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MELOXICAM ZENT 1CPR 15MG Produttore: ZENTIVA ITALIA SRL

  • PARAFARMACO
  • Prezzo: libero

DENOMINAZIONE

MELOXICAM ZENTIVA 15 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antiinfiammatori non steroidei; oxicam.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 15 mg di meloxicam.

ECCIPIENTI

Crospovidone, silice colloidale anidra, sodio citrato, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato.

INDICAZIONI

Trattamento sintomatico di breve durata delle riacutizzazioni dell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Questo medicinale e' controindicato nelle seguenti situazioni: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; terzo trimestre di gravidanza; bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni; ipersensibilita' a sostanze aventi una azione analoga, quali i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), l'acido acetilsalicilico (aspirina); meloxicam non deve essere somministrato a pazienti che, in seguito all'assunzione di aspirina o di altri FANS, hanno manifestato sintomi di asma, polipi nasali, edema angioneurotico, od orticaria; storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale correlatiad una precedente terapia con FANS; storia di ulcera peptica /emorragia ricorrente o in atto (due o piu' distinti episodi di comprovata ulcerazione o sanguinamento); grave compromissione della funzionalita' epatica; pazienti con grave insufficienza renale non sottoposti a dialisi; sanguinamento gastrointestinale, anamnesi di emorragia cerebrovascolare o altri disordini emorragici; grave insufficienza cardiaca.

POSOLOGIA

Posologia: la quantita' totale giornaliera deve essere assunta in un'unica somministrazione. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Periodicamente si devono rivalutare il sollievo sintomatico del paziente ela risposta alla terapia, specialmente nei pazienti con osteoartrite.Riacutizzazioni dell'osteoartrosi: 7,5 mg al giorno (meta' di una compressa da 15 mg). Se necessario, in assenza di miglioramento, si puo' aumentare la dose a 15 mg al giorno (una compressa da 15 mg). Artrite reumatoide, spondilite anchilosante: 15 mg al giorno (una compressa da15 mg). A seconda dell'effetto terapeutico, si puo' ridurre la dose a7,5 mg al giorno (meta' di una compressa da 15 mg). Non superare la dose di 15 mg/die. Popolazioni speciali. Pazienti anziani e pazienti con aumentato rischio di reazioni avverse: la dose raccomandata per il trattamento a lungo termine dell'artrite reumatoide e della spondilite anchilosante nei pazienti anziani e' di 7,5 mg al giorno. I pazienti con aumentato rischio di reazioni avverse devono iniziare il trattamento con 7,5 mg al giorno. Compromissione renale: nei pazienti dializzaticon grave insufficienza renale, la dose non deve superare i 7,5 mg algiorno. Nei pazienti affetti da compromissione renale da lieve a moderata (ovvero quelli con clearance della creatinina superiore a 25 ml/min), non e' necessaria alcuna riduzione della dose. Compromissione epatica: nei pazienti affetti da compromissione epatica da lieve a moderata, non e' necessaria alcuna riduzione della dose. Popolazione pediatrica: questo farmaco e' controindicato nei bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni. Modo di somministrazione: uso orale. Questo medicinale in compresse sono da deglutire con acqua o altro liquido in associazione con del cibo.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede particolari condizioni per la conservazione.

AVVERTENZE

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. In caso di un insufficienteeffetto terapeutico, la dose massima giornaliera raccomandata non deve essere superata, ne si deve assumere in aggiunta un altro FANS, in quanto cio' puo' aumentare la tossicita', senza peraltro alcun vantaggio terapeutico dimostrato. L'utilizzo di meloxicam in associazione a FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi 2, deve essere evitato. Meloxicam non e' indicato per il trattamento di pazienti che richiedono sollievo dal dolore acuto. Se non si verifica un miglioramento dopo diversi giorni, il beneficio clinico del trattamento deveessere rivalutato. Prima di iniziare il trattamento con meloxicam occorre valutare ogni eventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera peptica in modo da accertare la loro completa guarigione. Occorre controllare abitualmente la possibile insorgenza di recidive in pazienti in trattamento con meloxicam e che abbiano precedenti di tali patologie. Effetti gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali sono stati riportati contutti i FANS in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi di allarme o precedenti eventi gastrointestinali gravi. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' maggiore con l'aumentare delle dosi dei FANS in pazienti con una storia di ulcera, specialmente se complicata da emorragia o perforazione e neglianziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose piu' bassa disponibile. Una terapia associata con agenti protettivi (adesempio misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere presa in considerazione per questi pazienti, e anche per pazienti che richiedono una concomitante bassa dose di aspirina o altri medicinali che potrebbero aumentare il rischio gastrointestinale. I pazienti con precedenti di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale insolito (specialmente sanguinamento gastrointestinale) particolarmente nelle fasi iniziali del trattamento. L'associazione con meloxicam non e' raccomandata nei pazienti in trattamento concomitante con medicinali che possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, quali l'eparina come trattamento o somministrata in geriatria, gli anticoagulanti come il warfarin, altri medicinali antiinfiammatori non steroidei, o acido acetilsalicilico somministrato a dosi >= 500 mg come singola somministrazione o >= 3 g come quantita' totale giornaliera. Qualora si verifichi sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumano meloxicam, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' queste condizioni possonopeggiorare. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Si raccomanda il monitoraggio clinico della pressione sanguigna per i pazienti a rischio al basale e particolarmente durante la fase iniziale del trattamento con meloxicam. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS incluso meloxicam (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per meloxicam. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia. cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con meloxicam soltanto dopo attenta valutazione.Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare untrattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Reazioni cutanee: reazioni cutaneee pericolose per la vita, Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (NET) sono state segnalate con l'uso di meloxicam. I pazienti devono essere avvertiti dei segni e dei sintomi e devono essere attentamente controllati per le reazioni cutanee. Il piu' alto rischio d'insorgenza di SJS o NET si manifesta nelle prime settimane di trattamento. Se si presentano i segni e i sintomi di SJS o NET (ad esempio eruzione cutanea progressiva spesso con vescicole o lesioni delle mucose), il trattamento con meloxicam deve essere sospeso. I risultati migliori nella gestione di SJS e NET si hanno con una diagnosi precoce e l'interruzione immediata di ogni medicinale sospetto. L'interruzione precoce e' associata ad una migliore prognosi. Se il paziente ha sviluppato dermatite esfoliativa , SJS o NET con l'uso di meloxicam, meloxicam non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. Parametri di funzionalita' epatica e renale: come con la maggior parte dei FANS, sono stati occasionalmente segnalati aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche, della bilirubina sierica e di altri parametri di funzionalita' epatica,cosi' come aumenti della creatinina sierica e della concentrazione ematica di azoto ureico e altre alterazioni di parametri di laboratorio.Nella maggior parte dei casi si e' trattato di alterazioni transitorie e di lieve entita'. In caso di alterazioni di entita' significativa o persistenti, occorre sospendere la somministrazione di meloxicam e prescrivere esami appropriati. Insufficienza renale funzionale: i FANS,inibendo l'effetto vasodilatatore delle prostaglandine renali, possono indurre insufficienza renale funzionale per riduzione della filtrazione glomerulare. Questo evento avverso e' dose-dipendente. All'inizio del trattamento, o dopo un aumento della dose, e' raccomandato un attento monitoraggio della diuresi e della funzionalita' renale in pazienti con i seguenti fattori di rischio: eta' avanzata; trattamento concomitante con (ACE) inibitori dell'enzima che converte l'angiotensina, antagonisti dell'angiotensina II, sartani, diuretici; ipovolemia (qualsiasi ne sia la causa); insufficienza cardiaca congestizia; insufficienza renale; sindrome nefrosica; nefropatia da Lupus; disfunzione epaticagrave (albumina sierica <25 g/l o punteggio Child-Pugh >= 10).

INTERAZIONI

Rischio relativo all'iperkaliemia. Alcuni medicinali, o classi terapeutiche, possono promuovere l'iperkaliemia: sali di potassio, diureticirisparmiatori di potassio, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), antagonisti dei recettori dell'angiotensina Il, farmaci anti-infiammatori non steroidei, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim. L'insorgenza dell ' iperkaliemia puo' dipendere dall'associazione di piu' fattori. Il rischio e' maggiore quando i medicinali sopra menzionati sono somministrati insieme a meloxicam. Interazioni farmacodinamiche. Altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e acido acetilsalicilico: l'associazione con altri farmaci antinfiammatori non steroidei e acido acetilsalicilico a dosi >= 500 mg come singola somministrazione o >= 3 g come dose giornaliera totale, non e' raccomandata. Corticosteroidi (es. Glucocorticoidi): l'uso concomitante con corticosteroidi richiede cautela a causa di un aumentato rischio di sanguinamento o di ulcera gastrointestinale. Anticoagulanti o eparina: il rischio di sanguinamento aumenta notevolmente per effetto dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale. I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin. Non e raccomandato l'uso concomitante di FANS e anticoagulanti o eparina somministrata in geriatria o a dosi curative. Negli altri casi di utilizzo di eparina (ad esempio dosi preventive) e' richiesta cautela per un aumentato rischio di sanguinamento. E' richiesto un attento monitoraggio dell'INR se risulta impossibile evitare tale associazione. Medicinali trombolitici ed antipiastrinici: aumento del rischio di sanguinamento per l'inibizione dell'attivita' delle piastrine e danno alla mucosa gastroduodenale. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II. I FANS possono ridurre l'effetto dei medicinali diuretici e di altri antiipertensivi. Inalcuni pazienti con compromessa funzionalita' renale (es. pazienti disidratati o anziani con compromessa funzionalita' renale), la concomitante somministrazione di un ACE inibitore o antagonisti dell'angiotensina II e agenti che inibiscono la cicloossigenasi possono portare ad ulteriore deterioramento della funzionalita' renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta che di solito e' reversibile. Pertanto,l'associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante, e poi periodicamente. Altri medicinali antiipertensivi (es. beta-bloccanti): come per i medicinali precedenti, puo' verificarsi una diminuzione dell'effetto antiipertensivo dei Beta-bloccanti (a causa dell'inibizione delle prostaglandine con effetto vasodilatatorio). Inibitori della calcineurina (es. ciclosporina, tacrolimus): la nefrotossicita' degli inibitori della calcineurina puo' essere aumentata dai FANS attraverso gli effetti renali mediati dalle prostaglandine. Occorre controllare la funzionalita' renale durante la terapia combinata. Si raccomanda un attento controllo della funzionalita' renale, specialmente negli anziani. Deferasirox: la somministrazione concomitante di meloxicam e deferasirox puo' aumentareil rischio di reazioni avverse gastrointestinali. Durante l'associazione di questi medicinali e' necessario prestare cautela. Interazioni farmacocinetiche: effetto di meloxicam sulla farmacocinetica di altri farmaci. Litio: e' stato segnalato che i FANS provocano un aumento dei livelli di litio nel sangue (riducendo l'escrezione renale del litio),che puo' raggiungere valori tossici. La somministrazione concomitantedi litio e FANS non e' raccomandata. Laddove questa associazione appaia necessaria, le concentrazioni plasmatiche di litio devono essere attentamente monitorate all'inizio del trattamento, in occasione di variazioni della posologia e all'interruzione del trattamento con meloxicam. Metotrexato: i FANS possono ridurre la secrezione tubulare di metotrexato, aumentandone pertanto le concentrazioni plasmatiche. Per tale ragione, ai pazienti in trattamento con elevati dosaggi di metotrexato(piu' di 15 mg/settimana) non e' raccomandato l'uso concomitante di FANS. Il rischio di interazione fra i FANS e metotrexato deve essere considerato anche nei pazienti che assumono un basso dosaggio di metotrexato, in particolare nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Laddove sia necessario il trattamento concomitante, occorretenere sotto controllo la conta delle cellule ematiche e la funzionalita' renale. Occorre esercitare cautela nei casi in cui i FANS e metotrexato vengano somministrati entro tre giorni gli uni dall'altro, dal momento che la concentrazione plasmatica di metotrexato puo' aumentaree provocare un aumento della tossicita'. Sebbene il trattamento concomitante con meloxicam non abbia avuto influenza rilevante sulla farmacocinetica di metotrexato (15 mg/settimana), occorre tenere presente che la tossicita' ematologica del metotrexato puo' risultare amplificatadal trattamento con i FANS (vedere sopra). Pemetrexed. Per l'uso concomitante di meloxicam con pemetrexed in pazienti affetti da danno renale da lieve a moderato (clearance della creatinina da 45 a 79 ml/min),il trattamento con meloxicam deve essere sospeso per 5 giorni prima, il giorno stesso e per 2 giorni dopo la somministrazione di pemetrexed. Se l'uso combinato di pemetrexed e meloxicam e' necessario, i pazienti devono essere strettamente monitorati, specialmente riguardo alla mielosoppressione e alle reazioni avverse gastrointestinali. La somministrazione concomitante di meloxicam e pemetrexed non e' raccomandata in pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina inferiore a 45 ml/min). Nei pazienti con funzionalita' renale normale (clearance della creatinina >= 80 ml/min) dosi di meloxicam pari a 15 mg possono ridurre l'eliminazione di pemetrexed e, di conseguenza, aumentare l'incidenza degli effetti avversi di pemetrexed. Pertanto deve essere esercitata cautela quando si somministrano 15 mg di meloxicam in concomitanza con pemetrexed a pazienti con funzionalita' renale normale (clearance della creatinina >= 80 ml/min). Interazioni farmacocinetiche: effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di meloxicam. Colestiramina: la colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam interrompendo la circolazione enteroepatica, tanto che la clearance di meloxicam aumenta del 50% e l'emivita diminuisce a 13 +/- 3 ore. Questa interazione e' clinicamente significativa.

EFFETTI INDESIDERATI

Descrizione generale: studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alte dosi e in trattamentidi lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici (per esempio infarto del miocardio o ictus). In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Gli eventi avversi piu' comunemente riportati sono di natura gastrointestinale. Si possono verificare ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatali, in particolare negli anziani. Nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione della colite e morbo di Crohn's sono stati riportati in seguito alla somministrazione. La gastrite e' stata riportata meno frequentemente. Sono state segnalate gravi reazioni avverse cutanee (SCARs): sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (NET). Le frequenze delle reazioni avverse del farmaco sotto indicate sono basate sulle corrispondenti frequenze degli eventi avversi riportati durante 27 studi clinici con una durata di trattamento di almeno 14 giorni. L'informazione si basa sugli studi clinici condotti su 15197 pazienti che sono stati trattati con dosi orali giornaliere di 7,5 o 15 mg di meloxicam in compresse o capsule per un periodo didurata fino a un anno. Sono incluse le reazioni avverse emerse dai report ricevuti in relazione alla somministrazione del medicinale commercializzato. Le reazioni avverse sono state classificate per frequenza secondo la seguente scala convenzionale: molto comune (>=1/10); comune(>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Riassunto delle reazioniavverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: alterazioni della crasi ematica (inclusa la conta differenziale dei globuli bianchi), leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni allergiche all'infuori di reazionianafilattiche o anafilattoidi; non nota: reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ritenzione di fluidi e di sodio, iperkaliemia. Disturbi psichiatrici. Raro: alterazione dell'umore, incubi; non nota: stato confusionale, disorientamento. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi visivi compresa visione offuscata, congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini; raro: tinnito. Patologiecardiache. Raro: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: aumento della pressione sanguigna, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: insorgenza di attacchi d'asma in individui allergici all'aspirina o ad altri fans. Patologie gastrointestinali. Molto comune: patologie gastrointestinali quali dispepsia, nausea, vomito, dolore addominale, costipazione, flatulenza, diarrea; non comune: sanguinamento gastrointestinale occulto o macroscopico, stomatite, gastrite, eruttazione; raro: colite, ulcera gastroduodenale, esofagite; molto raro: perforazione gastrointestinale; non nota: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: disturbo della funzionalità epatica (es. Aumento delle transaminasi o bilirubina); molto raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: angioedema, prurito, eruzione cutanea; raro: sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica, orticaria; molto raro: dermatite bollosa, eritema multiforme; non nota: reazioni di fotosensibilizzazione. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione di sodio e idrica, iperkaliemia, test alterati di funzionalità renale (aumento della creatinina nel siero e/o urea nel siero); molto raro: insufficienza renale acuta in pazienti con fattori di rischio. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema incluso edema agli arti inferiori. Informazioni relative a reazioni avverse individualigravi e/o frequentemente osservate: sono stati riportati casi molto rari di agranulocitosi in pazienti trattati con meloxicam in associazione ad altri medicinali potenzialmente mielotossici. Reazioni avverse che non sono ancora state osservate in relazione al medicinale, ma che sono generalmente attribuibili agli altri componenti della stessa classe: lesione organica renale che puo' portare ad insufficienza renale acuta: sono stati segnalati casi molto rari di nefrite interstiziale, necrosi tubulare acuta, sindrome nefrotica e necrosi papillare. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare aumentava dameno dell'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi di prostaglandine ha determinato un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante ilperiodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, meloxicam non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se meloxicam e' usato da donne che tentano di concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve esseremantenuta la piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' peggiorare fino a insufficienza renale con oligo-idroamnios. La madre e il neonato, alla fine della gravidanza a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsianche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, meloxicam e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: mentre non esistono dati specifici relativi a meloxicam, e' noto il passaggio dei FANS attraverso il latte materno. La somministrazione pertanto non e' raccomandata in donne che allattano. Fertilita': l'uso di meloxicam, cosi' come qualsiasi altro medicinale noto per inibire la ciclossigenasi/sintesi delle prostaglandine, puo' compromettere la fertilita' femminile e non e' raccomandato alle donne che intendono concepire. Nelle donne che presentano difficolta' a concepire o chesi stanno sottoponendo ad indagini per l'infertilita', l'eventualita'di sospendere la terapia con meloxicam deve essere presa in considerazione.

Codice: 037322183
Codice EAN:

Codice ATC: M01AC06
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici
  • Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei
  • Oxicam-derivati
  • Meloxicam
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE DIVISIBILI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE DIVISIBILI

36 MESI

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