Cercafarmaco.it

FLUOXETINA ACCORD 28CPS 20MG Produttore: ACCORD HEALTHCARE ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

FLUOXETINA ACCORD 20 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula contiene 22,4 mg di fluoxetina cloridrato, equivalenti a20 mg di fluoxetina. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

La capsula contiene anche: amido (di mais) pregelatinizzato, silice colloidale anidra, magnesio stearato (E470b), talco purificato. Componenti dell'involucro della capsula: giallo di chinolina (E104), eritrosina (E127), indigotina, carminio d'indaco (E132), titanio biossido (E171), gelatina. Componenti dell'inchiostro di stampa: gomma lacca (E904), ossido di ferro nero (E172), glicole propilenico Idrossido di ammonio.

INDICAZIONI

Adulti: episodi di depressione maggiore. Disturbo ossessivo-compulsivo. Bulimia nervosa: la fluoxetina e' indicata in associazione alla psicoterapia per la riduzione del binge-eating e del comportamento purgativo. Popolazione pediatrica Bambini ed adolescenti di eta' pari o superiore a 8 anni Episodio di depressione maggiore di grado da moderato agrave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. Il trattamento antidepressivo deve essere somministrato a bambini o adolescenti affetti da depressione da moderata a grave solo in associazione con una psicoterapia concomitante.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla fluoxetina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Inibitori delle monoamminossidasi: casi di reazioni gravi e talvolta letali sono stati riportati in pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore delle monoaminossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano recentemente sospeso il trattamento con un SSRI ed iniziato quello con un IMAO. Il trattamento con fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione deltrattamento con un IMAO irreversibile ed un giorno dopo l'interruzione del trattamento con un IMAO di tipo A reversibile. In alcuni casi lecaratteristiche della reazione sono state simili a quelle della sindrome serotoninergica (che puo' assomigliare alla sindrome maligna da neurolettici ed essere diagnosticata come tale). La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. Sintomi di un'interazione farmacologica con un IMAO comprendono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervosoautonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilita' ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma. Per questo motivo, la fluoxetina e' controindicata in associazione con un IMAO non selettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopola sospensione del trattamento con fluoxetina prima dell'inizio dellaterapia con un IMAO. Se la fluoxetina viene prescritta per un lungo periodo di tempo e/o a dosaggi elevati, si deve considerare un intervallo di tempo piu' lungo. L'associazione della fluoxetina con un IMAO reversibile (per es. moclobemide, linezolid, metiltioninio cloruro (anche chiamato blu di metilene; un IMAO non selettivo reversibile indicatoper il trattamento della metaemoglobinemia indotta da medicinali o prodotti chimici)) non e' raccomandata. Il trattamento con fluoxetina puo' essere iniziato il giorno seguente alla sospensione del trattamentocon un IMAO reversibile. In casi eccezionali, e' possibile somministrare linezolid (un antibiotico che e' un IMAO reversibile non selettivo) in associazione a fluoxetina fatto salvo che siano disponibili le attrezzature per l'attento monitoraggio dei sintomi della sindrome serotoninergica e della pressione sanguigna. Fluoxetina e' controindicata in combinazione con il metoprololo usato nell'insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia. Adulti. Episodi di depressione maggiore. Adulti ed anziani: la dose raccomandata e' di 20 mg al giorno. Se necessario, si deve rivedere e correggere il dosaggio entro 3-4 settimane dall'inizio dellaterapia e, successivamente, nel caso fosse appropriato dal punto di vista clinico. Sebbene ai dosaggi piu' alti vi possa essere un maggior rischio di effetti indesiderati, in alcuni pazienti, con insufficienterisposta terapeutica a 20 mg, la dose puo' essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg (vedere paragrafo 5.1). Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati su base individuale e usandouna particolare cautela, per mantenere il paziente alla piu' bassa dose efficace. I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo di tempo sufficiente di almeno 6 mesi per essere sicuri che siano privi di sintomatologia. Disturbo ossessivo-compulsivo. Adulti ed anziani: la dose raccomandata e' di 20 mg al giorno. Sebbene ai dosaggi piu' alti vi possa essere un maggior rischio di effetti indesiderati, in alcuni pazienti si puo' aumentare gradualmente la dose fino ad unmassimo di 60 mg, nel caso in cui dopo due settimane la risposta terapeutica alla dose di 20 mg rimanga insufficiente. Se entro 10 settimane non si osserva alcun miglioramento, si deve riconsiderare il trattamento con fluoxetina. Se e' stata ottenuta una buona risposta terapeutica, il trattamento puo' essere continuato ad un dosaggio adattato su base individuale. Anche se non vi sono studi sistematici che consentanodi stabilire per quanto tempo continuare il trattamento con fluoxetina, il DOC e' una condizione cronica ed e' ragionevole considerare un prolungamento della terapia oltre le 10 settimane nei pazienti che rispondono al trattamento. Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati su base individuale e usando una particolare cautela, per mantenere il paziente alla piu' bassa dose efficace. La necessita' di un trattamento deve essere rivalutata periodicamente. Nei pazienti che hanno risposto bene alla farmacoterapia, alcuni clinici ritengono utile una psicoterapia comportamentale in concomitanza. Nel DOC non e' statadimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre le 24 settimane). Bulimia nervosa. Adulti ed anziani: si raccomanda una dose di 60 mg al giorno. Nella bulimia nervosa non e' stata dimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre i 3 mesi). Tutte le indicazioni. Adulti: la dose raccomandata puo' essere aumentata o diminuita. Non sono state sistematicamente valutate dosi superiori a 80 mg al giorno. Popolazione pediatrica. Bambini ed adolescenti di 8 anni di eta' ed oltre (episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave) Il trattamento deve essere iniziato e monitorato sotto la supervisione dello specialista. La dose iniziale e' di 10 mg al giorno. Aggiustamenti della dose devono essere effettuati con attenzione, su base individuale, per mantenere il paziente alla dose minima efficace. Dopo una o due settimane, si puo' aumentare la dose a 20 mg al giorno. L'esperienza clinica con dosi giornaliere superiori a 20 mg e' minima. Esistono solo dati limitati sul trattamento oltre le 9 settimane. Bambini di peso corporeo inferiore: a causa dei piu' alti livelli plasmatici che si raggiungono neibambini di peso corporeo inferiore, l'effetto terapeutico puo' essereraggiunto con dosaggi piu' bassi (vedere paragrafo 5.2). Nei pazientipediatrici che rispondono al trattamento, si deve rivalutare la necessita' di continuare il trattamento dopo 6 mesi. Se entro 9 settimane non si raggiunge alcun beneficio clinico, si deve riconsiderare il trattamento. Pazienti anziani: quando si aumenta la dose, si raccomanda diusare cautela, ed in genere la dose giornaliera non deve superare i 40 mg. La dose massima raccomandata e' di 60 mg al giorno. Compromissione epatica: una dose piu' bassa o somministrazioni meno frequenti (peres. 20 mg ogni due giorni) devono essere prese in considerazione nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2) o nei pazienti in cui vi e' la possibilita' di interazioni con la fluoxetina (vedere paragrafo 4.5). Sintomi da sospensione osservati all'interruzione del trattamento con Fluoxetina Accord capsule: l'interruzione brusca deve essere evitata. Quando si interrompe il trattamento con Fluoxetina Accord capsule, si deve ridurre la dose gradualmente in un periodo di almeno 12 settimane, allo scopo di ridurre il rischio di comparsa di reazioni da sospensione (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Se a seguito della riduzione della dose o dell'interruzione del trattamento si presentano sintomi intollerabili, si puo' considerare la possibilita' di riprendere il trattamento con la dose precedentemente prescritta. Successivamente, il medico puo' continuare a ridurre la dose, ma in maniera piu' graduale. Modo di somministrazione: somministrazione orale. Fluoxetina puo' essere somministrata in dose singola o frazionata, durante lontano dai pasti. Quando la somministrazione viene sospesa, le sostanze farmacologicamente attive persisteranno nell'organismo per settimane. Cio' deve essere tenuto presente quando si inizia o si interrompe il trattamento. Le preparazioni in capsula e soluzione orale sono bioequivalenti.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Popolazione pediatrica - bambini ed adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni: comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio edideazione suicidaria) ed ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiorefrequenza negli studi clinici effettuati su bambini ed adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Fluoxetina Accord capsule deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra gli 8 ed i 18 anni solo per il trattamentodegli episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave e non deve essere usato in altre indicazioni. Qualora, in base ad esigenze cliniche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di piu', nei bambini e negli adolescenti sono disponibili solo dati limitati per quanto concernegli effetti a lungo termine sulla sicurezza, inclusi gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale (vedere paragrafo 5.3). In uno studio clinico della durata di 19 settimane, nei bambini e