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FEMOSTON 28CPR RIV 0,5+2,5MG Produttore: MYLAN IRE HEALTHCARE LTD

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

FEMOSTON 0,5 MG/2,5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Apparato urogenitale e ormoni sessuali, progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse.

PRINCIPI ATTIVI

28 compresse, ciascuna contenente 0,5 mg di 17beta-estradiolo (come emidrato) e 2,5 mg di didrogesterone. Eccipiente con effetto noto: lattosio monoidrato 117,4 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, ipromellosa, amido di mais, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: macrogol 3350, polivinile alcool, talco, titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172).

INDICAZIONI

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il trattamento dei sintomi da carenza estrogenica in donne in postmenopausa, da piu' di 12 mesi. L'esperienza relativa al trattamento di donne oltre i 65 anni e' limitata.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Cancro della mammella accertato, pregresso o sospetto; neoplasie estrogeno-dipendenti accertate o sospette (ad es. cancro dell'endometrio);sanguinamento genitale di origine non accertata; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolismo venoso pregresso o in atto (trombosivenosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici noti (ad es. carenza di proteina C, di proteina S o di antitrombina, vedi paragrafo 4.4); patologia tromboembolica arteriosa attiva o recente (ad es. angina, infarto miocardico); epatopatia acuta o storia di epatopatia, qualora gli indici di funzionalita' epatica non si siano normalizzati;porfiria; ipersensibilita' nota ai principi attivi o ad uno qualsiasidegli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Femoston 0,5 mg/2,5 mg e' una TOS combinata continua per uso orale. L'estrogeno e il progesterone devono essere assunti tutti i giorni senza interruzione. La dose e' una compressa al giorno per 28 giorni di ciclo. Femoston 0,5 mg/2,5 mg deve essere assunto continuativamente senza interruzione tra le confezioni. Per iniziare e proseguire il trattamento dei sintomi postmenopausali, deve essere impiegata la dose piu' bassa efficace per un periodo che sia il piu' breve possibile (vedi anche paragrafo 4.4). Il trattamento combinato continuo puo' essere iniziato con Femoston 0,5 mg/2,5 mg a seconda di quando e' iniziata la menopausa e dalla gravita' dei sintomi. Le donne fisiologicamente in menopausa devono iniziare il trattamento con Femoston 0,5 mg/2,5 mg almeno 12 mesi dopo la loro ultima mestruazione naturale. Quando la menopausae' indotta chirurgicamente, il trattamento puo' iniziare immediatamente. In relazione alla risposta clinica, il dosaggio puo' successivamente essere adattato su base individuale. Le pazienti in trattamento conun regime ciclico o sequenziale continuo devono completare il ciclo di terapia di 28 giorni per poi iniziare il trattamento con Femoston 0,5 mg/2,5 mg. Le pazienti che provengono da un'altra terapia combinata continua, possono iniziare il trattamento in qualsiasi momento. Se si e' dimenticato di assumere una dose, si deve assumere la compressa dimenticata prima possibile. Se sono gia' trascorse piu' di 12 ore, si deve continuare con la dose successiva senza assumere la compressa dimenticata. La probabilita' di sanguinamenti interciclo o spotting puo' aumentare. Femoston 0,5 mg/2,5 mg puo' essere somministrato indipendentemente dall'assunzione di cibo. Popolazione pediatrica: non ci sono indicazioni pertinenti per l'uso di Femoston 0,5 mg/2,5 mg nella popolazione pediatrica.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, la TOS deve essere iniziata solo in presenza di sintomi che influiscano negativamente sullaqualita' di vita. Si deve comunque effettuare almeno ogni anno una accurata valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve proseguire solo nel caso in cui i benefici superino i rischi. L'evidenza del rischio associato alla TOS per il trattamento della menopausa prematura e'limitata. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, il rapporto beneficio-rischio per queste donne puo'essere piu' favorevole che per quelle piu' anziane. Esame medico/controlli: prima di iniziare o ricominciare una TOS, e' opportuno disporredi un'anamnesi personale e familiare completa. Su tale base e sulla base delle controindicazioni e delle avvertenze per l'uso, sara' condotto l'esame fisico (compreso quello pelvico e del seno). Durante il trattamento si consigliano controlli periodici con frequenza e caratteristiche adattate alle esigenze individuali della donna. Le pazienti devono essere avvertite di riferire al proprio medico o al personale sanitario modificazioni riscontrate nel seno (vedere oltre "Cancro mammario"). Si deve inoltre effettuare un accurato monitoraggio del seno, compresa una appropriata diagnosi per immagine, es. una mammografia, in accordo con i programmi di controllo attualmente in uso, modificati in rapporto alle necessita' cliniche individuali. Condizioni che richiedono una supervisione: la paziente deve essere accuratamente controllata se e' presente, si e' verificata in passato, e/o si e' aggravata durante la gravidanza o durante precedenti trattamenti ormonali una delle condizioni di seguito indicate. Deve essere presa in considerazione la possibilita' che tali condizioni possano ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con Femoston 0,5 mg/2,5 mg, in particolare: leiomiomi (fibromi uterini) o endometriosi; fattori di rischio per disordini tromboembolici (vedi oltre); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, ad es. ereditarieta' di primo grado per cancro mammario; ipertensione; malattie epatiche (ad es. adenomi epatici); diabete mellito con o senza compromissione vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea (severa); lupus eritematoso sistemico; storia di iperplasia endometriale (vedi oltre); epilessia; asma; otosclerosi; meningioma. Motiviper l'immediata sospensione della terapia. La terapia deve essere interrotta se compare una controindicazione e nelle seguenti situazioni: ittero o deterioramento della funzione epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; esordio di cefalea tipo emicrania; gravidanza. Iperplasia endometriale e carcinoma: in donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale aumenta quando gli estrogeni sono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento di rischio di carcinoma endometriale riportato tra le utilizzatrici di soli estrogeni e' da 2 a 12 volte maggiore rispetto alle non utilizzatrici, in relazione alla durata del trattamento e alla dose di estrogeno impiegata (vedere paragrafo 4.8). Dopo la sospensione del trattamento, il rischio puo' rimanere elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta di un progestinico ciclicamente per almeno 12 giorni al mese su un ciclo di 28 giorni o una terapia estroprogestinica combinata continua in donne non isterectomizzate previene l'aumento di rischio associato alla TOS con soli estrogeni. Sanguinamenti interciclo e spotting possono verificarsi durante i primi cicli di trattamento. Se tali sanguinamenti interciclo o spotting compaiono dopo un certo periodo di tempo dall'inizio della terapia o continuano dopo l'interruzione del trattamento, vaapprofondita la causa, utilizzando anche la biopsia endometriale per escludere tumori maligni dell'endometrio. Cancro mammario: evidenze generali dimostrano un aumentato rischio di cancro mammario dipendente dalla durata della terapia con la TOS in donne in trattamento con la TOS combinata estroprogestinica o anche con la TOS a base di soli estrogeni. Terapia combinata estroprogestinica: lo studio randomizzato, controllato verso placebo, "Women's Health Initiative study" (WHI), e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici evidenziano un aumentato rischio di cancro mammario, che compare dopo circa 3 anni (1-4) (vedere paragrafo 4.8) in donne in trattamento con la TOS combinata estroprogestinica. Terapia a base di soli estrogeni: lo studio WHI non ha evidenziato alcun aumento di rischio di cancro mammario in donne isterectomizzate in trattamento con la TOS a base di soli estrogeni. Studi osservazionali hanno per lo piu' evidenziato un modesto aumento di rischio di diagnosi di cancro mammario che e' inferiore a quello riscontrato nelle utilizzatrici di estroprogestinici in associazione (vedi paragrafo 4.8). I risultati derivanti da un'ampia metanalisi hanno dimostrato che, dopo l'interruzione del trattamento, il rischio aggiuntivo diminuira' con il tempo, e il tempo necessario per tornare al basale dipende dalla durata del precedente utilizzo della TOS. Qualora la TOS fosse stata assunta per un periodo superiore a 5 anni, il rischio puo' persistere per 10 anni o piu' a lungo. La TOS, soprattutto il trattamento estroprogestinico, aumenta la densita' delle immagini mammografiche e cio' puo' influenzare negativamente la diagnosi radiologica del cancro mammario. Cancro dell'ovaio: il cancro dell'ovaio e' molto piu' raro del cancro della mammella. L'evidenza epidemiologica derivata da unavasta meta-analisi indica un leggero aumento del rischio nelle donne che assumono una terapia a base di soli estrogeni o di estrogeni piu' progestinici; tale rischio e' maggiore entro 5 anni di utilizzo della terapia e si riduce col tempo dopo l'interruzione di essa. Alcuni altri studi, incluso lo studio WHI, suggeriscono che l'uso di una TOS combinata puo' essere associato a un rischio simile o leggermente inferiore (vedi paragrafo 4.8). Tromboembolismo venoso: la TOS e' associata adun rischio da 1,3 a 3 volte maggiore di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), ad es. trombosi venosa profonda o embolia polmonare. La probabilita' che si verifichi tale evento e' piu' alta nel primo anno diTOS che non successivamente (vedere paragrafo 4.8). Le pazienti affette da trombofilia accertata hanno un aumentato rischio di TEV e la TOSpuo' aumentare tale rischio. L'utilizzo di TOS in queste pazienti e' quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3). I fattori di rischio generalmente riconosciuti per TEV includono uso di estrogeni, eta' avanzata, interventi chirurgici importanti, prolungata immobilizzazione, obesita' (indice di massa corporea >30 kg/m^2), gravidanza/periodo postparto, lupus eritematoso sistemico (LES) e cancro. Non vi e' consenso circa il possibile ruolo delle vene varicose nell'ambito della TEV.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione. L'efficacia di estrogeni e progestinici puo' essere ridotta: il metabolismo degli estrogenie dei progestinici puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze, quali gli anticonvulsivanti (ad es. fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) ed anti-infettivi (ad es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz), in grado di causare induzione degli enzimi, in particolare degli enzimi P450 che metabolizzano i farmaci. Ritonavir e nelfinavir, sebbene noti come potenti inibitori, al contrario mostrano proprieta' inducenti, quando utilizzati in concomitanza con gli ormoni steroidei. Preparazioni a base di erbe contenenti l'erba di San Giovanni(Hypericum perforatum) possono aumentare il metabolismo di estrogeni e progestinici. Dal punto di vista clinico, l'aumento del metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' comportare una riduzione del loro effetto e modifiche nel profilo del sanguinamento uterino. Interazioni farmacodinamiche: negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu' frequenti nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir e con il regime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

I piu' comuni effetti indesiderati segnalati in pazienti trattate conestradiolo/diidrgogesterone durante gli studi clinici sono: cefalea, dolore addominale, dolore/dolorabilita' mammaria e dolore alla schiena. Nel corso di studi clinici (n=4929) sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati con una frequenza di seguito indicata: * Gli effetti indesiderati riportati da segnalazioni spontanee non osservati negli studi clinici sono stati attribuiti con la frequenza "rara". Infezioni e infestazioni. Comune: candidosi vaginale; non comune: disturbi che simulano la cistite. Tumori benigni, maligni e non specificati. Noncomune: aumento di dimensione dei leiomiomi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia emolitica*. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, nervosismo; non comune: influenza sulla libido. Patologie delsistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: emicrania, capogiro; raro: meningioma*. Patologie dell'occhio. Raro: aumentata curvatura della cornea*, intolleranza alle lenti a contatto*. Patologie cardiache.Raro: infarto miocardico. Patologie vascolari. Non comune: tromboembolismo venoso, ipertensione, malattia vascolare periferica, vene varicose; raro: ictus*. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale; comune: nausea, vomito, distensione addominale (compresa flatulenza); non comune: dispepsia. Patologie epatobiliari. Non comune: funzionalita' epatica anormale, talvolta con ittero, astenia o malessere, e dolore addominale, patologia della cistifellea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni allergiche cutanee (ad esempio eruzione cutanea, orticaria, prurito); raro: angioedema, porpora vascolare, eritema nodoso*, cloasma o melasma, che puo' persistere quando il farmaco e' interrotto*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore alla schiena; raro: crampi alle gambe*. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: dolore/dolorabilita' mammaria; comune: disturbimestruali (incluso perdite post menopausale, metrorragia, menorragia,oligomenorrea, mestruazioni irregolari, dismenorrea), dolore pelvico,secrezione cervicale uterina; non comune: aumento del volume mammario, sindrome premestruale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: condizioni asteniche (astenia, affaticamento, malessere), edema periferico. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: diminuzione di peso. Rischio di cancro mammario: un rischio fino a 2 volte maggiore di avere diagnosticato un cancro mammario viene segnalato nelle donne che assumono una terapia combinata estroprogestinica per piu' di 5 anni. L'aumento di rischio nelle utilizzatrici di una terapia a base di soli estrogeni e' inferiore a quello osservato nelle utilizzatrici di estroprogestinici in associazione. Il livello di rischio dipende dalla durata del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Rischio di cancro endometriale. Donne in postmenopausa con utero: il rischio di cancro endometriale e' di circa 5 su ogni 1000 donne con utero non utilizzatrici di TOS. Nelle donne con utero, il trattamento con la TOS a base di soli estrogeni non e' raccomandato poiche' aumenta il rischio di cancro endometriale (vedere paragrafo4.4). In relazione alla durata del trattamento con soli estrogeni e alla dose di estrogeni impiegata, l'aumento di rischio di cancro endometriale negli studi epidemiologici varia da 5 a 55 casi addizionali, diagnosticati su ogni 1000 donne in eta' compresa tra i 50 e i 65 anni. L'aggiunta di un progestinico ad una terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni a ciclo puo' prevenire tale aumento di rischio. Nello studio "Million Women Study" il trattamento per 5 anni con una TOS combinata (sequenziale o continua) non ha aumentato il rischio di cancro endometriale [RR = 1,0 (0,8- 1,2)]. Cancro dell'ovaio: l'uso di una TOS a base di soli estrogeni o di estro-progestinici e' stato associato a un lieve aumento del rischio di una diagnosi di cancro dell'ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologiciha riscontrato un aumento del rischio di cancro dell'ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Per le donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che seguono una TOS da 5 anni, si registra circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una TOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell'ovaio nell'arco di 5 anni. Rischio di tromboembolismo venoso: la TOS e' associata ad un aumento da 1,3 a 3 volte maggiore del rischio di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), ad es. trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Questo tipo di evento si verifica maggiormente durante il primo anno di utilizzo di una TOS (vedere paragrafo 4.4). Rischio di coronaropatia: il rischiodi coronaropatia e' lievemente aumentato nelle utilizzatrici di TOS combinata estroprogestinica al di sopra dei 60 anni (vedere paragrafo 4.4). Rischio di ictus ischemico: il trattamento con la TOS a base di soli estrogeni e con la TOS estroprogestinica e' associato ad un rischio relativo di ictus ischemico aumentato fino a 1,5 volte. In corso di trattamento con la TOS non e' aumentato il rischio di ictus emorragico. Tale rischio relativo non dipende dall'eta' o dalla durata del trattamento, bensi', dal momento che il rischio basale e' fortemente dipendente dall'eta', il rischio complessivo di ictus in donne in trattamento con la TOS aumentera' con l'eta' (vedere paragrafo 4.4). Altre reazioni avverse sono state segnalate in relazione al trattamento estroprogestinico. Neoplasie benigne, maligne e di natura imprecisata: neoplasie estrogeno- dipendenti benigne e maligne, ad es. carcinoma endometriale, carcinoma ovarico; aumento della dimensione del meningioma. Disturbi del sistema immunitario: lupus eritematoso sistemico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipertrigliceridemia. Patologie del sistema nervoso: probabile demenza, corea, esacerbazione dell'epilessia. Patologie vascolari: tromboembolismo arterioso. Patologie gastrointestinali: pancreatite (in donne con ipertrigliceridemia pre-esistente). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema multiforme. Patologie renali e urinarie: incontinenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: variazioni del seno fibrocistico, erosione della cervice uterina. Patologie congenite, familiari e genetiche: peggioramento della porfiria. Esami diagnostici: ormoni tiroidei totali aumentati.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: Femoston 0,5 mg/2,5 mg non e' indicato in gravidanza. Se si instaura una gravidanza durante la somministrazione di Femoston 0,5mg/2,5 mg, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Non vi sono dati adeguati sull'uso di estradiolo/didrogesterone in donne in gravidanza. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici, relativi all'esposizione involontaria del feto agli estrogeni e progestinici in associazione, non indicano effetti teratogenici o fetotossici. Allattamento: Femoston 0,5 mg/2,5 mg non e' indicato durante l'allattamento. Fertilita': Femoston 0,5 mg/2,5 mg non e' indicato durante il periodo fertile.

Codice: 033639117
Codice EAN:

Codice ATC: G03FA14
  • Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
  • Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
  • Progestinici ed estrogeni in associazione
  • Associazioni fisse estro-progestiniche
  • Didrogesterone ed estrogeno
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

48 MESI

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