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DESTEZIL 28CPR RIV 10MG Produttore: NEOPHARMED GENTILI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

DESTEZIL COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antidemenza; anticolinesterasici.

PRINCIPI ATTIVI

Destezil 5 mg compresse rivestite: una compressa rivestita contiene 5mg di donepezil cloridrato pari a 4,56 mg di donepezil. Destezil 10 mg compresse rivestite: una compressa rivestita contiene 10 mg di donepezil cloridrato pari a 9,12 mg di donepezil. Eccipienti con effetti noti: Destezil 5 mg compresse rivestite: una compressa rivestita contiene 71,7 mg di lattosio. Destezil 10 mg compresse rivestite: una compressa rivestita contiene 143,5 mg di lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; lattosio monoidrato; amido di mais; magnesio stearato; idrossipropilcellulosa; cellulosa microcristallina addizionata con silice. Rivestimento. Destezil 5 mgcompresse rivestite: OPADRY bianco (ipromellosa, talco, titanio diossido (E171), macrogol 400). Destezil 10 mg compresse rivestite: OPADRY giallo (ipromellosa, talco, titanio diossido (E171), macrogol 400, ossido di ferro giallo (E172).

INDICAZIONI

Destezil e' indicato per il trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer di grado lieve-moderato.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' accertata verso il donepezil cloridrato, ai derivatidella piperidina oppure agli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Adulti: il trattamento con Destezil deve iniziare alla dose di 5 mg/die (monosomministrazione giornaliera). La dose di 5 mg/die dovra' essere mantenuta per almeno un mese per valutare le prime risposte cliniche al trattamento e consentire il raggiungimento delle concentrazioni allo stato stazionario di donepezil. Dopo la valutazione clinica del trattamento, somministrato per un mese alla dose di 5 mg/die, la dose diDestezil potra' essere portata a 10 mg/die (monosomministrazione giornaliera). Per dosi non realizzabili con questa forma farmaceutica, sono disponibili altre forme farmaceutiche di questo medicinale. La massima dose giornaliera raccomandata e' 10 mg/die. Dosi superiori a 10 mg/die non sono state ancora sperimentate nel corso di studi clinici. Il trattamento con Destezil deve essere avviato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e trattamento della demenza di Alzheimer. La diagnosi deve essere effettuata in conformita' alle linee guida accettate (es. DSM IV, ICD 10). La terapia con il donepezil cloridrato puo' essere iniziata solo se una persona si rende disponibile ad assistere il paziente e a controllare regolarmente l'assunzione del farmaco. La terapia di mantenimento puo' proseguire fino a quando esiste un beneficio terapeutico per il paziente. Pertanto, il beneficio clinico di donepezil cloridrato deve essere regolarmente rivalutato. Quando l'effetto terapeutico non e' piu' evidente, deve essere presa in considerazione la possibilita' di interrompere il trattamento. La risposta individuale al trattamento con donepezil cloridrato non puo' essere prevista. Dopo l'interruzione del trattamento, e' stata evidenziata una riduzione graduale degli effetti benefici del donepezil. Compromissione renaleed epatica: il medesimo schema posologico puo' essere applicato ai pazienti con compromissione renale perche' la clearance del donepezil cloridrato non e' modificata da queste condizioni. A causa di un possibile aumento dell'esposizione al principio attivo nei pazienti con lieveo moderata compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2), l'aumento della dose deve essere fatto in base alla tollerabilita' individuale. Non ci sono dati relativi a pazienti con grave compromissione epatica. Popolazione pediatrica: la somministrazione di donepezil cloridrato non e' raccomandata in bambini e adolescenti. Modo di somministrazione: Donepezil cloridrato deve essere assunto per via orale, la sera, primadi coricarsi.

