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CUROSURF 2FL 1,5ML 80MG/ML Produttore: CHIESI FARMACEUTICI SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

CUROSURF 80 MG/ML SOSPENSIONE PER INSTILLAZIONE ENDOTRACHOBRONCHIALE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Surfattanti polmonari.

PRINCIPI ATTIVI

Un flaconcino da 1,5 ml contiene: frazione fosfolipidica da polmone suino 120 mg. Un flaconcino da 3 ml contiene: frazione fosfolipidica dapolmone suino 240 mg. Il medicinale e' un surfattante naturale ottenuto da polmoni suini contenente quasi esclusivamente fosfolipidi, in particolare fosfatidilcolina (circa il 70% del contenuto totale di fosfolipidi) e circa 1% di proteine idrofobiche a basso peso molecolare, specifiche del surfattante, SP-B e SP-C.

ECCIPIENTI

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili, sodio idrogeno carbonato (per aggiustamento del pH).

INDICAZIONI

Trattamento dei neonati pre-termine con Sindrome da Distress Respiratorio (RDS). Profilassi dei neonati pre-termine a rischio di RDS.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Fino ad ora non e' nota alcuna controindicazione specifica.

POSOLOGIA

Deve essere usato solo in ambito ospedaliero da personale medico addestrato e con esperienza di terapia intensiva di neonati pre-termine, avendo a disposizione adeguate apparecchiature per la ventilazione e ilmonitoraggio di neonati con RDS. Trattamento: la dose di carico raccomandata e' di 100-200 mg/Kg (1,25-2,5 ml/kg) di peso corporeo somministrata in bolo. E' possibile somministrare dosi supplementari di 100 mg/Kg ciascuna a distanza di almeno 12 ore l'una dall'altra, in neonati che ancora richiedono ventilazione assistita ed ossigeno supplementare(massima dose totale: 300-400 mg/kg). Si raccomanda di iniziare il trattamento il piu' presto possibile una volta stabilita la diagnosi di RDS. Profilassi: 100-200 mg/Kg (1,25-2,5 ml/kg) di peso corporeo somministrati il piu' presto possibile (entro 15') dopo la nascita. Ulteriori dosi di 100 mg/Kg ciascuna possono essere somministrate 6-12 ore dopo la prima dose e successivamente a intervalli di 12 ore in caso di comparsa di RDS che richieda ventilazione meccanica (massima dose totale: 300-400 mg/kg). Modo di somministrazione: disponibile in flaconcinipronti per l'uso da conservare a temperatura compresa fra +2 e +8 gradi C. Al momento dell'uso il flaconcino deve essere portato a temperatura ambiente, ad esempio tenendolo in mano per qualche minuto, ed e' necessario capovolgerlo delicatamente alcune volte, senza agitare, finoa che la sospensione appare omogenea. La sospensione deve essere aspirata dal flaconcino con siringa ed ago sterili secondo le istruzioni. Puo' essere somministrato: scollegando il neonato dal respiratore meccanico. Scollegare il neonato momentaneamente dal respiratore meccanicoe somministrare 1,25 - 2,5 ml/kg (100-200 mg/kg) di sospensione in bolo unico, direttamente nella parte inferiore della trachea tramite tubo endotracheale. Ventilare manualmente per un minuto circa poi ricollegare il neonato al respiratore meccanico con le stesse impostazioni precedenti la somministrazione. Ulteriori dosi (1,25 ml/kg pari a 100 mg/kg) che possono essere richieste si possono somministrare allo stessomodo; oppure senza scollegare il neonato dal respiratore meccanico Somministrare 1,25 - 2,5 ml/kg (100-200 mg/kg) di sospensione in bolo singolo, direttamente nella trachea inferiore passando un catetere attraverso il foro di aspirazione nel tubo endotracheale. Ulteriori dosi (1,25 ml/kg pari a 100 mg/kg) che possono rendersi necessarie si possonosomministrare allo stesso modo. Intubazione Surfattante Estubazione (INSURE): una terza modalita' consiste nell'intubare il neonato al solofine di somministrare il surfattante. Le dosi sono le stesse indicateper le modalita' precedenti. In questo contesto il neonato viene ventilato manualmente e dopo aver somministrato il surfattante ed averlo estubato si puo' applicare la CPAP nasale (Ventilazione a pressione positiva continua). Somministrazione meno invasiva del surfattante con uncatetere sottile (LISA): nei neonati prematuri con respiro spontaneo,puo' essere somministrato anche attraverso una tecnica meno invasiva (LISA) utilizzando un catetere sottile. Le dosi sono le stesse riportate per le modalita' di somministrazione indicate nei punti precedenti.Mantenendo il neonato con respiro spontaneo in CPAP e con una visionediretta delle corde vocali mediante laringoscopio, un catetere di piccolo diametro viene posizionato nella trachea del neonato. E' instillato attraverso un singolo bolo in un periodo di tempo tra 0,5 e 3 minuti. Successivamente all'instillazione, il catetere viene immediatamenterimosso. Il trattamento CPAP deve essere mantenuto durante l'intera procedura. Per la somministrazione del surfattante devono essere utilizzati cateteri sottili con marchio CE per questa destinazione d'uso. Qualunque sia la modalita' di somministrazione si raccomanda un controllo frequente dei gas ematici in quanto, dopo la somministrazione, si riscontra generalmente un aumento immediato della PaO2 o della saturazione di ossigeno. Si consiglia comunque il monitoraggio continuo della PaO2 transcutanea o della saturazione di ossigeno per prevenire l'iperossia. Insufficienza renale o epatica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei pazienti con insufficienza renale o epatica non e' stata valutata.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Conservare nel confezionamento originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non utilizzare l'eventuale residuo rimasto nel flaconcino dopo la prima aspirazione. Flaconcini non usati e non aperti che siano stati riscaldati a temperatura ambiente possono essere riposti nuovamente in frigorifero entro le 24 ore per uso futuro. Non scaldare a temperatura ambiente e riporre in frigorifero piu'. di una volta.

AVVERTENZE

Trattamento. Prima del trattamento le condizioni generali del neonatodovrebbero essere stabilizzate. Si raccomanda anche la correzione di acidosi, ipotensione, anemia, ipoglicemia e ipotermia. In caso di reflusso, la somministrazione deve essere interrotta e, se necessario, si deve aumentare la pressione inspiratoria di picco sino alla rimozione dell'ostruzione del tubo endotracheale. Nei neonati in cui i parametriventilatori diventano marcatamente alterati durante o subito dopo l'instillazione, vi potrebbe essere un'ostruzione di muco nel tubo endotracheale, specialmente se prima della somministrazione del farmaco le secrezioni polmonari erano consistenti. L'aspirazione prima dell'instillazione puo' diminuire la probabilita' di ostruzione di muco nel tubo endotracheale. Se si sospetta un'ostruzione mucosa del tubo endotracheale e l'aspirazione non e' in grado di rimuoverla, il tubo endotracheale deve essere immediatamente sostituito. Comunque almeno per 6 ore dopo la somministrazione l'aspirazione delle secrezioni tracheali non e'consigliata, a meno che si verifichino condizioni tali da mettere a rischio la vita. In caso di episodi di bradicardia, ipotensione e saturazione d'ossigeno bassa la somministrazione del medicinale deve essereinterrotta e devono essere instaurate e adottate delle misure idonee per normalizzare la frequenza cardiaca. Dopo aver raggiunto la stabilizzazione, il neonato puo' essere ancora trattato con un appropriato monitoraggio dei segni vitali. Dopo la somministrazione del medicinale l'espandibilita' del polmone puo' migliorare rapidamente rendendo necessaria una pronta riduzione del picco di pressione inspiratoria senza aspettare una conferma dal controllo dei gas ematici. Il miglioramento dello scambio gassoso alveolare puo' risultare in un rapido aumento diconcentrazione di ossigeno arterioso: percio', si dovrebbe eseguire un rapido aggiustamento della concentrazione d'ossigeno inspirato per evitare iperossia. Al fine di mantenere dei valori adeguati di ossigenazione sanguigna, in aggiunta alla periodica emogasanalisi, si consiglia anche un continuo monitoraggio della PaO 2 transcutaneo o della saturazione d'ossigeno. La ventilazione a pressione positiva continua per via nasale (nasal-CPAP) puo' essere applicata nella terapia di mantenimento dei neonati trattati con surfattante, ma solo in centri adeguatamente attrezzati. I neonati trattati con surfattante dovrebbero essereattentamente monitorati rispetto a sintomi di infezione. Ai primi segni d'infezione deve essere immediatamente somministrata al neonato un'appropriata terapia antibiotica. Nei casi di risposta insoddisfacente al trattamento con il medicinale o di rapida ricaduta e' consigliabile, prima di somministrare la dose successiva, considerare la possibilita' di altre complicanze legate all'immaturita', come persistenza del dotto di Botallo aperto o altre malattie polmonari, ad es. la polmonite. Si deve prestare particolare attenzione ai prematuri nati in seguitoa prolungata rottura delle membrane (superiore a tre settimane) in quanto sono soggetti ad ipoplasia polmonare e la risposta al surfattanteesogeno potrebbe non essere ottimale. Ci si puo' aspettare che la somministrazione di surfattante riduca la gravita' dell'RDS ma non che elimini totalmente la mortalita' e la morbidita' associata alla nascita prematura, dal momento che i neonati prematuri possono presentare altre complicazioni associate alla loro immaturita'. Dopo somministrazionedel farmaco e' stata registrata una depressione transitoria dell'attivita' elettrico-cerebrale, compresa tra i 2 e i 10 minuti. Questo e' stato osservato soltanto in uno studio ed il suo impatto non e' chiaro.Quando il farmaco viene somministrato con la tecnica LISA, si puo' verificare un aumento di eventi di bradicardia, apnea e ridotta saturazione di ossigeno. Questi eventi sono generalmente di breve durata, senza conseguenze nel corso della somministrazione e di facile gestione. Se tali eventi dovessero aggravarsi, e' necessario interrompere la terapia in atto e trattare le complicazioni. Profilassi: si raccomanda di attuare la profilassi con surfattante in strutture in cui siano possibili interventi di terapia intensiva neonatale con continuita' di monitoraggio e cure, attenendosi alle seguenti modalita': la profilassi (entro 15 minuti dalla nascita) deve essere effettuata in quasi tutti i neonati di eta' gestazionale inferiore alle 27 settimane; la profilassideve essere presa in considerazione per i neonati di eta' gestazionale superiore a 26 settimane e inferiore a 30 settimane, se si richiede intubazione in sala parto o se la madre non ha ricevuto profilassi concorticosteroidi; in caso sia stata praticata la profilassi steroidea materna, il surfattante deve essere somministrato solo se si sviluppa la RDS; considerando altri fattori di rischio la profilassi deve essere presa in considerazione in neonati prematuri quando sia presente unaqualsiasi delle seguenti condizioni: asfissia perinatale, diabete materno, gravidanze multiple, sesso maschile, familiarita' per RDS e parto cesareo. In tutti gli altri neonati prematuri si raccomanda che il surfattante sia somministrato precocemente ai primi segni di RDS. Non vi sono informazioni disponibili sugli effetti di dosi iniziali differenti da 100 o 200 mg/kg, sulla somministrazione piu' frequente (intervalli inferiori alle 12 ore), o sulla somministrazione a partire da oltre 15 ore dopo la diagnosi di RDS. La somministrazione a neonati prematuri con grave ipotensione non e' stata studiata.

INTERAZIONI

Non note.

EFFETTI INDESIDERATI

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (tra >=1/100 e <1/10); poco comune (tra >=1/1.000 e <1/100); raro (tra >=1/10.000e <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto. Infezioni ed infestazioni. Poco comune: sepsi. Patologie del sistema nervoso. Poco comune: emorragia intracranica. Patologie cardiache. Raro: bradicardia. Patologie vascolari. Raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: displasia broncopolmonare emorragia polmonare; poco comune: pneumotorace; non noto: iperossia, cianosi neonatale, apnea.Esami diagnostici. Raro: saturazione d'ossigeno bassa; non noto: elettroencefalogramma anomalo. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non noto: complicazione da intubazione endotracheale. Apnea e sepsi possono insorgere come conseguenze dell'immaturita' dei neonati. L'insorgenza di emorragie intracraniche dopo instillazione del farmaco e' stata associata alla riduzione della pressione sanguigna arteriosa media e a picchi precoci di ossigenazione arteriosa (PaO2). Siraccomanda di evitare alti picchi di PaO 2 regolando il respiratore immediatamente dopo l'instillazione. Negli studi clinici condotti sino ad ora e' stata riportata una lieve tendenza verso un'aumentata incidenza di persistenza del dotto di Botallo aperto nei neonati trattati con il farmaco (come pure con altri surfattanti). Si e' osservata la formazione di anticorpi contro i componenti proteici del medicinale, ma sino ad ora senza alcuna prova di rilevanza clinica. I neonati prematuri hanno un'incidenza relativamente alta di emorragie cerebrali e di ischemia cerebrale, riportata come leucomalacia periventricolare ed anomalie emodinamiche cosi' come pure persistenza del dotto di Botallo aperto e persistenza di circolazione fetale nonostante l'approntamento diterapie intensive. Questi neonati sono anche ad alto rischio di sviluppare infezioni come polmonite e batteriemia (o setticemia). Nel periodo perinatale si possono manifestare anche convulsioni. I neonati prematuri sviluppano comunemente anche disturbi ematologici ed elettrolitici, che possono essere aggravati da patologie severe e ventilazione meccanica. Per completare il quadro delle complicazioni della prematurita' possono insorgere i seguenti disordini direttamente correlati alla gravita' della malattia e all'uso della ventilazione meccanica, necessaria per la riossigenazione: pneumotorace, enfisema polmonare interstiziale ed emorragia polmonare. Per finire, l'uso prolungato di alte concentrazioni di ossigeno e la ventilazione meccanica sono associate allo sviluppo di displasia broncopolmonare e retinopatia della prematurita'. Tecnica LISA: negli studi clinici, alcuni eventi avversi transitori e moderati, senza conseguenze durante la somministrazione, erano piu'. frequenti nel gruppo trattato con la tecnica LISA rispetto al gruppo di controllo in trattamento standard. In particolare la desaturazione di ossigeno (57,4% per il gruppo trattato con il metodo LISA vs 26,6% per il gruppo trattato con metodo standard), l'apnea (21,8% vs 12,8%), la bradicardia (11,9% vs 2,8%), la schiuma alla bocca (21,8% vs 2,8%), la tosse (7,9% vs 0,9%), il soffocamento (6,9% vs 1,8%), e gli starnuti (5% vs 0%). Questa differenza tra i due gruppi puo' essere correlata ad un ridotto uso di sedativi nel gruppo LISA rispetto al trattamento standard. La maggior parte di questi eventi sono stati facilmentegestiti. Durante uno studio clinico comparativo spontaneo (NINSAPP), sono stati riportati alcuni casi di enterocolite necrotizzante (8,4% nel gruppo trattato con il metodo LISA e 3,8% nel gruppo trattato con somministrazione-intubazione/MV standard) e di perforazione intestinalefocale (11,2% nel gruppo trattato con il metodo LISA e 10,6% nel gruppo trattato con metodo standard) che hanno richiesto un intervento chirurgico, senza nessuna differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Questi eventi potrebbero essere complicazioni della prematurita' o conseguenze di altri trattamenti utilizzati in questi bambiniprematuri. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non pertinente.

Codice: 028221012
Codice EAN:

Codice ATC: R07AA02
  • Sistema respiratorio
  • Altri preparati per il sistema respiratorio
  • Surfattanti polmonari
  • Fosfolipidi naturali
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: SOSPENSIONE PER INSTILLAZIONE ENDOTRACHEOBRONCHIALE
Scadenza: 18 MESI
Confezionamento: FLACONE

SOSPENSIONE PER INSTILLAZIONE ENDOTRACHEOBRONCHIALE

18 MESI

FLACONE