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METVIX CREMA 2G 160MG/G Produttore: GALDERMA ITALIA SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

METVIX 160 MG/G CREMA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agente antineoplastico.

PRINCIPI ATTIVI

Metvix contiene 160 mg/g di metil aminolevulinato (come cloridrato) equivalente al 16,0% di metil aminolevulinato (come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: Metvix contiene alcool cetostearilico (40 mg/g), metile paraidrossibenzoato (E218; 2 mg/g), propile paraidrossibenzoato (E216; 1 mg/g) e olio di arachidi (30 mg/g). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Glicerilmonostearato autoemulsionante, alcool cetostearilico, poliossil-40-stearato, metile paraidrossibenzoato (E 218), propile paraidrossibenzoato (E 216), disodio edetato, glicerolo, paraffina soffice bianca, colesterolo, isopropile miristato, olio di arachidi, olio di mandorla raffinato, alcool oleico, acqua depurata.

INDICAZIONI

Trattamento di cheratosi attiniche di lieve spessore o non ipercheratosiche e non pigmentate del viso e del cuoio capelluto. Esclusivamenteper il trattamento di carcinoma basocellulare superficiale e/o nodulare per il quale non sono indicate le altre terapie disponibili, a causa di possibile morbilita' associata al trattamento e scarso esito cosmetico, quali lesioni sulla parte centrale del viso o sulle orecchie, lesioni su cute gravemente danneggiata dal sole, lesioni estese o ricorrenti. Trattamento del carcinoma a cellule squamose in situ (malattia di Bowen) laddove l'asportazione chirurgica sia considerata un'alternativa meno appropriata. Metvix e' indicato negli adulti di eta' superiore ai 18 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, incluso olio d'arachidi, noccioline o soia; carcinoma basocellulare morfeiforme; porfiria.

POSOLOGIA

Posologia, adulti (inclusi pazienti anziani) AK, BCC e malattia di Bowen utilizzando una sorgente di luce rossa: il trattamento delle cheratosi attiniche (AK) deve comprendere una sessione di terapia fotodinamica. Le lesioni trattate devono essere valutate dopo tre mesi e qualora dovesse verificarsi una risposta incompleta, puo' essere previsto unsecondo trattamento. Il trattamento del carcinoma basocellulare (BCC)e della malattia di Bowen deve comprendere due sessioni intervallate da una settimana. Prima di applicare Metvix, e' opportuno preparare lasuperficie delle lesioni, al fine di rimuovere le croste o desquamazioni formatesi sulla superficie cutanea, lasciando la superficie ruvida. Le lesioni nodulari da carcinoma basocellulare si presentano spesso coperte da uno strato cheratinico epidermico integro che deve essere asportato. Il materiale tumorale esposto deve essere asportato delicatamente e senza oltrepassare i margini tumorali. AK utilizzando la luce solare: il trattamento con luce solare puo' essere utilizzato per trattare le lesioni di cheratosi attiniche (AK) da lievi a moderate. Deve essere effettuato un trattamento. Le lesioni trattate devono essere valutate dopo tre mesi e qualora dovesse verificarsi una risposta incompleta, puo' essere previsto un secondo trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Metvix nei soggetti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Modo di somministrazione, trattamento delle lesioni da AK e/o del campo di cancerizzazione, BCC e malattia di Bowen utilizzando una sorgente di luce rossa: a) Preparazione delle lesioni: le squame e le croste devono essere rimosse e la superficie della pelle deve essere resa ruvida prima di applicare uno strato di Metvix alla/e lesione/i. Usando una spatola, applicare uno strato di Metvix (dello spessore di 1mm circa) sull'area della lesione (per il campo di cancerizzazione fino a 20 cm^2, approssimativamente) e approssimativamente su 5-10 mm dell'area circostante. Coprire l'area trattata con un bendaggio occlusivo da mantenere per 3 ore. Rimuovere il bendaggio e pulire l'area con soluzione fisiologica. b) Irraggiamento: immediatamente dopo aver pulito le lesioni, l'intera area di trattamento sara' irraggiata con una sorgente di luce rossa, con spettro ristretto intorno a 630 nm e una dose di luce di circa 37 J/cm^2 o con spettro piu' ampio e continuo in un intervallo compreso tra 570 e 670 nm con una dose complessiva di luce di circa 75 J/cm^2. L'intensita' della luce sulla superficie della lesione non deve superare i 200 mW/cm^2. Utilizzare esclusivamente lampade con marchio CE, dotate dei necessari filtri e/o specchi riflettenti per ridurre al minimo l'esposizione al calore, alla luce blu e alla radiazione UV. E' importante assicurarsi di somministrare la corretta dose di luce, che si determina inbase a fattori quali l'ampiezza del campo luminoso, la distanza fra la lampada e la superficie cutanea e il tempo di irraggiamento. Tali fattori variano in base al tipo di lampada, che deve comunque essere impiegata seguendo le istruzioni d'uso del manuale allegato. La dose di luce somministrata deve essere controllata mediante adeguato rilevatore, se disponibile. Il paziente e l'operatore devono rispettare le istruzioni di sicurezza fornite unitamente alla fonte luminosa. Durante l'irraggiamento il paziente e l'operatore devono indossare occhiali protettivi adeguati allo spettro luminoso della lampada. Durante l'irraggiamento non e' necessario proteggere la superficie cutanea sana che circonda la lesione. Le lesioni multiple possono essere trattate nell'ambito della stessa sessione di trattamento. La risposta della lesione alla terapia deve essere valutata dopo tre mesi e, nell'ambito di tale valutazione, le sedi che mostrano risposte incomplete possono essere sottoposte ad un nuovo ciclo di trattamento. Si raccomanda di confermare la risposta al trattamento delle lesioni BCC e delle lesioni da malattia di Bowen con biopsia istologica. Successivamente, si raccomanda un attento monitoraggio clinico a lungo termine delle lesioni BCC e dellelesioni da malattia di Bowen, avvalendosi eventualmente anche di biopsia istologica. Trattamento delle lesioni da AK e/o campo di cancerizzazione utilizzando la luce solare naturale: a) Considerazioni prima del trattamento: il trattamento con Metvix utilizzando la luce solare naturale puo' essere utilizzato se le condizioni di temperatura sono idonee per stare tranquillamente all'aperto per 2 ore. Se il tempo e' piovoso, o rischia di diventare tale, il trattamento con Metvix utilizzando la luce solare naturale non deve essere effettuato (vedere paragrafo 5.1). b) Preparazione delle lesioni: deve essere applicato un fotoprotettore e fatto asciugare, vedere paragrafo 4.4. Devono essere rimosse le croste o desquamazioni e la superficie cutanea deve essere resa ruvida prima di applicare uno strato sottile di Metvix sulla/e lesione/i o sul campo di cancerizzazione. Non e' necessario applicare un bendaggio occlusivo. c) Irraggiamento usando la luce solare naturale per iltrattamento delle AK: i pazienti devono uscire all'aperto dopo l'applicazione di Metvix o, al piu' tardi, entro 30 minuti, al fine di evitare un eccessivo accumulo di protoporfirina IX che porterebbe ad un maggiore dolore durante l'esposizione alla luce. Al fine di minimizzare il dolore e garantire la massima efficacia, il paziente deve poi rimanere all'aperto per 2 ore continuative in piena luce naturale del giornoed evitare di andare al chiuso. Nei giorni di sole, se il paziente non si sentisse a suo agio alla luce diretta del sole puo' ripararsi all'ombra. Dopo il periodo di esposizione di 2 ore, rimuovere Metvix con l'acqua. Lesioni multiple possono essere trattate durante la stessa sessione di trattamento. Le lesioni trattate devono essere valutate dopo3 mesi e nel caso in cui si fosse verificata una risposta incompleta,si puo' somministrare un secondo trattamento. Trattamento delle lesioni da AK e/o del campo di cancerizzazione utilizzando un dispositivo per la luce solare artificiale: a. Preparazione delle lesioni: le squame e le croste devono essere rimosse e la superficie cutanea deve essere resa ruvida prima di applicare uno strato sottile di Metvix sulle aree da trattare. L'occlusione non e' necessaria. La protezione solare non e' necessaria, poiche' i pazienti non sono esposti alla luce ultravioletta. b. Irraggiamento utilizzando un dispositivo per la luce solare artificiale per il trattamento delle AK: la lesione deve essere esposta al piu' tardi dopo 30 minuti dall'applicazione di Metvix, al fine di evitare un eccessivo accumulo di protoporfirina IX che porterebbe aun maggiore dolore all'esposizione alla luce.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C. - 8 gradi C).

AVVERTENZE

L'uso di Metvix richiede una specifica conoscenza della terapia fotodinamica poiche' potrebbe richiedere l'uso di una lampada come sorgentedi luce rossa o sorgente di luce solare artificiale. In questo caso, deve essere somministrato in presenza di un medico, infermiere o altrooperatore sanitario competente nell'uso di terapia fotodinamica. Deveessere applicato un fotoprotettore sull'intera area esposta alla luce, incluse le aree di trattamento, quando si utilizza Metvix con la luce solare naturale, prima della preparazione della lesione. Il fotoprotettore da utilizzare deve offrire una protezione adeguata (SPF30 o superiore) e non deve contenere filtri fisici (ad es. biossido di titanio, ossido di zinco, ossido di ferro) in quanto questi inibiscono l'assorbimento della luce visibile, con possibile impatto sull'efficacia. Nel trattamento con la luce solare devono essere utilizzati solo fotoprotettori con filtri chimici. Metvix non e' raccomandato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Cheratosi attiniche spesse (ipercheratosiche) non devono essere trattate con Metvix. Non vi sono esperienze nel trattamento con Metvix di lesioni pigmentate, altamente infiltrantio sui genitali. Non c'e' esperienza sul trattamento delle lesioni da patologia di Bowen piu' estese di 40 mm. Analogamente alla crioterapiaed alla terapia con 5-fluorouracile nel trattamento della malattia diBowen, la percentuale di risposta per quanto riguarda il trattamento delle lesioni estese (>20 mm di diametro) e' inferiore a quella relativa alle piccole lesioni. L'esperienza post-commercializzazione sul trattamento delle cheratosi attiniche e della malattia di Bowen nei pazienti trapiantati d'organo e sottoposti a terapia immunosoppressiva e' limitata. Si raccomanda un attento monitoraggio di questa popolazione di pazienti, sottoponendoli a ri-trattamento se necessario. Non c'e' esperienza sul trattamento delle lesioni da malattia di Bowen nei pazienti con storia clinica di esposizione all'arsenico. Il metil aminolevulinato puo' causare sensibilizzazione da contatto cutaneo che puo' provocare angioedema, eczema o dermatite allergica da contatto nel sito diapplicazione. L'eccipiente alcool cetostearilico puo' provocare reazioni cutanee locali (ad esempio, dermatite da contatto), il metil e il propil paraidrossibenzoato (E218, E216) possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Prima del trattamento deve essere sospesa qualunque terapia con raggi UV. Come precauzione generale, si deve evitare di esporre al sole le sedi delle lesioni trattate e la cute circostante per circa due giorni dopo il trattamento. Evitare il contatto diretto di Metvix con gli occhi. Metvix crema non deve essere applicata sulle palpebre e sulle mucose. Il dolore, durante l'irraggiamento con luce rossa, puo' indurre un aumento della pressione arteriosa. Si raccomanda pertanto di misurare la pressione arteriosa in tutti i pazienti, prima del trattamento con luce rossa. Nel caso si verifichi forte dolore durante il trattamento con luce rossa, la pressione arteriosa deve essere controllata. In caso di ipertensione grave, l'irraggiamento conluce rossa deve essere interrotto e devono essere adottate opportune misure sintomatiche. La terapia fotodinamica convenzionale (PDT) eseguita con la lampada a luce rossa potrebbe essere un fattore precipitante per una amnesia globale transitoria in casi molto rari. Sebbene il meccanismo d'azione non sia ben conosciuto, stress e dolore associati all'irradiamento con la lampada potrebbero aumentare il rischio di sviluppare amnesia transitoria. Se si osservano segni di confusione o disorientamento interrompere immediatamente la terapia fotodinamica.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi d'interazione.

EFFETTI INDESIDERATI

Metvix con sorgente di luce rossa nel AK, BCC e malattia di Bowen: a)Riassunto del profilo di sicurezza: il 60% circa dei pazienti ha riportato reazioni localizzate nell'area trattata attribuibili agli effetti tossici della terapia fotodinamica (fototossicita') o alla preparazione della lesione. I sintomi piu' frequenti sono sensazioni di dolore e di bruciore della pelle che solitamente, si avvertono al momento dell'irraggiamento o subito dopo e durano poche ore risolvendosi il giorno stesso del trattamento. I sintomi sono di solito di lieve o moderataintensita' e raramente richiedono una interruzione anticipata dell'irraggiamento. I piu' frequenti segni di fototossicita' sono eritema e comparsa di croste. La maggior parte sono di lieve o moderata intensita' e persistono da 1 a 2 settimane o solo occasionalmente piu' a lungo.Reazioni fototossiche a livello locale possono essere ridotte in frequenza e gravita' con il trattamento ripetuto di Metvix. Elenco delle reazioni avverse: mostra l'incidenza di reazioni avverse rilevate in uno studio clinico condotto su 932 pazienti trattati secondo un protocollo terapeutico standard con sorgente di luce rossa e reazioni avverse segnalate durante la sorveglianza post-marketing. Le reazioni avverse sono classificate secondo la Classificazione per Sistemi e Organi e frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza nonpuo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Elenco delle reazioni avverse. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia, cefalea; non nota: amnesia globale transitoria (inclusi stato confusionale e disorientamento). Patologie dell'occhio. Non comune: gonfiore oculare, dolore oculare; non nota: edema palpebrale. Patologie vascolari.Non comune: emorragia della lesione; non nota: ipertensione. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: dolore della cute, sensazione di bruciore cutaneo, formazione di croste, eritema; comune: infezione cutanea, ulcerazione cutanea, edema cutaneo, gonfiore cutaneo, vescicola, emorragia cutanea, prurito, esfoliazione cutanea, sensazione di calore; non comune: orticaria, eruzione cutanea, irritazione cutanea, reazionedi fotosensibilita', ipopigmentazione cutanea, iperpigmentazione cutanea, reazione cutanea da calore, fastidio cutaneo; non nota: angioedema, edema del volto (gonfiore del volto), eczema nel sito di applicazione, dermatite allergica da contatto, eruzione cutanea pustolosa (pustole nel sito di applicazione). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: essudazione nel sito di applicazione, sensazione di calore; non comune: affaticamento. Metvix con luce solare nelle AK: non sono state segnalate nuove reazioni avverse locali nei due studi clinici di fase III con l'impiego di Metvix con luce solare rispetto alle reazioni avverse locali gia' note utilizzandoMetvix con sorgente di luce rossa. L'impiego di Metvix con luce solare (DL-PDT) e' risultato essere quasi indolore rispetto all'impiego di Metvix con sorgente di luce rossa (c-PDT) (vedere paragrafo 5.1). Nei due studi di fase III, che hanno incluso un totale di 231 pazienti, gli eventi avversi locali correlati sono stati segnalati meno frequentemente con Metvix DL-PDT rispetto al lato trattato con Metvix c-PDT (rispettivamente nel 45,0% e 60,1% dei soggetti). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso di metil aminolevulinato in donnein gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi suglianimali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3) Metvix non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: non e' noto se il metil aminolevulinato/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Metvix tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Codice: 035995012
Codice EAN:

Codice ATC: L01XD03
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Altri antineoplastici
  • Sensibilizzatori usati in terapia fotodinamica e radiazioni
  • Metilaminolevulinato
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, in frigorifero
Forma farmaceutica: CREMA DERMATOLOGICA
Scadenza: 15 MESI
Confezionamento: TUBETTO

CREMA DERMATOLOGICA

15 MESI

TUBETTO