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MIRTAZAPINA ALTER 30CPR RIV30M Produttore: LABORATORI ALTER SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

MIRTAZAPINA ALTER 30 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antidepressivi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene: 30 mg di mirtazapina. Eccipienti con effettinoti: ogni compressa rivestita con film di MIRTAZAPINA ALTER 30 mg contiene lattosio (monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo: amido pregelatinizzato; idrossipropilcellulosa; magnesio stearato silice; colloidale anidra; lattosio monoidrato. Rivestimento: ipromellosa titanio; diossido (E 171); glicerolo triacetato.

INDICAZIONI

Episodi di depressione maggiore negli adulti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Uso concomitante di mirtazapina ed inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Adulti: la dose efficace giornaliera e' di solito compresa tra 15 e 45 mg; la dose iniziale e' 15 o 30 mg (la dose piu' alta deve essere presa alla sera). Il trattamento con una dose adeguata dovrebbe determinare una risposta positiva entro 2-4 settimane. In presenza di una risposta insufficiente, si puo' aumentare la dose fino a raggiungere la dose massima. Se non si osserva alcuna risposta nell'arco di ulteriori 2-4 settimane, si deve interrompere il trattamento. I pazienti affetti da depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di tempo di almeno 6 mesi per assicurare che siano esenti da sintomi. Si raccomanda di interrompere il trattamento con mirtazapina in modo graduale per evitare sintomi da sospensione (vedere paragrafo4.4). Anziani: la dose raccomandata e' uguale a quella degli adulti. Nei pazienti anziani l'aumento del dosaggio deve avvenire sotto stretto controllo medico per assicurare una risposta efficace e sicura. Compromissione renale: la clearance della mirtazapina puo' essere ridotta in pazienti con compromissione renale da moderata a grave (clearance della creatinina <40 ml/min); cio' deve essere tenuto presente, quando si prescrive MIRTAZAPINA ALTER a queste categorie di pazienti (vedere paragrafo 4.4). Compromissione epatica: la clearance della mirtazapina puo' essere ridotta in pazienti con compromissione epatica; cio' deve essere tenuto presente, quando si prescrive MIRTAZAPINA ALTER a queste categorie di pazienti in particolare in presenza di grave disfunzione epatica, poiche' i pazienti con grave disfunzione epatica non sono stati oggetto di studio (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: MIRTAZAPINA ALTER non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta' poiche' la sua efficacia non e' stata dimostrata indue studi clinici a breve termine (vedere paragrafo 5.1) e per motividi sicurezza (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Modo di somministrazione: poiche' l'emivita della mirtazapina e' di 20-40 ore, MIRTAZAPINA ALTER e' adatto per essere somministrato in dose unica giornaliera: e'preferibile assumere la dose unica di sera, prima di andare a dormire. La dose prescritta di MIRTAZAPINA ALTER puo' anche essere assunta in2 somministrazioni, suddividendola in parti uguali tra mattino e sera. Le compresse devono essere assunte per via orale, se necessario con un po' di liquido, ed inghiottite senza essere masticate.

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggerlo dalla luce e dall'umidita'.

AVVERTENZE

Popolazione pediatrica. MIRTAZAPINA ALTER non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni dieta'. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza neglistudi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, debba essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Inoltre, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento clinico: la depressione e' associata con un rischio elevato di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino alla remissione. Poiche' il miglioramento puo' non avvenire durante le primissime settimane o piu' di trattamento, i pazienti devono essere seguiti attentamente fino al miglioramento. Secondo l'esperienza clinica generale, il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Pazienti con anamnesi positiva di eventi correlati al suicidio, o che mostrano un livello significativo di ideazioni suicidarie antecedenti il trattamento, presentano un rischio maggiore di pensieri suicidari o di tentativi suicidari epertanto devono essere seguiti attentamente durante il trattamento. Inoltre, e' possibile un aumento del rischio di comportamenti suicidariin giovani adulti. Una meta-analisi di studi clinici controllati con placebo condotti sull'impiego di farmaci antidepressivi in pazienti affetti da disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamenti suicidari con gli antidepressivi rispetto al placebo nei pazienti di eta' inferiore ai 25 anni. La terapia con antidepressivi deve essere accompagnata da un'attenta supervisione dei pazienti, in particolare di quelli a rischio elevato e specialmente nelle prime fasi del trattamento e in seguito a correzioni della dose I pazienti (e coloro che li assistono) devono essere informati riguardo della necessita' di monitorare la comparsa di qualsiasi peggioramento clinico di comportamenti o pensieri suicidi e di cambiamenti insoliti del comportamento e chiedere immediatamente il consiglio medico se questi sintomi dovessero presentarsi. Per quanto riguarda la possibilita' di suicidio, specie all'inizio del trattamento, e' bene fornire al paziente solo il minimo numero di compresse di MIRTAZAPINA ALTER in accordo con la buona gestione del paziente, al fine di ridurre il rischio di sovradosaggio. Depressione midollare: durante il trattamento con MIRTAZAPINA ALTER, e' stata segnalata depressione midollare, che si manifesta, di solito, sotto forma di granulocitopenia o agranulocitosi. Agranulocitosi reversibile e' stata segnalata, raramente, anche nel corso degli studi clinici con MIRTAZAPINA ALTER. Nel periodo successivo alla commercializzazione di MIRTAZAPINA ALTER, sono stati riportati casi rari di agranulocitosi, la maggior parte reversibili, ma in alcuni casi fatali. Casifatali riguardano pazienti sopra i 65 anni di eta'. Il medico deve prestare particolare attenzione a sintomi quali febbre, mal di gola, stomatite od altri segni di infezione; quando questi si presentano, il trattamento deve essere interrotto e deve essere eseguito un esame emocromocitometrico completo. Ittero Se compare ittero, il trattamento deveessere interrotto. Condizioni che richiedono controllo: e' necessariodosare accuratamente il farmaco e porre sotto stretto controllo i pazienti con: epilessia e sindrome cerebrale organica; benche' l'esperienza clinica evidenzia che raramente si verificano attacchi epilettici nei pazienti trattati con mirtazapina, cosi come con altri antidepressivi, MIRTAZAPINA ALTER deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con storia di attacchi epilettici. Il trattamento deve essere sospeso nei pazienti che manifestano attacchi epilettici, o quando si verificaun aumento nella frequenza degli attacchi epilettici; compromissione epatica dopo somministrazione di una singola dose orale da 15 mg di mirtazapina, la clearance della mirtazapina e' risultata ridotta del 35%circa in pazienti con un'insufficienza epatica da lieve a moderata rispetto ai pazienti con una funzione epatica nella norma. La concentrazione plasmatica media di mirtazapina e' risultata aumentata del 55% circa; compromissione renale; dopo somministrazione di una singola dose orale da 15 mg di mirtazapina, nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina < 40 ml/min) e grave (clearance della creatinina <= 10 ml/min), la clearance della mirtazapina e' risultata ridotta rispettivamente del 30 e del 50% circa rispetto ai pazienti con funzione renale nella norma. La concentrazione plasmatica media di mirtazapina e' risultata aumentata rispettivamente del 55 e del 115% circa. Non sono state rilevate differenze significative nei pazienticon insufficienza renale lieve (clearance della creatinina < 80 ml/min) rispetto al gruppo di controllo; malattie cardiache quali difetti della conduzione, angina pectoris, infarto del miocardio recente; in questi casi debbono essere prese le normali precauzioni e la terapia concomitante deve essere attuata con accortezza; ipotensione; diabete mellito; nei pazienti con diabete, gli antidepressivi possono alterare ilcontrollo glicemico. Il dosaggio dell'insulina e/o degli ipoglicemizzanti orali potrebbe avere bisogno di essere modificato ed e' raccomandato un monitoraggio stretto. Inoltre, come con altri antidepressivi, si deve tenere conto che: quando gli antidepressivi sono somministrati a pazienti con schizofrenia o altri disturbi psicotici, si puo' verificare un peggioramento dei sintomi psicotici; l'ideazione paranoide si puo' intensificare. quando viene trattata la fase depressiva di una psicosi maniaco-depressiva(come disturbo bipolare), essa si puo' trasformare in fase maniacale.

INTERAZIONI

Interazioni farmacodinamiche. La mirtazapina non deve essere somministrata in concomitanza con inibitori delle MAO o entro due settimane dalla sospensione della terapia con inibitori delle MAO. Nella situazione contraria, occorre attendere circa 2 settimane dalla fine della terapia con mirtazapina prima di iniziare la terapia con gli inibitori della MAO (vedere paragrafo 4.3). Inoltre, come con gli SSRI, la somministrazione concomitante di altre sostanze attive serotoninergiche (L-triptofano, triptani, tramadolo, linezolide, blu di metilene, SSRI, venlafaxina, litio e preparati a base di erba di S.Giovanni - Hypericum perforatum) puo' determinare un'incidenza di effetti associati alla serotonina (sindrome serotoninergica: vedere paragrafo 4.4). Deve essere raccomandata cautela ed e' richiesto uno stretto monitoraggio clinico, quando questi principi attivi sono somministrati in combinazione con lamirtazapina. La mirtazapina puo' aumentare le proprieta' sedative delle benzodiazepine e di altri sedativi (in particolare della maggior parte degli antipsicotici, degli antistaminici H1 antagonisti, degli oppioidi). Bisogna fare attenzione qualora questi medicinali siano prescritti insieme alla mirtazapina. La mirtazapina puo' aumentare gli effetti deprimenti dell'alcool sul sistema nervoso centrale (CNS). Pertanto, ai pazienti si deve consigliare di evitare l'assunzione di bevande alcoliche durante la terapia con mirtazapina. Mirtazapina, al dosaggio di 30 mg una volta al giorno, provoca un aumento lieve, ma statisticamente significativo dell'INR nei soggetti trattati con warfarina. Poiche' a dosaggi piu' alti di mirtazapina, non si puo' escludere un effetto piu' pronunciato, e' consigliabile il monitoraggio dell'INR in caso di trattamento concomitante di warfarina e mirtazapina. Il rischio di prolungamento del QT e/o di aritmie ventricolari (ad esempio torsioni di punta) puo' essere aumentato con l'uso concomitante di medicinali che prolungano l'intervallo QTc (ad esempio alcuni antipsicotici ed alcuni antibiotici). Interazioni farmacocinetiche. La carbamazepina e la fenitoina, induttori del CYP3A4, hanno aumentato di circa il doppio laclearance della mirtazapina, provocando una riduzione del 45-60% dei livelli plasmatici. Quando la carbamazepina o un altro induttore del metabolismo dei farmaci (quale rifampicina o fenitoina) viene somministrato contemporaneamente alla mirtazapina, puo' essere necessario aumentare la dose di quest'ultima. Se il trattamento con un induttore vieneinterrotto, puo' essere necessario ridurre la dose di mirtazapina. Lasomministrazione concomitante del ketoconazolo, potente inibitore delCYP3A4, ha aumentato i livelli di picco plasmatico e dell'area sotto la curva (AUC) di mirtazapina approssimativamente del 40 e 50%, rispettivamente. Quando la cimetidina (debole inibitore di CYP1A2, CYP2D6 e CYP3A4) viene somministrata assieme alla mirtazapina, la concentrazione plasmatica media di mirtazapina puo' aumentare di oltre il 50%. Si deve prestare cautela e puo' essere necessario ridurre la dose, quando la mirtazapina e' somministrata contemporaneamente a potenti inibitoridel CYP3A4, inibitori dell'HIV proteasi, antifungini azolici, eritromicina, cimetidina o nefazodone. In studi sulle interazioni in vivo, lamirtazapina non ha influenzato la farmacocinetica di risperidone o paroxetina (substrato CYP2D6), amitriptilina, o litio. Non sono stati osservati effetti clinici rilevanti o modificazioni della farmacocinetica nell'uomo, nel caso di somministrazione contemporanea di mirtazapinae litio.

EFFETTI INDESIDERATI

I pazienti depressi manifestano un certo numero di sintomi che sono dovuti alla malattia stessa. E' pertanto difficile, talvolta, accertarequali sintomi siano espressione della malattia e quali il risultato del trattamento con MIRTAZAPINA ALTER. Gli effetti indesiderati segnalati piu' comunemente, che si sono verificati in piu' del 5% dei pazienti trattati con MIRTAZAPINA ALTER negli studi randomizzati e controllati con placebo (vedere sotto) sono sonnolenza, sedazione, bocca secca, aumento di peso, aumento dell'appetito, capogiri e affaticamento. Gli effetti indesiderati di MIRTAZAPINA ALTER sono stati valutati in tuttigli studi randomizzati controllati con placebo condotti sui pazienti (compresi quelli con indicazioni diverse dalla depressione maggiore). La meta-analisi ha riguardato 20 studi, con una durata pianificata di trattamento fino a 12 settimane, con 1.501 pazienti (134 anni persona)trattati con dosi di mirtazapina fino a 60 mg e 850 pazienti (79 annipersona) trattati con placebo. Le fasi di estensione di questi studi sono state escluse per mantenere la comparabilita' con il trattamento con placebo. Nella tabella 1 e' riportata l'incidenza per categoria degli effetti indesiderati che negli studi clinici si sono manifestati con una frequenza maggiore, statisticamente significativa, durante il trattamento con MIRTAZAPINA ALTER rispetto al trattamento con placebo, e in aggiunta gli effetti indesiderati riferiti spontaneamente. La frequenza degli effetti indesiderati emersa dalle segnalazioni spontanee e' basata sul tasso di segnalazione di tali eventi negli studi clinici. La frequenza degli effetti indesiderati da segnalazione spontanea per le quali non siano stati osservati casi con mirtazapina negli studi randomizzati controllati verso placebo e' stata classificata come "nonnota". Tabella 1. Effetti indesiderati di MIRTAZAPINA ALTER. Patologie del sistema emolinfopoieti co. Non nota: depressione midollare (granulocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia), eosinofilia. Patologie endocrine. Non nota: secrezione inappropriata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: aumento dell'appetito (1), aumento di peso (1); Non nota: iponatriemia. Disturbi psichiatrici. Comuni: sogni anomali, confusione, ansia(2), (5) insonnia (3), (5); Non comuni: incubi, mania, agitazione (2)allucinazioni, irrequietezza psicomotoria (incluse acatisia, ipercinesia); Rari: aggressività; Non nota: pensieri suicidi (6), comportamento suicida (6). Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: sonnolenza(1), (4), sedazione (1), (4), cefalea (2); Comuni: letargia (1) capogiro, tremore, amnesia*; Non comuni: parestesia (2), sindrome delle gambe senza riposo, sincope; Rari: mioclono; Non nota: convulsioni, sindrome serotoninergica, parestesia orale, disartria. Patologie vascolari.Comuni: ipotensione (ortostatica); Non comuni: ipotensione (2). Patologie gastrointestinali. Molto comuni: bocca secca; Comuni: nausea (3),diarrea (2), vomito (2), costipazione (1); Non comuni: ipoestesia orale; Rari: pancreatite; Non nota: edema orale, aumento della salivazione. Patologie epatobiliari. Rari: aumento dei livelli sierici delle transaminasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: esantema (2); Non nota: sindrome di stevens- johnson, dermatite bollosa,eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, reazione da farmacocon eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: artralgia/ mialgia,dolore dorsale (1); Non nota: rabdomiolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema periferico (1), affaticamento; Non nota: sonnambulismo edema esteso, edema localizzato. Patologie renali e urinarie. Non nota: ritenzione urinaria.Esami diagnostici. Non nota: aumento della creatinchinasi. (1) Negli studi clinici questi eventi si sono manifestati con una frequenza maggiore, statisticamente significativa, nel corso del trattamento con MIRTAZAPINA ALTER rispetto al trattamento con placebo. (2) Negli studi clinici questi eventi si sono manifestati con una frequenza maggiore, manon statisticamente significativa, nel corso del trattamento con MIRTAZAPINA ALTER rispetto al trattamento con placebo. (3) Negli studi clinici questi eventi si sono manifestati con una frequenza maggiore, statisticamente significativa, nel corso del trattamento con MIRTAZAPINA ALTER rispetto al trattamento con placebo. (4) N.B. la riduzione del dosaggio generalmente non determina una minore sonnolenza/sedazione, mapuo' compromettere l'efficacia antidepressiva. (5) Il trattamento conantidepressivi in genere puo' determinare l'insorgenza o il peggioramento di ansia e insonnia (che possono essere sintomi di depressione). Nel corso del trattamento con mirtazapina sono stati riferiti sviluppoo peggioramento di ansia e insonnia. (6) Casi di ideazione suicida e comportamenti suicidi sono stati segnalati durante la terapia con mirtazapina o subito dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo4.4). *Nella maggior parte dei casi i pazienti si sono ristabiliti inseguito alla sospensione del farmaco. Riassunto del profilo di sicurezza: in associazione al trattamento con mirtazapina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la necrolisi tossica epidermica (TEN), la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), la dermatite bollosa e l'eritema multiforme (vedere paragrafo 4.4). Nelle analisi dilaboratorio condotte negli studi clinici sono stati osservati innalzamenti transitori delle transaminasi e della gamma-glutamiltransferasi (tuttavia, gli eventi avversi associati non sono stati riferiti con una frequenza statisticamente significativa superiore con MIRTAZAPINA ALTER rispetto al placebo). Popolazione pediatrica: in studi clinici neibambini sono stati osservati comunemente i seguenti eventi avversi: aumento di peso, orticaria e ipertrigliceridemia (vedere anche paragrafo 5.1).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati limitati riguardanti l'uso della mirtazapina in donne in gravidanza non indicano un rischio aumentato di malformazioni congenite. Gli studi condotti negli animali non hanno dimostrato effetti teratogeni o di tossicita' riproduttiva di rilevanza clinica tuttavia e' stata osservata tossicita' evolutiva (vedere paragrafo 5.3). Datiepidemiologici hanno suggerito che l'uso di inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) in gravidanza, soprattutto verso la fine della gravidanza, puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (IPPN). Sebbene nessuno studio abbia analizzato l'associazione di IPPN al trattamento con mirtazapina, tale rischio potenziale non puo' essere escluso tenendo conto del meccanismo connesso di azione (aumento delle concentrazioni di serotonina). MIRTAZAPINA ALTER non deve essere impiegato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario, e soltanto dopo un'attenta valutazione clinica del rapporto rischio/beneficio. Deve essere prestata attenzione, quando si prescrive mirtazapina a donne in gravidanza. Qualora MIRTAZAPINA ALTER sia utilizzato sino al parto o poco prima del parto, e' raccomandato un monitoraggio post-natale del neonato per valutare possibili effetti da sospensione. Allattamento: gli studi condotti su animali e i dati limitati rilevati sull'uomo hanno evidenziato che la mirtazapina e' escreta nel latte materno solo in piccole quantita'. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con MIRTAZAPINA ALTER deve basarsi sulla valutazione del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia con MIRTAZAPINA ALTER per la donna. Fertilita': studi non-clinici di tossicita' riproduttiva sugli animali non hannoevidenziato alcun effetto sulla fertilita'.

Codice: 036854014
Codice EAN:

Codice ATC: N06AX11
  • Sistema nervoso
  • Psicoanalettici
  • Antidepressivi
  • Altri antidepressivi
  • Mirtazapina
Temperatura di conservazione: al riparo da luce e umidita'
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

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