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MEROPUR SC IM FL 600UI+SIR 1ML Produttore: FERRING SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

MEROPUR POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Gonadotropine.

PRINCIPI ATTIVI

MEROPUR 600 UI. Ogni flaconcino di polvere contiene menotropina altamente purificata (gonadotropina umana della menopausa, HMG) corrispondente a un'attivita' ormone follicolo stimolante FSH di 600 UI e un'attivita' ormone luteinizzante LH di 600 UI. Dopo ricostituzione, 1 ml di soluzione ricostituita contiene 600 UI di menotropina altamente purificata. MEROPUR 1200 UI. Ogni flaconcino di polvere contiene menotropinaaltamente purificata (gonadotropina umana della menopausa, HMG) corrispondente a un'attivita' ormone follicolo stimolante FSH di 1200 UI e un'attivita' ormone luteinizzante LH di 1200 UI. Dopo ricostituzione, 1 ml di soluzione ricostituita contiene 600 UI di menotropina altamente purificata. La gonadotropina corionica umana (hCG) e' un ormone naturalmente presente nelle urine di donne in postmenopausa, ed e' contenuta in MEROPUR dando il maggior contributo all'attivita' LH. Il principio attivo contenuto e' ottenuto dalle urine di donne in postmenopausa.

ECCIPIENTI

Polvere: lattosio monoidrato, polisorbato 20, sodio fosfato bibasico eptaidrato (per la regolazione del pH), acido fosforico (per la regolazione del pH). Solvente: metacresolo, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Il farmaco e' indicato per il trattamento della sterilita' nelle seguenti situazioni cliniche. Anovulazione, inclusa la Sindrome dell'OvaioPolicistico (PCOD), in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato. Iperstimolazione ovarica controllata per l'induzione dello sviluppo follicolare multiplo durante tecniche di riproduzione assistita (ART) [ad esempio: fertilizzazione in vitro/trasferimento embrionale (FIVET), trasferimento di gameti all'interno delle tube (GIFT)e iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI)].

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Il farmaco e' controindicato in donne con: tumori della ghiandola ipofisaria o dell'ipotalamo; carcinoma ovarico, uterino o mammario; gravidanza e allattamento; emorragie ginecologiche ad eziopatogenesi sconosciuta; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; cisti ovariche o ingrossamento ovarico non associato alla sindrome dell'ovaio policistico. Nelle condizioni seguenti, essendo improbabile un esito favorevole del trattamento, non deve essere somministrato: insufficienza ovarica primitiva; malformazioni degli organi sessuali incompatibili con una gravidanza; fibromi uterini incompatibili con una gravidanza.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di problemi di fertilita'. Esiste una grandevariabilita' individuale nella risposta ovarica alle gonadotropine esogene. Cio' rende impossibile definire uno schema posologico uniforme.Quindi la dose deve essere stabilita individualmente secondo la risposta ovarica. Puo' essere somministrato da solo o in associazione con altri agonisti o antagonisti dell'ormone di liberazione delle gonadotropine (GnRH). Le raccomandazioni sulle dosi da utilizzare e sulla durata del trattamento possono variare secondo il protocollo di trattamentoadottato. Donne con anovulazione (inclusa PCOD). L'obiettivo del trattamento e' quello di stimolare la maturazione di un singolo follicolo di Graaf da cui l'ovocita verra' liberato dopo somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). La terapia deve iniziare entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale. La dose iniziale raccomandata e' 75-150 UI al giorno, che deve essere mantenuta per almeno 7 giorni. La posologia va successivamente adattata in base alla risposta individuale della paziente che va valutata con il monitoraggio clinico (inclusa ecografia ovarica sola o in associazione con la misurazione dei livelli di estradiolo). Gli aggiustamenti della dose non possono essere fatti aintervalli inferiori ai 7 giorni. L'aumento della dose consigliato e'37,5 UI per aggiustamento, e non deve superare 75 UI. La dose massimagiornaliera non deve essere superiore a 225 UI. Se la paziente non risponde adeguatamente alla terapia dopo 4 settimane di trattamento il ciclo di terapia deve essere interrotto, e la paziente deve ricominciare un trattamento con una dose iniziale maggiore rispetto al ciclo precedente. Una volta raggiunta la risposta ottimale e' necessario somministrare da 5000 a 10.000 UI di hCG in una singola iniezione, un giorno dopo l'ultima iniezione. E' preferibile che la paziente abbia rapportisessuali sia il giorno della somministrazione di hCG che il giorno seguente. Alternativamente puo' essere praticata una inseminazione intrauterina (IUI). Se si ottiene una risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto, si deve rinunciare alla somministrazione di hCG e la paziente deve usare un metodo contraccettivo barriera o astenersidai rapporti sessuali fino all'inizio della successiva mestruazione. Donne sottoposte a iperstimolazione ovarica per lo sviluppo follicolare multiplo in tecniche di riproduzione assistita (ART) In un protocollo che prevede una down-regulation con un agonista del GnRH, la terapiadeve essere iniziata circa 2 settimane dopo l'inizio del trattamento con l'agonista. In un protocollo che prevede una down-regulation con un antagonista del GnRH, la terapia con MEROPUR deve essere iniziata ilsecondo o terzo giorno del ciclo mestruale. La dose iniziale raccomandata e' 150-225 UI al giorno almeno per i primi 5 giorni di terapia. Sulla base del monitoraggio clinico (che comprende un esame ecografico da solo o in associazione alla misurazione dei livelli ematici di estradiolo) la dose successiva deve essere stabilita in base alla rispostaindividuale della paziente, e non deve superare 150 UI per singolo adattamento. La dose massima giornaliera somministrata non deve superare450 UI e nella maggior parte dei casi non e' raccomandata una durata superiore a 20 giorni. Nella preparazione del recupero degli ovociti, una volta ottenuto un numero sufficiente di follicoli di dimensioni appropriate, devono essere somministrati fino a 10.000 UI di hCG in unica iniezione per indurre la maturazione finale dei follicoli. Le pazienti devono essere strettamente monitorate almeno nelle due settimane successive la somministrazione di hCG. Se si osserva una risposta eccessiva al trattamento, si deve interrompere la somministrazione di MEROPUR, si deve rinunciare all'hCG e la paziente deve usare un metodo contraccettivo barriera o astenersi dai rapporti sessuali fino alla successiva mestruazione. Insufficienza renale/epatica Negli studi clinici nonsono stati inclusi pazienti con insufficienza renale ed epatica. Popolazione pediatrica. Non esiste alcun uso rilevante nella popolazione pediatrica. Modo di somministrazione. Il farmaco e' destinato alla somministrazione per iniezione sottocutanea (S.C.) dopo ricostituzione della polvere con il solvente fornito. La polvere deve essere ricostituita prima dell'uso. La soluzione ricostituita serve per iniezioni multiple e puo' essere usata fino a 28 giorni. In generale Evitare di scuotere. La soluzione non deve essere usata se contiene particelle o non e'limpida.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare.

AVVERTENZE

Il medicinale e' una potente sostanza ad attivita' gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da moderate a gravi e deve essere utilizzata solo da medici esperti nel trattamento di problemi di infertilita'. La terapia con gonadotropine richiede un certo impegno di tempo daparte dei medici e degli operatori sanitari di supporto, monitoraggioecografico della risposta ovarica, da solo o preferibilmente in associazione al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo a intervalli regolari. La variabilita' inter-individuale di risposta al trattamento con menotropina e' molto ampia, con una risposta molto scarsa in alcune pazienti. Deve essere utilizzata la dose minima efficace in relazione all'obiettivo del trattamento. La prima iniezione deve essere effettuata sotto il diretto controllo del medico. Prima di iniziare il trattamento, deve essere attentamente valutata l'infertilita' della coppia e devono essere valutate presunte controindicazioni alla gravidanza. In particolare si deve valutare la presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia, tumori ipofisari o ipotalamici, ed effettuare la terapia specifica adeguata. Le pazienti sottoposte a procedure di stimolazione dello sviluppo follicolare, sia nell'ambito di un trattamento per infertilita' anovulatoria che con procedure ART, possono sviluppare ingrossamento ovarico o iperstimolazione. L'osservanza del dosaggio raccomandato, dello schema di somministrazione consigliato e il monitoraggio attento della terapia riducono al minimo l'incidenza di tali eventi. L'interpretazione acuta dell'indice di sviluppo follicolare e della sua maturazione richiede medici esperti nell'interpretazione dei relativi test. Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS). L'OHSS e' un evento medico distinto dall'ingrossamento ovarico non complicato. L'OHSS e' una sindrome che puo' manifestarsi con gradi crescenti di gravita'. Comprende marcato ingrossamento ovarico, elevati livelli di steroidi sessuali nel siero, aumento della permeabilita' vascolare che puo' portare ad accumulo di liquidi nel peritoneo, nelle pleure e, raramente, nel pericardio. Nei casi gravi di OHSS possono essere osservati i seguenti sintomi: dolore addominale, distensione addominale, grave ingrossamento delle ovaie, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilanciamento degli elettroliti, ascite, emoperitoneo, effusione pleurica, idrotorace, insufficienza polmonare acuta, eventi tromboembolici. Una eccessiva risposta al trattamento con gonadotropine raramente porta a OHSS a meno che venga somministrato hCG per provocare l'ovulazione. Percio' in caso di iperstimolazione ovarica e' prudente rinunciareall'hCG ed avvisare la paziente di evitare il coito o di usare metodicontraccettivi di barriera per almeno 4 giorni. L'OHSS puo' progredire rapidamente (da 24 ore a diversi giorni) fino a diventare una condizione medica grave, percio' le pazienti devono essere seguite attentamente per almeno le due settimane successive la somministrazione di hCG.L'osservanza della dose raccomandata e dello schema di somministrazione consigliato e il monitoraggio attento della terapia riducono al minimo l'incidenza di iperstimolazione ovarica e di gravidanze multiple. Nelle tecniche ART, l'aspirazione di tutti i follicoli prima dell'ovulazione puo' ridurre il verificarsi di iperstimolazione. L'OHSS puo' essere piu' grave e prolungata se interviene una gravidanza. Piu' spesso, l'OHSS insorge dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiungela sua massima gravita' circa sette-dieci giorni dopo il trattamento.Normalmente l'OHSS si risolve spontaneamente con la comparsa della mestruazione. In caso di OHSS grave, si deve interrompere il trattamentocon gonadotropine se in corso, la paziente deve essere ricoverata in ospedale per iniziare una terapia adeguata. Tale sindrome si presenta in percentuali elevate in pazienti con malattia dell'ovaio policistico. Gravidanze Multiple. La gravidanza multipla, specialmente se di numero elevato, comporta e aumenta il rischio di esiti materni e perinatali sfavorevoli. Nelle pazienti sottoposte a induzione dell'ovulazione con gonadotropine, l'incidenza di gravidanze multiple e' maggiore rispetto al concepimento naturale. La maggior parte delle gravidanze multiple e' gemellare. E' raccomandato un attento monitoraggio della risposta ovarica per minimizzare il rischio di gravidanze multiple. Nelle pazienti sottoposte a procedure ART il rischio di gravidanza multipla e' legato principalmente al numero di embrioni impiantati, alla loro qualita' e all'eta' della paziente. La paziente deve essere informata del rischio di gravidanza multipla prima di iniziare il trattamento. Interruzione di gravidanza. L'incidenza di interruzioni di gravidanza per aborto e' piu' elevata in pazienti sottoposte a stimolazione per lo sviluppo follicolare con procedure ART che nella popolazione normale. Gravidanza Ectopica. Donne con anamnesi di malattie tubariche sono a rischio di gravidanza ectopica in caso sia di gravidanza spontanea sia da trattamento per infertilita'. La prevalenza di gravidanze ectopiche riportata dopo trattamento IVF e' stata da 2% a 5%, in confronto a quella della popolazione generale risultata da 1% a 1,5%. Tumori del sistema riproduttivo. Sono stati riportati casi di tumori, sia benigni sia maligni, delle ovaie o di altri organi del sistema riproduttivo, in donne sottoposte a regimi con piu' farmaci per il trattamento dell'infertilita'. Non e' ancora stato stabilito se il trattamento con gonadotropine aumenta il rischio basale di tali tumori in donne non fertili. Malformazioni congenite La prevalenza di malformazioni congenite dopo ARTpuo' essere lievemente piu' elevata che dopo gravidanza spontanea. Sipensa che cio' sia dovuto a differenze nelle caratteristiche dei genitori (ad es. eta' materna, caratteristiche dello sperma) e a gravidanze multiple. Eventi Tromboembolici Donne con fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, obesita' grave (Indice di Massa Corporea >30 kg/m^2) o trombofilia, possono avere un aumento del rischio di eventi tromboembolici venosi o arteriosi, durante o dopo il trattamento con gonadotropine. In queste donne si deve valutare il beneficio atteso dalla somministrazione di gonadotropine in confronto al rischio. Si deve sottolineare tuttavia che anche la gravidanza stessa causa un aumento del rischio di comparsa di eventi tromboembolici.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione nella specie umana. Sebbene in assenza di studi clinici controllati, ci si attende che l'usoconcomitante del medicinale e clomifene citrato possa aumentare la risposta follicolare. Nel caso si utilizzi un GnRH agonista per la desensibilizzazione ipofisaria, puo' essere necessario utilizzare dosi piu'elevate per ottenere una risposta follicolare adeguata.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati piu' gravi e frequentemente segnalati durante il trattamento negli studi clinici sono OHSS, dolore addominale, cefalea, distensione dell'addome, dolore al sito di iniezione, con una incidenza fino al 5%. Di seguito sono riportati gli effetti collaterali principali in donne trattate secondo la classificazione per sistemi e organi (SOCs) e frequenza nel corso degli studi clinici. Inoltre, gli effetti indesiderati notati durante l'esperienza post-marketing sono menzionati con frequenza non nota. Patologie dell'occhio. Non nota: disturbi visivi. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione dell'addome, nausea, ingrossamento addominale; non comune:vomito, disturbi addominali, diarrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni al sito diiniezione; non comune: affaticamento. Non nota: piressia, malessere. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilità. Esami diagnostici. Non nota: aumento di peso. Patologie del sistemamuscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: dolore muscoloscheletrico. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: ohss, dolore pelvico; non comune: cisti ovariche, disturbi al seno. Non nota: torsione ovarica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: acne, eruzione cutanea; non nota: prurito, orticaria.Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; non nota: tromboembolismo. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Il farmaco e' controindicato in donne in gravidanza. I dati sull'uso di menotropina in donne in gravidanza sono assenti o limitati. Non sono stati effettuati studi sull'animale per valutare gli effetti durantela gravidanza. E' controindicato nelle donne che allattano. L'uso e' indicato nell'infertilita'.

Codice: 036749036
Codice EAN:

Codice ATC: G03GA02
  • Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
  • Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
  • Gonadotropine ed altri stimolanti dell'ovulazione
  • Gonadotropine
  • Gonadotropina umana della menopausa
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE