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IBITAZINA IM 1FL 2G+250MG/4ML Produttore: IBIGEN SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

IBITAZINA 2G + 250 MG/4 ML POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico, associazione di penicilline ed inibitori delle beta-lattamasi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino di polvere contiene piperacillina sodica 2,085 g, equivalente a piperacillina 2 g e tazobactam sodico 268,3 mg, equivalentea tazobactam 250 mg. Ogni flaconcino di Ibitazina 2 g/250 mg contiene4,70 mmol (108 mg) di sodio. Una fiala solvente contiene 4 ml di lidocaina cloridrato. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Fiala solvente: lidocaina cloridrato, acqua per preparazione iniettabile.

INDICAZIONI

Ibitazina e' indicata per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 2 anni di eta' (vedere paragrafi 4.2 e5.1). Adulti e adolescenti: polmonite grave, inclusa polmonite nosocomiale e da ventilazione meccanica; infezioni delle vie urinarie complicate (inclusa pielonefrite); infezioni intra-addominali complicate; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede diabetico). Trattamento di pazienti con batteriemia in associazione, o in associazione sospetta, ad una delle infezioni riportate sopra. Ibitazina e' indicata nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica. Bambini da 2 a 12 anni: infezioni intra-addominali complicate Ibitazina e' indicata nel trattamento di bambini neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica. L'uso appropriato di agenti antibatterici deve essere conforme alle linee guida ufficiali.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ai principi attivi, ad altre penicilline o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Anamnesi positivadi gravi reazioni allergiche acute ad altri prodotti beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi). Ipersensibilita' alla lidocaina (solvente per uso intramuscolare).

POSOLOGIA

Posologia: il dosaggio e la frequenza di somministrazione di Ibitazina dipendono dalla gravita' e dalla sede dell'infezione e dei batteri sospetti. Pazienti adulti e adolescenti. Infezioni: la dose abituale e'4 g piperacillina/0,5 g tazobactam ogni 8 ore da somministrare per via endovenosa. La dose abituale di Ibitazina e' da 2 g/0,25 g ogni 12 ore a 2 g/0,25 ogni 6 ore da somministrare con iniezione intramuscolare. La fiala solvente contiene lidocaina, presente in ogni confezione diIbitazina 2 g + 0,25 g / 4 ml deve essere usata esclusivamente per uso intramuscolare. Non devono essere superati 2 g di piperacillina/0.25g di Tazobactam per sito di iniezione. Per la polmonite nosocomiale ele infezioni batteriche in pazienti neutropenici, la dose raccomandata e' 4 g piperacillina/0,5 g tazobactam somministrati ogni 6 ore. Questo regime posologico puo' essere applicabile anche per trattare pazienti affetti da altre infezioni comprese nelle indicazioni terapeutiche,quando particolarmente gravi. La seguente tabella riepiloga la frequenza di somministrazione e la dose raccomandata per i pazienti adulti eadolescenti, secondo l'indicazione o la patologia. Frequenza di somministrazione: ogni 6 ore; piperacillina/tazobactam 4 g/0,5 g: polmonitegrave, pazienti neutropenici adulti con sospetto di febbre riconducibile a infezioni batteriche. Frequenza di somministrazione: ogni 8 ore;piperacillina/tazobactam 4 g/0,5 g: infezioni delle vie urinarie complicate (inclusa pielonefrite), infezioni intra-addominali complicate, infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede diabetico). Pazienti con compromissione renale: il dosaggio endovenoso deve essere adattato in funzione del grado di compromissione renale effettivo, secondo lo schema seguente (ogni paziente deveessere monitorato attentamente per rilevare segni di tossicita' dovuti alla sostanza; i dosaggi endovenosi e gli intervalli di somministrazione del medicinale devono essere regolati di conseguenza). Clearance della creatinina (ml/min): > 40; dosaggio raccomandato: non e' necessario alcun adeguamento posologico. Clearance della creatinina (ml/min):20-40; dosaggio raccomandato: posologia massima consigliata: 4 g/0,5 g ogni 8 ore. clearance della creatinina (ml/min): < 20; dosaggio raccomandato: posologia massima consigliata: 4 g/0,5 g ogni 12 ore. Poiche' l'emodialisi rimuove dal 30% al 50% di piperacillina in 4 ore, i pazienti sottoposti a dialisi devono ricevere una dose aggiuntiva di Ibitazina 2 g/0,25 g dopo ogni trattamento dialitico. Pazienti con compromissione epatica: non e' necessario alcun aggiustamento posologico (vedere paragrafo 5.2). Pazienti anziani: non e' necessario alcun aggiustamento posologico negli anziani con funzione renale nella norma o con valori di clearance della creatinina superiore a 40 ml/min. Popolazionepediatrica (2-12 anni). Infezioni: la seguente tabella riepiloga la frequenza di somministrazione e il dosaggio per peso corporeo per i pazienti pediatrici da 2 a 12 anni, secondo l'indicazione o la patologia.Dose per peso e frequenza del trattamento: 80 mg piperacillina/10 mg tazobactam per kg di peso corporeo/ogni 6 ore; indicazione/patologia: bambini neutropenici con febbre che si sospetti riconducibile a infezioni batteriche*. Dose per peso e Frequenza del trattamento: 100 mg piperacillina/12,5 mg tazobactam per kg di peso corporeo/ogni 8 ore; indicazione/patologia: infezioni intra-addominali complicate *. * Non superare la dose massima di 4 g/0,5 g ogni 30 minuti. Pazienti con compromissione renale: il dosaggio endovenoso deve essere adeguato in base algrado della residua funzionalita' renale, secondo lo schema seguente (ogni paziente deve essere monitorato attentamente in caso di segni disospetta tossicita'; i dosaggi endovenosi e gli intervalli di somministrazione devono essere corretti conseguentemente). Creatinine clearance: >50 ml/min; dosaggio raccomandato: non e' necessario alcun adeguamento posologico. Creatinine clearance: <= 50 ml/min; dosaggio raccomandato: 70 mg piperacillina/8,75 mg tazobactam/kg ogni 8 ore. I bambinisottoposti a dialisi devono ricevere una dose aggiuntiva di 40 mg piperacillina/5 mg tazobactam/Kg dopo ogni trattamento dialitico. Uso neibambini di eta' inferiore a 2 anni: la sicurezza e l'efficacia Ibitazina nei bambini di eta' compresa tra 0 e 2 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili provenienti da studi clinici controllati. Durata del trattamento La durata abituale della terapia, per la maggior parte delle indicazioni, e' compresa tra 5 e 14 giorni. Comunque, la durata del trattamento deve essere stabilita in base alla gravita' dell'infezione, agli agenti patogeni e all'evoluzione clinica e batteriologica del paziente. Modo di somministrazione: Ibitazina puo' essere somministrato sia per via intramuscolare che endovenosa. La fiala di solvente con lidocaina acclusa alla confezione di Ibitazina 2 g + 250 mg, va impiegata solo per la somministrazione intramuscolare. Ibitazina, diluito con appositi solventi, puo' essere somministrato per infusione (durata 30 minuti). Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE

Nella scelta del trattamento di un paziente con piperacillina/tazobactam deve essere presa in considerazione l'appropriatezza sull'uso di una penicillina semi-sintetica ad ampio spettro, basata su fattori comela gravita' dell'infezione e la prevalenza di resistenza rispetto ad altri prodotti antibatterici disponibili. Prima di iniziare la terapiacon Ibitazina, deve essere fatta un'attenta indagine su precedenti reazioni di ipersensibilita' alle penicilline, ad altri antibiotici beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi) e ad altri allergeni. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' gravi e occasionalmente fatali (reazioni anafilattiche/anafilattoidi [incluso loshock]) in pazienti sottoposti a terapia con penicilline, incluso piperacillina/tazobactam. Queste reazioni avvengono piu' frequentemente in pazienti con un'anamnesi positiva di sensibilizzazione a diversi allergeni. Le reazioni gravi di ipersensibilita' richiedono l'interruzione dell'antibiotico, e possono richiedere la somministrazione di epinefrina e l'adozione di altre misure di emergenza. Ibitazina puo' provocare reazioni avverse cutanee gravi, come sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi epidermica tossica, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedereparagrafo 4.8). Se i pazienti sviluppano un'eruzione cutanea devono essere monitorati attentamente e se le lesioni peggiorano Ibitazina deve essere sospesa. La colite pseudomembranosa indotta da antibiotici puo' manifestarsi con diarrea grave e persistente e puo' essere potenzialmente letale. I sintomi di colite pseudomembranosa possono insorgere durante o dopo il trattamento antibatterico. In questi casi Ibitazina deve essere sospesa. La terapia con Ibitazina puo' causare lo sviluppodi batteri resistenti, che potrebbero causare super-infezioni. Manifestazioni di tipo emorragico sono state riportate in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici. Queste reazioni sono state associate, talvolta, ad anormalita' delle prove di coagulazione, quali tempo di sanguinamento, aggregazione piastrinica e tempo di protrombina; tali fenomeni si verificano piu' frequentemente nei pazienti con insufficienza renale. Se si manifestano episodi emorragici, l'antibiotico deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia idonea. Possonomanifestarsi leucopenia e neutropenia, soprattutto durante una terapia prolungata, percio' si raccomandano controlli periodici della funzione ematopoietica. Come con altre penicilline si possono verificare, incaso di somministrazione di dosi piu' elevate di quelle raccomandate,eccitabilita' neuromuscolare o convulsioni, specialmente in pazienti con funzionalita' renale alterata. Puo' verificarsi ipokaliemia nei pazienti che hanno ridotte riserve di potassio o nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci che possono abbassare i livelli dipotassio; in tali pazienti sono consigliabili determinazioni periodiche dell'elettrolita. Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH): sono stati segnalati casi di Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) in pazienti trattati con piperacillina/tazobactam, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni. L'HLH e' una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es. febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi). I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente. In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere interrotto. Danno renale: a causadella sua potenziale nefrotossicita' (vedere paragrafo 4.8), piperacillina/tazobactam deve essere utilizzato con attenzione in pazienti coninsufficienza renale o in emodialisi. I dosaggi per via endovenosa e gli intervalli di somministrazione devono essere aggiustati in base algrado di compromissione della funzionalita' renale (vedere paragrafo 4.2). In un'analisi secondaria utilizzando dati di un grande studio multicentrico controllato randomizzato, quando e' stata esaminata la velocita' di filtrazione glomerulare (GFR) dopo la somministrazione di antibiotici frequentemente utilizzati in pazienti in condizioni critiche, l'uso di piperacillina/tazobactam e' stato associato a un tasso inferiore di miglioramento reversibile della GFR rispetto ad altri antibiotici. Questa analisi secondaria ha portato a concludere che piperacillina/tazobactam era una causa di ritardo nel recupero della funzionalita' renale in questi pazienti. L'uso combinato di piperacillina/tazobactam e vancomicina puo' essere associato ad un'aumentata incidenza di danno renale acuto (vedere paragrafo 4.5). Contenuto di sodio: questo medicinale contiene 108 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 5,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

Miorilassanti non depolarizzanti: la piperacillina quando utilizzata contemporaneamente con il vecuronio e' stata coinvolta nel prolungamento del blocco neuromuscolare indotto dal vecuronio. A causa del loro meccanismo d'azione simile, si prevede che il blocco neuromuscolare prodotto da uno qualsiasi dei rilassanti muscolari non depolarizzanti puo' essere prolungato in presenza di piperacillina. Anticoagulanti orali: durante la somministrazione simultanea di eparina, anticoagulanti orali ed altri farmaci che possono interferire con la coagulazione del sangue, compresa la funzione trombocitica, i parametri della coagulazione devono essere controllati piu' frequentemente e monitorati regolarmente. Metotressato: la piperacillina puo' ridurre l'eliminazione del metotressato. Pertanto, i livelli sierici del metotressato devono essere monitorati per evitare gli effetti tossici del farmaco. Probenecid: come per altre penicilline, la somministrazione contemporanea di probenecid e piperacillina/ tazobactam determina una piu' lunga emivita e una piu' bassa clearance renale sia di piperacillina che del tazobactam. Tuttavia, cio' non influisce sui picchi di concentrazione plasmaticadelle due sostanze. Aminoglicosidi: la piperacillina sia sola che contazobactam non produce importanti alterazioni cliniche sulla farmacocinetica della tobramicina in pazienti con funzione renale normale e con insufficienza renale lieve o moderata. La farmacocinetica della piperacillina, del tazobactam e del metabolita M1 non viene modificata significativamente dalla somministrazione di tobramicina. L'inattivazionedi tobramicina e gentamicina da parte della piperacillina e' stata dimostrata in pazienti con grave insufficienza renale. Per informazioni relative alla somministrazione di piperacillina e tazobactam con gli aminoglicosidi fare riferimento ai paragrafi 6.2 e 6.6. Vancomicina: alcuni studi hanno rilevato un aumento dell'incidenza di lesione renale acuta in pazienti ai quali venivano somministrati in concomitanza piperacillina/tazobactam e vancomicina rispetto alla sola vancomicina (vedere paragrafo 4.4). Alcuni di questi studi hanno riportato che l'interazione e' vancomicina dose dipendente. Non sono state rilevate importanti interazioni farmacocinetiche tra piperacillina/tazobactam e vancomicina. Effetti sui test di laboratorio: come con altre penicilline, l'adozione di metodi non-enzimatici per la misurazione della glicosuria puo' determinare falsi-positivi. Pertanto, in caso di terapia con Ibitazina, e' necessaria la misurazione della glicosuria mediante metodi enzimatici. Diversi metodi chimici per la determinazione della proteinuria possono dare falsi-positivi. La misurazione delle proteine con strisce reattive (dip stick) non subisce alcuna influenza. Il test di Coombs diretto puo' risultare positivo. Sono stati riportati dei risultati positivi utilizzando il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories in pazienti trattati con Ibitazina. Sono state riportate reazioni crociate di polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories. Pertanto,i risultati positivi nei pazienti che ricevono Ibitazina devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

EFFETTI INDESIDERATI

La reazione avversa segnalata piu' comunemente e' la diarrea (che si verifica in 1 paziente su 10). Tra le reazioni avverse piu' gravi, colite pseudomembranosa e necrolisi epidermica tossica si verificano in 1-10 pazienti su 10.000. Le frequenze di pancitopenia, shock anafilattico e sindrome di Stevens-Johnson non possono essere definite sulla base dei dati attualmente disponibili. Nel seguente riassunto le reazioniavverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organie secondo la nomenclatura MedDRA. All'interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescentedi gravita'. Infezioni e infestazioni. Comune >=1/100, <1/10: infezione da candida*; raro >=1/10.000, <1/1.000: colite pseudomem branosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune >=1/100, <1/10: trombocitopenia, anemia*; non comune >=1/1.000, <1/100: leucopenia; raro >=1/10.000, <1/1.000: agranulocitosi; frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): pancitopenia*, neutropenia, anemia emolitica*, trombocitosi*, eosinofilia*. Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati Disponibili):shock anafilattoide*, shock anafilattico*, reazione anafilattoide*, reazione anafilattica*, ipersensibilita'*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune >=1/1.000, <1/100: ipokaliemia. Disturbi psichiatrici. Comune >=1/100, <1/10: insonnia; frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): delirio*. Patologie del sistema nervoso. Comune >=1/100, <1/10: mal di testa; non comune >=1/1.000, <1/100: crisi convulsive*. Patologie vascolari. Non comune >=1/1.000, <1/100: ipotensione, flebite, tromboflebite, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro >=1/10.000, <1/1.000: epistassi; frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune>= 1/10: diarrea; comune >=1/100, <1/10: dolore addominale, vomito, stipsi, nausea, dispepsia; raro >=1/10.000, <1/1.000: stomatite. Patologie epatobiliari. Frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): epatite*, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune >=1/100, <1/10: rash, prurito; non comune >=1/1.000, <1/100: eritema multiforme*, orticaria, rash maculopapu lare*; raro >=1/10.000, <1/1.000: necrolisi epidermica tossica*; frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): sindrome di stevens-johnson*, dermatite esfoliativa, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress)*, pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep)*, dermatite bollosa, porpora. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune >=1/1.000, <1/100: artralgia, mialgia; patologie renali e urinarie. Frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): insufficienza renale, nefrite tubulo-interstiziale*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune >=1/100, <1/10: piressia, reazione nella sede di iniezione; non comune >=1/1.000, <1/100: brividi.Esami diagnostici. Comune >=1/100, <1/10: aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, riduzione delle proteine totali, riduzione dell'albumina ematica, positivita' al test di coombs diretto, aumento della creatinina ematica, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dei livelli di urea nel sangue, prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivata; non comune >=1/1.000, <1/100: riduzione della glicemia, aumento della bilirubina ematica, prolungamento del tempo di protrombina; frequenza non nota (non definibile sulla base dei dati disponibili): prolungamento del tempodi sanguinamento, aumento della gamma-glutamiltransferasi. *ADR identificate post marketing. La terapia con piperacillina e' stata associata ad una aumentata incidenza di febbre e rash nei pazienti con fibrosicistica. Effetti della classe di antibiotici beta-lattamici: gli antibiotici beta-lattamici, incluso piperacillina tazobactam, possono portare a manifestazioni di encefalopatia e convulsioni (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati sull'uso di Ibitazina in donne in gravidanza non esistono o sono molto scarsi. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicita' durante la fase dello sviluppo dell'animale ma nessuna evidenzadi effetti teratogeni quando il medicinale e' stato impiegato a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Piperacillina e tazobactam attraversano la placenta. Piperacillina/tazobactam in gravidanza deve essere usato solo se chiaramente indicato, ossia se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna in gravidanza e per il bambino. Allattamento: la piperacillina e' escreta in basse concentrazioni nel latte umano; le concentrazioni di tazobactam nel latte umano nonsono state studiate. Le donne in allattamento devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna ed il bambino. Fertilita': uno studio di fertilita' nel ratto non ha evidenziato alcun effetto sulla fertilita' e sull'accoppiamento dopo somministrazione intraperitoneale di tazobactam o dell'associazione piperacillina/tazobactam (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 038110019
Codice EAN:

Codice ATC: J01CR05
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Antibatterici beta-lattamici, penicilline
  • Associaz.di penicilline, incl.inibitori delle beta-lattamasi
  • Piperacillina ed inibitore delle beta-lattamasi
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE