolare medio di glatiramer acetato e' compreso fra 5.000 e 9.000 dalton. A causa dellasua complessita' compositiva, nessun polipeptide specifico puo' essere completamente caratterizzato, anche in termini di sequenza amminoacidica, sebbene la composizione finale di glatiramer acetato non e' del tutto casuale. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Copaxone e' indicato per il trattamento di forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) (vedere paragrafo 5.1 per informazioni importanti sulla popolazione in cui e' stata stabilita l'efficacia). Copaxone non e' indicato in pazienti affetti da SM progressiva primaria o secondaria.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Copaxone e' controindicato nelle seguenti condizioni: ipersensibilita' al principio attivo (glatiramer acetato) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

L'inizio del trattamento con Copaxone deve essere supervisionato da un neurologo o da un medico esperto nel trattamento della SM. Posologia: la posologia raccomandata negli adulti e' di 20 mg di glatiramer acetato (una siringa preriempita), somministrato come iniezione sottocutanea una volta al giorno. Attualmente non si sa per quanto tempo il paziente debba essere trattato. Una decisione concernente il trattamento a lungo termine deve essere presa caso per caso dal medico curante. Compromissione renale: Copaxone non e' stato studiato specificamente in pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4). Anziani: Copaxone non e' stato studiato specificamente nell'anziano. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di glatiramer acetato nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. Tuttavia, gli scarsi dati pubblicati suggeriscono che il profilo di sicurezza in adolescenti da 12 a 18 anni che ricevono 20 mg di Copaxone al giorno sottocute sia simile a quello osservato negli adulti. Non essendoci abbastanza informazioni disponibili sull'uso di Copaxone in bambini sotto i 12 anninon e' possibile farne alcuna raccomandazione d'uso. Di conseguenza, Copaxone non deve essere utilizzato in questa popolazione. Modo di somministrazione: Copaxone e' per uso sottocutaneo. I pazienti devono essere istruiti sulle tecniche di auto-iniezione e devono essere seguiti da un operatore sanitario la prima volta che si iniettano da soli il prodotto e nei 30 minuti successivi. Deve essere scelta una diversa sede per ogni iniezione, in modo da ridurre le possibilita' di un'eventuale irritazione o di dolore nella sede dell'iniezione. Le sedi dell'auto-iniezione comprendono l'addome, le braccia, le anche e le cosce. Se i pazienti desiderano effettuare l'iniezione con un dispositivo di iniezione, e' disponibile il dispositivo CSYNC. Il dispositivo CSYNC e' un autoiniettore da utilizzare con le siringhe preriempite di Copaxone e non e' stato testato con altre siringhe preriempite. Il dispositivo CSYNC deve essere utilizzato come raccomandato nelle informazioni fornite dal produttore del dispositivo.

CONSERVAZIONE

Tenere le siringhe preriempite nell'imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Se non e' possibile conservare le siringhe preriempite in frigorifero, esse possono essere conservate tra 15 gradi C e 25 gradi C una sola volta fino ad un massimo di 1 mese. Dopo questo mese, se le siringhe preriempite di Copaxone 20 mg/ml non sono stateusate e sono ancora nella loro confezione originale devono essere messe in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).

AVVERTENZE

Copaxone deve essere somministrato esclusivamente per via sottocutanea. Copaxone non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare. Il medico curante deve spiegare al paziente che, entro alcuniminuti dopo l'iniezione di Copaxone, puo' verificarsi una reazione associata ad almeno uno dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazioni o tachicardia (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di questi sintomi e' di breve durata e si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza. Se simanifesta un evento avverso grave, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con Copaxone e contattare il medico curante o un medico del pronto soccorso. Un trattamento sintomatico puo' essere istituito a discrezione del medico. Non vi sono evidenze che suggeriscano che qualche particolare gruppo di pazienti sia esposto ad un rischio speciale in seguito a queste reazioni. Tuttavia bisogna esercitare cautela quando si somministra Copaxone a pazienti con disturbi cardiaci pre-esistenti. Questi pazienti devono essere seguiti regolarmente durante il trattamento. Raramente sono state segnalate convulsioni e/o reazioni anafilattoidi o allergiche. Raramente possono verificarsi serie reazioni di ipersensibilita' (ad es. broncospasmo, anafilassi od orticaria). Se le reazioni sono gravi, bisogna istituire un trattamento appropriato e bisogna sospendere Copaxone. Anticorpi reattivi contro glatiramer acetato sono stati riconosciuti nel siero di pazienti duranteil trattamento cronico giornaliero con Copaxone. I livelli massimi sono stati raggiunti dopo una durata media del trattamento di 3-4 mesi e, successivamente, sono diminuiti e si sono stabilizzati ad un livelloleggermente superiore a quello basale. Non vi sono prove che faccianoritenere che questi anticorpi reattivi contro glatiramer acetato siano neutralizzanti o che la loro formazione influenzi probabilmente l'efficacia clinica di Copaxone. In pazienti con compromissione renale, lafunzione renale deve essere monitorata durante il trattamento con Copaxone. Sebbene non vi siano prove di un deposito a livello glomerularedi immunocomplessi nei pazienti, non si puo' escludere tale possibilita'. Sono stati segnalati rari casi di danno epatico grave (inclusi epatite con ittero, insufficienza epatica e, in casi isolati, necessita'di trapianto di fegato)). Il danno epatico si e' verificato da giorniad anni dopo l'inizio del trattamento con Copaxone. La maggior parte dei casi di danno epatico grave si sono risolti con l'interruzione deltrattamento. In alcuni casi, queste reazioni si sono verificate in presenza di consumo eccessivo di alcol, presenza o anamnesi di danno epatico e uso di altri farmaci potenzialmente epatotossici. I pazienti devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali segni di danno epatico, e devono essere istruiti a rivolgersi immediatamente al medico qualora insorgano sintomi di danno epatico. In caso di danno epatico clinicamente significativo, si deve prendere in considerazione lasospensione di Copaxone.

INTERAZIONI

Le interazioni fra Copaxone e altri farmaci non sono state valutate formalmente. Osservazioni provenienti da studi clinici esistenti e dall'esperienza post-marketing non suggeriscono alcuna interazione significativa di Copaxone con le terapie comunemente usate in pazienti con SM, incluso l'uso concomitante di corticosteroidi per un massimo di 28 giorni. Uno studio in vitro fa ritenere che glatiramer acetato in circolo si leghi in misura elevata alle proteine plasmatiche, ma che non venga spostato dalla fenitoina o dalla carbamazepina e che non sposti esso stesso la fenitoina o la carbamazepina. Tuttavia, dato che Copaxoneha, teoricamente, la possibilita' di alterare la distribuzione delle sostanze legate alle proteine, deve essere accuratamente monitorato l'impiego concomitante di tali prodotti medicinali.

EFFETTI INDESIDERATI

In tutti gli studi clinici le reazioni avverse osservate piu' frequentemente sono state reazioni nella sede dell'iniezione, che sono state segnalate dalla maggior parte dei pazienti trattati con Copaxone. In studi controllati, la percentuale di pazienti che hanno riferito questereazioni, almeno una volta, era piu' elevata dopo trattamento con Copaxone (70%) rispetto a quanto segnalato dopo iniezioni di un placebo (37%). Le reazioni segnalate piu' di frequente nella sede dell'iniezione, negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing, erano: eritema, dolore, presenza di masse, prurito, edema, infiammazione, ipersensibilita' e rari casi di lipoatrofia e necrosi cutanea. Come reazione immediata dopo l'iniezione e' stata descritta una reazione associata ad almeno uno o piu' dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazione o tachicardia (vedere paragrafo 4.4). Questa reazione puo' verificarsi entro alcuni minuti dopo l'iniezione di Copaxone. Almeno un componente di questa reazione immediata dopo l'iniezione e' stato segnalato almeno una volta dal 31% dei pazienti trattati con Copaxone rispetto al 13% del gruppo trattato con placebo. Le reazioni avverse identificate dagli studi clinici e dall'esperienza successiva all'immissione in commercio vengono presentatenella tabella riportata qui di seguito. I dati da studi clinici derivano da quattro studi clinici-pivotal, in doppio cieco, controllati conplacebo, eseguiti su un totale di 512 pazienti trattati con Copaxone e di 509 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi. Tre studi hannoincluso un totale di 269 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) trattati con Copaxone e 271 pazienti trattati con placebo fino a 35 mesi. Il quarto studio, eseguito in pazienti cheavevano manifestato un primo episodio clinico e che erano consideratiessere ad alto rischio di sviluppare SM clinicamente definita, ha incluso 243 pazienti trattati con Copaxone e 238 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni, influenza; comune: bronchite, gastroenteriti, herpes simplex, otite media, rinite, ascesso dentale, candidiasi vaginale*; non comune: ascessi, cellulite, foruncolosi, herpes zoster, pielonefrite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: neoplasie benigne della pelle, neoplasie; non comune: cancro della pelle.Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: linfoadenopatia*; noncomune: leucocitosi, leucopenia, splenomegalia, trombocitopenia, morfologia linfocitaria anormale. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'. Patologie endocrine. Non comune: gozzo, ipertiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento di peso*; non comune: intolleranza all'alcool, gotta, iperlipidemia, aumento dei livelli di sodio nel sangue, diminuzione dei livelli sierici di ferritina. Disturbi psichiatrici. Molto comune: ansia*, depressione; comune: nervosismo; non comune: sogni anormali, stato confusionale, euforia, allucinazioni, ostilita', comportamenti maniacali, disturbi della personalita', tentativi di suicidio. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: disgeusia, ipertonia, emicrania, disordini della parola, sincope, tremore*; non comune: sindromedel tunnel carpale, disturbi cognitivi, convulsioni, disgrafia, dislessia, distonia, disfunzione motoria, mioclono, nevriti, blocco neuromuscolare, nistagmo, paralisi, paralisi del nervo peroneale, stupore, difetti del campo visivo. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, disturbi oculari*; non comune: cataratta, lesione alla cornea, occhi secchi, emorragie oculari, ptosi palpebrali, midriasi, atrofia ottica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: disturbi dell'orecchio. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni*, tachicardia*; non comune: extrasistole, bradicardia sinusale, tachicardia parossistica. Patologie vascolari. Molto comune: vasodilatazione*; non comune: vene varicose. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea*; comune: tosse, rinite stagionale; non comune: apnea, epistassi, iperventilazione, laringospasmo, patologie polmonari, sensazione di soffocamento. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea*; comune:patologie ano-rettali, costipazione, carie dentali, dispepsia, disfagia, incontinenza fecale, vomito*; non comune: colite, polipi al colon,enterocoliti, eruttazione, ulcera esofagea, periodontite, emorragie rettali, ingrossamento delle ghiandole salivari. Patologie epatobiliari. Comune: test di funzionalita' epatica anormale; non comune: colelitiasi, epatomegalia; raro: epatite tossica, danno epatico; non nota: insufficienza epatica*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea *; comune: ecchimosi, iperidrosi, prurito, patologie della cute*, orticaria; non comune: angioedema, dermatite da contatto, eritema nodoso, nodulo cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia, dolore alla schiena*; comune: dolore al collo; non comune: artrite, borsite, dolore al fianco, atrofia muscolare, osteoartrite. Patologie renali ed urinarie. Comune: urgenza minzionale, pollachiuria, ritenzione urinaria; non comune: ematuria, nefrolitiasi, patologie del tratto urinario, disturbi urinari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: ingorgo mammario, disfunzione erettile, prolassopelvico, priapismo, disfunzioni della prostata, striscio cervicale anormale, disturbo testicolare, emorragie vaginali, disturbi vulvovaginali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia, dolore al petto*, reazioni al sito di iniezione*^s, dolore*; comune: brividi*, edema facciale*, atrofia nellasede dell'iniezione^#, reazioni locali*, edema periferico, edema, piressia; non comune: cisti, effetti tipo postumi da sbornia, ipotermia, reazione immediata dopo l'iniezione, infiammazione, necrosi nella sededell'iniezione, disturbi delle mucose. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: sindrome post-vaccinica. * incidenza superiore al 2% (>2/100) nel gruppo trattato con Copaxone rispetto al gruppo trattato con placebo. Gli effetti indesiderati senza il simbolo * riportano un'incidenza inferiore o uguale al 2%. ^s il termine "reazioni nella sede dell'iniezione" (varie tipologie) include tuttigli effetti indesiderati osservati nella sede dell'iniezione ad eccezione dell'atrofia e della necrosi nella sede dell'iniezione che sono riportati separatamente nell'elenco. ^# include i termini correlati alla lipoatrofia localizzata nella sede dell'iniezione. *In alcuni casi e' stata segnalata necessita' di trapianto di fegato.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: gli studi sugli animali non hanno mostrato una tossicita'riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). I dati attuali sulle donne in gravidanza indicano che Copaxone non causa malformazioni o tossicita' fetale /neonatale. Ad oggi, non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. A scopo precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di Copaxone durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi ilrischio per il feto. Allattamento: le proprieta' fisico-chimiche e ilbasso assorbimento orale suggeriscono che l'esposizione di neonati/bambini a glatiramer acetato attraverso il latte materno umano e' trascurabile. Uno studio retrospettivo non interventistico su 60 bambini allattati al seno da madri esposte a glatiramer acetato rispetto a 60 bambini allattati al seno da madri non esposte ad alcuna terapia modificante la malattia e dati limitati post-marketing sull'uomo non hanno mostrato effetti negativi del glatiramer acetato. Copaxone puo' essere utilizzato durante l'allattamento.

Codice: 035418021
Codice EAN:

Codice ATC: L03AX13
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunostimolanti
  • Altri immunostimolanti
  • Glatiramer acetato
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

SIRINGA