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ESTREVA GEL 1FL 50G 0,1% Produttore: THERAMEX ITALY SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ESTREVA 0,1% GEL

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

ESTROGENI (sistema genitourinario e ormoni sessuali).

PRINCIPI ATTIVI

1 g di gel contiene 1,0325 mg di estradiolo emiidrato, che corrisponde a 1,0000 mg di estradiolo anidro. Ogni dose rilascia 0,5 g di gel, ovvero 0,5 mg di estradiolo (0,516 mg di estradiolo emiidrato). Eccipiente con effetto noto : glicole propilenico (6,0 mg). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Etanolo al 96%, acqua depurata, glicole propilenico, dietilenglicole monoetiletere (TRANSCUTOL), carbomer (CARBOPOL 1382), trolamina, disodio edetato

INDICAZIONI

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) in caso di sintomi da carenza di estrogeni nelle donne in postmenopausa. L'esperienza nel trattamento didonne di eta' superiore a 65 anni e' limitata.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Cancro della mammella accertato, pregresso o sospetto; tumori maligniestrogeno-dipendenti, accertati o sospetti (come il cancro endometriale); sanguinamento genitale non diagnosticato; iperplasia endometrialenon trattata; tromboembolismo venoso precedente o in corso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici noti (ad es., deficienza di Proteina C, Proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica delle arterie in atto o recente (comel'angina, l'infarto miocardico); malattia epatica acuta, o anamnesi positiva per malattia epatica, fino a che la funzionalita' epatica sia tornata nella norma; ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; porfiria.

POSOLOGIA

ESTREVA 0,1% GEL si presenta in flaconi con pompa dosatrice. Quando si inizia un nuovo flacone puo' essere necessario caricare la pompa. Laprima dose potrebbe non essere precisa, nel qual caso sara' necessario gettarla. Ogni volta che si preme, la pompa eroga 0,5 g di gel, valea dire 0,5 mg di estradiolo. Posologia: la dose media e' 1,5 g di gelal giorno, vale a dire 3 dosi consecutive, per un periodo di 24-28 giorni. La dose iniziale e' 0,5 g di gel al giorno per un periodo di 24-28 giorni. La dose iniziale puo' essere adeguata alle esigenze individuali. La dose individuale puo' variare da 0,5 a 3 g di gel al giorno. Per iniziare e proseguire il trattamento dei sintomi che compaiono dopo la menopausa, si deve utilizzare la dose minima efficace per la minore durata di tempo (vedere anche paragrafo 4.4). Nelle donne con uterointatto l'assunzione di un progestinico per almeno 12-14 giorni per ciclo, e' essenziale per aiutare a prevenire l'iperplasia endometriale indotta dall'estrogeno. Per informazioni piu' dettagliate, si prega difare riferimento al paragrafo "Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego " - iperplasia endometriale). Nelle donne che hanno subito isterectomia, a meno che non vi sia una precedente diagnosi di endometriosi, l'aggiunta di un progestinico non e' raccomandata. Si possono usare due regimi terapeutici: 1) ciclico per 24-28 giorni, seguito da un periodo di 2-7 giorni di sospensione dalla terapia. Il progestinico deve essere somministrato almeno durante gli ultimi 12 giorni della terapiaa base di estradiolo nelle donne che non hanno subito isterectomia. Nel periodo di sospensione della terapia si puo' verificare sanguinamento. 2) Continuo: senza periodo di sospensione del trattamento. Nelle donne che non hanno subi'to isterectomia il progestinico deve essere somministrato per almeno 12 giorni al mese. Quando il progestinico vienesospeso puo' verificarsi sanguinamento da sospensione. Il regime terapeutico continuo, non ciclico, e' raccomandato nei casi in cui si ripresentino evidenti sintomi di carenza di estrogeni durante il periodo di sospensione del trattamento. Modo di somministrazione: la superficiedi applicazione deve essere grande 2 volte la mano. La paziente applica il gel sulla pelle pulita, asciutta e intatta, preferibilmente dopodoccia essersi lavata, la mattina o la sera, sull'addome, le cosce, le braccia o le spalle. Il gel non deve essere applicato sul seno ne' sulle mucose. Evitare il contatto con gli occhi. Non e' necessario frizionare la pelle con il gel, comunque si raccomanda di attendere 2 minuti prima di indossare indumenti. Il gel non macchia gli abiti. Dopo l'applicazione, lavare le mani. Se si dimentica di assumere una dose, potrebbe aumentare la probabilita' di metrorragia da interruzione e spotting.

CONSERVAZIONE

Nessuna precauzione particolare per la conservazione.

AVVERTENZE

Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, la TOS deve iniziare solo in caso di sintomi che incidono negativamente sulla qualita' della vita. In ogni caso, e' necessario effettuare un'attenta valutazione, almeno annuale, dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere continuata solo fintanto che i benefici superino i rischi. Le evidenze relative ai rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura sono limitate. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, per queste donne il rapporto benefici-rischi potrebbe essere piu' favorevole rispetto alle donne di eta' piu' avanzata. Esame medico/controlli successivi: prima di iniziare o riprendere la TOS, e' necessario effettuare un'anamnesi completa personale e familiare della paziente. A questo scopo e per individuare controindicazioni e precauzioni avvertenze per l'utilizzo, e' necessario effettuare una visita medica (che includa la zona pelvica e il seno). Durante la terapia, si raccomandano controlli medici periodici, adeguati per frequenza e natura alla singola paziente. E' necessario informare le donne su quali tipi di cambiamento del seno riferire al medico o all'infermiere (vedere paragrafo "Cancro della mammella" sotto riportato). E' necessario effettuare degli esami, inclusi adeguati esami di imaging, come la mammografia, in accordo ai protocolli clinici di screening attualmente accettati, modificati in base alle esigenze cliniche individuali. Condizioni che necessitano di supervisione: se una delle seguenti condizioni si verifica o si e' precedentemente verificata e/o sie' aggravata durante la gravidanza o durante una precedente terapia abase di ormoni, la paziente deve essere attentamente monitorata. Si deve tenere conto del fatto che queste condizioni possono ripresentarsio aggravarsi durante la terapia a base di ESTREVA 0,1% GEL, in particolare nel caso di: leiomioma (fibroma uterino) o endometriosi; fattoridi rischio per disturbi tromboembolici (vedere qui di seguito); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, come la familiarita' diprimo grado per il cancro della mammella; ipertensione; disordini epatici (come l'adenoma epatico); diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare; colelitiasi; emicrania o (grave) cefalea; lupus eritematoso sistemico; anamnesi positiva per iperplasia endometriale (vedere qui di seguito); epilessia; asma; otosclerosi. Cause di immediata sospensione della terapia. La terapia deve esser interrotta nel caso in cui si riscontri una controindicazione e nelle seguenti situazioni: ittero o deterioramento della funzione epatica; significativo aumento della pressione sanguigna - Nuova insorgenza di cefalea simile a emicrania; gravidanza. Iperplasia e carcinoma endometriale: nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e di carcinoma endometriale aumenta quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento del rischio di carcinoma endometriale segnalato tra le donne che assumono solo estrogeni e' superiore da 2 a 12 volte rispetto alle donne che non li assumono, a seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Una volta interrotta la terapia, il rischio puo' restare elevato per almeno 10 anni.L'aggiunta di un progestinico somministrato ciclicamente per almeno 12 giorni ogni mese/ciclo di 28 giorni o la terapia combinata estrogeni-progestinici continua nelle donne non sottoposte a isterectomia previene il rischio aggiuntivo associato alla TOS a base di soli estrogeni.Per le dosi orali di estradiolo > 2 mg, estrogeni equini coniugati > 0.625 mg e cerotti > 50 mg/giorno la sicurezza endometriale dei progestinici aggiunti non e' stata dimostrata. Metrorragia e spotting compaiono durante i primi mesi di trattamento.

INTERAZIONI

Il metabolismo degli estrogeni puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di indurre enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come gli anticonvulsivanti (ad es. il fenobarbital, la fenitoina, la carbamazepina) egli antiinfettivi (ad es. la rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Il ritonavir e il nelfinavir, benche' noti come forti inibitori, mostrano, al contrario, proprieta' di induzione, se assunti in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe contenenti l'erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni. Con la somministrazione transdermica di estrogeni, si evita l'effetto di primo passaggio epatico e, quindi, gli estrogeni somministrati per via trasdermica sarebbero meno influenzati daglienzimi induttori rispetto agli ormoni somministrati per via orale. Clinicamente, un aumento nel metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' comportare una diminuzione dell'effetto e delle variazioni del profilo di sanguinamento uterino. Interazioni farmacodinamiche: negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCVcostituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu' frequenti nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donneche utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno;tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir, nonche' con il regime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati gravi associati all'uso di terapia ormonale sostitutiva sono menzionati anche nel paragrafo "Avvertenze speciali eprecauzioni d'impiego". Elenco delle reazioni avverse: riporta gli effetti indesiderati come riportato nelle utilizzatrici di terapia ormonale sostitutiva (HRT) per classificazione sistemica organica MedDRA (MedDRA SOC). Disturbi del sistema immunitario. Non comuni (>=1/1000; <1/100): reazioni di ipersensibilita. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni (>=1/100; <1/10): aumento di peso o diminuzione di peso. Disturbi psichiatrici. Non comuni (>=1/1000; <1/100): umore depresso; rari (>= 1/10,000;<1/1000): ansia, diminuzione della libido o aumento della libido. Patologie del sistema nervoso. Comuni (>=1/100; <1/10): cefalea; non comuni (>=1/1000; <1/100): capogiri; rari (>= 1/10,000;<1/1000): emicrania. Patologie dell'occhio. Non comuni (>=1/1000; <1/100): disturbi della vista; rari (>= 1/10,000;<1/1000): intolleranzaalle lenti a contatto. Patologie cardiache. Non comuni (>=1/1000; <1/100): palpitazioni; patologie gastrointestinali. Comuni (>=1/100; <1/10): dolore addominale, nausea; non comuni (>=1/1000; <1/100): dispepsia; rari (>= 1/10,000;<1/1000): gonfiore, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni (>=1/100; <1/10): reazioni cutanee,pruriti; non comuni (>=1/1000; <1/100): eritema nodoso, orticaria; rari (>= 1/10,000;<1/1000): irsutismo, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rari (>= 1/10,000;<1/1000): crampi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella.Comuni (>=1/100; <1/10): sanguinamento uterino/vaginale incluso spotting; non comuni (>=1/1000; <1/100): dolore al seno, tensione mammaria;rari(>= 1/10,000;<1/1000): dismenorrea, perdite vaginali, sindrome premestruale-ingrandimento del seno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni (>=1/100; <1/10): --; non comuni (>=1/1000; <1/100): edema; rari (>= 1/10,000;<1/1000): fatica. Il termine MedDRA piu' adatto e' usato per descrivere una determinata reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate. Rischio di cancro della mammella: nelle donne che assumono la terapia combinata estrogeni-progestinici per oltre 5 anni e' stato riportato un rischio di diagnosi di cancro della mammella fino a due volte superiore. L'aumento di rischio in donne sottoposte ad una terapia a base di solo estrogenoe' inferiore a quello osservato in donne che utilizzano combinazioni di estro-progestinici. Il livello di rischio dipende dalla durata e dall'uso (vedere paragrafo 4.4). Le stime del rischio assoluto sulla base dei risultati della piu' ampia sperimentazione randomizzata controllata con placebo (studio WHI) e della piu' ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici sono presentati di seguito. La piu' ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici Rischio aggiuntivo stimatodi cancro della mammella dopo 5 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea di 27 (kg/m^2). Tos a base di solo estrogeno. Etaall'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1.000 non utilizzatricidi tos in un periodo di 5 anni (50-54 anni di eta)*: 13,3; rapporto di rischio: 1,2; casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di tos dopo 5 anni: 2,7. Estro-progestinici combinati. Eta all'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1.000 non utilizzatrici di tos in un periodo di 5 anni (50-54 anni di eta)*: 13,3; rapporto di rischio: 1,6; casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di tos dopo 5 anni: 8. * Tratto dai tassi di incidenza al basale in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indicedi massa corporea di 27 (kg/m^2). Nota: poiche' l'incidenza attesa del cancro della mammella e' diversa nei paesi della UE, anche il numerodi casi supplementari di tale tipo di cancro variera' proporzionalmente. Rischio aggiuntivo stimato di cancro della mammella dopo 10 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea 27 (kg/m^2). Tos abase di solo estrogeno. Eta all'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1.000 non utilizzatrici di tos in un periodo di 10 anni (50-59 anni di eta)*: 26,6; rapporto di rischio: 1,3; casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di tos dopo 10 anni: 7,1. Estro- progestinici combinati.Eta all'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1.000 non utilizzatrici di tos in un periodo di 10 anni (50-59 anni di eta)*: 26,6; rapporto di rischio: 1,8; casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di tos dopo 10 anni: 20,8. * Tratto dai tassi di incidenza al basale in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indice di massa corporea di 27 (kg/m^2).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: ESTREVA 0,1% GEL non e' indicato durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante il periodo di trattamento con ESTREVA 0,1% GEL e' necessario sospendere immediatamente la terapia. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici relativi all'esposizione accidentale del feto agli estrogeni non indicano effetti teratogeni ne' fetotossici. Allattamento: ESTREVA 0,1% GEL non e' indicato durante l'allattamento.

Codice: 038008013
Codice EAN:

Codice ATC: G03CA03
  • Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
  • Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
  • Estrogeni
  • Estrogeni naturali e semisintetici, non associati
  • Estradiolo
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: GEL TRANSDERMICO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

GEL TRANSDERMICO

36 MESI

FLACONE