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ENBREL SC 4FL 25MG+4SIR 1ML Produttore: PFIZER SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

ENBREL 25 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Immunosoppressori, inibitori del Fattore di Necrosi Tumorale alfa (TNF-alfa).

PRINCIPI ATTIVI

Ciascun flaconcino contiene 25 mg di etanercept. Etanercept e' una proteina di fusione del recettore umano p75 del fattore di necrosi tumorale con l'Fc, ottenuta tramite tecniche di DNA ricombinante attraversoun sistema mammifero di espressione in cellule ovariche di criceto Cinese (CHO). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Polvere: mannitolo (E421), saccarosio, trometamolo. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Artrite reumatoide: Enbrel in associazione con metotrexato e' indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide in fase attiva da moderata a grave negli adulti, quando la risposta ai farmaci antireumatici modificanti la malattia, metotrexato incluso (a meno che controindicato)e' risultata inadeguata. Enbrel puo' essere utilizzato in monoterapiain caso di intolleranza al metotrexato o quando il trattamento continuo con il metotrexato e' inappropriato. Enbrel e' indicato anche nel trattamento dell'artrite reumatoide grave, attiva e progressiva negli adulti non trattati precedentemente con metotrexato. Enbrel, da solo o in associazione con metotrexato, ha dimostrato di ridurre il tasso di progressione del danno delle articolazioni, come misurato radiograficamente, e di migliorare la funzione fisica. Artrite idiopatica giovanile: trattamento della poliartrite (positiva o negativa al fattore reumatoide) e dell'oligoartrite estesa in bambini e adolescenti a partire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, al metotrexato. Trattamento dell'artrite psoriasica in adolescenti a partire dai 12 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, al metotrexato. Trattamento dell'artrite correlata ad entesite in adolescentia partire dai 12 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, alla terapia convenzionale. Artrite psoriasica: trattamento dell'artrite psoriasica in fase attiva eprogressiva negli adulti, quando la risposta ai farmaci antireumaticimodificanti la malattia e' risultata inadeguata. Enbrel ha dimostratodi migliorare la funzione fisica in pazienti con artrite psoriasica, e di ridurre il tasso di progressione del danno periferico alle articolazioni come da rilevazioni ai raggi X in pazienti con sottotipi simmetrici poliarticolari della malattia. Spondiloartrite assiale. Spondilite anchilosante (SA): trattamento della spondilite anchilosante grave in fase attiva negli adulti che hanno avuto una risposta inadeguata alla terapia convenzionale. Spondiloartrite assiale non radiografica: trattamento della spondiloartrite assiale non radiografica grave, con segni obiettivi di infiammazione come indicato da valori elevati di proteina C reattiva (PCR) e/o evidenza alla risonanza magnetica (RM), negli adulti che hanno avuto una risposta inadeguata ai farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Psoriasi a placche: trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti che non hanno risposto, o presentano una controindicazione, o sono intolleranti ad altre terapie sistemiche, inclusi ciclosporina, metotrexato o psoralene e luce ultravioletta A (PUVA) (vedere paragrafo 5.1). Psoriasi pediatrica aplacche: trattamento della psoriasi a placche cronica grave nei bambini ed adolescenti a partire da 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; sepsi o rischio di sepsi. Il trattamento con Enbrel non deve essere iniziato nei pazienti con infezione attiva, comprese le infezioni croniche o localizzate.

