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GAMUNEX EV 1FL 10ML 100MG/M Produttore: GRIFOLS DEUTSCHLAND GMBH

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

GAMUNEX 100 MG/ML SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobuline umane normali per somministrazione endovenosa.

PRINCIPI ATTIVI

Immunoglobulina umana normale (IVIg) Un ml contiene: immunoglobulina umana normale 100 mg (di cui almeno il 98% IgG). Ogni flaconcino da 10ml contiene: 1 g di immunoglobulina umana normale. Ogni flaconcino da50 ml contiene: 5 g di immunoglobulina umana normale. Ogni flaconcinoda 100 ml contiene: 10 g di immunoglobulina umana normale. Ogni flaconcino da 200 ml contiene: 20 g di immunoglobulina umana normale. Ogni flaconcino da 400 ml contiene: 40 g di immunoglobulina umana normale. Distribuzione delle sottoclassi IgG (valori approssimativi); IgG1: 62,8% IgG2: 29,7% IgG3: 4,8% IgG4: 2,7% Il contenuto massimo in IgA e' di84 microgrammi/ml Prodotto dal plasma di donatori umani. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per singola dose (fino a un massimo di 2 g/kg), cioe' e' essenzialmente "senza sodio".

ECCIPIENTI

Glicina, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Terapia sostitutiva in adulti e in bambini e adolescenti (0-18 anni) per: sindromi da immunodeficienza primaria (PID) con alterata produzione di anticorpi; immunodeficienze secondarie (SID) in pazienti con infezioni gravi o ricorrenti, trattamento antimicrobico inefficace e che presentano dimostrata incapacita' di produrre anticorpi specifici (PSAF)* o livelli sierici di IgG < 4 g/L. *PSAF = incapacita' di produrre un aumento di almeno 2 volte del titolo di anticorpi IgG ai vaccini pneumococcico polisaccaridico e contenenti l'antigene polipeptidico. Immunomodulazione in adulti e in bambini e adolescenti (0-18 anni) per: trombocitopenia Immune Primaria (ITP), in pazienti ad alto rischio di emorragia o prima di interventi chirurgici, per il ripristino della conta piastrinica; sindrome di Guillain-Barre'; malattia di Kawasaki (in concomitanza con acido acetilsalicilico; vedere paragrafo 4.2); polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (Chronic Inflammatory Demyelinating Polyneuropathy, CIDP); neuropatia motoria multifocale (MMN).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo (immunoglobuline umane) o ad unoqualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafi 4.4 e 6.1). Pazienti condeficit selettivo di IgA che hanno sviluppato anticorpi anti-IgA, poiche' la somministrazione di un prodotto contenente IgA puo' provocare anafilassi.

POSOLOGIA

La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di uno specialista nel trattamento dell'immunodeficienza. Posologia: la dose e lo schema posologico dipendono dall'indicazione. Puo' rendersi necessario personalizzare la dose per ciascun paziente in base alla risposta clinica. La dose basata sul peso corporeo puo' richiedere un aggiustamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso. Gli schemi posologici di seguito vengono forniti come linea guida. Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria: il regime posologico deve indurre il raggiungimento di una concentrazione minima di IgG(misurata prima della successiva infusione) di almeno 6 g/l, o entro l'intervallo di riferimento normale per la popolazione di quell'eta'. Sono necessari da tre a sei mesi dall'inizio della terapia per raggiungere l'equilibrio (livelli di IgG allo stato stazionario). La dose iniziale raccomandata e' compresa tra 0,4 e 0,8 g/kg da somministrare unavolta seguita da almeno 0,2 g/kg da somministrare ogni tre-quattro settimane. La dose necessaria per ottenere una concentrazione minima di IgG di 6 g/l e' compresa tra 0,2 e 0,8 g/kg/mese. L'intervallo tra le dosi dopo il raggiungimento dello stato stazionario e' compreso tra 3 e 4 settimane. E' necessario misurare ed accertare le concentrazioni minime di IgG congiuntamente all'incidenza di infezioni. Per ridurre iltasso di infezioni batteriche, puo' essere necessario aumentare la dose e puntare a dosi minime piu' alte. Immunodeficienze secondarie (come definite al paragrafo 4.1): la dose raccomandata e' compresa tra 0,2e 0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. E' necessario misurare e accertare le concentrazioni minime di IgG congiuntamente all'incidenza di infezione. La dose deve essere aggiustata nella misura necessaria a ottenere una protezione ottimale dalle infezioni; un aumento della dose puo' essere richiesto nei pazienti con infezione persistente, mentre una riduzione puo' essere considerata quando il paziente rimane libero da infezioni. Trombocitopenia immune primaria. Esistono due schemi di trattamento alternativi: 0,8-1 g/kg il primo giorno, somministrazione che puo' essere ripetuta una volta entro 3 giorni; 0,4 g/kg ogni giornoper due-cinque giorni. Il trattamento puo' essere ripetuto in caso direcidiva. Sindrome di Guillain-Barre': 0,4 g/kg/die nell'arco di 5 giorni (possibile ripetizione della somministrazione in caso di recidiva). Malattia di Kawasaki: somministrare 2,0 g/kg in dose singola. I pazienti devono essere trattati contemporaneamente con acido acetilsalicilico. Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP). Dose iniziale: 2 g/kg frazionati in 2-5 giorni consecutivi. Dosi di mantenimento: 1 g/kg nell'arco di 1-2 giorni consecutivi ogni 3 settimane. L'effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se nonsi osserva alcun effetto dopo 6 mesi, il trattamento deve essere interrotto. In caso di efficacia, il trattamento a lungo termine deve essere soggetto alla discrezione del medico, in base alla risposta del paziente e al mantenimento della risposta. E' possibile che la posologia e gli intervalli debbano essere adattati secondo il decorso individuale della malattia. Neuropatia motoria multifocale (MMN). Dose iniziale:2 g/kg frazionati nell'arco di 2-5 giorni consecutivi. Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane, oppure 2 g/kg ogni 4-8 settimane. L'effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se non si osserva alcun effetto dopo 6 mesi, il trattamento deve essere interrotto. In caso di efficacia, il trattamento a lungo termine deve essere soggetto alla discrezione del medico, in base alla risposta del paziente e al mantenimento della risposta. E' possibile che la posologia egli intervalli debbano essere adattati secondo il decorso individualedella malattia. La posologia raccomandata e' riepilogata di seguito. Terapia sostitutiva. Sindromi da immunodeficienza primaria; dose iniziale: 0,4 0,8 g/kg; dose di mantenimento: 0,2 0,8 g/kg; frequenza delleiniezioni: ogni 3 4 settimane. Immunodeficienze secondarie (come definite al paragrafo 4.1); dose: 0,2 0,4 g/kg; frequenza delle iniezioni:ogni 3 4 settimane. Immunomodulazione. Trombocitopenia immune primaria; dose: 0,8 1 g/kg; frequenza delle iniezioni: il giorno 1, con eventuale ripetizione una volta entro 3 giorni; oppure 0,4 g/kg/die; per 2 5 giorni. Sindrome di guillain-barre'; dose: 0,4 g/kg/die; frequenza delle iniezioni: per 5 giorni. Malattia di kawasaki; dose: 2 g/kg; frequenza delle iniezioni: in un'unica dose in associazione con acido acetilsalicilico. Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (cidp); dose iniziale: 2 g/kg; frequenza delle iniezioni: in dosi frazionate nell'arco di 2 5 giorni. Dose di mantenimento: 1 g/kg; frequenza delle iniezioni: ogni 3 settimane nell'arco di 1 2 giorni. Neuropatia motoria multifocale (mmn); dose di carico: 2 g/kg; dose di mantenimento: 1 g/kg; frequenza delle iniezioni: in dosi frazionate nell'arco di 25 giorni consecutivi ogni 2 4 settimane; oppure 2 g/kg; ogni 4 8 settimane in dosi frazionate nell'arco di 2 5 giorni. Popolazione pediatrica: dal momento che la posologia per ogni indicazione viene data in base al peso corporeo e aggiustata in base al risultato clinico delle sopramenzionate condizioni, la posologia nei bambini e negli adolescenti(0-18 anni) non e' diversa da quella degli adulti. Compromissione epatica: non sono disponibili evidenze per richiedere un aggiustamento della dose. Compromissione renale: nessun aggiustamento della dose, se non clinicamente giustificato, vedere paragrafo 4.4. Anziani: nessun aggiustamento della dose, se non clinicamente giustificato, vedere paragrafo 4.4. Modo di somministrazione: per uso endovenoso. L'immunoglobulina umana normale deve essere infusa per via endovenosa a una velocita' iniziale di 0,6 - 1,2 ml/kg/ora per 0,5 ore. Vedere paragrafo 4.4. In caso di reazione avversa, si deve ridurre la velocita' di somministrazione o interrompere l'infusione. Se ben tollerata, la velocita' di somministrazione puo' essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 4,8 - 8,4 ml/kg/ora.

CONSERVAZIONE

Conservare a + 2 gradi C. - + 8 gradi C. (in frigorifero). Non congelare. Conservare nell'imballaggio esterno. Il medicinale puo' essere conservato nell'imballaggio esterno per un singolo periodo massimo di 6 mesi a temperatura ambiente (non superiore a 25 gradi C). In tale caso, il periodo di validita' del medicinale scade al termine dei 6 mesi. La nuova data di scadenza deve essere annotata sull'imballaggio esterno. La nuova data di scadenza non deve essere successiva alla data di scadenza stampata. Successivamente il medicinale deve essere utilizzatoo eliminato. Non e' possibile una successiva refrigerazione o congelamento.

AVVERTENZE

Tutti i pazienti devono essere attentamente monitorati quando si utilizzano velocita' d'infusione elevate (8,4 ml/kg/ora). Nei bambini o nei pazienti a rischio di insufficienza renale, la velocita' d'infusionemassima non deve superare 4,8 ml/kg/ora. Gamunex non deve essere miscelato con altre soluzioni per infusione (ad es. soluzione fisiologica)e con altri medicinali. Se e' necessaria la diluizione prima dell'infusione, puo' essere utilizzata a tale scopo una soluzione di glucosio 50 mg/ml. Tuttavia, in caso di diabete latente (nel quale puo' presentarsi glicosuria transitoria), di diabete o in pazienti che seguono unadieta ipoglucidica, l'uso di una soluzione di glucosio 50 mg/ml deve essere attentamente monitorato. Vedere anche l'avvertenza riguardo all'insufficienza renale acuta di seguito. La somministrazione contemporanea di Gamunex ed eparina tramite un dispositivo di somministrazione alume singolo deve essere evitata. Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, la denominazione e il numero del lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramenteregistrati. Precauzioni di impiego; spesso e' possibile evitare potenziali complicazioni verificando che i pazienti: non siano sensibili all'immunoglobulina umana normale iniettando dapprima il prodotto lentamente (0,1 ml/kg/ora), siano attentamente monitorati per rilevare eventuali sintomi durante il periodo d'infusione. In particolare, i pazienti mai trattati con immunoglobulina umana, i pazienti che prima assumevano un altro prodotto IVIg o per i quali sia trascorso un lungo periodo dalla precedente infusione devono essere monitorati in ospedale durante la prima infusione e nella prima ora successiva, per rilevare potenziali reazioni avverse. Tutti gli altri pazienti devono essere osservati per almeno 20 minuti dopo la somministrazione. In tutti i pazienti, la somministrazione di IVIg richiede: adeguata idratazione prima dell'inizio dell'infusione di IVIg, monitoraggio della diuresi, monitoraggio dei livelli sierici di creatinina, di evitare l'utilizzo concomitante di diuretici dell'ansa (vedere paragrafo 4.5). In caso di reazioneavversa, si deve ridurre la velocita' di somministrazione o interrompere l'infusione. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e dallaseverita' della reazione avversa. Reazione all'infusione: alcune reazioni avverse possono essere correlate alla velocita' d'infusione (ad es. cefalea, rossore, brividi, mialgia, respiro sibilante, tachicardia,dolore dorso-lombare, nausea e ipotensione). La velocita' d'infusioneraccomandata nel paragrafo 4.2 deve essere seguita scrupolosamente. Ipazienti devono essere strettamente monitorati e attentamente osservati per rilevare eventuali sintomi durante il tempo dell'infusione. Le reazioni avverse possono verificarsi piu' frequentemente: in pazienti che ricevono immunoglobulina umana normale per la prima volta, oppure,in rari casi, quando il prodotto a base di immunoglobulina umana normale viene cambiato o quando e' trascorso un lungo periodo di tempo dalla precedente infusione, in pazienti con infezione non trattata o infiammazione cronica di base Ipersensibilita': le reazioni d'ipersensibilita' sono rare. Anafilassi puo' svilupparsi in pazienti: con IgA irrilevabili che hanno anticorpi anti-IgA, che hanno tollerato precedenti trattamenti con immunoglobulina umana normale In caso di shock, deve essere attuato il trattamento medico standard per questo evento. Tromboembolia: esistono evidenze cliniche di un'associazione tra somministrazione di IVIg ed eventi tromboembolici, quali infarto miocardico, accidente cerebrovascolare (tra cui l'ictus), embolia polmonare e trombosi venose profonde, che si presume siano correlati a un relativo aumento della viscosita' ematica per l'elevato afflusso di immunoglobulina in pazienti a rischio. Bisogna prestare particolare attenzione nel prescrivere e infondere IVIg in pazienti obesi e in pazienti con fattori di rischio preesistenti per eventi trombotici (come eta' avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con trombofilia acquisita o congenita, pazienti con prolungati periodi d'immobilita', pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con patologie che provocano un aumento della viscosita' ematica). In pazienti a rischio di reazioni avverse tromboemboliche, i prodotti IVIg devono essere somministrati alla velocita' d'infusione e alla dose minime possibili. Insufficienza renale acuta: sono stati riportaticasi di insufficienza renale acuta in pazienti che seguono una terapia con IVIg. Nella maggior parte dei casi, sono stati identificati fattori di rischio, quali condizioni preesistenti di insufficienza renale,diabete mellito, ipovolemia, sovrappeso, farmaci nefrotossici concomitanti o eta' superiore a 65 anni. I parametri renali devono essere valutati prima dell'infusione di IVIg, in particolare nei pazienti ritenuti potenzialmente a maggior rischio di sviluppare insufficienza renaleacuta, e nuovamente a opportuni intervalli. In pazienti a rischio di insufficienza renale acuta, i prodotti IVIg devono essere somministrati alla velocita' d'infusione e alla dose minime possibili. In caso d'insufficienza renale, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con IVIg. Sebbene le segnalazioni di alterata funzionalita' renale e insufficienza renale acuta siano state associate all'uso di molti prodotti a base di IVIg autorizzati, contenenti vari eccipienti quali saccarosio, glucosio e maltosio, quelli che contengono saccarosio come stabilizzante rappresentano un'altissima percentuale del numero complessivo. Nei pazienti a rischio, puo' essere considerata l'opportunita' di utilizzare prodotti IVIg che non contengano questi eccipienti. Gamunex non contiene saccarosio, maltosio o glucosio. Sindromeda meningite asettica (Aseptic Meningitis Syndrome, AMS): sindrome dameningite asettica e' stata segnalata in associazione con il trattamento con IVIg. La sindrome di solito inizia entro alcune ore fino a 2 giorni dopo il trattamento con IVIg. Gli studi sul liquido cerebrospinale sono spesso positivi con pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm^3, prevalentemente della serie granulocitaria e livelli elevati di proteine, fino a diverse centinaia di mg/dl. L'AMS puo' verificarsi piu' frequentemente in associazione al trattamento con IVIg ad alte dosi (2 g/kg).

INTERAZIONI

Vaccini con virus vivi attenuati: la somministrazione di immunoglobulina puo' compromettere per un periodo minimo di 6 settimane e un periodo massimo di 3 mesi l'efficacia di vaccini con virus vivi attenuati, quali morbillo, rosolia, parotite o varicella. Dopo la somministrazione del prodotto, deve trascorrere un periodo di 3 mesi prima di sottoporsi a vaccinazione con virus vivi attenuati. In caso di morbillo, talecompromissione puo' persistere fino a 1 anno. Pertanto, e' necessariocontrollare lo stato degli anticorpi nei pazienti che ricevono il vaccino contro il morbillo. Diuretici dell'ansa: evitare la somministrazione concomitante di diuretici dell'ansa. Popolazione pediatrica: sebbene non siano stati effettuati studi d'interazione specifici nella popolazione pediatrica, non si prevedono differenze tra gli adulti e i bambini.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse causate dalleimmunoglobuline umane normali (in ordine di frequenza decrescente) comprendono (vedere anche paragrafo 4.4): brividi, cefalea, capogiro, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, pressione arteriosa bassa e moderato dolore dorso-lombare, reazioni emolitiche reversibili, specialmente nei pazienti con gruppi sanguigni A, B e AB e (raramente) anemia emolitica che richiede trasfusione, (raramente) brusca riduzione della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilita' a una precedente somministrazione, (raramente) reazioni cutanee temporanee (compreso il lupus eritematoso cutaneo, frequenza non nota), (molto raramente) reazioni tromboemboliche, quali infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, trombosi venose profonde, casi di meningite asettica reversibile, casi di creatinina sierica aumentata e/o insorgenza di insufficienza renale acuta, casi di danno polmonare acuto associato alla trasfusione (TRALI). Elenco delle reazioni avverse: riporta la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC e livello di termine preferito). Le frequenze sono state valutate in base alla convenzione seguente: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei datidisponibili). All'interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravita'. Fonte del database della sicurezza: studi clinici in un totale di 703 pazientiesposti a Gamunex (con un totale di 4378 infusioni). Frequenza per paziente. Infezioni ed infestazioni. Non comune: faringite, sinusite, uretrite, infezione virale delle vie respiratorie superiori. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia emolitica, linfocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilità. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; capogiro, afonia. Patologie dell'occhio. Non comune: fotofobia. Comune: ipertensione; patologie vascolari. Non comune: crisi ipertensiva, ipotensione, rossore, iperemia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: respiro sibilante, tosse, congestione nasale, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito; non comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito, orticaria; non comune: esfoliazione cutanea, dermatite, dermatite da contatto, eritema palmare. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, dolore dorsale; non comune: mialgia, dolore muscoloscheletrico, rigidità muscoloscheletrica, dolore al collo patologie renali e urinarie. Non comune: emoglobinuria. Comune: piressia, patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Malattia simil-influenzale, brividi, stanchezza; non comune: astenia, dolore toracico, reazione in sede di iniezione, malessere. Esami diagnostici. Non comune: pressione arteriosa aumentata, conta dei leucociti diminuita, emoglobina diminuita, emoglobinalibera presente, velocità di sedimentazione degli eritrociti aumentata. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: contusione. Frequenza per infusione. Infezioni ed infestazioni. Non comune: faringite; raro: sinusite, uretrite, infezione virale delle vie respiratorie superiori. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia emolitica, linfocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilità. Disturbi psichiatrici. Raro: ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro; raro: afonia. Patologie dell'occhio. Raro: fotofobia. Non comune: ipertensione; patologie vascolari. Raro: crisi ipertensiva, ipotensione, rossore, iperemia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: respiro sibilante, tosse, congestione nasale; raro: dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito; raro: dolore addominale, diarrea, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito, orticaria; raro: esfoliazione cutanea, dermatite, dermatite da contatto, eritema palmare. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, dolore dorsale, mialgia; raro: dolore muscoloscheletrico, rigidità muscoloscheletrica, dolore al collo. Patologie renali e urinarie.Raro: emoglobinuria. Comune: piressia; patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: malattia simil-influenzale, brividi, stanchezza, astenia; raro: dolore toracico, reazione in sede di iniezione, malessere. Esami diagnostici. Raro: pressione arteriosa aumentata, conta dei leucociti diminuita, emoglobina diminuita, emoglobina libera presente, velocità di sedimentazione degli eritrociti aumentata. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Raro: contusione. Popolazione pediatrica: la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse previste nei bambini sono attese essere uguali a quelli negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: la sicurezza di questo medicinale non e' stata stabilita per l'uso umano in gravidanza in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrato con cautela alle donne in gravidanza e durante l'allattamento con latte materno. E' stato dimostrato che le IVIg attraversano la placenta, in misura crescente durante il terzo trimestre. L'esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non sono prevedibili effetti dannosi sul decorso della gravidanza o sul feto e sul neonato. Allattamento: le immunoglobuline sono escrete nel latte materno. Non si prevedono effetti negativi in neonati/lattanti allattati con latte materno. Fertilita': l'esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non sono da attendersi effetti dannosi sulla fertilita'.

Codice: 045410014
Codice EAN:

Codice ATC: J06BA02
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Sieri immuni ed immunoglobuline
  • Immunoglobuline
  • Immunoglobulina umana normale
  • Immunoglobuline umane normali per somministr. intravascolare
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 in frigorifero oppure non superiore a +30 per massimo 6 mesi
Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE