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LOVASTATINA MY 30CPR 40MG Produttore: MYLAN SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

LOVASTATINA MYLAN PHARMA COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti; inibitori della HMG CoA reduttasi, lovastatina.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa di questo farmaco contiene 20 mg di lovastatina. Ogni compressa di questo farmaco contiene 40 mg di lovastatina.

ECCIPIENTI

Cellulosa microcristallina PH102, cellulosa microcristallina PH101, mannitolo, croscarmellosa sodica, talco, magnesio stearato, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato.

INDICAZIONI

Ipercolesterolemia primaria inclusa l'ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote) o l'iperlipemia mista (tipo IIa e IIb) quando la sola risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche (aumentodell'attivita' fisica e riduzione del peso corporeo) sia risultata inadeguata. Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta in soggettiad alto rischio di un evento cardiovascolare maggiore (soggetti con rischio superiore del 20%, colesterolo totale maggiore di 190 mg/dl e colesterolo LDL maggiore di 115 mg/dl). Ipercolesterolemia non correttadalla sola dieta in pazienti con cardiopatia ischemica, per la riduzione del rischio di infarto del miocardio.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo lovastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie epatiche in fase attiva, oppure inspiegato epersistente innalzamento delle transaminasi. Colestasi. Miopatia. Trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 (itraconazolo, ketoconazolo inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone). Gravidanza ed allattamento.

POSOLOGIA

Posologia. Ipercolesterolemia. Il dosaggio iniziale e' di 10 mg/die in dose singola alla sera durante il pasto. Il dosaggio puo' essere aggiustato ad intervalli di quattro settimane sino ad un massimo di 40 mg/die. Il dosaggio deve essere ridotto nel caso di abbassamento del colesterolo-LDL sotto 75 mg/dL (1,94 mmol/L) e di colesterolo-totale sotto 140 mg/dL (3,6 mmol/L). Ipercolesterolemia in pazienti con cardiopatia ischemica. Il dosaggio iniziale e' di 20 mg/die in dose singola la sera durante il pasto. Il dosaggio puo' essere aggiustato ad intervalli di quattro settimane sino al massimo di 80 mg/die in dose singola o in due dosi da assumere a colazione e a cena. Il dosaggio deve essere ridotto nel caso di abbassamento del colesterolo-LDL sotto 75 mg/dL (1,94 mmol/l) e di colesterolo-totale sotto 140 mg/dL (3,6 mmol/l). Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia di questo farmaco nei bambini non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Anziani. La somministrazione in pazienti ultrasessantacinquenni deve implicare una scrupolosa valutazione del rischio e un attento monitoraggio delle possibili reazioni avverse. Compromissione renale grave. Nei pazienti affetti da insufficienza renale grave (clearance di creatinina inferiore o uguale a 30 ml/min) i dosaggi superiori a 20 mg/die devono essere attentamente valutati, e, se necessario, devono essere iniziati con attenzione. Terapia concomitante. In pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati odosi ipolipemizzanti di niacina (>= 1 g/day) in concomitanza con la lovastatina, non deve essere superata la dose di 20 mg/die. Per i pazienti che assumono contemporaneamente amiodarone e verapamil con lovastatina, la dose di lovastatina non deve superare 40 mg/die. Modo di somministrazione: lovastatina e' somministrata per via orale e deve essereassunta durante la cena. Non assumere lovastatina a digiuno. Prima diiniziare il trattamento con lovastatina, il paziente deve essere posto a dieta standard ipocolesterolemica, che deve continuare durante il trattamento. Se al paziente sono state prescritte dal medico due assunzioni al giorno, queste sono da intendersi una a colazione e l'altra acena.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE

Precauzioni. La lovastatina puo' aumentare i livelli sierici di creatin-chinasi e di transaminasi. Devono essere effettuati tests di funzionalita' epatica prima dell'inizio del trattamento con lovastatina, 6 e12 settimane dopo l'inizio della terapia, ogni volta che si aumenti la dose ed almeno 2 volte l'anno. La lovastatina interagisce con molti farmaci, per cui il paziente deve essere informato della necessita' diriferire al medico in merito a tutti i farmaci che usa e che ha intenzione di usare (compresi quelli acquistabili senza prescrizione medicae i rimedi fitoterapici). Il paziente deve essere informato della necessita' di riferire al medico la comparsa di febbre, debolezza, dolorimuscolari e la comparsa di urine scure durante il trattamento. La lovastatina possiede un effetto solo moderato sui trigliceridi e quindi non e' indicata quando la principale indicazione terapeutica e' l'ipertrigliceridemia (nella iperlipidemia di Tipo I, IV e V). La lovastatinae' meno efficace nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. Questo perche' questi pazienti mancano di recettori LDL funzionali. La lovastatina sembra aumentare con maggiore frequenza le transaminasi nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. Malattia interstiziale polmonare. Con alcune statine sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine. La sintomatologia puo' includere dispnea, tossenon produttiva e deterioramento dello stato di salute generale (stanchezza, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente abbiasviluppato una malattia interstiziale polmonare, la terapia con la statina deve essere interrotta. Diabete mellito. Alcune evidenze suggeriscono che le statine aumentano la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui e' appropriato il ricorso a terapia antidiabetica.Questo rischio, tuttavia, e' superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5.6-6.9 mmol/L, BMI>30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico che a livello biochimico in accordo con le linee-guida nazionali. Effetti sulla muscolatura: miopatia/rabdomiolisi. La lovastatina come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, puo' causare occasionalmente miopatia, che si manifesta con dolori muscolari, dolorabilita', debolezza, con creatin-chinasi(CK) fino a 10 volte i valori massimi di riferimento (ULN). La miopatia talvolta si manifesta come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, raramente con esito fatale. Ilrischio di miopatia e' correlato alla dose. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' inoltre aumentato dall'uso concomitante di lovastatina con: potenti inibitori dell'enzima CYP3A4, per esempio mibefradil (calcio-antagonista tipo tretalolo) itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori delle proteasi dell'HIV, onefazodone, particolarmente con dosi piu' elevate di lovastatina. Ipolipemizzanti che da soli possono indurre miopatia: Gemfibrozil, altri fibrati, dosi ipolipemizzanti di niacina (1 g/die) particolarmente condosi piu' elevate di lovastatina. Ciclosporina o danazolo particolarmente con dosi piu' elevate di lovastatina. Altri farmaci. Amiodarone oVerapamil: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di questi farmaci con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi. Acido fusidico: il rischio di miopatia puo' essere aumentato dalla contemporanea assunzione di acido fusidico con inibitori della HMG-CoA. Gli inibitori dell'HMG-CoA e i farmaci antifungini, che sono derivati azolici, inibiscono la sintesi del colesterolo in diversi punti della catena di sintesi. I pazienti che sono in trattamento con ciclosporina devono sospendere la terapia con lovastatina se e' neccesario untrattamento sistemico fungicida con un derivativo azolico. I pazientiche non seguono un trattamento con ciclosporina devono essere attentamente monitorati se il trattamento fungicida sistemico con un derivativo azolico e' necessario. Il trattamento con lovastatina deve essere temporaneamente interrotto o sospeso in pazienti che hanno predisposizione allo sviluppo di una insufficienza renale, come una infezione acuta, ipotensione, un'operazione importante, un trauma, un disordine metabolico, endocrino o elettrolitico grave oppure epilessia incontrollata. Come con altri inibitori della HMG- CoA reduttasi, il rischio di miopatia/rabdomioli e' in relazione alla dose. In uno studio clinico (EXCEL) nel quale i pazienti sono stati monitorati attentamente e alcuni farmaci che interagiscono sono stati esclusi, c'e' stato un caso di miopatia tra 4933 pazienti randomizzati a lovastatina 20-40 mg al giorno durante 48 settimane e 4 tra 1649 pazienti randomizzati a 80 mg al giorno. Di conseguenza: l'uso concomitante di lovastatina con potenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (per esempio, itraconazolo, ketoconazolo, claritromicina, telitromicina, inibitori delle proteasi dell'HIV o nefazodone) dovrebbe essere evitato. Nei casi in cui il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, clarotromicina, telitromicina fosse indispensabile la somministrazione di lovastatina dovrebbe essere sospesa. L'uso concomitante di altri farmaci aventi un forte effetto inibitore del sistema CYP3A4 a dosi terpeutiche dovrebbe essere evitato salvo che i benefici attesi non prevalgano sul rischio possibile. La dose di lovastatina non dovrebbe superare i 20 mg/die in pazienti che ricevono un trattamento concomitante con ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altrifibrati, o alte dosi di niacina (1 g/die o dosi maggiori). L'uso combinato di lovastatina con gemfibrozil dovrebbe essere evitato salvo chei benefici attesi non prevalgano sul rischio possibile. I benefici dell'uso di lovastatina in pazienti che ricevono un trattamento con altri fibrati, niacina, ciclosporina o danazolo devono essere attentamenteconsiderati rispetto al rischio possibile della terapia associata. L'aggiunta di altri fibrati o niacina alla lovastatina induce una modesta riduzione addizionale del colesterolo LDL, ma puo' ridurre ulteriormente i trigliceridi e aumentare il colesterolo HDL. Combinazioni di altri fibrati o niacina a dosi basse di lovastatina sono state utilizzate senza miopatia in piccoli studi a breve termine con attento monitoraggio. La dose di lovastatina non deve superare i 40 mg/die in pazientiche ricevano un trattamento concomitante di amiodarone o verapamil.

INTERAZIONI

Interazioni con inibitori del CYP3A4. Interazioni associate con la isoforma CYP3A4 del citocromo P450. La lovastatina non ha effetti inibitori sul citocromo P450 3A4 e quindi non si ritiene che possa modificare il metabolismo di altri farmaci che vengono metabolizzati dall'enzima CYP3A4. Tuttavia, la lovastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. Potenti inhibitori del citocromo P450 3A4 possono aumentare il rischio di miopatia riducendo la clearance di lovastatina. Questi inhibitori includono: mibefradil, itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, inibitori delle proteasi dell'HIV, nefazodone. Interazioni con ipolipemizzanti che possono indurre miopatia quando assunti da soli. Il rischio di miopatia e' aumentato dai seguenti farmaci ipolipemizzanti che non sono potente inhibitori della CYP3A4 ma che possonoindurre miopatia gia' da soli: gemfibrozil. Altri fibrati. Niacina (acido nicotinico) a dosi ipolipemizzanti (>=1 g/die). L'uso concomitante di lovastatina e gemfibrozil puo' aumentare notevolmente la concentrazione di metaboliti attivi nel plasma nei volontari sani rispetto alla cosomministrazione di lovastatina e placebo. Altre interazioni. Ciclosporina o danazolo: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di ciclosporina o danazolo con lovastatina, particolarmente con dosi alti di lovastatina. Amiodarone o verapamil: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con lovastatina e alte dosi di prodotti strettamente correlati alla classe degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Acido fusidico: il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puo' essere aumentato dalla contemporanea assunzione di acido fusidico con prodotti strettamente correlati alla classe degli inibitori della HMG-CoAreduttasi. Il meccanismo di questa interazione e' ancora sconosciuto.Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni casi fatali) in pazienti che ricevevano questa associazione. Se il trattamento con acido fusidico per via sistemica e' necessario, il trattamento con lovastatina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Derivativi cumarinici: quando la lovastatina e i derivati cumarinici si usano contemporaneamente, il tempo di protrombina puo' essere allungato. Nei pazienti con terapia anticoagulante, il tempo di protombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con lovastatina e frequentemente durante la fase iniziale di somministrazione per controllare che non vi siano alterazioni importanti del tempo di protombina. Dopo stabilizzazione del tempo di protrombina, i controlli possono essere eseguiti con la frequenza usuale dei pazienti in terapia anticoagulante. Nei casi di modifica della dose di lovastatina, la procedura deve essere ripetuta. La terapia con lovastatina non e' associata a sanguinamento o a cambiamenti del tempo di protrombina in pazienti che non sono in terapia anticoagulante Altre interazioni. Il succo di pompelmo continiene uno o piu' ingredienti che inibiscono il citocromo P450 3 A4 e possono incrementare la concentrazione plasmatica dei medicinali metabolizzati via citocromo P450 3 A4. L'effetto del consumo usuale (un bicchiere da 250 mg per giorno) e' minimo (incremento del 34% dell'attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi plasmatica attiva misurata dall'area sotto la curva concentrazione-tempo) e non ha rilevanza clinica. Tuttavia, una grande quantita' di succo di pompelmo (piu' d'un litro al giorno) aumenta sensibilmente l'attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi durante la terapia con lovastatina e questa quantita' deve essere quindi evitata.

EFFETTI INDESIDERATI

La lovastatina e' generalmente ben tollerata; gli effetti indesiderati sono usualmente di natura lieve e transitoria. La frequenza di eventi avversi si puo' indicare come segue: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 to <1/10), non comuni (>=1/1,000 a <1/100), rari (>=1/10,000 a<1/1,000), molto rari (<1/10,000), non nota (non puo' essere definitasulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Rari: ipersensibilita', sindrome associata con uno o piu' dei seguenti sintomi: anafilassi, angioedema, sindrome simil lupoide, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia, anemia emolitica, autoanticorpi positivi anti-nucleo (ana), aumento del tasso di sedimentazione, artrite, artralgia, orticaria, astenia, fotosensibilita', febbre, rossore, dispnea e malessere. Disturbidel metabolismo e della nutrizione. Comuni: disordini digestivi; rari: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: insonnia, difficolta' a dormire; rari: disordini psicologici, come agitazione/ansieta'; non noti: depressione. Patologie del sistema nervoso. Comuni: vertigini, cefalea; non comuni: disgeusia; rari: neuropatia periferica, particolarmente se si assume per un lungo periodo di tempo, parestesia; non noti: problemi di memoria. Patologie dell'occhio. Comuni: visione offuscata. Patologie gastrointestinali. Comuni: flatulenza, diarrea, costipazione, nausea, dispepsia, dolori addominali; rari: vomito. Patologie epatobliari. Rari: epatite, itterizia colestatica. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea; non comuni: prurito, xerostomia; rari: perdita di capelli, necrolisi epidermica tossicae eritema multiforme inclusa sindrome di stevens-johnson. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: crampi muscolari e mialgia; rari: miopatia e rabdomiolisi, disfunzioni erettili. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di amministrazione. Non comuni: stanchezza. Esami diagnostici. Rari: aumenti marcati e persitenti delle concentrazioni sieriche di transaminasi. Sono state segnalate altre irregolarita' nei test di funzionalita' epatica, tra cui fosfatasi alcalina elevata e bilirubina. Sono stati osservati aumenti della concentrazione sierica di ck (che puo' essere attribuitaalla frazione non cardiaca di ck). Questi di solito sono stati lievi e transitori; aumenti marcati si sono verificati solo in rari casi. Popolazione pediatrica (eta' 10-17 anni). In studi clinici controllati della durata di 48 settimane nei ragazzi adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=132) e studi della durata di 24 settimane nelle ragazze con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=54) che erano almeno 1 anno post-menarca, la sicurezza e l'efficacia della lovastatina (da 10 a 40 mg al giorno) e' stata generalmente simile a quella dei gruppi trattati con placebo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: la lovastatina e' controindicata in gravidanza. Prima della prescrizione a donne in eta' fertile si raccomanda di eseguire un test di gravidanza. Qualora, in corso di trattamento con lovastatina venga diagnosticata una gravidanza, il trattamento stesso deve essere immediatamente sospeso. Allattamento: non e' noto se la lovastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Poiche' molti farmacisono escreti nel latte materno e poiche' esiste un potenziale rischiodi effetti indesiderati gravi, le donne che assumono lovastatina non devono allattare al seno.

Codice: 046527026
Codice EAN:

Codice ATC: C10AA02
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze modificatrici dei lipidi
  • Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate
  • Inibitori della hmg coa reduttasi
  • Lovastatina
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

BLISTER