POSOLOGIA

Il trattamento con Enbrel deve essere iniziato e seguito da un medicospecialista con esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell'artrite reumatoide, dell'artrite idiopatica giovanile, dell'artrite psoriasica, della spondilite anchilosante, della spondiloartrite assiale nonradiografica, della psoriasi a placche o della psoriasi pediatrica a placche. I pazienti trattati con Enbrel devono essere provvisti della Scheda per il paziente. Enbrel e' disponibile in dosaggi da 10, 25 e 50 mg. Posologia. Artrite Reumatoide: la dose raccomandata e' di 25 mg di Enbrel, da somministrare due volte a settimana. Alternativamente 50mg somministrati una volta a settimana hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci (vedere paragrafo 5.1). Artrite Psoriasica, spondiliteanchilosante e spondiloartrite assiale non radiografica: la dose raccomandata e' di 25 mg di Enbrel somministrati due volte a settimana, o 50 mg somministrati una volta a settimana. Per tutte le indicazioni sopra citate, i dati disponibili suggeriscono che di solito si ottiene una risposta clinica entro 12 settimane dall'inizio del trattamento. Inun paziente che non risponde entro questo periodo di tempo, il proseguimento della terapia deve essere attentamente riconsiderato. Psoriasia placche: la dose raccomandata di Enbrel e' di 25 mg somministrati due volte a settimana o di 50 mg somministrati una volta a settimana. In alternativa, possono essere utilizzati 50 mg due volte a settimana per 12 settimane, seguiti, se necessario, da una dose di 25 mg due volte a settimana o di 50 mg una volta a settimana. Il trattamento con Enbrel deve continuare fino al raggiungimento della remissione, per un massimo di 24 settimane. La terapia continua per un periodo superiore a 24 settimane puo' essere appropriata per alcuni pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1). Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con Enbrel, devono essere seguite le istruzioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 25 mg due volte a settimana o di 50 mg una volta a settimana. Popolazioni speciali. Compromissione renale ed epatica: non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. Anziani: non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. La posologia ed il modo di somministrazione sono uguali a quelli per gli adulti di eta' compresa tra i 18 ed i 64 anni. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Enbrel nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Artrite idiopatica giovanile: la dose raccomandatae' di 0,4 mg/kg (fino ad un massimo di 25 mg per dose), somministratidue volte a settimana per iniezione sottocutanea con un intervallo di3-4 giorni tra le dosi o 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) somministrati una volta a settimana. Nei pazienti che non mostrano risposta dopo 4 mesi di trattamento si deve considerare l'interruzione del trattamento. Ai bambini con artrite idiopatica giovanile con unpeso inferiore ai 25 kg puo' essere piu' adeguato somministrare il flaconcino con il dosaggio da 10 mg. Non sono stati effettuati studi clinici in bambini di eta' compresa tra i 2 e i 3 anni. Tuttavia, i limitati dati di sicurezza estrapolati da un registro dei pazienti indica che il profilo di sicurezza nei bambini di 2-3 anni di eta' e' simile aquello osservato negli adulti e nei bambini dai 4 anni di eta', quando si somministra il prodotto settimanalmente con un dosaggio di 0,8 mg/kg per via sottocutanea (vedere paragrafo 5.1). In linea generale Enbrel non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 2 anni per l'indicazione artrite idiopatica giovanile. Psoriasi pediatrica a placche (a partire dai 6 anni di eta'): la dose raccomandata e' di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana fino a 24 settimane. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con Enbrel, devono essere seguite le indicazioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana. In linea generale Enbrel non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 6 anni per l'indicazione psoriasi a placche. Modo di somministrazione: Enbrel e' somministrato per iniezione sottocutanea. Enbrel polvere per soluzione deve essere ricostituita in 1 mL di solvente prima dell'uso (vedere paragrafo 6.6). Istruzioni dettagliate per la preparazione e la somministrazione del flaconcino di Enbrel ricostituito sono fornite nel foglio illustrativo, paragrafo 7, "Istruzioni per l'uso". Istruzioni dettagliate su variazioni involontarie del dosaggio o dello schema di assunzione, comprese le dosi dimenticate, sono fornite nella sezione 3 del foglio illustrativo.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (tra 2 gradi C e 8 gradi C). Non congelare.Enbrel puo' essere conservato ad una temperatura massima di 25 gradi C fino a 4 settimane, per una sola volta; dopo tale periodo non puo' essere riposto nuovamente in frigo. Se non utilizzato nelle 4 settimanefuori dal frigo, Enbrel deve essere gettato. Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome commerciale e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati (o indicati) nella cartella clinica del paziente. Infezioni: i pazienti devono essere sottoposti a test per le infezioni prima, durante e dopo il trattamento con Enbrel, considerando che l'emivita media di etanercept e' approssimativamente di 70 ore (intervallo tra 7 e 300 ore). Sono state riportate, con l'uso di Enbrel, infezioni gravi, sepsi, tubercolsi ed altre infezioni opportunistiche, incluse infezioni fungine invasive, listeriosi e legionellosi (vedere paragrafo 4.8). Queste infezioni erano dovute a batteri, micobatteri, funghi, virus e parassiti (compresi protozoi). In alcuni casi,particolari funghi o altre infezioni opportunistiche non sono stati riconosciuti, causando un ritardo nel trattamento appropriato e in alcuni casi morte. Nell'esaminare i pazienti per valutare le infezioni, deve essere considerato il rischio per il paziente di rilevanti infezioni opportunistiche (es. esposizione a micosi endemiche). I pazienti chesviluppano una nuova infezione mentre sono sottoposti al trattamento con Enbrel devono essere attentamente monitorati. Se il paziente sviluppa un'infezione grave, la somministrazione di Enbrel deve essere interrotta. La sicurezza e l'efficacia di Enbrel in pazienti con infezionicroniche non sono state valutate. I medici devono essere cauti quandovalutano l'uso di Enbrel in pazienti con un'anamnesi di infezioni ricorrenti o croniche, o con condizioni di base che possono predisporre ipazienti alle infezioni, cosi' come in caso di diabete avanzato o scarsamente controllato. Tubercolosi: in pazienti trattati con Enbrel sono stati riportati casi di tubercolosi attiva incluse tubercolosi miliare e tubercolosi con localizzazione extra-polmonare. Prima di iniziareil trattamento con Enbrel, tutti i pazienti devono essere sottoposti ad analisi per la tubercolosi attiva ed inattiva ("latente"). Questa valutazione deve includere una storia clinica dettagliata comprensiva di storia personale di tubercolosi o possibili precedenti contatti con la tubercolosi e precedente e/o corrente terapia immunosoppressiva. Test di screening appropriati, per esempio test cutaneo alla tubercolinae raggi X del torace, devono essere eseguiti in tutti i pazienti (possono essere applicate raccomandazioni locali). Si raccomanda di riportare questi test nella Scheda per il paziente. Si ricorda ai medici il rischio di falso negativo del test cutaneo alla tubercolina, soprattutto in pazienti gravemente ammalati o immunocompromessi. Se viene diagnosticata una tubercolosi attiva, la terapia con Enbrel non deve essereiniziata. Se viene diagnosticata una tubercolosi inattiva ("latente"), il trattamento per la tubercolosi latente deve essere iniziato con terapia anti-tubercolosi prima di iniziare la terapia con Enbrel e secondo le norme locali. In questa situazione il rapporto rischio/beneficio con il trattamento di Enbrel deve essere valutato con attenzione. Tutti i pazienti devono essere informati di rivolgersi al medico se segni/sintomi indicativi della tubercolosi (per esempio tosse persistente,deperimento/perdita di peso, febbricola) compaiono durante o dopo il trattamento con Enbrel. Riattivazione dell'epatite B: e' stata riportata riattivazione dell'epatite B in pazienti precedentemente affetti dainfezione da virus dell'epatite B (HBV) e che avevano ricevuto in concomitanza anti-TNF come Enbrel. Sono comprese segnalazioni di riattivazione dell'epatite B in pazienti che erano anti-HBc positivi ma HBsAg negativi. I pazienti devono essere sottoposti a test per l'infezione da HBV prima di cominciare la terapia con Enbrel. Per i pazienti che risultano positivi all'infezione da HBV si raccomanda il consulto con unmedico esperto nel trattamento dell'epatite B. Particolare cautela deve essere prestata quando si somministra Enbrel a pazienti precedentemente affetti da infezione da HBV. Questi pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi dell'infezione attiva da HBV per l'interadurata della terapia e per diverse settimane dopo la fine del trattamento. Non sono disponibili dati adeguati relativi a pazienti con infezione da HBV trattati con terapia antivirale in concomitanza con terapia anti-TNF. Nei pazienti che sviluppano infezione da HBV, Enbrel deve essere interrotto e deve essere iniziata una terapia antivirale con untrattamento di supporto adeguato. Peggioramento dell'epatite C: e' stato riportato un peggioramento dell'epatite C nei pazienti trattati con Enbrel. Enbrel deve essere usato con cautela in pazienti con storia di epatite C. Trattamento contemporaneo con anakinra: la co-somministrazione di Enbrel ed anakinra e' stata associata ad un aumentato rischio di infezioni gravi e di neutropenia rispetto all'uso del solo Enbrel. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici. Pertanto, l'uso combinato di Enbrel ed anakinra non e' raccomandato(vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed Enbrel ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni allergiche: reazioni allergiche associate alla somministrazione di Enbrel sono state comunemente riportate. Le reazioni allergiche hanno inclusoangioedema e orticaria; ci sono state reazioni gravi. Se si verifica una qualsiasi reazione grave allergica o anafilattica, la terapia con Enbrel deve essere interrotta immediatamente ed iniziata una terapia appropriata. Il cappuccio di gomma (chiusura) della siringa del diluente contiene lattice (gomma naturale essiccata) che puo' causare reazioni di ipersensibilita' quando Enbrel e' maneggiato da, o somministrato a, persone con sensibilita' accertata o presunta al lattice. Immunosoppressione: esiste la possibilita' che gli antagonisti TNF, incluso Enbrel, pregiudichino le difese dell'ospite contro le infezioni ed i tumori maligni, poiche' il TNF media l'infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. In uno studio su 49 pazienti adulti affetti da artrite reumatoide trattati con Enbrel, non c'e' stata nessuna prova di depressione della ipersensibilita' di tipo ritardato, diminuzione dei livelli di immunoglobuline, o modifica del numero delle popolazioni delle cellule effettrici. Due pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile hanno sviluppato infezione da varicella e segni e sintomi di meningite asettica, che si sono risolti senza postumi.

INTERAZIONI

Trattamento contemporaneo con anakinra: nei pazienti adulti trattati con Enbrel ed anakinra si e' osservata una maggiore incidenza di infezioni gravi rispetto a pazienti trattati separatamente o con Enbrel o con anakinra (dati storici). Inoltre, in uno studio clinico in doppio cieco placebo-controllato effettuato su pazienti adulti gia' in trattamento con metotrexato, i pazienti trattati con Enbrel ed anakinra mostravano una maggiore incidenza di infezioni gravi (7%) e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con Enbrel (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). La associazione di Enbrel ed anakinra non ha dimostrato un aumentato beneficio clinico e pertanto non e' raccomandata. Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed Enbrel ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Trattamento contemporaneo con sulfasalazina: in uno studio clinico su pazienti adulti che ricevevano dosi stabilite di sulfasalazina, acui e' stato aggiunto Enbrel, i pazienti nel gruppo in associazione hanno riscontrato una diminuzione statisticamente significativa nella conta media dei globuli bianchi rispetto ai gruppi trattati solo con Enbrel o solo con sulfasalazina. Il significato clinico di questa interazione e' sconosciuto. I medici devono essere cauti quando valutano la terapia combinata con sulfasalazina. Non interazioni: durante gli studi clinici, non sono state osservate interazioni quando Enbrel e' statosomministrato con glucocorticoidi, salicilati (ad eccezione della sulfasalazina), farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici o metotrexato. Vedere paragrafo 4.4 per le avvertenze sulle vaccinazioni. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmaco-farmaco significative in studi con metotressate, digossina o warfarina.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono le reazioni in sede di iniezione (quali dolore, gonfiore, prurito, arrossamento e sanguinamento a livello del sito di iniezione), infezioni (quali infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, infezioni della vescica ed infezioni della pelle), cefalea, reazioni allergiche, sviluppo di anticorpi, prurito e febbre. Con Enbrel sono state segnalate anche reazioni avverse gravi. Gli antagonisti del TNF, come Enbrel, influenzano il sistema immunitario e il loro uso puo'influenzare le difese dell'organismo nei confronti di infezioni e cancro. Infezioni gravi sono state riscontrate in meno di 1 paziente su 100 trattati con Enbrel. Le segnalazioni includevano anche casi di sepsi e di infezioni con esito fatale o che ponessero in grave pericolo lavita del paziente. Sono stati segnalati vari tumori maligni associatiall'uso di Enbrel, incluso casi di cancro al seno, al polmone, alla pelle e alle ghiandole linfatiche (linfoma). Sono state segnalate anchegravi reazioni ematologiche, neurologiche e di tipo autoimmune. Queste reazioni includono le rare segnalazioni di casi di pancitopenia e lemolto rare segnalazioni di casi di anemia aplastica. Eventi di demielinizzazione a livello centrale e periferico sono stati notati, rispettivamente, raramente e molto raramente con l'uso di Enbrel. Ci sono state rare segnalazioni di lupus, condizioni correlate al lupus e vasculiti. Elenco delle reazioni avverse: il seguente elenco di reazioni avverse si basa sulla esperienza derivata dagli studi clinici e sulle esperienze di post-marketing. All'interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate secondo classi di frequenza (numero presunto di pazienti con quella reazione), utilizzando le seguenti categorie: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100, < 1/10);non comuni (>= 1/1 000, < 1/100); rare (>= 1/10 000, < 1/1 000); molto rare (< 1/10 000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni (incluse infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, cistiti, infezioni della pelle)*; non comune: infezioni gravi (inclusainfezione polmonare, cellulite, artrite batterica, sepsi ed infezioni parassitarie)*; raro: tubercolosi, infezioni opportunistiche (incluse infezioni fungine invasive, protozoarie, batteriche, micobatteriche atipiche, virali e legionella)*; non nota: riattivazione dell'epatite b, listeria. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipicompresi). Non comune: tumori cutanei non melanoma* (vedere paragrafo4.4); raro: melanoma maligno (vedere paragrafo 4.4), linfoma, leucemia; non nota: carcinoma a cellule di Merkel (vedere paragrafo 4.4), sarcoma di Kaposi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, anemia, leucopenia, neutropenia; raro: pancitopenia *; molto raro: anemia aplastica*; non nota: istiocitosi ematofagica (sindrome da attivazione dei macrofagi)*. Disturbi del sistema immunitario.Comune: reazioni allergiche (vedere patologie della cute e del tessuto sottocutaneo), formazione di autoanticorpi *; non comune: vasculite (inclusa vasculite associata agli anticorpi citoplasmatici antineutrofili); raro: gravi reazioni allergiche ed anafilattiche (inclusi angioedema e broncospasmo), sarcoidosi; non nota: peggioramento dei sintomi di dermatomiosite. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; raro: episodi di demielinizzazione del SNC indicativi di sclerosi multipla oppure di situazioni localizzate di demielinizzazione quali neurite ottica e mielite trasversa (vedere paragrafo 4.4), eventi di demielinizzazione a livello periferico, incluse la sindrome di Guillain-Barré, la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, la polineuropatia demielinizzante e la neuropatia motoria multi focale (vedere paragrafo 4.4), convulsioni. Patologie dell'occhio. Non comune: uveite, sclerite. Patologie cardiache. Non comune: peggioramento di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4); raro: nuova insorgenza di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: patologie polmonari interstiziali (inclusa polmonite e fibrosi polmonare)*. Patologiegastrointestinali. Non comune: malattia infiammatoria intestinale. Patologie epatobiliari. Non comune: enzimi epatici elevati*; raro: epatite autoimmune*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, eruzione cutanea; non comune: angioedema, psoriasi (inclusa nuova insorgenza o peggioramento, e pustolosa, primariamente palmo- plantare), orticaria, eruzione cutanea psoriasiforme; raro: sindrome di Steven- Johnson, vasculite cutanea (inclusa vasculite da ipersensibilita'), eritema multiforme, reazioni lichenoidi; molto raro: necrolisitossica epidermica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: lupus eritematoso cutaneo, lupus eritematoso cutaneo subacuto, sindrome simil-lupoide. Patologie renali e urinarie. Non nota: glomerulonefrite. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni in sede di iniezione (inclusi sanguinamento, ecchimosi, eritema, prurito, dolore, gonfiore)*; comune: piressia. *vedere "descrizione delle reazioni averse selezionate", in basso. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Tumori maligni e disordini linfoproliferativi: durante gli studi clinici condotti con Enbrel per una durata di circa 6 anni su 4 114 pazienti affetti da artrite reumatoide, inclusi 231 pazienti trattati con Enbrel in associazione con metotrexato in uno studio con controllo attivodi 2 anni, sono stati osservati centoventinove (129) nuovi tumori maligni di vario tipo. La frequenza e l'incidenza osservate in questi studi clinici sono state simili a quelle attese per la popolazione studiata. Un totale di 2 tumori maligni sono stati riportati in studi clinici della durata di circa 2 anni che hanno coinvolto 240 pazienti affetti da artrite psoriasica trattati con Enbrel. In studi clinici condottiper piu' di due anni su 351 pazienti affetti da spondilite anchilosante, sono stati riportati 6 tumori maligni in pazienti trattati con Enbrel. In un gruppo di 2 711 pazienti con psoriasi a placche trattati con Enbrel in studi in doppio cieco e in aperto della durata fino a 2,5 anni sono stati riportati 30 tumori maligni e 43 tumori cutanei non melanomici. In un gruppo di 7 416 pazienti trattati con Enbrel in studi clinici nell'artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante e psoriasi sono stati riportati 18 linfomi. Segnalazioni di vari tumori maligni (incluso carcinoma della mammella e del polmone, e linfoma) sono state ricevute anche nel periodo post-marketing (vedere paragrafo 4.4).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono prendere in considerazione l'uso di misure contraccettive appropriate per evitare l'instaurarsi di una gravidanza durante e fino a tre settimane dopo l'interruzione del trattamento con Enbrel. Gravidanza: studi di tossicita'dello sviluppo su ratti e conigli non hanno rivelato alcuna prova di danno dovuto ad etanercept sul feto o sul ratto neonato. Gli effetti di etanercept sugli esiti della gravidanza sono stati indagati in due studi di coorte osservazionali. In uno studio osservazionale e' stato rilevato un tasso piu' elevato di difetti importanti alla nascita nellegravidanze esposte a etanercept (n=370) durante il primo trimestre, rispetto alle gravidanze non esposte a etanercept o ad altri antagonisti del TNF (n=164) (odds ratio corretto 2,4, IC al 95%: 1,0-5,5). La tipologia dei difetti importanti alla nascita e' risultata conforme a quella segnalata con maggiore frequenza nella popolazione generale e nonsono stati identificati particolari modelli di anomalie. Non e' statorilevato un cambiamento nel tasso di aborto spontaneo, natimortalita', o malformazioni minori. In un altro studio osservazionale di registro multi-paese che ha confrontato il rischio di esiti avversi della gravidanza in donne esposte a etanercept durante i primi 90 giorni di gravidanza (n=425) e donne esposte a farmaci non biologici (n=3497), non e' stato osservato alcun aumento del rischio di difetti importanti alla nascita (odds ratio [OR] grezzo = 1,22, IC al 95%: 0,79-1,90; OR corretto = 0,96, IC al 95%: 0,58-1,60 dopo correzione per il Paese, le malattie della madre, la parita', l'eta' della madre e il fumo all'inizio della gravidanza). Inoltre, questo studio non ha mostrato alcun aumento dei rischi di difetti alla nascita minori, parto prematuro, natimortalita' o infezioni nel primo anno di vita nei bambini nati da donne esposte a etanercept durante la gravidanza. Enbrel deve essere usato durante la gravidanza solo se chiaramente necessario. Etanercept attraversa la placenta ed e' stato rilevato nel siero dei neonati nati da pazienti trattate con Enbrel durante la gravidanza. L'impatto clinico diquesto meccanismo non e' noto, tuttavia i neonati possono essere a maggior rischio di infezione. La somministrazione di vaccini vivi a neonati nel periodo di 16 settimane successivo all'ultima dose di Enbrel della madre non e' generalmente raccomandata. Allattamento: nei ratti che allattavano, dopo somministrazione sottocutanea, etanercept era escreto nel latte e ritrovato nel siero dei cuccioli. Informazioni limitate nella letteratura pubblicata indicano che etanercept e' stato rilevato a bassi livelli nel latte materno. L'uso di etanercept potrebbe essere preso in considerazione durante l'allattamento al seno tenendo conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e di quello della terapia per la donna. Si prevede che l'esposizione sistemica in un bambino allattato al seno sia bassa perche' etanercept e' ampiamente degradato nel tratto gastrointestinale, sebbene siano disponibili dati limitati riguardanti l'esposizione sistemica in un bambino allattato al seno. Pertanto, la somministrazione di vaccini vivi (ad es., BCG) a un bambino allattato al seno mentre la madre sta assumendo etanercept puo'essere presa in considerazione 16 settimane dopo l'interruzione dell'allattamento al seno (o in un momento precedente se i livelli sierici di etanercept nel bambino non sono rilevabili). Fertilita': non sono disponibili dati preclinici sulla tossicita' peri- e post-natale di etanercept e relativi agli effetti di etanercept sulla fertilita' e sullaperformance riproduttiva generale.

Codice: 034675037
Codice EAN:

Codice ATC: L04AB01
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunosoppressori
  • Inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa
  • Etanercept
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, in frigorifero, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

48 MESI

FLACONE