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IGAMAD IM 1SIR 1500UI/2ML Produttore: GRIFOLS ITALIA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

IGAMAD 1500 UI/2 ML SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRE-RIEMPITA PERUSO INTRAMUSCOLARE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobuline anti-D (Rh).

PRINCIPI ATTIVI

Ogni siringa pre-riempita contiene 1500 UI (300 mcg) di immunoglobulina umana anti-D (Rh). Un ml contiene 750 UI (150 mcg) di immunoglobulina umana anti-D (Rh).

ECCIPIENTI

Glicina 45 mg, sodio cloruro 6 mg, acqua p.p.i. q.b. a 2 ml.

INDICAZIONI

Profilassi dell'immunizzazione Rh(D) in donne Rh(D) negative. Profilassi pre-natale; profilassi pre-natale programmata. Profilassi pre-natale a seguito di complicanze della gravidanza, inclusi: aborto/minacciad'aborto, gravidanza ectopica o mole idatiforme, morte intrauterina del feto (IUFD), emorragia transplacentare (TPH) derivante da emorragiapre-parto (APH), amniocentesi, biopsia coriale, procedure di manipolazione ostetrica (ad esempio: versione cefalica esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma addominale contusivo o intervento terapeutico sul feto). Profilassi post-natale. Parto di un bambino Rh(D) positivo (D, D debole, D parziale). Trattamento di soggetti Rh(D) negativi dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti eritrociti Rh(D) positivi, ad esempio concentrati piastrinici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ad uno qualsiasi dei componenti. Ipersensibilita' alle immunoglobuline umane.

POSOLOGIA

Per via intramuscolare. Se e' richiesta la somministrazione di una dose elevata (> 2 ml per i bambini o > 5 ml per gli adulti) e' raccomandato somministrarla in dosi frazionate e in siti anatomici differenti. Se la somministrazione intramuscolare e' controindicata (per disturbi della coagulazione) il paziente deve essere trattato con altri prodotti. Dopo l'iniezione deve essere applicata un'accurata pressione manuale nel sito di iniezione mediante una compressa di garza. La dose di immunoglobulina umana anti-D (Rh) deve essere determinata in base al livello di esposizione degli eritrociti Rh(D) positivi e si basa sulla conoscenza che 0.5 ml di eritrociti Rh(D) positivi concentrati o 1 ml disangue intero Rh(D) positivo sono neutralizzati da circa 10 mcg (50 UI) di immunoglobulina umana anti-D (Rh). Le seguenti dosi raccomandatesono basate su studi clinici condotti con altri prodotti contenenti immunoglobulina umana anti-D (Rh). Prevenzione dell'immunizzazione Rh(D) in donne Rh (D) negative. Profilassi pre-natale: in accordo alle raccomandazioni generali, la dose da somministrare e' compresa tra 50-330mcg o 250-1650 UI. Profilassi pre-natale programmata: una dose singola tra la ventottesima e la trentesima settimana di gestazione o due dosi alla ventottesima e trentaquattresima settimana. Profilassi pre-natale a seguito di complicanze della gravidanza: una dose singola deve essere somministrata il prima possibile e comunque entro 72 ore e se necessario ripetuta ad intervalli di 6-12 settimane durante la gravidanza. Profilassi post-natale: in accordo alle raccomandazioni generali, la dose da somministrare e' compresa tra 100-300 mcg o 500-1500 UI. Se e' somministrata la dose piu' bassa (100 mcg o 500 UI) devono essere effettuati test per quantificare l'entita' dell'emorragia materno-fetale. Per l'impiego post-natale, il prodotto deve essere somministrato alla madre il prima possibile e comunque entro 72 ore dal parto di un bambino Rh positivo (D, D^debole, D^parziale). Se sono trascorse piu' di72 ore, la somministrazione deve avvenire comunque il prima possibile. La dose post-natale deve essere somministrata anche quando la profilassi pre-natale e' stata effettuata ed anche se e' ancora presente nelsiero materno un'attivita' residua della profilassi pre-natale. Se sisospetta un'emorragia materno-fetale massiva (> 4 ml (0,7%-0,8% delledonne)), ad esempio in caso di anemia fetale/neonatale o di morte fetale intrauterina, deve essere quantificata la sua entita' con un metodo adeguato, ad esempio il test di eluizione acida di Kleihauer-Betke per la determinazione del livello di emoglobina fetale (HbF) o la citometria a flusso che identifica in maniera specifica le cellule Rh(D) positive. Dosi supplementari di immunoglobulina umana anti-D (Rh) devonoessere somministrate come stabilito (10 mcg o 50 UI ogni 0.5 ml di eritrociti fetali). Trasfusioni incompatibili di eritrociti: la dose raccomandata e' 20 mcg (100 UI) di immunoglobulina umana anti-D (Rh) per ogni 2 ml di sangue intero Rh(D) positivo trasfuso, o per 1 ml di concentrato eritrocitario. La dose appropriata deve essere determinata consultando uno specialista in trasfusioni di sangue. Devono essere effettuati ogni 48 ore test di monitoraggio (follow-up) per identificare gli eritrociti Rh(D) positivi e la somministrazione di immunoglobulina umana anti-D (Rh) deve continuare fino alla totale scomparsa degli eritrociti Rh(D) positivi dal circolo sanguigno. In caso di trasfusioni incompatibili piu' ampie, e' sufficiente una dose massima di 3000 mcg (15000 UI), indipendentemente dal fatto che il volume trasfuso di eritrociti Rh(D) positivi sia maggiore di 300 ml. Si raccomanda l'uso di un prodotto alternativo per via endovenosa che permetta di raggiungere immediatamente adeguati livelli plasmatici. Se non e' disponibile alcun prodotto endovenoso, l'elevato volume necessario dovra' essere somministrato per via intramuscolare in un periodo di diversi giorni.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C-8 gradi C) nell'imballaggio esterno. Non congelare. Non usare dopo la data di scadenza.

AVVERTENZE

Accertarsi che non sia somministrato per via endovenosa, poiche' puo'causare shock. Nel caso di uso post-parto, il prodotto deve essere somministrato alla madre. Non deve essere somministrato al neonato. Il prodotto non e' indicato per donne Rh(D) positive e per donne precedentemente immunizzate contro l'antigene Rh(D). Vere reazioni da ipersensibilita' sono rare ma possono manifestarsi risposte di tipo allergico all'immunoglobulina umana anti-D (Rh). I pazienti devono essere informati dei primi segni delle reazioni di ipersensibilizzazione, inclusi orticaria, orticaria diffusa, costrizione al torace, sibilo, ipotensionee anafilassi. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e gravita' dell'effetto collaterale. Contiene una piccola quantita' di IgA. Sebbene l'immunoglobulina umana anti-D (Rh) sia stata usata con successo nel trattamento di soggetti con deficit di IgA, gli individui con deficit di IgA possono sviluppare anticorpi anti-IgA ed andare incontro a reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di medicinali derivatidal plasma che contengono le IgA. Il medico deve valutare il beneficio del trattamento rispetto al rischio potenziale di reazioni di ipersensibilita'. Raramente, l'immunoglobulina umana anti-D (Rh) puo' indurre una riduzione della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche nei pazienti che in passato hanno ben tollerato il trattamento con immunoglobulina umana. Il sospetto di reazioni di tipo allergico o anafilattico impone l'immediata interruzione dell'iniezione. In caso dishock, deve essere attuato il trattamento medico standard per lo shock. Pazienti che ricevono dosi molto elevate di immunoglobulina umana anti-D (Rh) a causa di trasfusioni incompatibili, devono essere monitorati clinicamente e attraverso parametri biologici, a causa del rischiodi una reazione emolitica. Informazioni sulla sicurezza relativamentead agenti trasmissibili: misure standard per prevenire infezioni dovute all'uso di prodotti medicinali preparati a partire da sangue o plasma umani includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei plasma pool per la ricerca di marcatori specifici d'infezione e l'inclusione di procedure durante la produzione capaci diinattivare/rimuovere virus. Nonostante cio', quando vengono somministrati medicinali preparati a partire da sangue o plasma umani, non puo'essere totalmente esclusa la possibilita' di trasmissione di agenti infettivi. Cio' vale anche per virus ed altri patogeni sconosciuti o emergenti. Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), ilvirus dell'epatite B (HBV) e il virus dell'epatite C (HCV), e per il virus senza involucro lipidico dell'epatite A (HAV). Le misure adottate hanno un valore limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. Esiste una rassicurante esperienza clinica in merito alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 tramite immunoglobuline e si presume che il contenuto di anticorpi apporti un importante contributo alla sicurezza virale. E' fortemente raccomandato che ogni volta che si somministra il farmaco al paziente, siano registrati il nome ed il numero di lotto del prodotto, affinche' sia mantenuta traccia della corrispondenza tra il paziente ed il lotto di prodotto usato. Popolazione pediatrica Si prevede che le stesse avvertenze menzionate per gli adulti possano essere applicate anche alla popolazione pediatrica. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' e' praticamente "senza sodio".

INTERAZIONI

Vaccini con virus vivi attenuati: l'immunizzazione attiva tramite vaccini con virus vivi attenuati (ad esempio: morbillo, parotite, rosoliae varicella) deve essere effettuata 3 mesi dopo l'ultima somministrazione di immunoglobulina umana anti-D (Rh), dato che l'efficacia dei vaccini con virus vivi attenuati puo' essere diminuita. In caso di vaccinazione per il morbillo, questa diminuzione puo' durare fino ad un anno. Pertanto i pazienti che ricevono il vaccino per il morbillo devono essere sottoposti a controlli dei livelli di anticorpi. Se e' necessario somministrare immunoglobulina umana anti-D (Rh) entro 2-4 settimaneda una vaccinazione con virus vivo attenuato, l'efficacia di tale vaccinazione puo' essere diminuita. Interferenza con i test sierologici: dopo somministrazione di immunoglobuline, si puo' verificare un aumento transitorio di vari anticorpi nel sangue dei pazienti che puo' dare origine a risultati falsi positivi nei test sierologici. La trasmissione passiva di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari, ad esempio A, B, o D puo' interferire con alcuni test sierologici di tipizzazione ematica, come il test dell'antiglobulina (test di Coombs), in particolare in neonati Rh(D) positivi le cui madri hanno ricevuto la profilassi pre-natale. Popolazione pediatrica: si prevede che le stesse interazioni indicate per gli adulti possano essere osservate anche nella popolazione pediatrica.

EFFETTI INDESIDERATI

Reazioni avverse quali brividi, mal di testa, vertigini, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione e moderata lombalgia possono verificarsi occasionalmente. Raramente le immunoglobuline umane possono causare un brusco abbassamento della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilita'a precedenti somministrazioni. Reazionilocali ai siti di iniezione: gonfiore, dolore, arrossamento, indurimento, calore locale, prurito, lividi ed eruzioni cutanee. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eritema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: prurito, orticaria. Inoltre in seguito alla somministrazione di immunoglobuline umane anti-D per via intramuscolare sono stati segnalati anche i seguenti effetti indesiderati: tachicardia e malessere. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Destinato all'uso in gravidanza. Questo medicinale puo' essere usato durante l'allattamento. Non sono stati condotti studi sulla fertilita'in animali. Dall'esperienza clinica con immunoglobulina umana anti-D (Rh) si attende che non ci siano effetti dannosi sulla fertilita'.

Codice: 033867021
Codice EAN:

Codice ATC: J06BB01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Sieri immuni ed immunoglobuline
  • Immunoglobuline
  • Immunoglobuline specifiche
  • Immunoglobulina anti-d
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: SIRINGA

SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

SIRINGA