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INVANZ EV FL 1G Produttore: MSD ITALIA SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

INVANZ 1 G POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico, carbapenemi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene 1,0 g di ertapenem. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni dose da 1,0 g contiene circa 6,0 mEq di sodio (circa 137 mg). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio bicarbonato (E500), sodio idrossido (E524) per aggiustare il pHa 7,5.

INDICAZIONI

Trattamento: INVANZ e' indicato nei pazienti pediatrici (di eta' compresa tra 3 mesi e 17 anni) e negli adulti per il trattamento delle seguenti infezioni quando sono causate da batteri con sensibilita' accertata o molto probabile ad ertapenem e quando e' richiesta la terapia parenterale (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): Infezioni intraddominali, polmonite acquisita in comunita', infezioni ginecologiche acute, infezionidella cute e dei tessuti molli del piede diabetico (vedere paragrafo 4.4). Prevenzione: INVANZ e' indicato negli adulti per la profilassi dell'infezione del sito chirurgico dopo chirurgia colorettale elettiva (vedere paragrafo 4.4). Riferirsi alle linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilita' accertata a qualsiasi altro agente antibatterico carbapenemico. Ipersensibilita' grave (per es.: reazione anafilattica, reazione cutanea grave) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico (per es.: penicilline o cefalosporine).

POSOLOGIA

Posologia. Trattamento. Adulti e adolescenti (di eta' compresa tra 13e 17 anni): la dose di INVANZ e' di 1 grammo (g) somministrato una volta al giorno per via endovenosa (vedere paragrafo 6.6). Neonati e bambini (di eta' compresa tra 3 mesi e 12 anni): la dose di INVANZ e' di 15 mg/kg due volte al di' (non superare 1 g/die) per via endovenosa (vedere paragrafo 6.6). Prevenzione. Adulti: la dose raccomandata per laprevenzione delle infezioni del sito chirurgico dopo chirurgia colorettale elettiva e' di 1 g somministrato in dose singola endovenosa che deve essere completata entro 1 ora prima dell'incisione chirurgica. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia di INVANZ nei bambinidi eta' inferiore a 3 mesi non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Compromissione renale: INVANZ puo' essere utilizzato per il trattamento delle infezioni in pazienti adulti con compromissione renale da lieve a moderata. Non e' necessario aggiustare la dose per i pazienti con clearance della creatinina > 30 mL/min/1,73 m^2. I dati disponibili su sicurezza ed efficacia di ertapenem in pazienti con compromissione renale grave non permettono di stabilire una dose raccomandata. Ertapenem non deve pertanto essere utilizzato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2). Non vi sono dati nei bambini e negli adolescenti con compromissione renale. Emodialisi: i dati disponibili su sicurezza ed efficacia di ertapenem in pazienti emodializzati non permettono di stabilire una dose raccomandata. Ertapenem non deve pertanto essere utilizzato in questi pazienti. Compromissione epatica: non si raccomanda l'aggiustamento della dose in pazienti con alterata funzione epatica (vedere paragrafo 5.2). Anziani: deve essere somministratala dose consigliata di INVANZ, ad eccezione dei casi di compromissione renale grave (vedere paragrafo Compromissione renale ). Modo di somministrazione. Somministrazione endovenosa: l'infusione di INVANZ deve essere effettuata in un periodo di 30 minuti. La terapia con INVANZ dura normalmente da 3 a 14 giorni, ma puo' variare a seconda del tipo e della gravita' dell'infezione e del(i) patogeno(i) responsabile(i). Quando indicato dal punto di vista clinico, si puo' passare ad un agenteantibatterico orale adeguato, se si e' osservato un miglioramento clinico. Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Ipersensibilita'. In pazienti in terapia con beta-lattamici sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' (anafilattiche) serie ed occasionalmente fatali. Tali reazioni sono piu' probabili in individui constoria di sensibilita' a piu' allergeni. Prima di iniziare la terapiacon ertapenem si deve condurre un'anamnesi accurata per accertare la presenza di precedenti reazioni di ipersensibilita' verso penicilline,cefalosporine, altri beta-lattamici ed altri allergeni (vedere paragrafo 4.3). In caso di reazione allergica ad ertapenem (vedere paragrafo4.8), sospendere immediatamente la terapia. Le reazioni anafilatticheserie richiedono un trattamento di urgenza. Superinfezione: l'uso prolungato di ertapenem puo' dar luogo alla proliferazione di organismi non sensibili. E' essenziale una ripetuta valutazione delle condizioni del paziente. Qualora si verifichi superinfezione nel corso della terapia, devono essere prese misure adeguate. Colite associata ad antibiotici: con ertapenem sono stati riportati episodi di colite associata adantibiotici e colite pseudomembranosa che possono variare da intensita' lieve a intensita' potenzialmente letale. Pertanto, e' importante prendere in considerazione questa diagnosi in pazienti che presentano diarrea a seguito della somministrazione di agenti antibatterici. Si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con INVANZ e l'istituzione di un trattamento specifico per Clostridium difficile . Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Convulsioni: nel corso di studi clinici sono stati segnalati episodi convulsivi in pazienti adulti durante la terapia con ertapenem (1 g in monosomministrazione giornaliera) o nel periodo di follow-up di 14 giorni. Gli episodi convulsivi si sono verificati piu' comunemente in pazienti anziani ed in pazienti con anamnesi positiva per disordini del sistema nervoso centrale (SNC) (per es. lesioni cerebrali o storiadi convulsioni) e/o funzione renale compromessa. Simili osservazioni sono state fatte in condizioni di fase post-marketing. Uso concomitante con acido valproico: l'uso concomitante di ertapenem e acido valproico/valproato di sodio non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Esposizione sub ottimale: sulla base dei dati disponibili non si puo' escludere che nei pochi casi di interventi chirurgici di durata superiore a 4 ore i pazienti potrebbero essere esposti a concentrazioni subottimali di ertapenem e di conseguenza ad un rischio di potenziale fallimento terapeutico. In questi casi inusuali si deve pertanto agire con cautela. Considerazioni per l'uso in popolazioni particolari: l'esperienza sull'uso dell'ertapenem nel trattamento di infezioni gravi e' limitata. Negli studi clinici per il trattamento della polmonite acquisita in comunita', negli adulti, il 25% dei pazienti valutabili trattati conertapenem erano affetti da patologia grave (definita da un indice di gravita' della polmonite > III). In uno studio clinico per il trattamento delle infezioni ginecologiche acute, negli adulti, il 26% delle pazienti valutabili trattate con ertapenem erano affette da patologia grave (definita da una temperatura >= 39.C e/o batteriemia); dieci pazienti avevano una batteriemia. Fra i pazienti valutabili trattati con ertapenem in uno studio clinico per il trattamento delle infezioni intraddominali, negli adulti, il 30% era affetto da peritonite generalizzata ed il 39% da infezioni di siti diversi dall'appendice inclusi stomaco, duodeno, intestino tenue, colon e cistifellea; il numero di pazienti arruolati valutabili con punteggi APACHE II >= 15 e' stato limitato e l'efficacia in questi pazienti non e' stata stabilita. L'efficacia di INVANZ nel trattamento della polmonite acquisita in comunita' dovutaa Streptococcus pneumoniae penicillino-resistente non e' stata stabilita. L'efficacia di ertapenem nel trattamento delle infezioni del piede diabetico con osteomielite concomitante non e' stata stabilita. L'esperienza con ertapenem nei bambini di eta' inferiore a due anni e' relativamente limitata. In questo gruppo di eta', deve essere posta particolare attenzione all'accertamento della sensibilita' ad ertapenem del(i) microrganismo(i) responsabile(i) dell'infezione. Non vi sono dati nei bambini al di sotto dei 3 mesi. Sodio: questo medicinale contiene circa 137 mg di sodio per dose da 1,0 g, equivalente a 6,85% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 gdi sodio per un adulto.

