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NOVALGINA OS GTT 20ML 500MG/ML Produttore: OPELLA HEALTHCARE ITALY SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

NOVALGINA 500 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Analgesici e antipiretici, pirazoloni.

PRINCIPI ATTIVI

Novalgina 500 mg/ml gocce orali, soluzione 1 ml di soluzione contienenoramidopirina metansolfonato sodico (metamizolo) 500 mg. Eccipienti con effetti noti: sodio fosfato e sodio fosfato monosodico. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Aroma agrumi, sodio fosfato, sodio fosfato monosodico ed acqua depurata.

INDICAZIONI

Stati dolorosi o febbrili gravi o resistenti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 Novalgina non deve essere utilizzata neipazienti con: ipersensibilita' ad altri pirazoloni (ad es. fenazone, propifenazone) o alle pirazolidine (ad es. fenilbutazone, ossifenbutazone); precedenti di agranulocitosi associata all'uso di pirazoloni; compromissione della funzionalita' del midollo osseo (per es. dopo terapia citostatica) o patologie del sistema emopoietico, come la granulocitopenia; pazienti che manifestano broncospasmo o altre reazioni anafilattoidi (ad es. orticaria, rinite, angioedema) agli analgesici non stupefacenti (es. salicilati, paracetamolo, diclofenac, ibuprofene, indometacina, naprossene); porfiria epatica acuta intermittente (rischio diinduzione di attacchi di Porfiria); carenza congenita di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (rischio di emolisi); terzo trimestre di gravidanza. Si raccomanda di non usare Novalgina nei primi tre mesi di gravidanza e, se usata nei tre mesi successivi, cio' deve essere fatto solo dopo aver accuratamente valutato il rapporto rischio-beneficio. Novalgina non deve essere utilizzata negli ultimi tre mesi di gravidanza (vedere anche paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

La dose dipende dall'intensita' del dolore o della febbre e dalla sensibilita' individuale nella risposta a Novalgina. E' fondamentale scegliere la dose piu' bassa in grado di controllare dolore e febbre. Nei bambini e adolescenti di eta' sino ai 14 anni possono essere somministrati 8-16 mg di metamizolo per kg di peso corporeo in dose singola. Incaso di febbre, nei bambini e' generalmente sufficiente una dose di 10 mg di metamizolo per chilogrammo di peso corporeo. Adulti e adolescenti a partire dai 15 anni di eta' (> 53 kg) possono assumere fino a 1.000 mg in dose singola. In base alla dose massima giornaliera e' possibile assumere una dose singola fino a 4 volte al giorno ad intervalli di 6-8 ore. E' atteso un effetto evidente da 30 a 60 minuti dopo la somministrazione orale. Di seguito si mostrano le singole dosi raccomandate e le dosi massime giornaliere in base al peso o all'eta'. Peso corporeo: <9 kg; eta': <12 mesi. Dose singola: 1-5 gocce, 25-125 mg; dosemassima giornaliera: 4-20 gocce, 100-500 mg. Peso corporeo: 9-15 kg; eta': 1-3 anni. Dose singola: 3-10 gocce, 75-250 mg; dose massima giornaliera: 12-40 gocce, 300-1.000 mg. Peso corporeo: 16-23 kg; eta': 4-6anni. Dose singola: 5-15 gocce, 125-375 mg; dose massima giornaliera:20-60 gocce, 500-1.500 mg. Peso corporeo: 24-30 kg; eta': 7-9 anni. Dose singola: 8-20 gocce, 200-500 mg; dose massima giornaliera: 32-80 gocce, 800-2.000 mg. Peso corporeo: 31-45 kg; eta': 10-12 anni. Dose singola: 10-30 gocce, 250-750 mg; dose massima giornaliera: 40-120 gocce, 1.000-3.000 mg. Peso corporeo: 46-53 kg; eta': 13-14 anni. Dose singola: 15-35 gocce, 375-875 mg; dose massima giornaliera: 60-140 gocce, 1.500-3.500 mg. Peso corporeo: > 53 kg; eta': >= 15 anni. Dose singola: 20-40 gocce, 500-1.000 mg; dose massima giornaliera: 80-160 gocce, 2.000-4.000 mg. 500 mg/ml gocce orali, soluzione (1 ml = 20 gocce) Popolazioni speciali. Popolazioni di anziani, pazienti debilitati e pazienti con clearance della creatinina ridotta: e' necessario ridurre la dose nelle persone anziane, nei pazienti debilitati e nei pazienti con clearance della creatinina ridotta, poiche' potrebbe verificarsi un prolungamento nell'eliminazione dei prodotti del metabolismo del metamizolo. Compromissione epatica e renale Poiche' in caso di compromissione della funzionalita' epatica o renale il tasso di eliminazione risulta ridotto, devono essere evitate dosi multiple elevate. Non saranno necessarie riduzioni della dose in caso di uso solo per breve tempo. Finora, non vi e' una sufficiente esperienza nell'uso a lungo termine di metamizolo in pazienti con grave danno epatico e renale.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

L'agranulocitosi causata dal metamizolo e' un evento di origine immuno-allergica che ha una durata di almeno una settimana. Tali reazioni sono molto rare, possono essere gravi, mettere il paziente in pericolo di vita ed avere esito letale. Non sono dose-dipendenti e possono verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia. I pazienti devono essere informati della necessita' di interrompere il trattamento e di consultare immediatamente il medico nel caso si manifestasse uno qualsiasi dei seguenti sintomi possibilmente correlati alla neutropenia: febbre, brividi, mal di gola, ulcerazioni del cavo orale. In caso di neutropenia (neutrofili/mm^3 <1500) il trattamento va sospeso immediatamenteed una valutazione dell'emocromo va effettuata con urgenza e monitorata fino al ritorno a valori normali. Pancitopenia: in caso di pancitopenia, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e si deve monitorare l'emocromo completo fino a quando non si normalizza. Tutti ipazienti devono essere avvertiti di contattare immediatamente il medico se manifestano segni e sintomi indicativi di discrasie ematiche (adesempio malessere generale, infezioni, febbre persistente, ecchimosi,sanguinamento, pallore) mentre sono in trattamento con il metamizolo.Shock anafilattico: tali reazioni si verificano principalmente nei pazienti sensibili. Pertanto il metamizolo va utilizzato con cautela neipazienti asmatici o atopici (vedere paragrafo 4.3). Dati i rischi associati con il metamizolo, il farmaco andrebbe utilizzato solo dopo avere valutato la possibilita' di ricorrere ad alternative terapeutiche. I pazienti che abbiano gia' manifestato una reazione da ipersensibilita' con metamizolo non dovranno piu' assumere metamizolo o altri farmaci pirazolonici. Per i bambini di eta' inferiore ai 5 anni e' raccomandata la somministrazione sotto controllo medico. Reazioni anafilattiche/anafilattoidi: nella scelta della via di somministrazione, va considerato che la via parenterale e' associata ad un maggior rischio di reazioni anafilattiche/anafilattoidi. Sono particolarmente a rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3) i pazienti con: asmada analgesici o intolleranza agli analgesici di tipo orticaria-angioedema (vedere paragrafo.4.3), asma bronchiale, particolarmente se con concomitante rinosinusite poliposa, orticaria cronica, intolleranza all'alcool, ovvero i pazienti che reagiscono a quantita' minime di bevande alcoliche con sintomi quali starnuti, lacrimazione o arrossamento alvolto. L'intolleranza all'alcool potrebbe indicare una sindrome asmatica da analgesici non diagnosticata, intolleranza ai coloranti (per es. tartrazina) o conservanti (per es. benzoati). Prima della somministrazione di Novalgina e' necessario fare domande specifiche al paziente.Nei casi a particolare rischio di reazioni anafilattoidi, Novalgina deve essere utilizzata solo dopo aver attentamente valutato i possibilirischi contro i benefici attesi. Se Novalgina deve essere somministrata in queste circostanze, sono necessari un attento controllo medico ela disponibilita' di immediato trattamento di emergenza. Il trattamento deve essere immediatamente sospeso se compare qualsiasi segno o sintomo d'anafilassi (orticaria, angioedema, rash, dispnea, pallore o iperemia generalizzata, malessere generale, ipotensione, shock, edema della laringe) o di agranulocitosi (brusca insorgenza di grave neutropenia associata a febbre, astenia marcata, ulcerazioni di bocca, faringe e/o perineali) o di trombocitopenia (tendenza all'emorragia con o senzapetecchie). Reazioni cutanee gravi: con il trattamento con metamizolosono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse la Sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la Necrolisi Epidermica Tossica (TEN) e la reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per la vita. I pazienti devono essere informati in merito ai segni e ai sintomi e monitorati attentamente per rilevare eventuali reazioni cutanee. Se i segni e i sintomi indicativi di queste reazioni appaiono, metamizolo deve essere immediatamente sospeso e non deve essere riavviato in alcun momento (vedere paragrafo 4.3). Reazioni ipotensive isolate La somministrazione di metamizolo puo' causare isolati casi di reazioni ipotensive (vedere paragrafo 4.8). Queste reazioni sono possibilmente dose-dipendenti e piu' probabili con la somministrazione parenterale. Inoltre il rischio di gravi reazioni ipotensive di questo tipo e' aumentato: se la somministrazione endovenosa non viene effettuata lentamente, nei pazienti con ipotensione preesistente, con disidratazione o ridotto volume, con instabilita' circolatoria o con insufficienza circolatoria incipiente, nei pazienti con febbre elevata. In questi pazienti, l'utilizzo di metamizolo deve essere valutato attentamente e, se viene somministrato, e' necessario un attento controllo medico. Possono essere necessarie misure preventive (stabilizzazione della circolazione) per ridurre il rischio di una reazione ipotensiva. Per i pazienti con ipotensione o instabilita' circolatoria vedere paragrafo 4.3. Nei pazienti in cui una riduzione della pressione deve essere evitata, quali ad esempio i pazienti con grave insufficienza coronarica o una rilevante stenosi dei vasi che irrorano il cervello, il metamizolo deve essere utilizzato solo sotto stretto monitoraggio emodinamico. Danno epatico da farmaci: in pazienti trattati con metamizolo sono stati riportati casi di epatite acuta di tipo prevalentemente epatocellulare, con insorgenzada pochi giorni a pochi mesi dopo l'inizio del trattamento. I segni ei sintomi comprendono elevati livelli sierici di enzimi epatici con osenza ittero, frequentemente nel contesto di altre reazioni di ipersensibilita' al farmaco (ad es. eruzione cutanea, discrasia ematica, febbre ed eosinofilia) o accompagnati da sintomi di epatite autoimmune. La maggior parte dei pazienti si e' ristabilita con l'interruzione del trattamento con metamizolo; tuttavia, in casi isolati, e' stata segnalata la progressione verso l'insufficienza epatica acuta che ha richiesto il trapianto di fegato. Il meccanismo del danno epatico indotto da metamizolo non e' stato chiarito con certezza, ma i dati indicano un meccanismo immuno-allergico. Ai pazienti deve essere indicato di contattare il proprio medico in caso di comparsa di sintomi indicativi di undanno epatico. In questi pazienti si deve sospendere il metamizolo e si deve valutare la funzionalita' epatica. Il metamizolo non deve essere rintrodotto nei pazienti con un episodio di danno epatico che e' insorto durante il trattamento con metamizolo e per cui non e' stata determinata nessun'altra causa.

INTERAZIONI

Come con altri analgesici durante il trattamento con Novalgina si raccomanda di evitare l'assunzione di alcool, poiche' non si puo' escludere interazione fra le sostanze. L'aggiunta di metamizolo al metotressato puo' aumentare l'ematotossicita' del metotressato, in particolare nei pazienti anziani. Pertanto questa associazione deve essere evitata.Metamizolo quando assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico puo' ridurne l'effetto sull'aggregazione piastrinica. Pertanto, questacombinazione deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico per la cardioprotezione. Induzione farmacocinetica degli enzimi metabolizzanti: il metamizolo puo' indurre gli enzimi metabolizzanti che includono CYP2B6 e CYP3A4. La somministrazione concomitante di metamizolo con bupropione, efavirenz, metadone, valproato, ciclosporina, tacrolimus o sertralina, puo' causare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci con unapotenziale diminuzione dell'efficacia clinica. Pertanto, si consigliacautela quando il metamizolo viene somministrato in concomitanza; la risposta clinica e/o i livelli di farmaco devono essere monitorati in modo appropriato. Nei pazienti in trattamento con metamizolo, e' statasegnalata interferenza con i test di laboratorio che usano il metodo Trinder o simile al Trinder (per esempio test per misurare i livelli sierici di creatinina, trigliceridi, colesterolo HDL e acido urico).

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse di seguito sono classificate, secondo la classificazione per organi e sistemi e la frequenza secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Patologie cardiache. Non nota: Sindrome di Kounis. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: shock anafilattico, reazioni anafilattiche/anafilattoidi, che possono essere gravi e mettere il paziente in pericolo di vita e rivelarsi talvolta fatali. Queste reazioni possono comparire in qualunque fase del trattamento, in modo non correlato alla dose giornaliera, anche dopo un ripetuto utilizzo in passatosenza complicazioni. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi di natura piu' lieve si manifestano tipicamente con sintomi alla cute e mucose(quali prurito, bruciore, arrossamento, orticaria, gonfiore), dispneae meno frequentemente sintomi gastrointestinali. Le reazioni piu' lievi possono progredire a forme gravi con orticaria generalizzata, graveangioedema (compreso coinvolgimento della laringe), grave broncospasmo, aritmie cardiache, calo della pressione arteriosa (a volte preceduto da un rialzo della pressione) e shock circolatorio. Tali reazioni possono comparire subito dopo la somministrazione di metamizolo o anche dopo ore; tuttavia di norma si verificano entro la prima ora dalla somministrazione. Il rischio di shock anafilattico, tuttavia, sembra essere piu' elevato con le forme ad uso parenterale. Nei pazienti con sindrome asmatica da analgesici, le reazioni di intolleranza si manifestano di norma sotto forma di attacchi asmatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: in associazione al trattamento con metamizolo,sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi, incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la necrolisi epidermica tossica (TEN) e la reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4). Oltre alle manifestazioni cutanee ed alle mucose delle reazioni anafilattiche/anafilattoidi sopra menzionate, si possonoverificare; raro: eruzioni fisse da farmaco, rash; non nota: sindromedi Stevens-Johnson o sindrome di Lyell e reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possono mettere in pericolo lavita del paziente. In caso di insorgenza di tali lesioni cutanee bisogna interrompere immediatamente l'assunzione del farmaco e consultare il medico. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: anemia aplastica, agranulocitosi e pancitopenia, incluso l'esito fatale, leucopenia e trombocitopenia. Tali reazioni sono considerate di natura immunologica. Si possono verificare anche dopo un ripetuto utilizzo in passato senza complicazioni. I segni tipici dell'agranulocitosi comprendono lesioni infiammatorie alle mucose (ad es. orofaringee, anorettali, genitali), mal di gola, febbre (anche febbre persistente o ricorrente).Tuttavia nei pazienti che ricevono terapia antibiotica i segni tipicidell'agranulocitosi possono essere minimi. Risulta notevolmente aumentata la velocita' di eritrosedimentazione, mentre il gonfiore linfonodale e' generalmente lieve o assente. I segni tipici della trombocitopenia comprendono un'aumentata tendenza al sanguinamento e petecchie alla cute ed alle mucose. Patologie vascolari. Non comune: reazioni ipotensive isolate. Occasionalmente, dopo la somministrazione si possono verificare reazioni ipotensive isolate transitorie (probabilmente farmacologicamente mediate e non accompagnate da altri segni di reazioni anafilattiche/anafilattoidi); in casi rari tale reazione si manifesta come un calo acuto della pressione arteriosa. Patologie renali e urinarie. Non nota: in modo particolare nei pazienti con anamnesi di patologierenali o, in caso di sovradosaggio, peggioramento acuto della funzionalita' renale (insufficienza renale acuta), in alcuni casi con oliguria, anuria o proteinuria. Nefrite interstiziale acuta. Colorazione rossa delle urine, che puo' essere dovuta ad un metabolita presente in basse concentrazioni (acido rubazonico); la colorazione scompare al termine del trattamento. Patologie gastrointestinali. Non nota: sanguinamento gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Non nota: danno epatico da farmaci che include epatite acuta, ittero, aumento degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificanodopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso di metamizolo in donne in gravidanza sono soltanto in numero limitato. In base ai dati pubblicati provenienti da donne in gravidanza esposte a metamizolo nel corso del primotrimestre (n=568) non vi e' alcuna evidenza di effetti teratogeni ed embriotossici. In casi selezionati, se non esistono altre opzioni di trattamento, l'uso di dosi singole di metamizolo durante il primo e il secondo trimestre puo' essere accettabile. Tuttavia, in generale non e' raccomandato l'uso di metamizolo durante il primo e il secondo trimestre. L'uso durante il terzo trimestre e' associato a fetotossicita' (danno renale e restringimento del dotto arterioso), quindi l'uso di metamizolo e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Nel caso di uso accidentale di metamizolo durante il terzo trimestre, il fluido amniotico e il dotto arterioso dovranno essere controllati mediante ecografia ed ecocardiografia. Il metamizolo attraversa la barriera placentare. Negli animali il metamizolo ha indotto una tossicita' riproduttiva, ma nessuna teratogenicita' (vedere paragrafo 5.3). Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento: i prodotti del metabolismo del metamizolo passano nel latte materno in quantita' considerevoli e non e' possibile escludere il rischio per i neonatiallattati al seno. In particolare deve essere evitato l'uso ripetuto del metamizolo durante l'allattamento. Nel caso di una singola somministrazione di metamizolo, si consiglia alle madri di raccogliere ed eliminare il latte materno per 48 ore dopo la somministrazione.

Codice: 008679033
Codice EAN:

Codice ATC: N02BB02
  • Sistema nervoso
  • Analgesici
  • Altri analgesici ed antipiretici
  • Pirazoloni
  • Metamizolo sodico
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: GOCCE ORALI SOLUZIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONCINO CONTAGOCCE

GOCCE ORALI SOLUZIONE

24 MESI

FLACONCINO CONTAGOCCE