negli adolescenti trattati con fluoxetina e' stata osservata una riduzione dell'altezza e dell'accrescimento ponderale (vedere paragrafo 4.8). Non e' stato stabilito se vi sia un effetto sul conseguimento dell'altezza normale dell'adultoe non puo' essere esclusa la possibilita' di un ritardo nella puberta' (vedere paragrafi 5.3 e 4.8). La crescita e lo sviluppo puberale (altezza, peso e stadiazione secondo TANNER) devono pertanto essere monitorati durante e dopo il trattamento con fluoxetina. Se entrambi risultano rallentati, si deve richiedere una valutazione pediatrica. In studi clinici pediatrici, sono state riportate di frequente mania ed ipomania (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, si consiglia di effettuare un monitoraggio regolare per rilevare l'eventuale comparsa di mania/ipomania. La somministrazione di fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale. E' importante che ilmedico prescrittore discuta attentamente i rischi ed i benefici del trattamento con il bambino o l'adolescente e/o con i suoi genitori. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento del quadro clinico La depressione si associa con un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino a che non si verifica una remissione significativa della malattia. Poiche' il miglioramento puo' non verificarsi durante le primesettimane di trattamento o nelle successive, i pazienti devono essereattentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del processo di guarigione. Anche altre patologie psichiatriche in cui viene prescritto Fluoxetina Accord possono essere associate con un aumentato rischio di eventi correlati al suicidio. Inoltre, queste condizioni possono essere in co-morbidita' con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse precauzioni osservate durante il trattamento dipazienti con disturbo depressivo maggiore devono pertanto essere attuate durante il trattamento di pazienti affetti da altri disturbi psichiatrici. Tra i pazienti con una storia di eventi correlati al suicidio, quelli che presentano un significativo grado di ideazione suicidariaprima dell'inizio del trattamento hanno un maggior rischio di pensieri suicidari o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente monitorati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti in pazienti adulti con medicinali antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nei pazienti di eta' inferiore ai 25 anni trattati con antidepressivi rispetto al placebo. Una stretta sorveglianza dei pazienti, e in particolare di quelli ad alto rischio, deve accompagnare la terapia farmacologica specialmente nellefasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) devono essere avvisati della necessita'di controllare e di riferire immediatamente al medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari e di insoliti cambiamenti comportamentali, qualora questi sintomi si manifestano. Effetti cardiovascolari: nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati casi di prolungamento dell'intervallo QT e di aritmia ventricolare inclusa la torsionedi punta (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9). La fluoxetina deve essereusata con cautela nei pazienti con patologie quali la sindrome congenita del QT lungo, una familiarita' per il prolungamento dell'intervallo QT ed altre condizioni cliniche che predispongono alle aritmie (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesemia, bradicardia, infarto miocardico acuto o insufficienza cardiaca scompensata) o ad un'aumentata esposizione alla fluoxetina (ad es., compromissione epatica) o l'uso in associazione con medicinali noti per indurre un prolungamento dell'intervallo QTe/o la torsione di punta (vedere paragrafo 4.5). Se vengono trattati pazienti con malattia cardiaca stabile, deve essere preso in considerazione un ECG di controllo prima di iniziare il trattamento. Se duranteil trattamento con fluoxetina si manifestano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un ECG. Inibitori irreversibili e non selettivi della monoamino ossidasi (ad es. iproniazide): in pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore irreversibile e non selettivo delle monoammino ossidasi (IMAO) sono stati segnalati alcuni casi di reazioni gravi e talvolta con esito fatale. Questi casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (e possono essere confusi con (o diagnosticati come) sindrome maligna da neurolettici. Ciproeptadinao dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. I sintomi di un'interazione farmacologica con un IMAO includono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilita' ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma. Pertanto, la fluoxetina e' controindicata in associazione con un IMAO irreversibile e non selettivo (vedere paragrafo 4.3). Poiche' quest'ultimo ha uneffetto che dura 2 settimane, il trattamento con fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione di un IMAO irreversibile e non selettivo.

INTERAZIONI

Emivita: quando si considerano le interazioni farmacologiche di tipo farmacodinamico o farmacocinetico (per es. nel cambiare dalla fluoxetina ad altri antidepressivi), si deve tener presente la lunga emivita di eliminazione dei due composti fluoxetina e norfluoxetina (vedere paragrafo 5.2). Associazioni controindicate. Inibitori irreversibili e non selettivi della monoamino ossidasi (ad es. iproniazide): in pazientiche assumevano un SSRI in associazione con un IMAO irreversibile e non selettivo sono stati segnalati alcuni casi di reazioni gravi e talvolta con esito fatale. Questi casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (e possono essere confusi con o diagnosticati come sindrome maligna da neurolettici). Ciproeptadina o dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. I sintomi di un'interazione farmacologica con un IMAO includono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilita' ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma. Pertanto, la fluoxetina e' controindicata in associazione con un IMAO irreversibile e non selettivo (vedere paragrafo 4.3). Poiche' quest'ultimo ha un effetto che dura 2 settimane, il trattamento con fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione di un IMAO non reversibile e non selettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con fluoxetina prima di iniziare il trattamento con un IMAO irreversibile e non selettivo. Metoprololo usato nell'insufficienza cardiaca: il rischio di eventi avversiassociati al metoprololo, che includono l'eccessiva bradicardia, possono essere aumentati a seguito di una inibizione del suo metabolismo da parte della fluoxetina (vedere paragrafo 4.3). Associazioni non raccomandate. Tamoxifene: in letteratura e' stata riportata interazione farmacocinetica tra gli inibitori del citocromo CYP2D6 ed il tamoxifene,con una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di uno dei metaboliti piu' attivi di tamoxifene, cioe' l'endoxifene. In alcuni studi e'stata riportata una ridotta efficacia del tamoxifene durante il concomitante uso di alcuni antidepressivi SSRI. Dal momento che non si puo'escludere una riduzione dell'effetto del tamoxifene, ogni qual volta e' possibile deve essere evitata la concomitante somministrazione di potenti inibitori del citocromo CYP2D6 (fluoxetina inclusa) (vedere paragrafo 4.4). Alcol: nei test abituali, la fluoxetina non determina un aumento dei livelli di alcolemia ne' potenzia gli effetti dell'alcol. Tuttavia, l'associazione del trattamento con SSRI ed alcol non e' consigliabile. IMAO- Tipo A inclusi linezolid e metiltioninio cloruro (bludi metilene): rischio di sindrome serotoninergica con diarrea, tachicardia, sudorazione, tremore, confusione e coma. Se l'uso di questi principi attivi in associazione con fluoxetina non puo' essere evitato, deve essere attuato uno stretto monitoraggio clinico ed i medicinali inassociazione devono essere somministrati alle dosi piu' basse raccomandate (vedere paragrafo 4.4). Mequitazina: il rischio di eventi avversi dovuti alla mequitazina (come il prolungamento dell'intervallo QT) puo' essere aumentato a causa del metabolismo indotto dalla fluoxetina.Associazioni che richiedono cautela. Fenitoina: quando viene associata con fluoxetina si osservano alterazioni dei livelli ematici. In alcuni casi si sono verificate manifestazioni di tossicita'. Si consiglia pertanto di somministrare il medicinale concomitante secondo schemi dititolazione conservativi e di monitorare attentamente le condizioni cliniche del paziente. Medicinali serotoninergici ((litio, tramadolo, buprenorfina, triptani, triptofano, selegilina (IMAO Tipo B), Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum)): quando gli SSRI sono stati somministrati in associazione a farmaci aventi anche un effetto serotoninergico ci sono state segnalazioni di una lieve sindrome serotoninergica. Pertanto, il contemporaneo impiego di fluoxetina con questi farmaci deve essere effettuato con cautela, attuando un monitoraggio clinico piu'mirato e piu' frequente (vedere paragrafo 4.4). Prolungamento dell'intervallo QT : Non sono stati effettuati studi di farmacocinetica e farmacodinamica tra fluoxetina ed altri medicinali che causano un prolungamento dell'intervallo QT. Non si puo' escludere un effetto additivo tra fluoxetina e questi medicinali. Pertanto, la contemporanea somministrazione di fluoxetina con medicinali che determinano un prolungamentodell'intervallo QT, come gli antiaritmici di classe IA e III, gli antipsicotici (ad es. i derivati fenotiazinici, pimozide, aloperidolo), gli antidepressivi triciclici, alcuni agenti antibatterici (ad es. sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina), il trattamento contro la malaria e in particolare alofantrina, alcuni antistaminici(astemizolo, mizolastina), deve essere effettuata con cautela (vedereparagrafi 4.4, 4.8 e 4.9). Farmaci che agiscono sull'emostasi (anticoagulanti orali, qualunque sia il loro meccanismo, antiaggreganti piastrinici, inclusi aspirina e FANS): rischio di aumentato sanguinamento. Con gli anticoagulanti orali deve essere effettuato un monitoraggio clinico ed un piu' frequente monitoraggio dell'INR. Puo' essere opportuno un aggiustamento della dose durante il trattamento con fluoxetina e dopo la sua sospensione (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Ciproeptadina: ci sono segnalazioni di casi individuali di una ridotta attivita' antidepressiva di fluoxetina quando viene usata in associazione con ciproeptadina. Farmaci che causano iposodiemia: l'iposodiemia e' un effetto indesiderato di fluoxetina. L'uso contemporaneo con altri agenti associati a iposodiemia (ad es. diuretici, desmopressina, carbamazepina e oxcarbazepina) puo' portare ad un aumento del rischio (vedere paragrafo 4.8). Farmaci che abbassano la soglia epilettogena: le convulsioni costituiscono un effetto indesiderato di fluoxetina. L'uso contemporaneo con altri agenti che possono abbassare la soglia epilettogena (ad es. antidepressivi triciclici, altri SSRI, fenotiazine, butirrofenoni, meflochina, clorochina, bupropione, tramadolo) puo' portare ad un aumentodel rischio. Altri farmaci metabolizzati dalCYP2D6: Fluoxetina e' un potente inibitore dell'enzima CYP2D6, quindi una terapia concomitante con farmaci metabolizzati da questo stesso sistema enzimatico puo' portare ad interazioni farmacologiche, soprattutto nel caso di farmaci che hanno un basso indice terapeutico (cosi' come flecainide, propafenone e nebivololo) e di farmaci che sono titolati, ma anche con atomoxetina, carbamazepina, antidepressivi triciclici e risperidone.

EFFETTI INDESIDERATI

a. Sommario del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse riferite piu' comunemente nei pazienti trattati con fluoxetina sono risultate cefalea, nausea, insonnia, affaticamento e diarrea. L'intensita' e la frequenza degli effetti indesiderati possono diminuire con il trattamentocontinuato e non portano in genere all'interruzione della terapia. b.Di seguito si presentano le reazioni avverse osservate nelle popolazioni adulta e pediatrica con il trattamento con fluoxetina. Alcune di queste reazioni avverse sono in comune con altri SSRI. Le seguenti frequenze sono state calcolate nel corso di studi clinici (n = 9297) ed a seguito di segnalazioni spontanee. Stima della frequenza: Molto comune(>= 1/10), comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >= 1/1.000 a< 1/100), raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica, malattia da siero. Patologie endocrine. Raro: inappropriata secrezione di ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: riduzione dell'appetito^1; raro: iponatremia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia^2; comune: ansia, nervosismo, irrequietezza, tensione, riduzione di libido^3, disturbo del sonno, sogni anormali^4; non comune: depersonalizzazione, elevazione dell'umore, umore euforico, pensiero anormale, orgasmo anormale^5, bruxismo, pensieri e comportamento suicidari; raro: ipomania, mania, allucinazioni, agitazione, attacchi di panico, confusione, disfemia, aggressitività. Patologiedel sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: alterazione dell'attenzione, capogiri, disgeusia, letargia, sonnolenza^7, tremore; non comune: iperattività psicomotoria, discinesia, atassia, disturbo dell'equilibrio, mioclono, compromissione della memoria; raro: convulsione,acatisia, sindrome bucco linguale, sindrome serotoninergica. Patologie dell'occhio. Comune: vista annebbiata; non comune: midriasi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, prolungamento dell'intervallo qt all'elettrocardiogramma (qtcf >= 450 msec)^8; raro: aritmia ventricolare compresa la torsione di punta. Patologie vascolari. Comune: rossore^9; non comune:ipotensione; raro: vasculite, vasodilatazione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: sbadigli; non comune: dispnea, epistassi; raro: faringite, eventi polmonari (processi infiammatori di varia istopatologia e/o fibrosi)^11. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: diarrea, nausea; comune: vomito, dispepsia, bocca secca; non comune: disfagia, emorragia gastrointestinale^11; raro: dolore esofageo. Patologie epatobiliari. Raro: epatite idiosincrasica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash^12, orticaria, prurito, iperidrosi; non comune: alopecia, aumento della tendenza alla formazione di lividi, sudore freddo; raro: angioedema, ecchimosi, reazione di fotosensibilità, porpora, eritema multiforme, sindrome di stevensjohnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di lyell). Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia; non comune: contrazione muscolare; raro: mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: minzione frequente^13; non comune: disuria; raro: ritenzione urinaria, disturbo della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: sanguinamento ginecologico^14, disfunzione erettile, disturbo dell'eiaculazione^15; non comune: disfunzione sessuale; raro: galattorrea, iperprolattinemia, priapismo; non nota: emorragia postpartum*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento^12; comune: sensazione di nervosismo, brividi di freddo; non comune: malessere,sensazione anomala, sensazione di freddo, sensazione di caldo; raro: emorragia mucosale. Esami diagnostici. Comune: calo ponderale; non comune: aumento delle transaminasi, aumento delle gamma- glutammiltransferasi. ^1 Inclusa l'anoressia, ^2 Inclusi risveglio al mattino presto, insonnia iniziale, insonnia intermedia ^3 Inclusa la perdita della libido ^4 Inclusi gli incubi ^5 Inclusa l'anorgasmia ^6 Inclusi il suicidio completato, la depressione suicidaria, l'autolesionismo intenzionale, l'ideazione autolesiva, il comportamento suicidario, l'ideazione suicidaria, il tentativo di suicidio, i pensieri morbosi, un comportamento autolesivo. Questi sintomi possono essere dovuti alla malattia di base. ^7 Inclusi ipersonnia, sedazione ^8 In base a misurazioni dell'ECG nel corso di studi clinici. ^9 Incluse le vampate di calore ^10 Inclusi l'atelettasia, la polmonite interstiziale, la polmonite. ^11 Inclusi piu' frequentemente il sanguinamento gengivale, l'ematemesi l'ematochezia, l'emorragia rettale, la diarrea emorragica, la melena e l'ulcera gastrica emorragica. ^12 Inclusi eritema, eruzione cutanea esfoliativa, eruzione da calore, eruzione cutanea, esantema eritematoso, esantema follicolare, esantema generalizzato, esantema maculare, esantema maculopapulare, esantema morbilliforme, esantema papulare, esantema pruriginoso, esantema vescicolare, eruzione eritematosa ombelicale. ^13 Inclusa la pollachiuria. ^14 Incluse l'emorragia della cervice, la disfunzione uterina, il sanguinamento uterino, l'emorragia genitale, la menometrorragia, la menorragia, la metrorragia, la polimenorrea, l'emorragia postmenopausale, l'emorragia uterina, l'emorragia vaginale ^15 Incluse la mancata eiaculazione, disfunzione dell'eiaculazione, l'eiaculazione precoce, l'eiaculazione ritardata e l'eiaculazione retrograda. ^16 Inclusa l'astenia. *L'evento e' stato riferito per la classe terapeutica di SSRI/SNRI (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). c. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento del quadro clinico: nel corso della terapia con fluoxetina o subito dopo l'interruzione del trattamento sono stati segnalati casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario (vedere paragrafo 4.4). Fratture ossee : Gli studi epidemiologici, condotti principalmente in pazienti di 50 anni di eta' e oltre, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con gli SSRI e TCA. Il meccanismo che porta a questo rischio non e' noto. Sintomi di astinenza osservatiall'interruzione dei trattamenti con fluoxetina: l'interruzione dellaterapia con fluoxetina provoca comunemente sintomi di astinenza.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: alcuni studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di difetti cardiovascolari associati all'uso della fluoxetina durante il primo trimestre. Il meccanismo non e' noto. L'insieme dei dati suggerisce che il rischio di avere un neonato con malformazioni cardiovascolari in seguito a esposizione materna alla fluoxetina e' dell'ordine del 2/100 contro una frequenza attesa di 1/100 per queste malformazioni nella popolazione generale. Dati epidemiologici evidenziano che l'uso di SSRIs in gravidanza, soprattutto verso il termine della gravidanza, puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (IPPN). Il rischio osservato e' stato di circa 5 casi ogni 1000 gravidanze. Nella popolazione generale, si verificano 1-2 casi di IPPN su 1000 gravidanze. Fluoxetina non deve essere usata in gravidanza salvo nel caso in cui la condizione clinica della donna richieda il trattamento con fluoxetina e giustifichi il potenziale rischio per il feto. L'interruzione brusca della terapia deve essere evitata durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.2 "Posologia e modo di somministrazione"). Se fluoxetina e' utilizzata durante la gravidanza, occorre usare cautela, specialmente nelle ultime fasi di gravidanza o subitoprima dell'inizio del travaglio di parto, poiche' nei neonati sono stati riportati gli effetti seguenti: irritabilita', tremore, ipotensione, pianto persistente, difficolta' a succhiare o a dormire. Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici, sia una sindrome dasospensione. Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita della fluoxetina (4-6 giorni) e del suo metabolita attivo, la norfluoxetina (4-16 giorni). Allattamento: e' noto che la fluoxetina ed il suo metabolita attivo (norfluoxetina) vengono escreti nel latte materno umano. Nei neonati allattatial seno sono stati riportati eventi avversi. Se il trattamento con fluoxetina e' ritenuto necessario, si deve prendere in considerazione lasospensione dell'allattamento al seno; tuttavia, se si prosegue l'allattamento al seno, si deve prescrivere la piu' bassa dose efficace di fluoxetina. Fertilita': i dati sugli animali hanno dimostrato che la fluoxetina puo' influire sulla qualita' dello sperma (vedere paragrafo 5.3). Casi umani segnalati con alcuni SSRI hanno dimostrato che un effetto sulla qualita' dello sperma e' reversibile. L'impatto sulla fertilita' umana non e' stato ancora osservato. I dati osservazionali individuano un rischio aumentato (inferiore a 2 volte) di emorragia postpartum in seguito a esposizione a SSRI/SNRI nel mese precedente il parto (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Codice: 041111042
Codice EAN:

Codice ATC: N06AB03
  • Sistema nervoso
  • Psicoanalettici
  • Antidepressivi
  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
  • Fluoxetina
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE RIGIDE

36 MESI

BLISTER