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INTESTICORT 90CPS 3MG Produttore: DR.FALK PHARMA GMBH

  • PARAFARMACO
  • Prezzo: libero

DENOMINAZIONE

INTESTICORT 3 MG CAPSULE GASTRORESISTENTI

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Glucocorticosteroide.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula contiene 3 mg di budesonide. Eccipienti con effetti noti: ogni capsula contiene 240 mg di saccarosio e 12 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Contenuto delle capsule: ammonio metacrilato copolimero (tipo A) (Eudragit RL), ammonio metacrilato copolimero (tipo B) (Eudragit RS), lattosio monoidrato, amido di mais, acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:1) (Eudragit L 100), acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:2) (Eudragit S 100), povidone K25, acqua purificata*, saccarosio, talco, trietilcitrato. *eccipiente intermedio. Rivestimento della capsula: ferro ossido nero (E 172), eritrosina (E 127), gelatina,acqua purificata, ferro ossido rosso (E 172), sodio laurilsolfato, biossido di titanio (E 171).

INDICAZIONI

Malattia di Crohn: induzione della remissione in pazienti affetti da malattia di Crohn di grado lieve o moderato a carico dell'ileo e/o delcolon ascendente. Colite collagena: induzione della remissione in pazienti affetti da colite collagena in fase attiva. Epatite autoimmune.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Intesticort 3 mg non va usato in pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; cirrosi epatica.

POSOLOGIA

Posologia. Malattia di Crohn Adulti di eta' > 18 anni: la dose quotidiana raccomandata e' di tre capsule una volta al giorno al mattino, oppure una capsula (contenente 3 mg di budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera; corrispondenti a una dose totale giornaliera di 9 mg di budesonide) se e' piu' comodo per il paziente. Colite collagena. Adulti di eta' > 18 anni: la dose raccomandata e' di tre capsule una volta al giorno al mattino (corrispondente ad una dose giornaliera di 9 mg di budesonide). Epatite autoimmune. Induzione della remissione(adulti di eta' > 18 anni): per l'induzione della remissione (cioe' per la normalizzazione dei parametri di laboratorio elevati), la dose quotidiana raccomandata e' di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera; che corrisponde a una dose totale quotidiana di 9 mg di budesonide). Mantenimento della remissione (adulti di eta' > 18 anni): dopo il raggiungimento della remissione, la dose quotidiana raccomandata e' di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) due volte al giorno (una capsula la mattina e una la sera; che corrisponde a una dose totale quotidiana di 6 mg di budesonide). Se le transaminasi ALT e/o AST aumentano durante il trattamento di mantenimento, la dose va aumentata fino a 3 capsule al giorno (che corrispondono a una dose totale quotidiana di 9 mg di budesonide), come descritto per l'induzione della remissione . Nei pazienti tolleranti l'azatioprina, il trattamento per l'induzione e per il mantenimento della remissione con budesonide va associato ad azatioprina. Tutte le indicazioni. Bambini: Intesticort 3 mg non va somministrato ai bambini al di sotto dei 12 anni di eta', per mancanza di esperienzaeper il possibile rischio aumentato di sviluppare una soppressione surrenale in questo gruppo d'eta'. Pazienti adolescenti: la sicurezza e l'efficacia di Intesticort 3 mg nei bambini di eta' compresa tra i 12 ei 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili nei pazienti adolescenti (12 - 18 anni) con malattia di Crohn o con epatite autoimmune sono riportati nei paragrafi 4.8 e 5.1 ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: le capsule contenenti i granuli gastroresistenti vanno assunte circa mezz'ora prima dei pasti e vanno ingerite intere con un'abbondante quantita' di liquido (es. un bicchiere d'acqua). Durata della somministrazione. Malattia di Crohn e colite collagena: la durata del trattamento in caso di malattia di Crohn attiva e di colite collagena deve essere limitata a 8 settimane. Epatite autoimmune: per l'induzione della remissione, va somministrata una dose totale quotidiana di 9 mg, fino al suo raggiungimento. Successivamente, per il mantenimento della remissione, va somministrata una dose totale quotidiana di6 mg di budesonide. Il trattamento per il mantenimento della remissione nell'epatite autoimmune deve essere continuato almeno per 24 mesi. Puo' essere abbandonato solo se la remissione biochimica viene costantemente mantenuta e non sono presenti segni di infiammazione alla biopsia epatica. Conclusione del trattamento: il trattamento con Intesticort 3 mg non deve essere sospeso bruscamente, bensi' ridotto gradualmente (con dosi decrescenti). Nel corso della prima settimana il dosaggio va ridotto a due capsule al giorno, una la mattina e una la sera. Nella seconda settimana va assunta una sola capsula al mattino. Successivamente, il trattamento puo' essere interrotto.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Il trattamento con Intesticort 3 mg determina livelli di steroidi sistemici inferiori rispetto alla terapia convenzionale con glucocorticosteroidi somministrati per via orale. Il passaggio da terapie con altriglucocorticosteroidi puo' causare sintomi correlati al cambiamento dei livelli sistemici di steroidi. E' richiesta cautela nei pazienti affetti da tubercolosi, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma, cataratta, anamnesi familiare di diabete o di glaucoma o qualsiasi altra condizione in cui i glucocorticosteroidi possono dare degli effetti indesiderati. Questo medicinale non e' indicato nei pazienti con Morbo di Crohn a carico del tratto gastrointestinale superiore. A causa del meccanismo d'azione prevalentemente locale del composto, non si possono attendere effetti benefici nei pazienti con sintomi extraintestinali (es. a carico degli occhi, della pelle, delle articolazioni). Possono manifestarsi effetti sistemici dei glucorticosteroidi, in particolare in caso di prescrizione a dosi elevate e per periodi prolungati. Tali effetti possono comprendere sindrome di Cushing, soppressione surrenalica, ritardo della crescita, ridotta densita' minerale ossea, cataratta, glaucoma, un ampio spettro di effetti psichiatrici/comportamentali (vedere paragrafo 4.8). Infezioni: la soppressione della risposta infiammatoria e della funzione immunitaria aumentala suscettibilita' alle infezioni e la loro gravita'. Il rischio del peggioramento di infezioni batteriche, micotiche, amebiche e virali durante il trattamento con glucocorticoidi deve essere accuratamente considerato. Le manifestazioni cliniche sono spesso atipiche e gravi infezioni quali setticemia e tubercolosi possono restare nascoste e, quindi, raggiungere uno stadio avanzato prima di essere riconosciute. Varicella: la varicella risulta particolarmente preoccupante perche' questamalattia, che normalmente si annovera tra quelle minori, puo' rivelarsi fatale per i pazienti immunosoppressi. I pazienti senza una storia definita di varicella vanno avvertiti di evitare lo stretto contatto personale con la varicella e l'herpes zoster. In caso di esposizione devono consultare urgentemente il medico. Se il paziente e' un bambino, i genitori devono essere avvertiti di questa precauzione. In caso di pazienti non immuni esposti cui vengono somministrati glucorticosteroidi sistemici o che li hanno assunti nei tre mesi precedenti, e' necessaria un'immunizzazione passiva con immunoglobulina per varicella zoster(VZIG) entro 10 giorni dall'esposizione al virus. Se viene confermatala diagnosi di varicella, la malattia richiede la cura di specialistie un trattamento urgente. La somministrazione di glucorticosteroidi non va interrotta e sara' eventualmente necessario un incremento della dose. Morbillo: i pazienti con immunita' compromessa che sono venuti in contatto con il morbillo, devono ricevere immunoglobuline normali ilpiu' presto possibile dopo l'esposizione. Vaccini: i vaccini vivi nonvanno somministrati a pazienti che fanno uso cronico di glucocorticosteroidi. La risposta anticorpale ad altri vaccini puo' risultare ridotta. Pazienti con disfunzioni epatiche: sulla base delle esperienze neipazienti con cirrosi biliare primaria (PBC) all' ultimo stadio con cirrosi epatica, bisogna attendersi un aumento della disponibilita' sistemica della budesonide in tutti i pazienti con alterazioni gravi dellafunzione epatica. Tuttavia, nei pazienti con malattie epatiche senza cirrosi epatica, la budesonide a dosi giornaliere di 9 mg e' stata sicura e ben tollerata. Non c'e' evidenza della necessita' di una raccomandazione specifica di dosaggio nei pazienti con malattia epatica senzacirrosi o con lievi alterazioni della funzione epatica. Disturbi visivi: con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riportati disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici. Altri: i glucocorticosteroidi possono causare la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) eridurre la risposta allo stress. Nel caso in cui i pazienti siano soggetti ad interventi chirurgici o ad altri tipi di stress, si raccomanda un trattamento supplementare con glucocorticosteroidi sistemici. Va evitato il trattamento concomitante con ketoconazolo o altri inibitoridi CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Le capsule Intesticort 3 mg contengono lattosio e saccarosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, insufficienza di saccarosio-isomaltasi, deficienza di Lapp lattasi o di lattasi congenita non dovrebbero assumere questo medicinale. Nei pazienti con epatite autoimmune, i livelli sierici di transaminasi (ALT, AST) devono essere valutati a intervalli regolari, per aggiustare adeguatamente la dose di budesonide. Durante il primo mese di trattamento, i livelli di transaminasi vanno valutati ogni due settimane, poi almeno ogni 3 mesi. La somministrazione del medicinale, Intesticort 3 mg capsule gastroresistenti, puo' causare positivita' al test anti-doping.

INTERAZIONI

Interazioni farmacodinamiche. Glicosidi cardiaci: l'azione dei glicosidi puo' essere potenziata dalla carenza di potassio. Saluretici: puo'aumentare l'escrezione di potassio. Interazioni farmacocinetiche. Citocromo P450. Inibitori di CYP3A4: si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi ilil rischio aumentato di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi, in questo caso e' necessario monitorare i pazienti per gli effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. La somministrazione contemporanea per via orale di 200 mg di ketoconazolo una volta al giorno ha fatto registrare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide (dose singola da 3 mg) all'incirca di sei volte.Un aumento delle concentrazioni di circa tre volte e' stato rilevato in caso di somministrazione di ketoconazolo 12 ore dopo budesonide. Non disponendo di dati sufficienti per fornire raccomandazioni sulla dose, questa combinazione deve essere evitata. E' probabile che anche altri potenti inibitori di CYP3A4 come ritonavir, itraconazolo, claritromicina e succo di pompelmo determinino un marcato aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide. Pertanto va evitata la contemporanea assunzione di budesonide. Induttori di CYP3A4: i composti o i medicinali, quali carbamazepina e rifampicina, che inducono CYP3A4, possono ridurre l'esposizione sistemica ma anche quella locale di budesonide nella mucosa dell'intestino. E' possibile che sia necessario un aggiustamento della dose di budesonide. Substrati di CYP3A4: i composti o i medicinali che vengono metabolizzati da CYP3A4 possono competere con budesonide. Cio' puo' causare un incremento della concentrazione di budesonide nel plasma se la sostanza che compete ha una maggiore affinita'con CYP3A4, oppure, se budesonide lega piu' strettamente CYP3A4, la sostanza in competizione puo' aumentare nel plasma ed e' possibile che sia necessario un aggiustamento/riduzione della dose di questo medicinale. Elevate concentrazioni plasmatiche ed accresciuti effetti dei glucocorticosteroidi sono stati segnalati in pazienti di sesso femminile che assumevano anche estrogeni o contraccettivi orali, ma cio' non e' stato osservato con contraccettivi orali combinati a dosi ridotte. La cimetidina alle dosi raccomandate, in combinazione con budesonide ha un lieve ma insignificante effetto sulla farmacocinetica di budesonide.L'omeprazolo non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di budesonide. Composti leganti gli steroidi: teoricamente non e' possibile escludere potenziali interazioni con resine sintetiche leganti gli steroidi quali la colestiramina e gli antiacidi. Se somministrati contemporaneamente a Intesticort 3 mg, tali interazioni possono causare una riduzione dell'effetto della budesonide. Per tale ragione questi composti non vanno assunti contemporaneamente, bensi' a distanza di almeno due ore.Siccome la funzione surrenalica puo' risultare soppressa in seguito al trattamento con budesonide, il test di stimolazione con ACTH per la diagnosi di insufficienza pituitaria puo' dar luogo a risultati falsati (bassi valori).

EFFETTI INDESIDERATI

Nella valutazione degli effetti indesiderati, si usano le seguenti convenzioni di frequenza: molto comune: (>= 1/10); comune: (>= 1/100 - <1/10); non comune: (>= 1/1.000 - < 1/100); raro: (>= 1/10.000 - < 1/1.000); molto raro: (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' esseredefinita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del metabolismo edella nutrizione. Comune: sindrome di cushing: esempio facies lunare,obesita' del tronco, ridotta tolleranza al glucosio, diabete mellito,ipertensione, ritenzione di sodio con edema, aumento dell'escrezione di potassio, inattivita' o atrofia della corteccia surrenale, striae rubrae, acne da steroidi, disturbi della secrezione di ormoni sessuali (es. Amenorrea, irsutismo, impotenza); molto raro: ritardo della crescita nei bambini. Patologie dell'occhio. Raro: glaucoma, cataratta, visione offuscata (vedere anche paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali. Comune: dispepsia, dolore addominale; non comune: ulcera duodenaleo gastrica; raro: pancreatite; molto raro: stipsi. Disturbi del sistema immunitario. Comune: aumentato rischio di infezioni. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: olori muscolari e articolari, debolezza muscolare e contratture, osteoporosi; raro: osteonecrosi. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; molto raro: pseudotumor cerebri, incluso il papilledema negli adolescenti. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, irritabilita', euforia; non comune: iperattivita' psicomotoria, ansia; raro: aggressivita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: esantema allergico, petecchie, ritardo nella guarigione di ferite, dermatite da contatto; raro: ecchimosi. Patologie vascolari. Molto raro: aumento del rischio di trombosi, vasculite (sindrome da sospensione dopo una terapia a lungo termine).patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: affaticamento, malessere. La maggior parte degli eventi avversi riportati in questo RCP puo' comparire anche in seguito al trattamento con altri glucocorticosteroidi. Occasionalmente si possono presentare eventi avversi tipici per i glucocorticosteroidi sistemici. Questi eventi avversi dipendono dal dosaggio, dalla durata del trattamento, da trattamenti concomitanti o precedenti con altri glucocorticosteroidi e dalla sensibilita' individuale. Studi clinici hanno dimostrato che la frequenza degli eventi avversi associati ai glucocorticosteroidi e' piu' bassa con Intesticort 3 mg rispetto al trattamento orale con dosaggi equivalenti di prednisolone. Un'esacerbazione o la ricomparsa di manifestazioni extraintestinali (che colpiscono in particolare cute ed articolazioni) puo' manifestarsi nei pazienti in occasione del passaggio dai glucocorticosteroidi ad azione sistemica a budesonide ad azione locale. Effetti indesiderati negli studi clinici con pazienti pediatrici. Malattia di Crohn: negli studi clinici con Intesticort 3 mg capsule in 82 pazienti pediatrici con malattia diCrohn, la soppressione surrenalica e il mal di testa sono stati gli effetti indesiderati piu' frequenti. Sono stati riportati gli effetti indesiderati tipici dei glucocorticosteroidi e altre rare reazioni, quali capogiri, nausea, vomito e iperacusia (vedere anche paragrafo 5.1).Epatite autoimmune: i dati sulla sicurezza di un sottogruppo di un totale di 42 pazienti pediatrici in uno studio clinico sull'epatite autoimmune hanno rivelato che gli effetti indesiderati riportati non eranodiversi e non piu' frequenti rispetto alla popolazione adulta in questo studio (vedere anche paragrafo 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: va evitata la somministrazione durante la gravidanza, a meno che non vi siano ragioni che esigono la terapia con Intesticort 3 mg. Sono disponibili pochi dati sugli esiti di gravidanza dopo somministrazione orale di budesonide nell'uomo. Sebbene i dati sull'uso di budesonide per via inalatoria in un ampio numero di gravidanze esposte non indichino effetti avversi, la concentrazione massima di budesonide nel plasma prevista superiore nel trattamento con Intesticort 3 mg rispetto alla budesonide per via inalatoria. Test su animali gravidi hanno dimostrato che budesonide, al pari di altri glucocorticosteroidi, e'causa di alterazioni dello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3). Larilevanza di questo dato per l'uomo non e' stata stabilita. Allattamento: la budesonide passa nel latte materno (sono disponibili dati sull'escrezione dopo l'uso inalatorio). Tuttavia, possono comparire solo effetti minori sul bambino allattato con latte materno dopo assunzione di Intesticort 3 mg nell'intervallo terapeutico. Bisogna decidere se interrompere l'allattamento con latte materno ointerrompere/evitare la terapia con budesonide, considerando i benefici dell'allattamento con latte materno per il bambino e quelli della terapia per la donna. Fertilita': non sono disponibili dati riguardanti l'effetto di budesonide sulla fertilita' umana. La fertilita' non e' risultata alterata dopo la terapia con budesonide in studi su animali (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 036507010
Codice EAN:

Codice ATC: A07EA06
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Antidiarroici, antinfiammatori ed antimicrobici intestinali
  • Antinfiammatori intestinali
  • Corticosteroidi ad azione locale
  • Budesonide
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: CAPSULE GASTRORESISTENTI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE GASTRORESISTENTI

36 MESI

BLISTER