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MINIRIN/DDAVP INIET 10F4MCG/ML Produttore: FERRING SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

MINIRIN/DDAVP 4 mcg /ML SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Vasopressina ed analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

1 ml del medicinale contiene 4 mcg di desmopressina acetato equivalenti a 3,56 mcg di desmopressina.

ECCIPIENTI

4 mcg /ml soluzione iniettabile in una fiala da 1 ml: sodio cloruro, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Impiego terapeutico. Diabete insipido ipofisario, idiopatico o sintomatico. ( N.B . Il diabete insipido renale non e' sensibile al trattamento con il farmaco). Poliuria e polidipsia post-chirurgiche, reversibili o permanenti. Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand; per la prevenzione o il trattamento di episodi emorragici conseguenti ad avulsioni dentarie, interventi chirurgici o traumi. Impiego diagnostico. Per la diagnosi differenziale del diabete insipido. Per le prove di funzionalita' renale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Polidipsia abituale o psicogena (risultante in una produzione di urina che eccede i 40 ml/kg/24 ore). Un'anamnesi di angina pectoris instabile e/o insufficienza cardiaca nota o sospetta e altre condizioni che richiedono il trattamento con farmaci diuretici. Iposodiemia nota.Sindrome da secrezione inappropriata di ADH (SIADH). Malattia di von Willebrand di tipo IIB.

POSOLOGIA

Posologia. Impiego terapeutico. Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche.Il medicinale puo' essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare o endovenosa. Adulti 0,25 - 1 mL (1 - 4 mcg), una - due volte al giorno. Bambini 0,06 - 0,12 mL (0,24 - 0,48 mcg), una - due volte al giorno. Il dosaggio deve essere individualizzatocaso per caso. Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell'osmolalita' urinaria. Per i dosaggi frazionati impiegare siringhe graduate da 1 mL tipoinsulina, usando pero', nei casi di somministrazione non sottocutanea, aghi adatti alla somministrazione intramuscolare o endovenosa. Impiego terapeutico. Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand 0,1 mL (0,4 mcg/kg) da diluire in 30 mL di soluzione fisiologica isotonica e somministrare per via endovenosa 60 - 90 minuti prima dell'intervento chirurgico. Iniettare i primi 5 mL in 5 minuti e, se il paziente non presenta tachicardia o arrossamenti del viso, completare l'infusione piu' rapidamente. Controllare la concentrazione di Fattore VIII prima e 20 minuti dopo l'infusione del medicinale per una valutazione orientativa. Il livello emostatico critico deve essere valutato con glistessi criteri utilizzati nel trattamento con emoderivati, tenendo presente che la concentrazione di Fattore VIII non raggiunge pero' il massimo dopo 20 minuti dalla somministrazione, ma continua ad aumentare per 1 - 2 ore. Ulteriori dosi del farmaco possono essere somministratead intervalli di 12 ore, controllando la concentrazione di Fattore VIII poiche' in alcuni pazienti si puo' riscontrare una riduzione della risposta alle dosi successive. Se al primo controllo orientativo dopo 20 minuti non si e' raggiunta una concentrazione sufficiente di Fattore VIII, e' necessario somministrare una dose complementare di emoderivati, controllando nuovamente dopo 6 ore dall'infusione la concentrazione del fattore stesso. E' opportuno attuare una terapia antifibrinolitica (acido tranexamico) prima, durante e dopo il trattamento con il medicinale. Per eventuali delucidazioni, se non e' momentaneamente disponibile uno specialista ematologo, si consiglia di rivolgersi al piu' vicino centro dell'Emofilia. Impiego diagnostico: diagnosi differenziale del diabete insipido Bambini e adulti 0,5 mL (2 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare. L'incapacita' ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacita' ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione del medicinale, conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L'incapacita' ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione del farmaco lascia supporre un diabete insipido nefrogeno. Impiego diagnostico: prove di funzionalita' renale. Lattanti 0,1 mL (0,4 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare. Bambini ed adulti 0,5 mL (2 mcg) per via sottocutanea o intramuscolare. Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco. Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione del medicinale deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg. Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 - 9 ore successive alla somministrazione del farmaco ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg. Posologia per popolazioni speciali. Popolazione pediatrica. Particolarecautela deve essere usata nell'utilizzo di desmopressina nei bambini al di sotto di 2 anni di eta'. Compromissione renale. Il medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave. Insufficienza epatica. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza epatica. Modo di somministrazione. Normalmente la soluzione iniettabile viene somministrataper via endovenosa ma, se necessario, puo' anche essere somministrataper via intramuscolare o sottocutanea.

CONSERVAZIONE

Il medicinale deve essere conservato in frigorifero (fra +2 gradi C. e +8 gradi C.).

AVVERTENZE

Avvertenze speciali. Quando viene prescritto il medicinale, si consiglia di mantenere l'equilibrio idrico ed elettrolitico. Il trattamento senza riduzione concomitante dell'assunzione di liquidi puo' portare alla ritenzione di liquidi e/o all'iposodiemia con o senza segni e sintomi di accompagnamento. Avvertenze aggiuntive per il test della capacita' renale di concentrazione. Quando impiegato a scopo diagnostico, l'apporto di liquidi per dissetarsi deve essere limitato a un massimo di0,5 L da 1 ora prima fino a 8 ore dopo la somministrazione. Il test della capacita' renale di concentrazione in bambini al di sotto di 1 anno di eta' deve essere eseguito solo in ambiente ospedaliero, sotto accurato controllo medico in ospedale. Nei lattanti l'apporto di liquidicon i due pasti dopo la somministrazione del medicinale deve essere ridotto del 50% rispetto all'apporto consueto, allo scopo di evitare unsovraccarico idrico. Avvertenze aggiuntive per l'uso emostatico I benefici della desmopressina rispetto ad altre terapie emostatiche dovrebbero essere attentamente valutati in situazioni in cui e' richiesta un'emostasi prolungata tra cui sanguinamento postoperatorio attivo e sanguinamento da varici nei pazienti con cirrosi. In pazienti che richiedono un trattamento con agenti diuretici, devono essere prese misure per prevenire il sovraccarico di liquidi. Prestare particolare attenzione al rischio di ritenzione di liquidi/iposodiemia. L'assunzione di liquidi deve essere limitata al minimo possibile e il peso corporeo deve essere controllato regolarmente. Qualora si verificassero mal di testapersistente, nausea, aumento graduale del peso corporeo, diminuzione del sodio sierico inferiore a 130 mmol/L o osmolalita' plasmatica inferiore a 270 mOsm/kg di peso corporeo, l'apporto di liquidi dovra' essere drasticamente ridotto e si dovra' interrompere la somministrazione del farmaco. Oltre al tempo di sanguinamento, durante l'infusione del medicinale occorre controllare costantemente la pressione arteriosa e la frequenza del polso. L'iniezione del farmaco non riduce il tempo disanguinamento prolungato nella trombocitopenia. Informazioni importanti sugli eccipienti. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, per cui e' essenzialmente privo di sodio. E' bene che il medico inviti il paziente a leggere attentamente il foglio illustrativo ed a tenere il medicinale fuori della portata dei bambini. Precauzioni. Gruppi particolari di pazienti. Il meddicinale deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da asma, epilessia, emicrania, insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa, condizioni che potrebbero aggravarsi a causa della ritenzione idrica. Pari cautela andra' adottata in pazienti con fibrosi cistica. Precauzioni per prevenire il sovraccarico di liquidi devono essere adottate in: bambini al di sotto di due anni di eta' e pazienti anziani; pazienti che presentano squilibrio di liquidi e/o di elettroliti; pazienti a rischio per aumento della pressione endocranica; pazienti sotto trattamento con farmacidiuretici. Prima di iniziare il trattamento per il diabete insipido centrale, e' necessario considerare una grave disfunzione vescicale e un'ostruzione delle vie urinarie. Occorre prendere precauzioni nei pazienti a rischio di un'aumentata pressione intracranica. I neonati, gli anziani e i pazienti con livelli di sodio sierici al limite inferiore del normale range possono avere un rischio aumentato di iposodiemia. Il trattamento con il farmaco deve essere interrotto o adeguatamente regolato durante malattie acute intercorrenti caratterizzate da squilibrio idrico e/o elettrolitico (come infezioni sistemiche, febbre, gastroenterite), nonche' in presenza di un eccessivo sanguinamento, e occorre monitorare attentamente l'equilibrio idrico ed elettrolitico. Particolare attenzione deve essere posta quando la desmopressina viene somministrata contemporaneamente ad altri farmaci che coinvolgono l'omeostasi idrica e/o del sodio. Nei pazienti in terapia cronica con farmaci che coinvolgono l'omeostasi idrica e/o del sodio, il medicinale deve essere somministrato dopo la conferma di un normale livello di sodio al basale. Nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave ( clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min) devono essere adottate precauzioni. Il farmaco non deve essere utilizzato nei pazienti con ipersensibilita' alla desmopressina o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel prodotto. A seguito delle segnalazioni post-marketing, derivate dall'utilizzo del medicinale, di trombosi venosa profonda, eventi e disturbi cerebrovascolari (ictus), trombosi cerebrale, infarto delmiocardio, angina pectoris e dolore toracico, dovrebbero essere preseprecauzioni prima di utilizzare il farmaco in pazienti anziani e in pazienti con fattori di rischio e storia di trombosi, trombofilia e malattia cardiovascolare nota.

INTERAZIONI

Deve essere posta particolare attenzione quando la desmopressina viene somministrata contemporaneamente ad altri farmaci che interessano l'omeostasi idrica e/o del sodio, ad es. oppioidi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), antidepressivi triciclici (TCA), farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), clorpromazina, carbamazepina, farmaci ipolipemizzanti del gruppo fibrati e alcuni antidiabetici del gruppo delle sulfaniluree poiche' l'uso concomitante puo'portare ad un aumento del rischio di ritenzione idrica/iposodiemia. E' improbabile che il medicinale possa interagire con farmaci che interessano il metabolismo epatico, dal momento che, negli studi in vitro con microsomi umani, non risulta essere sottoposto a metabolismo epatico significativo. Tuttavia, non sono stati condotti studi di interazione in vivo.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. La reazione avversa più frequentemente riportata con il medicinale durante il post-marketing è l'iposodiemia. L'iposodiemia può causare mal di testa, nausea, vomito, intossicazione idrica, aumento di peso, malessere, dolore addominale, crampi muscolari, vertigini, confusione, riduzione della coscienza, edema generalizzato o locale (periferico, facciale) e nei casi gravi edema cerebrale, encefalopatia iponatriemica, convulsioni e coma. Rari casi di reazioni gravi di ipersensibilità, tra cui reazione e shock anafilattico sono stati riportati in associazione al farmaco. I dati di seguito si basano sulla frequenza delle reazioni avverse riportate negli studi clinici con il farmaco condotti in adulti per il trattamento del diabete insipido centrale e per le indicazioni ematologiche (N = 53), combinate con l'esperienza postmarketing. Le reazioni avverse sono classificate secondo frequenza e classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite secondo la convenzioneseguente: Comune (>= 1/100, <1/10); Non comune (>= 1/1000, <1/100); Raro (>= 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000) e Non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverse riportate (studi clinici, segnalazioni spontanee che includono la letteratura). Disordini del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilità inclusa reazione anafilattica e altre gravi condizioni allergiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iposodiemia; non nota: intossicazione idrica, aumento dipeso. Disturbi psichiatrici. Non nota: stato confusionale. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; raro: vertigini; non nota: coma, perdita di coscienza, encefalopatite iponatremica, edema cerebrale, convulsioni. Patologie cardiache. Comune: tachicardia; non nota: infarto del miocardio, angina pectoris, dolore toracico. Patologie vascolari. Comune: arrossamento, ipotensione; non nota: trombosi venosa profonda, eventi e disordini cardiovascolari (infarto), trombosi cerebrale, ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: dispnea, embolismo polmonare. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale; non nota: vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: rash maculo-papulare, rash eritematoso, rash maculare, orticaria, eritema, prurito, rash. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: fatica, astenia, pallore; non nota: edema generalizzato o edema locale (periferico, facciale), reazioni al sito di iniezione/infusione incluso gonfiore, dolore, diapedesi leucocitaria, eritema, lividi e noduli, brividi, malessere. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: spasmo dell'utero di tipo mestruale. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Durante il post-marketing la reazione avversa più frequentemente osservata con il medicinale è l'iposodiemia. L'iposodiemia può causare mal di testa, nausea, vomito, intossicazione idrica, aumento di peso, malessere, dolori addominali, crampi muscolari, vertigini, stato confusionale, ridotta coscienza, edema generalizzato o locale (periferico, facciale) e in casi gravi edema cerebrale, encefalopatia iponatriemica, convulsioni e coma. Sono stati riportati casi di nausea, vomito, mal di testa e vertigini senza iposodiemia registrata. L'iposodiemia è il risultato dell'effetto antidiuretico, derivante dall'aumento del riassorbimento dell'acqua dai tubuli renali e dalla diluizione osmotica del plasma. L'iposodiemia è reversibile. Il trattamento deve essere personalizzato e si devono evitare rapidi aggiustamenti della dose per ridurre il rischio di ulteriori complicazioni. Durante il post-marketing sono state riportate in associazione al farmaco reazioni di ipersensibilità incluse reazioni allergiche locali comedispnea, eritema, edema generalizzato o locale (periferico, facciale), prurito, rash, rash maculare, rash maculopapulare, rash eritematoso,placca cutanea e orticaria. Sono state riportate anche reazioni di ipersensibilità più gravi, tra cui lo shock e la reazione anafilattica in associazione con il medicinale. Le reazioni allergiche di solito si verificano rapidamente dopo la somministrazione del farmaco e possono verificarsi durante il primo utilizzo o dopo un'esposizione ripetuta del farmaco. Nei pazienti trattati con desmopressina sono stati riportati rari casi post marketing di trombosi venosa profonda, eventi/disturbi cerebrovascolari (ictus), trombosi cerebrale, embolia polmonare, infarto del miocardio, angina pectoris e dolore toracico. A causa di fattori confondenti e/o informazioni mancanti, non è stata stabilita/confermata una relazione causale con il medicinale. Il trattamento, non accompagnato da concomitante restrizione di liquidi, può portare a ritenzione idrica, accompagnata da sintomi soggettivi e da segni clinici rilevabili obiettivamente (riduzione del Sodio sierico, aumento di peso e, nei casi gravi, convulsioni). Il paziente deve essere invitato a comunicare al proprio medico o farmacista qualsiasi effetto indesideratoanche diverso da quelli sopra indicati. Popolazione pediatrica. I dati sulle reazioni avverse derivanti da studi clinici nei bambini sono molto limitati. Altre popolazioni speciali. Anziani e pazienti con livelli sierici di sodio al limite inferiore del normale range possono presentare un aumentato rischio di sviluppare iposodiemia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Non e' noto se la desmopressina attraversi la placenta. Acausa del potenziale effetto ossitocico e vasocostrittore della desmopressina e del rischio di iponatremia materna e/o fetale la somministrazione a donne gravide deve essere riservata ai casi di effettiva necessita' e sotto attento monitoraggio. Dati pubblicati su un numero limitato di donne in gravidanza affette da diabete insipido trattate con desmopressina somministrata per via intranasale (n = 53) e dati su gravidanze esposte in donne affette da disturbi della coagulazione trattate con desmopressina per via endovenosa (n = 216) indicano la scarsa probabilita' di gravi effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. Si deve prestare cautela quando si prescrive in donne in gravidanza. Allattamento. I risultati delle analisi del latte di madri nutrici trattate con una dose elevata di desmopressina (300 mcg per via endonasale) indicano che le quantita' di desmopressina che possono essere trasferite al bambino con il latte materno sono notevolmente inferiori a quelle necessarie a esercitare un effetto sulla diuresi. La somministrazione del medicinale alle donne che allattano deve essere riservata ai casi di effettiva necessita'. Si raccomanda che ilmedico valuti tale necessita' tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia per la madre. Fertilita'. Studi con desmopressina negli animali non hanno mostrato alcuna compromissione della fertilita' nei ratti maschi e femmine.

Codice: 023892021
Codice EAN:

Codice ATC: H01BA02
  • Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
  • Ormoni ipofisari, ipotalamici ed analoghi
  • Ormoni del lobo posteriore dell'ipofisi
  • Vasopressina ed analoghi
  • Desmopressina
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: FIALA

SOLUZIONE INIETTABILE

48 MESI

FIALA