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ETACORTILEN COLL 20D 0,3ML Produttore: SIFI SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ETACORTILEN 1,5 MG/ML COLLIRIO SOLUZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiinfiammatori, corticosteroidi non associati.

PRINCIPI ATTIVI

1 ml di soluzione contiene 1,5 mg di desametasone sodio fosfato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio citrato, sodio fosfato monobasico monoidrato, Disodiofosfato dodecaidrato, acqua depurata.

INDICAZIONI

Congiuntiviti primaverili, allergiche. Blefariti e blefarocongiuntiviti allergiche. Cheratocongiuntiviti allergiche; scleriti; episcleriti;uveiti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' individuale accertata verso il principio attivo o aduno qualsiasi degli eccipienti. Ipertensione endoculare. Herpes simplex. Infezioni da virus della cornea in fase ulcerativa acuta. Congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (test positivo alla fluoresceina). Tubercolosi e micosi dell'occhio. Oftalmie purulente acute. Congiuntiviti purulente. Blefariti purulente ed erpetiche. Orzaiolo. Lesioni o abrasioni corneali. Bambini di eta' inferiore a tre anni. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

POSOLOGIA

Posologia: una goccia di collirio da instillare nel fornice congiuntivale 3 - 4 volte al di' o secondo prescrizione medica. Popolazione pediatrica: nei bambini da 3 a 12 anni il medicinale va somministrato neicasi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.Modo di somministrazione: 1) Lavarsi accuratamente le mani. 2) Assicurarsi che il contenitore monodose sia intatto. 3) Staccare il contenitore monodose dalla strip. 4) Aprire ruotando la parte superiore senza tirare. 5) Instillare il collirio avendo cura di non toccare l'occhio,la palpebra o qualsiasi altra superficie con la punta del contenitoremonodose; in questo modo possono essere evitate contaminazioni.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE

Aumento della pressione intraoculare e glaucoma: l'uso prolungato di corticosteroidi puo' aumentare la pressione intraoculare nei soggetti sensibili, con conseguente glaucoma con danno al nervo ottico, difettidell'acuita' visiva e del campo visivo. Gli steroidi devono essere utilizzati con cautela in presenza di glaucoma; la pressione intraoculare deve essere controllata frequentemente. L'uso prolungato puo' causare cataratta posteriore subcapsulare. In occasione di trattamenti prolungati e' opportuno procedere a frequenti controlli del tono oculare. Mascheramento di infezioni acute non trattate: un'infezione acuta dell'occhio non trattata puo' essere mascherata o la sua attivita' puo' essere potenziata dalla presenza di farmaci steroidei. Infezioni oculari secondarie: l'uso prolungato di farmaci steroidei puo' sopprimere la risposta immunitaria e aumentare cosi' il rischio di infezioni oculari secondarie da agenti patogeni liberati dal tessuto oculare. Le infezioni fungine della cornea sono particolarmente inclini a svilupparsi in coincidenza ad applicazioni di steroidi protratte per lungo tempo; deve pertanto essere considerata tale possibilita' in ogni tipo di ulceracorneale dove uno steroide e' in uso o e' stato usato. Se appropriato, devono essere raccolte colture fungine. L'uso di steroidi intraoculari puo' prolungare il corso e puo' esacerbare la gravita' di molte infezioni virali dell'occhio (incluso l'herpes simplex). La terapia con gli steroidi nel trattamento dell'herpes simplex stromale richiede grande cura; e' richiesto un frequente controllo per mezzo della lampada afessura. Nelle cheratiti erpetiche virali se ne sconsiglia l'uso, chepuo' essere eventualmente consentito sotto la stretta sorveglianza dell'oculista, in particolare per quanto riguarda le possibili implicazioni immunitarie dell'infezione. Assottigliamento corneale e sclerale: nelle malattie che generano l'assottigliamento della cornea e della sclera e' noto che puo' verificarsi la perforazione della cornea. Ritardo della guarigione: l'uso di steroidi dopo la chirurgia della cataratta puo' ritardare la guarigione. Possibilita' di lesione oculare e contaminazione: per prevenire lesioni oculari o contaminazione, si deve fare attenzione nell'evitare che la punta del contenitore monodose tocchi l'occhio o qualsiasi altra superficie. Sindrome di Cushing e/o soppressione surrenalica associate con l'assorbimento sistemico di desametasone oculare possono verificarsi dopo terapia intensiva o continuata per lunghi periodi in pazienti predisposti, compresi bambini e pazientitrattati con inibitori del CYP3A4 (compresi ritonavir e cobicistat). In questi casi, il trattamento dovrebbe essere sospeso progressivamente. Disturbi visivi: con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibilicause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici. Popolazione pediatrica: nei bambini da 3 a 12 anni il medicinale va somministrato nei casidi effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.

INTERAZIONI

Gli inibitori del CYP3A4 (compresi ritonavir e cobicistat) possono diminuire la clearance del desametasone con conseguente aumento degli effetti e della soppressione surrenalica/sindrome di Cushing. La combinazione dovrebbe essere evitata a meno che il beneficio non superi il rischio degli effetti collaterali sistemici dei corticosteroidi, in questo caso i pazienti dovrebbero essere monitorati per gli effetti sistemici dei corticosteroidi.

EFFETTI INDESIDERATI

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate in seguito all'utilizzo di Etacortilen. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita'. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate come effetti di classe e possono potenzialmente verificarsi anche con Etacortilen. Patologie dell'occhio: cataratta subcapsulare, infezione oculare (incluse infezioni batteriche, fungine e virali), irritazione oculare, perforazione oculare (perforazione sclerale o corneale), glaucoma,aumento della pressione intraoculare, sensazione di bruciore oculare,visione offuscata (con frequenza non nota -vedere anche il paragrafo 4.4). Patologie endocrine: sindrome di Cushing, soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.4) In tutti questi casi e' opportuno sospendereil trattamento e ricorrere ad una terapia adeguata. Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversasospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: nelle donne in gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico. Allattamento: etacortilen e' generalmente controindicato durante l'allattamento.

Codice: 018805022
Codice EAN:

Codice ATC: S01BA01
  • Organi di senso
  • Oftalmologici
  • Antinfiammatori
  • Corticosteroidi, non associati
  • Desametasone
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: COLLIRIO SOLUZIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: CONTENITORE MONODOSE

COLLIRIO SOLUZIONE

24 MESI

CONTENITORE MONODOSE