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DINTOINA 30CPR RIV 100MG Produttore: RECORDATI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DINTOINA 100 MG COMPRESSE RIVESTITE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiepilettici, derivati dell'idantoina - fenitoina.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita contiene 100 mg di fenitoina sodica. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita contiene 9 mg di sodio.Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Amido di mais, cellulosa microcristallina, talco, silice colloidale anidra, acido stearico, carbossimetilcellulosa sodica, sodio amido glicolato (tipo A). Rivestimento: idrossipropilcellulosa, emulsione siliconica.

INDICAZIONI

Dintoina e' indicata per il controllo delle epilessie generalizzate primarie, escluso il piccolo male, e delle crisi parziali. Altre indicazioni: nevralgie trigeminali, alcune forme di aritmia cardiaca.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Stati di ipersensibilita' ai prodotti idantoinici.

POSOLOGIA

La dose ottimale di Dintoina deve essere determinata caso per caso e puo' essere utile eseguire periodiche determinazioni dei livelli plasmatici del farmaco. Una dose superiore a quella minima richiesta per prevenire le convulsioni non e' consigliabile. Lo scopo ideale e' il massimo effetto terapeutico con il minimo di effetti indesiderati. Una volta stabilita la dose utile, occorrono alcuni giorni per raggiungere un soddisfacente effetto anticonvulsivo. Se il paziente e' stato trattato precedentemente con altre cure, la sostituzione con Dintoina deve esser fatta gradualmente in 6-7 giorni. La terapia dell'epilettico con Dintoina deve esser quotidiana ed ininterrotta. Adulti: i pazienti chenon hanno ricevuto in precedenza altri trattamenti possono iniziare con una compressa di Dintoina (da 100 mg) 3 volte al giorno ai pasti con almeno mezzo bicchiere d'acqua, adattando la dose a seconda della risposta individuale. Nella maggior parte degli adulti, un dosaggio soddisfacente di mantenimento e' compreso fra le 3 e le 4 compresse al giorno. Un aumento a 6 compresse al giorno e' possibile solo se necessario. Bambini: la dose iniziale di Dintoina nei bambini e' di 5 mg per chilogrammo di peso corporeo per giorno, suddivisa in 2 o 3 sottodosi uguali fra loro senza mai superare i 300 mg giornalieri. Il dosaggio successivo va adattato alla risposta individuale; la dose giornaliera consigliata e' compresa fra i 4 e gli 8 mg per chilogrammo di peso corporeo. I bambini al di sopra dei 6 anni possono richiedere la dose minimadell'adulto. Orientativamente, nei bambini oltre i 6 anni: 1/2-1 compressa per volta sino a 2-3 al giorno, sempre a stomaco pieno e con un po' d'acqua. Al di sotto dei 6 anni: 1/2-1 compressa al giorno, polverizzata o mescolata con zucchero, marmellata o miele in 2-3 assunzioni dopo i pasti.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Avvertenze generali: i farmaci che controllano il grande male non sono efficaci per il piccolo male quindi, se le due condizioni sono presenti, e' necessario ricorrere alla terapia combinata. Fenitoina puo' determinare o aggravare crisi di assenza e crisi miocloniche. Effetti dabrusca sospensione: la brusca sospensione di fenitoina sodica nei pazienti epilettici puo' produrre uno stato di male epilettico. Qualora agiudizio del medico si rendesse necessaria una riduzione di dose, unasospensione del trattamento o una sostituzione con altro medicamento anticonvulsivo, cio' dovra' essere sempre fatto in modo graduale. Suicidio: casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportatinei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non e' stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con Dintoina. Pertanto,i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) dovrebbero essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari. Effetti cardiaci: casi di bradicardia, aritmia e arresto cardiaco sono stati riportati, piu' comunemente associati a tossicita' da fenitoina (vedereparagrafo 4.9), ma anche alle dosi e ai livelli raccomandati di fenitoina. Reazioni cutanee: in caso di comparsa di eruzione esfoliativa purpurea o bollosa il farmaco deve essere sospeso definitivamente. Se invece l'eruzione e' di lieve entita' (morbilliforme o scarlattiniforme)la terapia puo' essere ripresa dopo che l'eruzione e' completamente scomparsa. Se l'eruzione si ripresenta con la ripresa della terapia, laprosecuzione del trattamento e' controindicata. Con l'uso di Dintoinasono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il piu' alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime settimane di trattamento. Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rashcutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con Dintoina deve essere sospeso. I migliori risultati nellagestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto. Una precoce sospensione e' associata ad una migliore prognosi. Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN con l'uso di Dintoina, il farmaco non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. Il trattamento con fenitoina puo' essere associato ad un aumento del rischio di sviluppare la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) nella popolazione dell'etnia Thai/Han Cinese positivi all'HLA-B*1502. Se questi pazienti sono riconosciuti positivi all'HLA-B*1502, l'uso di fenitoina dovrebbe essere valutato solo se i benefici sono considerati superiori ai rischi. Nella popolazione Caucasica e Giapponese la frequenza dell'allele HLA-B*1502e' estremamente ridotta e quindi non e' possibile ad oggi stabilire un rischio associato. Un'adeguata informazione sul rischio associato inaltre etnie non e' attualmente disponibile. In caso di reazioni cutanee i pazienti dovrebbero essere valutati per evidenziare possibili segni e sintomi di una reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici. Studi caso-controllo di associazione genome-wide (genome-wide association studies) in pazienti taiwanesi, giapponesi, malesi e thailandesi hanno identificato nei portatori della variante CYP2C9*3, con funzionalita' ridotta, un aumento del rischio di gravi reazioni avverse cutanee (SCARs). Reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici: una reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) si puo' manifestare in pazienti che prendono farmaci anticonvulsivanti, inclusa la fenitoina. Alcuni di questi eventi sono stati fatali o potenzialmente fatali. La sindrome DRESS si presenta abitualmente, ma non esclusivamente, con febbre, rash cutaneo e/o linfoadenopatia, in associazione a coinvolgimento di vari organi. Eosinofilia e' spesso presente. Se si manifestano questi sintomi, il paziente deve essere visitato immediatamente e la somministrazione di fenitoina deve essere interrotta se non e' possibile stabilire un'eziologia alternativa dei segni e dei sintomi. Metabolismo di CYP2C9: la fenitoina e' metabolizzata dall'enzima CYP450 CYP2C9. I pazienti portatori delle varianti CYP2C9*2 o CYP2C9*3, con funzionalita' ridotta (metabolizzatori intermedi o lenti dei substrati di CYP2C9), possono essere esposti al rischio di unaumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina, con conseguente tossicita'. Nei pazienti noti per essere portatori degli alleli CYP2C9*2 o *3, con funzionalita' ridotta, si consiglia un attento monitoraggio della risposta clinica e potra' essere necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Donne in eta' fertile: la fenitoina puo' provocare danni al feto, se somministrata a una donna in gravidanza. L'esposizione prenatale alla fenitoina puo' aumentare i rischi di malformazioni congenite maggiori e altri esiti avversi dello sviluppo (vedere paragrafo 4.6). Dintoina non deve essere usato nelle donne in eta' fertile a meno che, dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni di trattamento alternative, il beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. In una donna in eta' fertile, prima di iniziare il trattamento con fenitoina, si deve prendere in considerazione l'esecuzione di un test di gravidanza. Le donne in eta' fertile devono essere pienamente informate del potenziale rischio per il feto, in caso di assunzione di fenitoina durante la gravidanza. Alle donne in eta' fertile deve essere consigliato di rivolgersi al proprio medico qualora stiano pianificando una gravidanza, al fine di discutere il passaggio a trattamenti alternativi prima del concepimento e prima che la contraccezione venga interrotta (vedere paragrafo 4.6). Le donne in eta' fertile, durante l'assunzione di fenitoina, devono essere informate di contattare immediatamente il proprio medico, in caso di gravidanza o di presunta gravidanza. Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per il mese successivo all'interruzione del trattamento.

INTERAZIONI

Alcuni farmaci come cumarina, anticoagulanti, cimetidina, cloramfenicolo, disulfiram, fenilbutazone, sulfafenazolo e isoniazide, inibendo il metabolismo della fenitoina sodica ne aumentano l'attivita' e gli effetti secondari. Fenitoina puo' aumentare il metabolismo di corticosteroidi. Fenitoina puo' diminuire l'efficacia dei contraccettivi orali. I barbiturici, invece, aumentano la velocita' del metabolismo della fenitoina sodica: questo effetto e' variabile e non prevedibile. Gli antidepressivi triciclici, ad alte dosi, possono favorire la comparsa di attacchi: il loro eventuale impiego richiede pertanto un adattamento posologico della fenitoina sodica. Teofillina e carbamezepina possono diminuire la concentrazione plasmatica di fenitoina. I livelli sierici di fenitoina possono essere ridotti dalla somministrazione contemporanea di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Cio' a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum, che pertanto non dovrebbero essere somministrate in concomitanza con fenitoina. L'effetto di induzione puo' persistere per almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. Se unpaziente sta assumendo contemporaneamente prodotti a base di Hypericum perforatum i livelli ematici di fenitoina devono essere controllati e la terapia con prodotti a base di Hypericum perforatum deve essere interrotta. I livelli ematici di fenitoina potrebbero aumentare con l'interruzione dell'assunzione di Hypericum perforatum. Il dosaggio di fenitoina potrebbe necessitare di un aggiustamento. I risultati di alcuni esami di laboratorio (come il test al metopirone e quello dello iodio legato alle proteine) possono esser modificati dalla Dintoina. Farmaci i cui livelli sierici e/o effetti possono essere ridotti dalla fenitoina sono: anticoagulanti orali (es. rivaroxaban, dabigatran, apixaban, edoxaban), lacosamide e ticagrelor. La somministrazione concomitante di fenitoina e valproato e' stata associata a un aumento del rischiodi iperammoniemia associata a valproato. I pazienti trattati contemporaneamente con questi due farmaci devono essere monitorati per rilevare l'eventuale presenza di segni e sintomi di iperammoniemia.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati sono riportati di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. La frequenza e' definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000,<1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia^1, macrocitosi o anemia megaloblastica^2; non nota: aplasia specifica della serie rossa. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia, aritmiae arresto cardiaco (vedere paragrafi 4.4 e 4.9). Patologie gastrointestinali. Non nota: nausea, vomito, dispepsia e stitichezza^3, ipertrofia gengivale in pazienti in terapia a lungo termine^4. Patologie del sistema nervoso. Non nota: discinesia, corea, distonia, tremore e asterissi^5. Disturbi psichiatrici. Non nota: agitazione, delirio. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: gravi reazioni avverse cutanee (scars) come la sindrome di stevens-johnson (sjs) e la necrolisi epidermica tossica (ten) (vedere paragrafo 4.4); non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress) (vedere paragrafo 4.4), eruzione cutanea (morbilliforme o scarlattiniforme), porpora, eruzione esfoliativa, dermatite bollosa. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine^6. Esami diagnostici. Non nota: densita' ossea ridotta. ^1 Si consigliano opportuni esami del sangue vista la possibilita' di manifestazioni ematologiche. ^2 Possono essere prevenute o combattute con somministrazione di acido folico. ^3 Possono essereevitati somministrando il medicinale durante o subito dopo i pasti. ^4 Questo fenomeno puo' essere evitato o ridotto notevolmente di entita' con una accurata pulizia della bocca e dei denti (ripetuta piu' volte al giorno). ^5 Simili a quelli indotti da fenotiazine e altri farmaci neurolettici ^6 Il meccanismo mediante il quale Dintoina influenza il metabolismo osseo non e' stato identificato. Popolazione pediatrica:il profilo degli eventi avversi della fenitoina e' generalmente simile tra bambini e adulti. Nei pazienti pediatrici e nei pazienti con scarsa igiene orale si verifica piu' frequentemente l'iperplasia gengivale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione delmedicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuodel rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: alle pazienti che potrebbero iniziare una gravidanza o che siano in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica. La necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando la paziente pianifica una gravidanza. La fenitoina attraversala placenta. L'esposizione prenatale alla fenitoina puo' aumentare i rischi di malformazioni congenite e altri esiti avversi dello sviluppo. Durante la gravidanza, l'esposizione alla fenitoina e' associata a una frequenza di malformazioni maggiori, da 2 a 3 volte superiore a quella della popolazione generale, che ha una frequenza del 2-3%. Malformazioni quali schisi oro-facciali, difetti cardiaci, difetti del tubo neurale, difetti cranio-facciali, ipoplasia delle unghie e delle dita eanomalie della crescita (inclusa microcefalia e deficit di crescita prenatale), sono state osservate sia singolarmente che come parte dellasindrome fetale da idantoina, nei bambini nati da donne affette da epilessia e che erano in trattamento con fenitoina durante la gravidanza. Sono state osservate patologie dello sviluppo neurologico nei bambini nati da donne affette da epilessia e che, durante la gravidanza, erano in trattamento con fenitoina in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antiepilettici (AEDs). Gli studi relativi al rischio di patologie dello sviluppo neurologico nei bambini esposti, durante la gravidanza, alla fenitoina sono contraddittori e non e' possibile escluderne il rischio. La politerapia con farmaci antiepilettici puo' essereassociata con un rischio piu' alto di malformazioni congenite della monoterapia. Percio' e' importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile. Dintoina non deve essere usato durante la gravidanza a meno che, dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni di trattamento alternative, il beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. La donna deve essere pienamente informata e comprendere i rischi associati all'assunzione di fenitoina durante la gravidanza. Qualora, sulla base di un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici, nessuna opzione di trattamento alternativa dovesse risultare idonea e si proseguisse il trattamento con Dintoina, dovra' essere utilizzato il dosaggio di fenitoina efficace piu' basso possibile. Se una donna sta pianificando una gravidanza, e' necessario intraprendere ogni azione possibile per passare a un trattamento alternativo appropriato prima delconcepimento e prima di interrompere la contraccezione. Se una donna dovesse risultare in stato di gravidanza durante l'assunzione di fenitoina, dovra' essere indirizzata a uno specialista per rivalutare il trattamento con fenitoina e considerare opzioni di trattamento alternative. Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici che potrebbe avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. Allattamento: la fenitoina sodica passa nel latte materno e quindi l'allattamento al seno durante il trattamento con Dintoina richiede una attenta valutazione dei vantaggi e dei rischi per il bambino. Fertilita': Dintoina non deve essere usato nelle donne in eta' fertile a meno che,dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni di trattamento alternative, il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. In caso di assunzione di fenitoina durante la gravidanza, la donna deve essere pienamente informata e comprendere il rischio associato a potenziali danni al feto e, di conseguenza, l'importanza di pianificare con attenzione un'eventuale gravidanza. Nelle donne in eta' fertile, prima di iniziare il trattamento con Dintoina, si deve prendere in considerazione l'esecuzione di un test di gravidanza. Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamentoe per il mese successivo all'interruzione del trattamento. A causa dell'induzione enzimatica, Dintoina puo' annullare l'effetto terapeuticodei contraccettivi ormonali, pertanto, alle donne in eta' fertile deve essere indicato di usare altri metodi contraccettivi efficaci (vedere paragrafo 4.5). E' necessario utilizzare almeno un efficace metodo contraccettivo (come un dispositivo intrauterino) o due forme contraccettive complementari, compreso un metodo di barriera. Quando si sceglieil metodo contraccettivo, le circostanze individuali devono essere valutate caso per caso, coinvolgendo la paziente nella decisione.

Codice: 002129017
Codice EAN:

Codice ATC: N03AB02
  • Sistema nervoso
  • Antiepilettici
  • Derivati dell'idantoina
  • Fenitoina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

60 MESI

BLISTER