INTERAZIONI

E' improbabile che si verifichino interazioni dovute all'inibizione della clearance mediata dalla glicoproteina P o della clearance dei medicinali mediata dal CYP (vedere paragrafo 5.2). Quando l'acido valproico e' stato co-somministrato con agenti carbapenemici sono state riportate diminuzioni dei livelli sierici di acido valproico che possono scendere al disotto del range terapeutico. I ridotti livelli sierici di acido valproico possono portare ad un inadeguato controllo delle convulsioni; pertanto l'uso concomitante di ertapenem e acido valproico/valproato di sodio non e' raccomandato e devono essere prese in considerazione terapie antibatteriche o anticonvulsivanti alternative.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Adulti: il numero totale di pazienti trattati con ertapenem negli studi clinici e' stato superiore a 2.200, dei quali piu' di 2.150 hanno ricevuto una dose da 1 g di ertapenem. Sono state riportate reazioni avverse (reazioni considerate dal ricercatore come possibilmente, probabilmente o certamente correlate all'uso del medicinale) in circa il 20% dei pazienti trattati con ertapenem. La terapia e' stata sospesa a causa di reazioni avverse ritenute correlate al farmaco nell'1,3% dei pazienti. In uno studio clinico per la profilassi delle infezioni del sito chirurgico dopo chirurgia colorettale, un ulteriore gruppo di 476 pazienti e' stato trattato con una dose singola di 1 g di ertapenem prima di essere sottoposto a chirurgia. Per i pazienti ai quali e' stato somministrato solo INVANZ, le reazioni avverse piu' comuni riportate durante la terapia o durante i 14 giorni di follow-up successivi all'interruzione del trattamento sono state: diarrea (4,8%), complicazioni alla vena perfusa (4,5%) e nausea (2,8%). Per i pazienti ai quali e' stato somministrato solo INVANZ, gliscostamenti dalla norma dei valori di laboratorio piu' frequentementeriportati e i loro rispettivi tassi di incidenza durante la terapia eil follow-up per 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento sono stati: aumento di ALT (4,6%), AST (4,6%), fosfatasi alcalina (3,8%) e conta delle piastrine (3,0%). Popolazione pediatrica (di eta' compresa tra 3 mesi e 17 anni): Il numero totale di pazienti trattati con ertapenem negli studi clinici e' stato di 384. Il profilo globale di sicurezza e' paragonabile a quello dei pazienti adulti. Le reazioni avverse (cioe', considerate dal ricercatore come possibilmente, probabilmente o certamente correlate al farmaco) sono state riportate in circa il 20,8% dei pazienti trattati con ertapenem. Il trattamento e' stato interrotto a causa di reazioni avverse nello 0,5% dei pazienti. Per i pazienti ai quali e' stato somministrato solo INVANZ, le reazioni avverse piu' comuni riportate durante la terapia e il follow-up per i 14 giornisuccessivi all'interruzione del trattamento sono state: diarrea (5,2%) e dolore nel sito di infusione (6,1%). Per i pazienti ai quali e' stato somministrato solo INVANZ, gli scostamenti dalla norma dei valori di laboratorio piu' frequentemente riportati e i loro rispettivi tassidi incidenza durante la terapia e il follow-up per 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento sono stati: diminuzioni della conta dei neutrofili (3,0%) ed aumenti di ALT (2,9%) e AST (2,8%). Elenco delle reazioni avverse. Per i pazienti ai quali e' stato somministrato solo INVANZ, sono state riportate, durante la terapia o durante i 14 giorni di follow-up successivi all'interruzione del trattamento, le seguenti reazioni avverse: comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Adulti da 18 anni in poi: non comune; candidiasi orale, candidiasi, infezione fungina, enterocolite pseudomembranosa, vaginite; raro; polmonite, dermatomicosi, infezione delle ferite chirurgiche, infezione del tratto urinario. Patologie del sistemaemolinfopoietico. Adulti da 18 anni in poi: raro;neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Adulti da 18 anni in poi: raro;allergia; non nota; anafilassi incluse reazioni anafilattoidi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Adulti da 18 anni in poi: non comune;anoressia; raro; ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Adulti da 18 anni in poi. Non comune; insonnia, confusione; raro; agitazione,ansia, depressione; non nota; stato mentale alterato (inclusi aggressività, delirio, disorientamento, modificazioni dello stato mentale). Bambini ed adolescenti (da 3 mesi a 17 anni): non nota: stato mentale alterato (inclusa aggressività). Patologie del sistema nervoso. Adulti da 18 anni in poi: comune; cefalea; non comune; capogiro, sonnolenza, disgeusia, convulsioni (vedere paragrafo 4.4); raro; tremore, sincope;non nota; allucinazioni, riduzione del livello di coscienza, discinesia, mioclono, disturbi dell'andatura. Bambini ed adolescenti (da 3 mesi a 17 anni): non comune; cefalea; non nota; allucinazioni; patologie dell'occhio. Adulti da 18 anni in poi: raro; disturbo della sclera. Patologie cardiache. Adulti da 18 anni in poi: non comune; bradicardia sinusale; raro; aritmia, tachicardia. Patologie vascolari. Adulti da 18anni in poi: comune; complicazione a carico della vena perfusa, flebite/tromboflebite; non comune; ipotensione raro: emorragia, aumento della pressione arteriosa. Bambini ed adolescenti (da 3 mesi a 17 anni): non comune; vampate, ipertensione; patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Adulti da 18 anni in poi: non comune; dispnea, disturbo faringeo; raro; congestione nasale, tosse, epistassi, rantoli/ronchi, sibili respiratori. Patologie gastrointestinali. Adulti da 18 anni in poi: comune; diarrea, nausea, vomito; non comune; stipsi, rigurgito acido, bocca secca, dispepsia dolore addominale; raro; disfagia, incontinenza fecale, peritonite pelvica; non nota; colorazione dentale. Bambini ed adolescenti (da 3 mesi a 17 anni): comune; diarrea; Non comune; alterazione del colore delle feci, melena; patologie epatobiliari. Adulti da 18 anni in poi: raro; colecistite, ittero, disturbo epatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Adulti da 18 anni in poi: comune; eruzione cutanea, prurito; non comune; eritema, orticaria; raro; dermatite, desquamazione, vasculite da ipersensibilità; non nota; pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep), eruzione cutanea da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress). Bambini ed adolescenti (da 3 mesi a 17 anni): comune; dermatite da pannolino; Non comune; eritema, eruzione cutanea, petecchie. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Adulti da 18 anni in poi: raro; crampi muscolari, dolore alla spalla; non nota; debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Adulti da 18 anni in poi: raro; insufficienza renale, insufficienza renale acuta. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Adulti da 18 anni in poi: raro; aborto. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Adulti da 18 anni in poi: raro; sanguinamento genitale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti a carico di gravidanza, sviluppo embriofetale, parto o sviluppo postnatale. Ertapenem non deve essere tuttavia usato in gravidanza a meno che il potenziale beneficio non superi il possibile rischio per il feto. Allattamento: Ertapenem e' escretonel latte materno. A causa delle potenziali reazioni avverse sul bambino, le madri non devono allattare durante la terapia con ertapenem. Fertilita': non ci sono studi adeguati e ben controllati per quanto riguarda l'effetto dell'uso di ertapenem sulla fertilita' in uomini e donne. Studi preclinici non indicano effetti pericolosi diretti o indiretti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 035851017
Codice EAN:

Codice ATC: J01DH03
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Altri antibatterici beta-lattamici
  • Carbapenemi
  • Ertapenem
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE