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FLUCONAZOLO B.BR 10FL 50ML2MG/ Produttore: B.BRAUN MILANO SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

FLUCONAZOLO B. BRAUN 2 MG/ML SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni 50 ml di soluzione per infusione contengono 100 mg di fluconazolo. Ogni 100 ml di soluzione per infusione contengono 200 mg di fluconazolo. Ogni 200 ml di soluzione per infusione contengono 400 mg di fluconazolo. Ogni ml contiene 2 mg di fluconazolo. Eccipienti con effetti noti: ogni ml contiene inoltre 0,15 mmol (3,5 mg) di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Cloruro di sodio, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Fluconazolo B. Braun e' indicato nelle seguenti infezioni micotiche (vedere paragrafo 5.1). Fluconazolo B. Braun e' indicato negli adulti per il trattamento di: meningite criptococcica (vedere paragrafo 4.4). Coccidioidomicosi (vedere paragrafo 4.4). Candidiasi invasiva. Candidiasi delle mucose (incluse candidiasi orofaringea, candidiasi esofagea,candiduria e candidiasi muco cutanea). Candidiasi orale atrofica cronica (stomatite da protesi dentale) nel caso in cui igiene dentale e trattamento topico siano insufficienti. Fluconazolo B. Braun e' indicatonegli adulti per profilassi di: Recidiva di meningite criptococcica in pazienti ad alto rischio di ricaduta. Recidiva di candidiasi orofaringea o esofagea in pazienti affetti da HIV ad alto rischio di presentare ricadute. Profilassi delle candidemie nei pazienti con neutropenia prolungata (es. pazienti con patologie ematologiche maligne sottopostia chemioterapia o pazienti che ricevono trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (vedere paragrafo 5.1). Fluconazolo B. Braun e' indicato nei neonati a termine, lattanti, infanti, bambini e adolescenti da 0a 17 anni: Fluconazolo B. Braun e' usato nel trattamento delle candidiasi delle mucose (orofaringee ed esofagee), candidiasi invasive, meningite criptococcica e nella profilassi delle candidiasi nei pazienti immunocompromessi. Fluconazolo B. Braun puo' essere usato come terapia di mantenimento per prevenire recidive di meningite criptococcica nei bambini ad alto rischio di ricaduta (vedere paragrafo 4.4). La terapiapuo' essere istituita prima che si conoscano i risultati delle colture o di altri test di laboratorio, ma, quando i risultati diventano disponibili, la terapia anti-infettiva deve essere adeguata conseguentemente. Bisogna tenere in considerazione le linee guida ufficiali per l'uso appropriato degli antimicotici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ai composti azolici correlati, o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1). La somministrazione concomitante di terfenadina e' controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con Fluconazolo B. Braun a dosi multiple >= 400 mg/die, sulla base dei risultati di uno studio d'interazione con dosi multiple. La somministrazione concomitante di altri farmaci che prolungano l'intervallo QT e che vengono metabolizzati tramite citocromo P450 (CYP) 3A4, come cisapride, astemizolo, pimozide, chinidina ed eritromicina, e' controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: il dosaggio deve essere basato sulla natura e sulla gravita' dell'infezione micotica. Il trattamento delle infezioni che richiedono dosaggi multipli deve proseguire finche' i parametri clinici o altri esami di laboratorio non dimostrino che l'infezione micotica attivasia scomparsa. Un periodo di trattamento inadeguato potrebbe portare alla recidiva dell'infezione attiva. Adulti. Criptococcosi. Trattamento della meningite criptococcica; posologia: dose di carico: 400 mg il giorno 1; dose successiva: da 200 mg a 400 mg/die; durata del trattamento: generalmente da 6 a 8 settimane. Nelle infezioni che costituiscono rischio per la vita, la dose può essere aumentata fino a 800 mg. Terapia di mantenimento per prevenire le ricadute di meningite criptococcica nei pazienti ad alto rischio di recidiva; posologia: 200 mg/die; durata del trattamento: indefinitamente alla dose giornaliera di 200 mg. Coccidioidomicosi. Posologia: da 200 mg a 400 mg; durata del trattamento: da 11 mesi fino a 24 mesi o più in base ai pazienti. 