CONSERVAZIONE

Il medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

AVVERTENZE

L'uso di donepezil cloridrato non e' stato valutato nei pazienti affetti da grave demenza di Alzheimer, da altre forme di demenza o di compromissione della memoria (per es. deterioramento della funzione cognitiva correlato all'eta'). Anestesia: il donepezil cloridrato, inibitoredella colinesterasi, puo' determinare nei pazienti sotto anestesia unaumento del rilassamento muscolare simile a quello determinato dalla succinilcolina. Disturbi cardiovascolari: a causa della loro azione farmacologica, gli inibitori della colinesterasi possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (ad es. bradicardia). L'effetto di questo meccanismo puo' essere particolarmente rilevante nei pazienti con "malattia del nodo del seno" o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, come blocco atrioventricolare o senoatriale. Sono stati segnalati casi di sincopi e convulsioni. Quando questi pazienti vengono esaminati deve essere presa in considerazione l'eventualita' di un blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate. Sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QTc e torsione di punta dopo l'immissione in commercio (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Si raccomanda cautela in pazienti con anamnesi preesistente o familiare di prolungamento dell'intervallo QTc, in pazienti trattati con farmaci che influenzano l'intervallo QTc o in pazienti con malattia cardiaca preesistente rilevante (ad es. insufficienza cardiaca scompensata, infarto miocardico recente, bradiaritmie) o squilibri elettrolitici (ipokaliemia, ipomagnesiemia). Puo' rendersi necessario il monitoraggio clinico (ECG). Disturbi gastrointestinali I pazienti che sono maggiormente arischio per lo sviluppo di ulcera, per esempio quelli con anamnesi diulcera o quelli in terapia concomitante con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l'insorgenza di eventuali sintomi. Tuttavia, gli studi clinici condotti con donepezil cloridrato non hanno evidenziato, rispetto al placebo, un aumento di incidenza degli episodi di ulcera peptica o di sanguinamento gastrointestinale. Disturbi genitourinari: i farmaci colinomimetici possono causare ostruzione del flusso urinario, sebbene questa non sia stata osservatanel corso degli studi clinici condotti con donepezil cloridrato. Disturbi neurologici convulsioni: i farmaci colinomimetici possono causareconvulsioni generalizzate. Tuttavia, i disturbi convulsivi possono essere una manifestazione della Malattia di Alzheimer. I farmaci colinomimetici possono potenzialmente esacerbare o indurre sintomi extrapiramidali. Sindrome Neurolettica Maligna (NMS): la sindrome neurolettica maligna (NMS) e' una condizione potenzialmente pericolosa per la vita ed e' caratterizzata da ipertermia, rigidita' muscolare, instabilita' autonomica, alterazione della coscienza e livelli elevati di creatinfosfochinasi nel siero. Ulteriori segni possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) ed insufficienza renale acuta; la NMS e' stata riscontrata molto raramente in associazione con donepezil, in particolare nei pazienti che assumono contemporaneamente medicinali antipsicotici; se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di una sindrome neurolettica maligna o presenta una febbre elevata inspiegabile senza ulteriori manifestazioni cliniche della NMS, il trattamento deve essere interrotto; disturbi polmonari: a causa della loro azione colinomimetica, gli inibitori della colinesterasi dovrebbero essere prescritti con cautela ai pazienti con anamnesi di asma o di broncopneumopatia ostruttiva. Deve essere evitata la somministrazione concomitante di donepezil cloridrato con altri inibitori della colinesterasi, agonisti o antagonisti del sistema colinergico. Compromissione epatica Grave: non ci sono dati sull'utilizzo di donepezil cloridrato in pazienti con compromissione epatica grave. Mortalita' in studi clinici sulla demenza vascolare: sono stati condotti tre studi clinici della durata di 6 mesi su pazienti rispondenti ai criteri NINDS-AIREN per probabile o possibile demenza di origine vascolare (VaD). I criteri NINDS-AIREN sono stati studiati per identificare i pazienti la cui demenza sembra essere dovuta esclusivamente a cause vascolari e per escludere i pazienti con malattiadi Alzheimer. Nel primo studio, i tassi di mortalita' sono stati 2/198 (1,0%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg, 5/206 (2,4%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 10 mg e 7/199 (3,5%) dei pazienti trattati con placebo. Nel secondo studio, i tassi di mortalita' sono stati 4/208 (1,9%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg, 3/2015 (1,4%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 10 mg e 1/193 (0,5%) dei pazienti trattati con placebo. Nel terzo studio, i tassi di mortalita' sono stati 11/648 (1,7%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg e 0/326 (0%) dei pazienti trattati con placebo. Il tasso di mortalita' totale per i tre studi sullademenza vascolare e' stato numericamente superiore (1,7%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato rispetto al gruppo placebo (1,1%), tuttavia, questa differenza non e' risultata statisticamente significativa. La maggioranza dei decessi riscontrata nei pazienti trattati o con donepezil cloridrato oppure con placebo sembra essere correlata a diverse cause di origine vascolare, che possono essere previste in questa popolazione di pazienti anziani con patologia vascolare di base. Un'analisi di tutti i gravi eventi non fatali e fatali di origine vascolare non ha mostrato alcuna differenza nella frequenza nel gruppo trattato con donepezil cloridrato rispetto al placebo. Nell'insieme degli studi sulla malattia di Alzheimer (n = 4146), e quando i risultati di questi studi sulla malattia di Alzheimer sono stati combinati ad altri studi sulla demenza, compresi gli studi sulla demenza vascolare (totalen = 6.888), il tasso di mortalita' nei gruppi trattati con placebo risulta numericamente superiore a quello riscontrato nei gruppi trattaticon donepezil cloridrato. Eccipienti: questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, nondevono assumere questo medicinale.

INTERAZIONI

Il donepezil cloridrato e/o i suoi metaboliti non inibiscono nell'uomo il metabolismo di teofillina, warfarin, cimetidina o digossina. Il metabolismo del donepezil cloridrato non viene modificato dalla somministrazione concomitante di digossina o cimetidina. Gli studi in vitro hanno dimostrato che l'isoenzima 3A4 del citocromo P450, e in minore misura il 2D6, sono coinvolti nel metabolismo del donepezil cloridrato. Gli studi di interazione farmacologica condotti in vitro hanno evidenziato che il ketoconazolo e la chinidina, rispettivamente inibitori delCYP3A4 e del 2D6, inibiscono il metabolismo del donepezil cloridrato.Pertanto, questi e altri inibitori del CYP3A4, come l'Itraconazolo e l'eritromicina, e gli inibitori del CYP2D6, come la fluoxetina, possono inibire il metabolismo del donepezil cloridrato. In uno studio condotto su volontari sani, il ketoconazolo ha determinato un aumento delleconcentrazioni medie di donepezil cloridrato di circa il 30%. Gli induttori enzimatici come la rifampicina, la fenitoina, la carbamazepina e l'alcol, possono ridurre i livelli di donepezil cloridrato. Poiche' non si conosce l'entita' di un effetto inibitorio o induttivo, la somministrazione delle suddette associazioni farmacologiche deve essere effettuata con cura. Il donepezil cloridrato puo' interferire con i farmaci dotati di attivita' anticolinergica. E' inoltre possibile un'attivita' sinergica con il trattamento concomitante a base di farmaci come la succinilcolina, altri bloccanti neuromuscolari o colinomimetici o con i beta-bloccanti che hanno effetti sulla conduzione cardiaca. Sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QTc e di torsione di punta per donepezil. Si consiglia cautela quando donepezil e' usato in associazione ad altri medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc; puo' rendersi necessario il monitoraggio clinico (ECG). Alcuni esempi: antiaritmici di classe IA (ad es. chinidina); Antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo); Alcuni antidepressivi (ad es. citalopram, escitalopram, amitriptilina); altri antipsicotici (ad es. derivati fenotiazinici, sertindolo, pimozide, ziprasidone); alcuni antibiotici (ad es. claritromicina, eritromicina, levofloxacina, moxifloxacina).

EFFETTI INDESIDERATI

Gli eventi avversi piu' comuni sono diarrea, crampi muscolari, affaticamento, nausea, vomito e insonnia. Le reazioni avverse segnalate comepiu' di un caso isolato sono elencate di seguito, classificate per sistemi e organi e per frequenza. La frequenza e' definita come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1000, < 1/100), rara (>=1/10.000, <1/1000); molto rara (< 1/10.000) e non nota (non puo' essere stimata in base ai dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Comune: raffreddore. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: allucinazioni** agitazione** comportamento aggressivo** sogni anomali ed incubi**. Patologie del sistema nervoso. Comune: sincope* capogiri insonnia; Noncomune: crisi convulsive*; Rara: sintomi extrapiramidali sindrome neurolettica maligna (nms). Patologie cardiache. Non comune: bradicardia;Rara: blocco senoatriale blocco atrioventricolare; Non nota: tachicardia ventricolare polimorfa, compresa la torsione di punta; prolungamento dell'intervallo qt all'elettrocardiogramma. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea nausea; Comune: vomito disturbi addominali; Non comune: emorragia gastrointestinale ulcere gastriche e duodenali. Patologie epatobiliari. Rara: disfunzioni epatiche inclusa epatite***. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessutoconnettivo. Comune: crampi muscolari; Molto rara: rabdomiolisi****. Patologie renali e delle vie urinarie. Comune: incontinenza urinaria; Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune:mal di testa; Comune: affaticamento dolore. Esami diagnostici. Non comune: minimo aumento nella concentrazione sierica dellacreatinchinasi muscolare. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: incidenti comprese le cadute. * Nell'esame di pazienti con sincope o crisi convulsive deve essere presa in considerazione l'eventualita' di un blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate (vedere sezione 4.4). **Gli eventi di allucinazioni, agitazione e comportamento aggressivo si sono risolti con la riduzione della dose o con l'interruzione del trattamento. *** Nei casi di disfunzione epaticaad eziologia sconosciuta, deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento con donepezil cloridrato. **** La comparsa di rabdomiolisi e' stata segnalata indipendentemente dalla sindrome neurolettica maligna e in stretta successione temporale con l'avvio della terapia a base di donepezil o con un aumento della dose. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/en/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non ci sono dati sull'uso di donepezil cloridrato in donne gravide. Studi su animali non hanno evidenziato segni di un potenziale teratogeno, ma e' stata osservata una tossicita' peri e post natale(vedere paragrafo 5.3). Non e' noto il potenziale rischio nell'uomo. Il donepezil cloridrato non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Allattamento al seno: il donepezil cloridrato e' escreto nel latte materno nei ratti. Non e' noto se il donepezil cloridrato venga escreto nel latte materno umano e non sono stati condotti studi clinici sulle donne che allattano. Pertanto, il donepezil cloridrato non deve essere utilizzato durante l'allattamento al seno. Fertilita': Donepezil non ha alterato la fertilita' nei ratti.

Codice: 040394025
Codice EAN:

Codice ATC: N06DA02
  • Sistema nervoso
  • Psicoanalettici
  • Farmaci anti-demenza
  • Anticolinesterasici
  • Donepezil
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

BLISTER