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NORVIR 4 FLACONI 84 CAPSULE MOLLI 100MG Produttore: ABBVIE SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirale per uso sistemico.

INDICAZIONI

Per il trattamento di pazienti affetti da HIV-1 (adulti e bambini di eta' superiore ai 2 anni).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non deve essere somministrato come potenziatore farmacocinetico ocome agente antiretrovirale ai pazienti affetti da malattia epatica con scompenso. Gli studi in vitro ed in vivo hanno dimostrato che e' unpotente inibitore delle biotrasformazioni mediate dal citocromo CYP3Ae dal CYP2D6. L'impiego dei seguenti farmaci e' controindicato in associazione a ritonavir e, fatto salvo dove diversamente specificato, lacontroindicazione e' basata sulla potenziale potenziale inibizione daparte di norvir del metabolismo del farmaco co-somministrato, con conseguente incremento dei livelli del farmaco co-somministrato e rischiodi effetti indesiderati clinicamente significativi. L'effetto di ritonavir di modulare l'enzima puo' essere dose-dipendente. Per alcuni prodotti, la controindicazione puo' essere piu' forte nei casi in cui viene utilizzato come farmaco antiretrovirale piuttosto che come potenziatore farmacocinetico. Concomitante incremento del Livello del Farmaco:Alfuzosina(Antagonista alfa-Adrenorecettore): aumenti delle concentrazioni plasmatiche della stessa il che puo' determinare grave ipotensione. Meperidina, Piroxicam, Propoxifene(Analgesici): aumenti delle concentrazioni plasmatiche degli stessi. Conseguente incremento del rischio di insorgenza di depressione respiratoria grave o di anomalie ematologiche o di altri effetti indesiderati gravi dovuti all’uso di questi farmaci. Amiodarone, Bepridil, Encainide, Flecanide, Propafenone, Chinidina(Antiaritmici): aumenti delle loro concentrazioni plasmatiche. Conseguente incremento del rischio di aritmie o di altri effetti indesiderati gravi dovuti all'uso di questi faramaci. Acido Fusidico(Antibiotici): aumenti delle concentrazioni plasmatiche di acido fusidico e ritonavir. Buproprione(Prodotti per smettere di fumare): aumenti delle concentrazioni plasmatiche. Pertanto, aumenta il rischio di convulsioni causate da questo farmaco. Voriconazolo(Antimicotico): l’uso concomitante con ritonavir (400 mg due volte al giorno e più) è controindicato a causa della riduzione delle concentrazioni plasmatiche di voriconazolo e la possibile perdita dell’effetto terapeutico. Astemizolo, Terfenadina(Antistaminici): aumenti delle concentrazioni plasmatiche e conseguente incremento del rischio di gravi aritmie dovute a questi farmaci. Rifabutina(Antimicobatterici): e' controindicato l’impiego contemporaneo con ritonavir a dosaggio pieno da farmaco antiretrovirale (600 mgdue volte al giorno) a causa dell’incremento delle concentrazioni sieriche di rifabutina e del rischio di effetti indesiderati tra cui l’uveite. Clozapina, Pimozide(Antipsicotico/Neurolettici): aumenti delle concentrazioni plasmatiche e conseguente incremento del rischio di serie anomalie ematologiche o di altri effetti indesiderati gravi dovuti aquesti farmaci. Diidroergotamina, Ergonovina, Ergotamina, Metilergonovina(Derivati dell'Ergotina): aumenti delle concentrazioni plasmatichedei derivati dell’ergotina che danno luogo a tossicità acuta, tra cuivasospasmo ed ischemia. Cisapride(Agente della motilita' gastrointestinale): aumenti delle concentrazioni plasmatiche e conseguente incremento del rischio di gravi aritmie dovute a questi farmaci. Lovastatina,Simvastatina(Inibitore della HMG Co-A-reduttasi): aumenti delle concentrazioni plasmatiche; conseguente incremento del rischio di miopatia,compresa la rabdomiolisi. Clorazepato, Diazepam, Estazolam, Flurazepam, Midazolam orale, Triazolam(Sedativi/ipnotici): aumenti delle concentrazioni plasmatiche. Conseguente incremento del rischio di sedazione estrema e depressione respiratoria dovute a questi farmaci. Diminuzione dei livelli di Ritonavir: Erba di S.Giovanni: prodotti a base di erbe contenenti la stessa (Hypericum perforatum) a causa del rischio di riduzione delle concentrazioni plasmatiche e degli effetti clinici di ritonavir.

POSOLOGIA

Deve essere prescritto da medici specialisti che hanno maturato una esperienza nel trattamento di infezioni HIV. I seguenti inibitori dellaproteasi HIV-1 sono stati approvati per essere usati in associazione a ritonavir utilizzato come potenziatore farmacocinetico alle dosi note. Uso nei pazienti adulti: Amprenavir: 600 mg due volte al giorno conritonavir 100 mg due volte al giorno. Atazanavir: 300 mg al di' con ritonavir 100 mg al di'. Fosamprenavir: 700 mg due volte al giorno con ritonavir 100 mg due volte al giorno. Lopinavir: 400 mg co-formulato con ritonavir 100 mg due volte al giorno. Saquinavir: 1000 mg due volteal giorno con ritonavir 100 mg due volte al giorno. Tipranavir: 500 mg due volte al giorno con ritonavir 200 mg due volte al giorno. Uso Pediatrico: L'uso di Lopinavir co-formulato con ritonavir e' raccomandato per i bambini di eta' pari o superiore ai 2 anni. Poiche' ritonavir viene principalmente metabolizzato a livello epatico, potrebbe essere appropriato utilizzare con estrema cautela ritonavir come potenziatorefarmacocinetico nei pazienti affetti da insufficienza renale, a seconda dello specifico inibitore della proteasi insieme al quale viene co-somministrato. Tuttavia, poiche' la clearance renale di ritonavir e' trascurabile, nei pazienti affetti da insufficienza renale non ci si attende una riduzione della clearance corporea totale. Non dovrebbe essere somministrato come potenziatore farmacocinetico ai pazienti affettida malattia epatica scompensata. In assenza di studi di farmacocinetica condotti in pazienti con insufficiena epatica severa stabile (ChildPugh di Grado C) non scompensati, e' necessario prestare estrema cautela nel caso in cui ritonavir venga somministrato come potenziatore farmacocinetico, questo perche' si potrebbe verificare un incremento deilivelli dell'inibitore della Proteasi co-somministrato. Le raccommandazioni specifiche in merito all'uso di ritonavir come potenziatore farmacocinetico nei pazienti affetti da insufficienza epatica sono dipendenti dall'inibitore della proteasi insieme al quale viene co-somministrato. Ritonavir al dosaggio pieno da agente antiretrovirale: Uso negliadulti: 600 mg (6 capsule) due volte al giorno, per via orale. Aumentare gradualmente la dose di ritonavir all'inizio della terapia puo' aiutare a migliorare la tollerabilita'. Il trattamento deve essere iniziato con 300 mg (3 capsule) due volte al giorno per un periodo di 3 giorni ed aumentato di 100 mg (1 capsula) due volte al giorno fino a 600 mg due volte al giorno in un periodo di tempo non superiore ai 14 giorni. I pazienti non devono assumere 300 mg due volte al giorno per piu'di 3 giorni. Uso pediatrico: 350 mg/m2 per uso orale due volte al giorno e non si devono superare i 600 mg due volte al giorno. La dose iniziale e' di 250 mg/m2, incrementata ad invervalli di 2-3 giorni di 50 mg/m2 due volte al giorno. Per bambini piu' grandi puo' essere utile per la terapia di mantenimento sostituire la soluzione orale con le capsule molli. Schema posologico di conversione da soluzione orale a capsule molli nei bambini: soluzione:175 mg (2,2 ml) due volte al giorno, capsule:200 mg al mattino e 200 mg la sera. Soluzione:350 mg (4,4 ml) due volte al giorno, capsule:400 mg al mattino e 300 mg la sera. Soluzione:437,5 mg (5,5 ml) due volte al giorno, capsule:500 mg al mattino e 400 mg la sera. Soluzione:525 mg (6,6 ml) due volte al giorno, caspule:500 mg al mattino e 500 mg la sera. La sicurezza e l'efficacia di ritonavir nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni non e' ancora stata dimostrata. Disturbi renali: Attualmente, non esistono dati specifici per questa tipologia di pazienti. E' improbabile che il farmaco possa essere eliminato in modo significativo mediante emodialisi o dialisi peritoneale. Disturbi epatici: ritonavir e' metabolizzato ed eliminato essenzialmente a livello epatico. Dati farmacocinetici indicano che none' necessario un aggiustamento della dose in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Non e' necessario alcun aggiustamentodel dosaggio in caso di pazienti anziani.

AVVERTENZE

Questo farmaco non e' una cura per l'infezione da HIV-1 o l'AIDS. I pazienti che lo assumono o si sottopongono a qualsiasi altra terapia antiretrovirale potrebbero essere soggetti a sviluppare infezioni opportunistiche ed altre complicazioni legate all'infezione da HIV-1. Occorre quindi continuare ad usare le dovute precauzioni per evitarne la trasmissione. Nel caso in cui venga utilizzato come potenziatore farmacocinetico in associazione ad altri Inibitori della Proteasi, si devono tenere in considerazione tutti i dettagli sulle avvertenze e le precauzioni di impiego riguardanti quel particolare Inibitore della Proteasi,pertanto si deve consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di quel particolare Inibitore della Proteasi. Pazienti con diarrea cronica o malassorbimento: la frequenza relativamente elevata di diarrea in corso di trattamento con ritonavir puo' compromettere l'assorbimento e l'efficacia terapeutica dello stesso o di altre terapie concomitanti. Vomito profuso persistente e/o diarrea associati con l'usodi ritonavir potrebbero compromettere la funzione renale. In pazienticon insufficienza renale e' consigliato monitorare la funzionalita' renale. Emofilia: sono stati segnalati casi di aumento degli episodi emorragici, tra cui ematomi cutanei ed emartro spontanei, nei pazienti affetti da emofilia di tipo A e B trattati con gli inibitori della proteasi. Sono stati segnalati casi di comparsa del diabete mellito, di iperglicemia o di esacerbazione del diabete mellito gia' esistente nei pazienti in terapia con inibitori della proteasi; in alcuni di questi pazienti, l'iperglicemia si e' manifestata in forma grave ed in alcuni casi si e' anche associata a chetoacidosi. Lipodistrofia: la terapia antiretrovirale combinata e' stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo nell'organismo nei pazienti affetti da HIV. Le conseguenze a lungo termine di questi eventi sono al momento sconosciute. Le conoscenze relative al meccanismo che e' alla base di questo fenomeno non sono complete. Si deve prendere in considerazione la possibile diagnosi di pancreatite nel caso in cui si presentino nausea, vomito, dolori addominali o alterazioni dei valori di laboratorio (quali l'aumento della lipasi nel siero o dell'amilasi). Sindrome da Immunoricostituzione: potrebbero verificarsi reazioni infiammatorie da agenti patogeniopportunistici asintomatici o residui e causare la comparsa di condizioni cliniche gravi o un aggravamento dei sintomi. Non deve essere somministrato a pazienti affetti da malattia epatica scompensata. I pazienti affetti da epatite cronica B o C sottoposti a trattamento con terapia antiretrovirale combinata sono esposti ad un rischio maggiore di insorgenza di danni epatici gravi e potenzialmente fatali. I pazienti affetti da disfunzioni epatiche preesistenti presentano con maggiore frequenza la comparsa di alterazioni della funzionalita' epatica pertanto devono essere sottoposti ad un attento controllo secondo la pratica clinica comunemente seguita. Nei casi in cui compaiano segni che indicano un peggioramento della malattia epatica, si deve prendere in considerazione l'interruzione o la sospensione della terapia. La clearance renale di ritonavir e' trascurabile, pertanto non ci si attendono riduzioni della clearance corporea totale nei pazienti affetti da insufficienza renale. Questo prodotto contiene una piccola quantita' di etanolo (alcol), meno di 100mg per una dose massima di 600mg. Sebbene l'eziologia sia considerata multifattoriale sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione.

INTERAZIONI

Ritonavir al dosaggio di potenziatore farmacocinetico o come agente antiretrovirale:possiede un'elevata affinita' per vari isoenzimi del citocromo P450 (CYP) e puo' inibire l'ossidazione con il seguente ordine: CYP3A4 > CYP2D6. Puo' indurre la glicuronidazione e l'ossidazione del CYP1A2 e del CYP2C19. Farmaci che influenzano i livelli di ritonavir:possono essere ridotti dall'uso concomitante di prodotti di erboristeria contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum). AMPRENAVIR, ATAZANAVIR, FOSAMPRENAVIR, INDINAVIR, NELFINAVIR, SAQUINAVIR:ritonavir ne aumenta i livelli sierici in seguito all'inibizione del CYP3A4.I trial clinici hanno confermato la sicurezza e l’efficacia di una dose di fosamprenavir pari a 700 mg due volte al giorno assunta in concomitanza ad una dose di ritonavir pari a 100 mg due volte al giorno. TRIPANAVIR:non devono essere usate dosi di ritonavir inferiori a 200 mg due volte al giorno insieme a questo poiché potrebbero alterare l’efficacia di tale associazione. DIDANOSINA:deve essere somministrata a stomaco vuoto rispettando un intervallo di 2,5 ore per la somministrazione di ritonavir. DELAVIRDINA:non sembra essere influenzata da ritonavir. EFAVIRENZ:si e' osservata una frequenza aumentata di comparsa di vertigini, nausea, parestesia e di anomalie di laboratorio(incremento degli enzimi epatici). NEVIRAPINA:non determina alterazioni clinicamente rilevanti della farmacocinetica. ZIDOVUDINA:può indurne la glicuronidazione, il che ne determina ad una lieve diminuzione; non risulta necessario modificarne la posologia. AMFETAMINA:E' probabile che ritonavir,al dosaggio pieno da agente antiretrovirale, inibisca il CYP2D6; comeconseguenza di tale interazione, ci si attende un incremento delle concentrazioni di amfetamina e dei suoi derivati. BUPRENORFINA, NORBUPRENORFINA, METABOLITI GLUCUROLIDI:l’incremento nei livelli plasmatici dibuprenorfina e del suo metabolita attivo non hanno indotto modifiche farmacodinamiche clinicamente significative in una popolazione di pazienti tolleranti agli oppiacei. FENTANIL:ritonavir, inibisce il CYP3A4;come conseguenza di tale interazione ci si attendono incrementi delleconcentrazioni plasmatiche di fentanil. METADONE:potrebbe essere necessario somministrare dosi maggiori di metadone se assunto in concomitanza con ritonavir a dosaggio pieno o come potenziatore farmacocineticoa causa dell’induzione della glicuronidazione. MORFINA:se somministrata in concomitanza con ritonavir a dosaggio pieno o come potenziatore farmacocinetico, potrebbe ridursi come risultato dell’induzione della glicuronidazione. DIGOSSINA:tale interazione potrebbe essere dovuta alla modifica dell’efflusso di digossina mediato dalla P-glicoproteina da parte di ritonavir a dosaggio pieno o come potenziatore farmacocinetico. R-WARFARIN S-WARFARIN:l’induzione del CYP1A2 e del CYP2C9 determina una diminuzione dei livelli del primo mentre l’effetto farmacocinetico osservato sul secondo risulta meno marcato quando somministrato inconcomitanza al ritonavir. CARBAMAZEPINA:ritonavir puo indurne un incremento delle concentrazioni plasmatiche inibendo il CYP3A4. DIVALPROEX, LAMOTRIGINE, FENITOINA:ritonavir induce l’ossidazione da parte del CYP2C9 e la glicuronidazione, come risultato di questa interazione ci si attende una riduzione delle concentrazioni plasmatiche degli anticonvulsivanti. AMITRIPLINA, FLUOXETINA, IMIPRAMINA, NORTRIPTILINA, PAROXETINA, SERTRALINA:ritonavir inibisce il CYP2D6; come conseguenza di questa interazione si attende un incremento delle concentrazioni plasmatiche di questi antidepressivi. DESIPRAMINA:in co-spmministrazione l’AUC e la Cmax del 2-idrossimetabolita sono risultate diminuite del 15 e del 67%, rispettivamente. TRAZODONE:quando somministrato con ritonavirè stato osservato un aumento dell’incidenza degli effetti indesiderati correlati dello stesso. FEXOFENADINA:ritonavir al dosaggio pieno da antiretrovirale o al dosaggio da potenziatore farmacocinetico può modificarne l’efflusso mediato dalla P-glicoproteina determinandone un aumento delle concentrazioni. LORATADINA:ritonavir ne aumenta le concentrazione plasmatiche. ATOVAQUONE, ERITROMICINA, ITRACONAZOLO:possono avere una riduzione delle concentrazioni plasmatiche dovute all'induzionedella glicuronidazione del ritonavir. CHETOCONAZOLO:ritonavir ne inibisce il metabolismo mediato dal CYP3A. ALOPERIDOLO, RISPERIDONE, TIORIDAZINA:ritonavir, al dosaggio pieno di antiretrovirale,inibisce probabilmente il CYP2D6; come risultato di tale interazione ci si attende unincremento delle concentrazioni degli antipsicotici. AMLODIPINA, DILTIAZEM, NIFEDIPINA:ritonavir, al dosaggio di potenziatore farmacocinetico o di agente antiretrovirale, inibisce il CYP3A4; come risultato di tale interazione ci si attende un incremento delle concentrazioni plasmatiche dei calcio antagonisti. ETINIL-ESTRADIOLO:ritonavir ne determina una riduzione delle concentrazioni; quindi e' necessario ricorrere ad anticoncezionali di barriera od altri metodi contraccettivi non ormonali. Ritonavir inibendo il CYP3A4 si presume possa aumentare le concentrazioni plasmatiche della CICLOSO^PORINA o di TRACOLIMUS. SILDENAFIL:l'interazione tra i due farmaci non è raccomandata e comunque in nessun caso le dosi di sildenafil devono superare 25 mg in 48 ore. VARDENAFIL, TEDALAFIL:la co-somministrazione deve avvenire con la massima cautela a dosi ridotte non superiori a 10 mg ogni 72 ore. L’uso di MEPERIDINA e ritonavir e' controindicato a causa dell'aumento delle concentrazioni del suo metabolita attivo, la normeperidina, che esplica sia unazione analgesica sia una funzione stimolante del SNC. ALPRAZOLAM:e' necessaria particolare cautela durante i primi giorni di terapia concomitante prima che abbia il tempo di svilupparsi il meccanismo di induzione di questo causato da ritonavir. BUSPIRIDONE:potrebbe avere un incremento delle concentrazioni plasmatiche dovuto all'inibizione di ritonavir su CYP3A. ZOLPIDEM e ritonavir possono essere somministrati in concomitanza monitorandone attentamente agli eccessivi effetti sedativi. FLUTICASONE:potrebbe avere luogo la comparsa di effetti sistemici dacorticosteroidi tra cui la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica; si sconsiglia la somministrazione concomitante di ritonavir. DESAMETASONE:potrebbe avere un incremento delle concentrazioni plasmatiche dovuto all'inibizione di ritonavir su CYP3A. L’AUC del metabolitaPREDNISOLONE aumenta da 37 e 28% dopo 4 e 14 giorni con ritonavir, rispettivamente. Sono stati segnalati eventi cardiologici e neurologici in caso di co-somministrazione di ritonavir e disopiramide, mexiletinao nefazadone. Si deve prendere in considerazione la possibilita' di un incremento degli effetti terpeutici e tossici dovuti allo spostamento del legame proteico di altri farmaci assunti in concomitanza a ritonavir.

EFFETTI INDESIDERATI

Ritonavir al dosaggio di agente antiretrovirale: Frequenze: molto comune(>= 1/10); comune(>=1/100 <1/10); non comune(>=1/1.000 <1/100); raro(>=1/10.000 < 1/1.000); non nota. Alterazioni del sistema immunitario: comune:reazioni allergiche tra cui orticaria, lievi eruzioni cutanee, broncospasmo e angiodema; raro:anafilassi e sindrome Stevens-Johnson. Alterazioni del sangue e del sistema linfatico: comune:riduzione della conta dei globuli bianchi, riduzione dell'emoglobina, riduzione deineutrofili, incremento degli eosinofili; non comune:incremento della conta dei globuli bianchi, incremento dei neutrofili e incremento del tempo di protrombina; non nota: trombocitopenia. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: non comune:disidratazione, diabete melito; raro:iperglicemia; non nota:ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, iperuricemi. Alterazioni del sistema nervoso: molto comune:alterazione del gusto, parestesia periferica e cefalea; comune:vertigini, parestesia, iperestesia, sonnolenza, insonnia, ansia; non nota:crisi epilettiche, sincope. Alterazioni del sistema vascolare: comune:vasodilatazione; non nota:ipotensione ortostatica. Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino: comune: faringiti, aumento della tosse. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: molto comune:dolore addominale, nausea. diarrea, vomito; comune:dispepsia, anoressia, irritazione della gola, secchezza delle fauci, eruttazioni, ulcere orali. Alterazioni del sistema epatibolare: non comune:epatite, ittero. Alterazione della cute e del tessuto sottocutaneo: comune:rash, pruriti, sudorazione, lipodistrofia. Alterazione dell'apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: comune:aumento della Creatin Fosfochinasi,mialgia; non comune:miosite, rabdomiolisi. Alterazioni renali e dellevie urinarie: non nota:insufficienza renale. Disordini del sistemariproduttivo e della mammella:menorragia. Disordini generali e alterazioni del sito si somministrazione: molto comune:astenia; comune:febbre, dolore, calo ponderale. Indagini diagnostiche: comune:incremento di GGT, incremento di CPK, incremento di trigliceridi, incremento di SGPT, incremento di SGOT; incremento delle amilasi, incremento dell’acido urico, riduzione del potassio, riduzione della tiroxina libera e totale; non comune:iperglicemia, ipocalcemia, ipermagnesemia, iperbilirubinemia, incremento della fosfatasi alcalina. Pazienti in trattamento con ritonavir da solo o associato ad altri antiretrovirali hanno mostrato transaminasi fino a 5 volte il valore normale, epatiti clinicamente manifeste e ittero. La terapia antiretrovirale combinata e' stata associata, in pazienti HIV, alla ridistribuzione del grasso corporeo incluso il calo del grasso sottocutaneo periferico e facciale, aumento del grasso intra-addominale e viscerale, ipertrofia nascente ed accumulo del grasso nella zona dorsocervicale (gibbo). La terapia antiretrovirale combinata e' stata associata con anomalie metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, resistenza all'insulina, iperglicemia e iperlattosemia. All'inizio della terapia antiretrovirale combinata (CART), nei soggetti HIV positivi con immunodeficienza di grado severo, e' possibile che si manifesti una reazione infiammatoria ad agenti patogeni opportunisti asintomatici o residui. Pazienti in terapia con ritonavir hanno manifestato pancreatite, compresi coloro che hanno sviluppato ipertrigliceridemia, in alcuni casi con esito fatale. Pazienti con conclamata infezione HIV possono essere a rischio di ipertrigliceridemia e pancreatite. Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattuttoin pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia daHIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La frequenza di tali casi e' sconosciuta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

L'uso puo' essere preso in considerazione solo quando i benefici superano il rischio a carico del feto. Il farmaco interagisce negativamente con i contraccettivi orali. Di conseguenza, nel corso del trattamento, si dovrebbe ricorrere ad un metodo di contraccezione alternativo, efficace e sicuro. Non e' noto se questo medicinale sia escreto nel latte umano. Negli studi sugli animali non e' stata valutata la escrezione nel latte; tuttavia uno studio condotto sul ratto ha dimostrato alcuni effetti sullo sviluppo della prole, durante l'allattamento, compatibili con l'escrezione del ritonavir nel latte. Le donne con infezione da HIV non devono in nessun caso allattare al seno i propri neonati, per evitare la trasmissione dell'HIV.

Codice: 030081032
Codice EAN:

Codice ATC: J05AE03
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Inibitori delle proteasi
  • Ritonavir
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

CAPSULE

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