800 mg/die possono essere considerati per alcune infezioni e specialmente per le meningiti. Candidiasi invasive. Posologia: dose di carico: 800 mg il giorno 1 dose successiva: 400 mg/die; durata del trattamento: in genere, la durata della terapia raccomandata per la candidemia è di 2 settimane dopo i risultati della prima emocoltura negativa e la risoluzione dei segni e dei sintomi attribuibili alla candidemia. Trattamento della candidiasi delle mucose. Candidiasi orofaringea; posologia: dose di carico: da 200 a 400 mg il giorno 1; dose successiva: da 100 mg a 200 mg/die; durata del trattamento: da 7 a 21 giorni (fino a quando la candidiasi orofaringea non è in remissione). Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi più lunghi. Candidiasi esofagea; posologia: dose di carico: da 200 a 400 mg il giorno 1; dosesuccessiva: da 100 mg a 400 mg/die; durata del trattamento: da 14 a 30 giorni (fino a quando la candidiasi esofagea non è in remissione). Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi più lunghi. Candiduria; posologia: da 200 mg a 400 mg/die; durata del trattamento: da 7 a 21 giorni. Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi più lunghi. Candidiasi atrofica cronica; posologia: 50 mg/die; durata del trattamento: 14 giorni. Candidiasi mucocutanea cronica;posologia: da 50 mg a 100 mg/die; durata del trattamento: fino a 28 giorni. Periodi più lunghi in base sia allagravità dell'infezione sia alla compromissione o all'infezione di base. Prevenzione delle recidive delle candidiasi delle mucose nei pazienti affetti da hiv che sono ad elevato rischio di recidiva. Candidosi orofaringea; posologia: da 100 mg a 200 mg/die o 200 mg 3 volte a settimana; durata del trattamento: periodo indefinito per pazienti con immunosoppressione cronica. Candidiasi esofagea; posologia: da 100 mg a 200 mg/die o 200 mg 3 volte alla settimana; durata del trattamento: periodo indefinito per i pazienti con immunosoppressione cronica. Profilassi delle infezioni da candida in pazienti con neutropenia prolungata. Posologia: da 200 mg a 400 mg; durata del trattamento: il trattamento deve iniziare diversi giorni prima della prevista comparsa di neutropenia e continuare per 7 giorni dopo la ripresa dalla neutropenia, dopo che la conta dei neutrofili sarà salita oltre 1.000 cellule per mm3. Popolazioni speciali. Anziani: il dosaggio deve essere adeguato in basealla funzionalita' renale (vedere " Compromissione renale "). Compromissione renale: fluconazolo B. Braun viene eliminato immodificato principalmente attraverso le urine. Non sono necessari adattamenti quando si effettua una terapia in unica dose. Quando invece si effettua una terapia con dosi ripetute di fluconazolo nei pazienti con insufficienzarenale (inclusa la popolazione pediatrica) dovra' essere somministrata una dose iniziale compresa tra 50 mg e 400 mg sulla base della dose giornaliera raccomandata per l'indicazione. Dopo questa dose iniziale di carico, il dosaggio giornaliero (a seconda dell'indicazione) dovra'essere modificato in base allo schema seguente. Clearance della creatinina (ml/min): > 50; dose raccomandata (percentuale): 100%. Clearancedella creatinina (ml/min): <= 50 (nessuna dialisi); dose raccomandata(percentuale): 50%. Clearance della creatinina (ml/min): dialisi regolare; dose raccomandata (percentuale): 100% dopo ogni seduta di dialisi. I pazienti sottoposti a dialisi regolare devono ricevere il 100% della dose raccomandata dopo ogni seduta di dialisi; nei giorni senza dialisi, i pazienti devono ricevere una dose ridotta in base alla clearance della creatinina. Compromissione epatica: sono disponibili dati limitati nei pazienti con compromissione epatica, quindi fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Popolazione pediatrica: nella popolazione pediatrica non bisogna superare la dose massima di 400 mg/die. Come per le analoghe infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Fluconazolo B. Braun viene somministrato in dose singola giornaliera.

CONSERVAZIONE

Non congelare. Non conservare ad una temperatura superiore a 25 gradiC. Dopo la prima apertura/diluizione: per le condizioni di conservazione della soluzione diluita, vedere il paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Tinea capitis: fluconazolo e' stato studiato per il trattamento dellatinea capitis nei bambini. E' stato dimostrato che non e' superiore agriseofulvina e il tasso generale di successo e' stato inferiore al 20%. Quindi, Fluconazolo B. Braun non deve essere usato per la tinea capitis. Criptococcosi: l'evidenza dell'efficacia di fluconazolo nel trattamento della criptococcosi di altri siti (ad es. criptococcicosi cutanea e polmonare) e' limitata, il che impedisce di fornire raccomandazioni posologiche. Micosi endemiche profonde: l'evidenza dell'efficaciadi fluconazolo nel trattamento delle micosi endemiche profonde quali paracoccidioidomicosi, sporotricosi linfocutanea e istoplasmosi e' limitata, per cui non sono possibili raccomandazioni di dosaggio. Sistemarenale. Fluconazolo B. Braun deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita' renale (vedere paragrafo 4.2). Insufficienza surrenalica: ketoconazolo e' noto causare insufficienza surrenalica e tale effetto, anche se osservato raramente, puo'verificarsi anche con fluconazolo. L'insufficienza surrenalica correlata al trattamento concomitante con prednisone e' descritta al paragrafo 4.5 "Effetti del fluconazolo su altri medicinali". Sistema epatobiliare: fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita' epatica. Fluconazolo e' stato associato a rari casi di grave tossicita' epatica, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicita' associata al fluconazolo, non e' stato possibile stabilire una relazione con la dose giornaliera totale, la durata della terapia, il sesso o l'eta' del paziente. L'epatotossicita' del fluconazolo si e' generalmente rivelata reversibile alla sospensione del trattamento. I pazienti che nel corso della terapia con fluconazolo evidenziano alterazioni della funzionalita' epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu' gravi. I pazienti devono essere informati dei sintomi indicativi di effetti epatici gravi (astenia significativa, anoressia, nausea persistente, vomito e itterizia). Il trattamento con fluconazolo deve essere interrotto immediatamente e il paziente deve consultare un medico. Sistema cardiovascolare:alcuni azoli, incluso fluconazolo, sono stati associati ad un prolungamento dell'intervallo QT nell'elettrocardiogramma. Durante la fase successiva alla commercializzazione, nei pazienti che assumevano fluconazolo si sono verificati casi molto rari di prolungamento dell'intervallo QT e di torsioni di punta. Questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo. Fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano queste potenziali condizioni di proaritmia. La somministrazione concomitante di altri medicinali che prolungano l'intervallo QT e che sono metabolizzati tramite il citocromo P450 (CYP) 3A4 e' controindicata (vedereparagrafi 4.3 e 4.5). Alofantrina: e' stato dimostrato che alofantrina prolunga l'intervallo QTc alla dose terapeutica raccomandata ed e' un substrato del CYP3A4. L'uso concomitante di fluconazolo e alofantrina non e' pertanto raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni dermatologiche: in corso di terapia con fluconazolo si sono raramente verificate reazioni cutanee esfoliative, come la sindrome di Stevens-Johnsone la necrolisi epidermica tossica. Sono stati segnalati casi di reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). I pazienticon AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti medicinali. Qualora in un paziente in terapia con fluconazolo per infezioni micotiche superficiali si manifestasse rush cutaneo attribuibile al fluconazolo, il trattamento con questo medicinale dovra' essere interrotto. Se i pazienti con infezioni micotiche invasive/sistemiche sviluppano rush cutaneo dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento con fluconazolo dovra' essere sospeso, qualora simanifestassero lesioni bollose o eritema multiforme. Ipersensibilita': in rari casi e' stata segnalata anafilassi (vedere paragrafo 4.3). Candidiasi: gli studi hanno mostrato un aumento della prevalenza di infezioni da specie di Candida diverse da C. albicans , le quali spesso sono intrinsecamente resistenti (ad es., C. krusei e C. auris) o mostrano una sensibilita' ridotta a fluconazolo (C. glabrata). Tali infezioni potrebbero richiedere una terapia antifungina alternativa secondariaal fallimento del trattamento. Pertanto, si raccomanda ai medici prescrittori di tenere in considerazione la prevalenza della resistenza a fluconazolo in diverse specie di Candida. Citocromo P450: il fluconazolo e' un potente inibitore del citocromo CYP2C9 e inibisce moderatamente il citocromo CYP3A4. Il fluconazolo inibisce anche il citocromo CYP2C19. I pazienti trattati con Fluconazolo B. Braun in terapia concomitante con farmaci che hanno una stretta finestra terapeutica e sono metabolizzati attraverso il CYP2C9, il CYP2C19 e il CYP3A4 devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5). Terfenadina: la somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/die e terfenadina deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Eccipienti: questo farmaco contiene 3,54 mg di sodio per ml di soluzione. Un flacone per infusione contenente 50 ml, 100 ml o 200 ml di soluzione contiene rispettivamente 177 mg, 354 mg o 709 mg di sodio, equivalente rispettivamente a 8,9%, 17,7% o 35,5% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

L'uso concomitante dei seguenti medicinali e' controindicato: Cisapride: sono stati riportati casi di eventi cardiaci, tra cui torsioni di punta in pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e cisapride. Uno studio controllato ha riportato che una somministrazione concomitante di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno e 20 mg di cisapride quattro volte al giorno porta ad un aumento significativo dei livelli plasmatici di cisapride e un prolungamento dell'intervallo QTc. La somministrazione contemporanea di cisapride e fluconazolo e' controindicata (vedere il paragrafo 4.3). Terfenadina: in seguito al verificarsi di gravi episodi di disritmia secondaria al protrarsi dell'intervallo QTc in pazienti sottoposti a terapia concomitante con altri antimicotici azolici e terfenadina sono stati condotti studi d'interazione. Uno studio condotto con una dose giornaliera di 200 mg di fluconazolo non ha dimostrato un prolungamento dell'intervallo QTc. Un altro studio con dosi giornaliere di fluconazolo pari a 400 mg e 800 mg ha dimostrato che la somministrazione di fluconazolo in dosi di 400 mg/die o superiori aumenta significativamente i livelli plasmatici di terfenadina nel caso di somministrazione concomitante. L'uso concomitante di fluconazolo a dosi di 400 mg/die o superiori e terfenadina e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/die e terfenadina deve essere attentamente monitorata. Astemizolo (substrato del CYP3A4): l'usoconcomitante di fluconazolo e astemizolo puo' ridurre la clearance dell'astemizolo. I conseguenti aumenti delle concentrazioni plasmatiche dell'astemizolo possono portare ad un prolungamento dell'intervallo QTe al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e astemizolo e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Pimozide: anche se non e' stata studiata in vitro o invivo, la somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide puo'determinare l'inibizione del metabolismo della pimozide. I conseguenti aumenti delle concentrazioni plasmatiche possono portare ad un prolungamento dell'intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Chinidina: anche se non e' stata studiata in vitro o in vivo , la somministrazione concomitante di fluconazolo e chinidina puo' determinare l'inibizione del metabolismo della chinidina. L'uso di chinidina e' associato al prolungamento dell'intervallo QT e a rari casi di torsioni di punta. La somministrazioneconcomitante di fluconazolo e chinidina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Eritromicina: l'uso concomitante di fluconazolo ed eritromicina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita' (prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiaca improvvisa. La somministrazione concomitante di fluconazolo ed eritromicina e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). L'uso concomitante dei seguenti medicinali non e' raccomandato. Alofantrina: il fluconazolo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di alofantrina a causa dell'effetto inibitorio sul CYP3A4. L'uso concomitante di fluconazolo e alofantrina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita' (prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiacaimprovvisa. L'uso di questi due farmaci in associazione deve essere evitato (vedere paragrafo 4.4). Amiodarone: la somministrazione concomitante con fluconazolo puo' aumentare il prolungamento dell'intervallo QT. Occorre quindi cautela in caso di uso concomitante di amiodarone efluconazolo, in particolare con dosi elevate di fluconazolo (800 mg).L'uso concomitante dei seguenti medicinali comporta precauzioni ed aggiustamenti posologici. Effetto di altri medicinali su fluconazolo. Idroclorotiazide: in uno studio d'interazione farmacocinetica, la somministrazione contemporanea di idroclorotiazide in dosi multiple a volontari sani che assumevano fluconazolo ha aumentato la concentrazione plasmatica di fluconazolo del 40%. Un effetto di questa ampiezza non dovrebbe determinare la modifica del regime posologico di fluconazolo nei soggetti che assumono contemporaneamente diuretici. Rifampicina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e rifampicina ha comportatouna riduzione del 25% dell'AUC ed una riduzione del 20% dell'emivita del fluconazolo. Nei pazienti che assumono contemporaneamente rifampicina, un incremento del dosaggio di fluconazolo deve essere preso in considerazione. Studi d'interazione hanno mostrato che non si verificanovariazioni clinicamente significative nell'assorbimento del fluconazolo durante la somministrazione concomitante di fluconazolo orale con alimenti, cimetidina, antiacidi oppure a seguito di irradiazione totaledel corpo per trapianto di midollo. Effetti del fluconazolo su altri medicinali: il fluconazolo e' un potente inibitore dell'isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) e un moderato inibitore del CYP3A4. Il fluconazolo e' anche un inibitore dell'isoenzima CYP2C19. Oltre alle interazioni osservate/documentate riportate qui di seguito, esiste il rischiodi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di altri composti metabolizzati dai CYP2C9 e CYP3A4 somministrati in associazione al fluconazolo. Bisogna quindi usare molta cautela nel prescrivere queste associazioni e monitorare attentamente i pazienti. L'effetto inibente del fluconazolo sull'enzima permane 4-5 giorni dopo l'interruzione del trattamento, a causa della lunga emivita del fluconazolo (vedere paragrafo 4.3). Alfentanil: durante il trattamento concomitante con fluconazolo (400 mg) e alfentanil per via endovenosa (20 mcg/kg) in volontari sani, l'AUC10 di alfentanil e' raddoppiata, probabilmente per l'inibizione del CYP3A4. Puo' essere necessario una correzione posologica dell'alfentanil. Amitriptilina, nortriptilina: il fluconazolo aumenta l'effetto dell'amitriptilina e della nortriptilina. La 5-nortriptilina e/o la S-amitriptilina possono essere misurate all'inizio della terapia concomitante e dopo una settimana di trattamento. Se necessario, il dosaggio di amitriptilina/nortriptilina deve essere corretto. Amfotericina B: lasomministrazione concomitante di fluconazolo e amfotericina B nei topi infetti normali e immunodepressi ha evidenziato i seguenti risultati: un lieve effetto antifungino additivo nelle infezioni sistemiche da C. albicans, nessuna interazione nell'infezioni intracraniche da Cryptococcus neoformans, e un antagonismo dei due farmaci nelle infezioni sistemiche da A. fumigatus.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: e' stata segnalata una reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) correlata al trattamento con fluconazolo (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse piu' frequentemente segnalate (>1/10) sono cefalea, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina e rash. Durante il trattamento con fluconazolo sono state osservate e segnalate le seguenti reazioni avverse, con le frequenze seguenti: moltocomune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: diminuzione dell'appetito; raro: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia. Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; raro: convulsioni, parestesie, capogiri, alterazione del gusto; raro: tremore. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: vertigini. Patologie cardiache. Raro: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), prolungamentodel qt (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, vomito, diarrea, nausea; raro: costipazione, dispepsia, flatulenza, secchezza delle fauci. Patologie epatobiliari. Comune:aumento dell'alanina aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4), aumentodell'aspartato aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4), aumento dellafosfatasi alcalina ematica (vedere paragrafo 4.4); raro: colestasi (vedere paragrafo 4.4), ittero (vedere paragrafo 4.4), aumento della bilirubina (vedere paragrafo 4.4); raro: insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4), necrosi epatocellulare (vedere paragrafo 4.4), epatite (vedere paragrafo 4.4), danno epatocellulare (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash (vedere paragrafo 4.4); raro: eruzione* (vedere paragrafo 4.4), orticaria (vedere paragrafo 4.4), prurito, aumento della sudorazione; raro: necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.4), sindrome di stevens- johnson (vedere paragrafo 4.4), pustolosi esantematosa generalizzata acuta (vedere paragrafo 4.4), dermatite esfoliativa, angioedema, edema facciale, alopecia; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: affaticamrnto, malessere, astenia, febbre. *inclusa eruzione fissa da farmaci. Popolazione pediatrica: la tipologia e l'incidenza delle reazioni avverse e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici sono paragonabili a quelli osservati negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: uno studio osservazionale ha suggerito un aumentato rischio di aborto spontaneo con fluconazolo durante il primo trimestre. I dati relativi a diverse migliaia di donne in gravidanza trattate con una dose cumulativa <=150 mg di fluconazolo, somministrato nel primo trimestre, non mostrano alcun aumento del rischio complessivo di malformazioni del feto. In un ampio studio osservazionale di coorte, l'esposizione nel primo trimestre a fluconazolo orale era associata a un piccolo incremento del rischio di malformazioni muscoloscheletriche, corrispondente a circa 1 caso in piu' su 1000 donne trattate con dosi cumulative <=450 mg rispetto a donne trattate con azoli topici e a circa 4 casi in piu' su 1000 donne trattate con dosi cumulative superiori a 450 mg. Il rischio relativo aggiustato era pari a 1,29 (IC al 95%: da 1,05a 1,58) per 150 mg di fluconazolo orale e 1,98 (IC al 95%: da 1,23 a 3,17) per dosi superiori a 450 mg di fluconazolo. Nei neonati le cui madri erano sottoposte a terapia con alti dosaggi di fluconazolo (400-800 mg/die) per coccidioidomicosi per un periodo >= 3 mesi, sono state riportate anomalie congenite multiple (che includono brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, ricurvamento femorale e sinostosi radio-omerale). Il rapporto tra l'uso di fluconazolo e questi effetti non e' chiaro. Studi nell'animale hanno mostrato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il fluconazolo a dosaggi standard e per brevi periodi di trattamento non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Il fluconazolo ad alte dosi e/o per periodi di trattamento prolungati deve essere usato in gravidanza soltanto per infezioni che costituiscono rischio per la vita. Allattamento: il fluconazolo passa nel latte materno e raggiunge concentrazioni inferiori ai livelli plasmatici. L'allattamento puo' essere continuato dopo la somministrazione di una dose singola standard pari o inferiore a 200 mg di fluconazolo. Si sconsiglia l'allattamento dopo l'uso ripetuto o dopo alti dosaggi di fluconazolo. Fertilita': il fluconazolonon ha avuto effetti sulla fertilita' di ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 038838013
Codice EAN:

Codice ATC: J02AC01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antimicotici per uso sistemico
  • Derivati triazolici e tetrazolici
  • Fluconazolo
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE