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NOVOMIX 30 FLEX 5PEN 3ML 100U/ Produttore: NOVO NORDISK SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

NOVOMIX 30 FLEXPEN 100 UNITA'/ML SOSPENSIONE INIETTABILE IN PENNA PRERIEMPITA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci utilizzati nel diabete. Insuline ed analoghi per uso iniettabile, ad azione intermedia o lunga e rapida in associazione.

PRINCIPI ATTIVI

1 ml di sospensione contiene 100 unita' di insulina aspart solubile/insulina aspart protaminocristallizzata nel rapporto di 30/70 (equivalente a 3,5 mg). 1 penna preriempita contiene 3 ml equivalenti a 300 unita'.

ECCIPIENTI

Glicerolo, fenolo, metacresolo, zinco cloruro, sodio fosfato dibasicodiidrato, sodio cloruro, protamina solfato, acido cloridrico (per aggiustamento del pH), sodio idrossido (per aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento del diabete mellito dell'adulto, adolescente e bambino dai 10 anni in poi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

La potenza degli analoghi dell'insulina, compresa l'insulina aspart, e' espressa in unita', mentre la potenza dell'insulina umana e' espressa in unita' internazionali. Il dosaggio e' determinato sulla base delle necessita' individuali dei pazienti. Per raggiungere un controllo glicemico ottimale si raccomandano il monitoraggio della glicemia e gliaggiustamenti della dose di insulina. Nei pazienti con diabete tipo 2, puo' essere somministrato in monoterapia. Puo' anche essere somministrato in associazione con farmaci antidiabetici orali se la glicemia non e' controllata in maniera adeguata con i soli medicinali antidiabetici orali. Per i pazienti con diabete tipo 2, la dose iniziale raccomandata e' 6 unita' alla prima colazione e 6 unita' al pasto serale. Si puo' iniziare la terapia con una somministrazione unica giornaliera di12 unita' al pasto serale. Quando si somministra una volta al giorno,se si raggiungono le 30 unita', si raccomanda in genere di passare a due iniezioni al giorno suddividendo la dose in due somministrazioni uguali a colazione e a cena. Se con due somministrazioni al giorno si osservano episodi ipoglicemici diurni ricorrenti, la dose mattutina puo' essere suddivisa in due somministrazioni uguali al mattino e a pranzo (tre sommnistrazioni al giorno). Si raccomanda la seguente linea guida di titolazione per l'aggiustamento della dose. Livelli di glicemia pre-prandiale <4,4 mmol/l <80 mg/dl, aggiustamento della dose: -2 unita'; livelli di glicemia pre- prandiale 4,4-6,1 mmol/l, 80-110 mg/dl, aggiustamento della dose: 0; livelli di glicemia pre-prandiale 6,2-7,8 mmol/l, 111-140 mg/dl, aggiustamento della dose: +2 unita'; livelli diglicemia pre-prandiale 7,9-10 mmol/l, 141-180 mg/dl, aggiustamento della dose: + 4 unita'; livelli di glicemia pre-prandiale >10 mmol/l, >180 mg/dl, aggiustamento della dose: + 6 unita'. Occorre riferirsi al piu' basso dei valori glicemici pre-prandiali dei tre giorni precedenti. Qualora si fosse verificato un episodio ipoglicemico nei tre giorni considerati, il dosaggio non deve essere aumentato. Gli aggiustamenti del dosaggio possono essere effettuati una volta alla settimana fino al raggiungimento del valore ottimale di HbA1c. Devono essere utilizzati i livelli di glicemia preprandiale per valutare l'adeguatezza della dose precedente. Nei pazienti con diabete tipo 1 il fabbisogno individuale di insulina e' compreso in genere tra 0,5 e 1,0 unita'/Kg/giorno.Il medicinale puo' interamente o parzialmente soddisfare questo fabbisogno. Un aggiustamento posologico puo' rendersi necessario se i pazienti aumentano l'attivita' fisica, se modificano la dieta abituale o nel corso di una malattia concomitante. Persone piu' anziane (>= 65 anni): puo' essere utilizzato in pazienti anziani; comunque l'esperienza sull'uso in associazione con medicinali antidiabetici orali in pazienticon eta' superiore ai 75 anni e' limitata. Nei pazienti anziani, occorre intensificare il monitoraggio della glicemia ed aggiustare il dosaggio dell'insulina aspart su base individuale. Insufficienza renale edepatica: l'insufficienza renale o epatica puo' ridurre il fabbisogno di insulina del paziente. Nei pazienti con insufficienza renale o epatica occorre intensificare il monitoraggio della glicemia ed aggiustareil dosaggio dell'insulina aspart su base individuale. Popolazione pediatrica: puo' essere usato in adolescenti e bambini dai 10 anni in poiquando si preferisce utilizzare l'insulina premiscelata. Vi e' una limitata esperienza clinica per i bambini da 6 a 9 anni. Non sono disponibili dati nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta'. Trasferimento da altri medicinali insulinici: nel trasferimento di un paziente da insulina bifasica umana al farmaco, iniziare con la stessa dose e lo stesso regime terapeutico. In seguito titolare in base alle necessita' individuali. Si raccomanda un monitoraggio costante della glicemia durante il periodo di transizione e nelle prime settimane seguenti. Metodo di somministrazione: e' una sospensione bifasica di un analogo dell'insulina (insulina aspart). La sospensione contiene insulina aspart ad azione rapida e insulina aspart ad azione inermedia nel rapporto di 30/70. E' da somministrare esclusivamente per via sottocutanea. E' somministrato per via sottocutanea nella coscia o nella parete addominale. Sipuo' utilizzare la regione glutea o deltoidea, se considerate piu' idonee. Ruotare sempre le sedi di iniezione all'interno della stessa regione per ridurre il rischio di lipodistrofia. L'influenza di differenti sedi di iniezione sull'assorbimento del farmaco non e' stata studiata. La durata di azione varia in base alla dose, alla sede di iniezione, al flusso ematico, alla temperatura e al livello di attivita' fisica. Inizia ad agire piu' rapidamente dell'insulina umana bifasica e deveessere somministrato generalmente prima dei pasti. Quando necessario,deve essere somministrato subito dopo i pasti. Somministrazione con FlexPen: e' una penna preriempita progettata per essere usata con gli aghi NovoFine o NovoTwist. FlexPen somministra da 1 a 60 unita' con incrementi di 1 unita'. E' codificato da un colore e alla confezione e' accluso un foglio illustrativo con dettagliate istruzioni per l'uso.

CONSERVAZIONE

Prima dell'apertura: conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Tenere lontano da elementi refrigeranti. Non congelare. Durante l'uso o nel trasporto come scorta: conservare sotto 30 gradi C. Non conservare in frigorifero. Non congelare. Tenere il cappuccio sulla FlexPenper proteggerla dalla luce.

AVVERTENZE

Non somministrare per via endovenosa, poiche' cio' puo' provocare gravi ipoglicemie. La somministrazione intramuscolare deve essere evitata. Non va usato nei microinfusori. E' necessario consultare il medico prima di effettuare viaggi in paesi con un diverso fuso orario poiche' questo puo' significare che il paziente deve assumere insulina e pastiin orari diversi. Iperglicemia Una posologia inadeguata o l'interruzione del trattamento, specialmente nei diabetici di tipo 1, puo' portare ad iperglicemia e a chetoacidosi diabetica. I primi sintomi dell'iperglicemia in genere compaiono gradualmente nell'arco di alcune ore o giorni. Questi includono sete, poliuria, nausea, vomito, sonnolenza, pelle secca ed arrossata, xerostomia, perdita di appetito ed alito acetonemico. Nei diabetici di tipo 1, le iperglicemie non trattate possono condurre a chetoacidosi diabetica, evento potenzialmente letale. Ipoglicemia: l'omissione di un pasto o un'imprevista intensa attivita' fisica puo' portare all'ipoglicemia. L'ipoglicemia puo' verificarsi se la dose di insulina e' troppo alta rispetto al fabbisogno insulinico del paziente. In caso di ipoglicemia o sospetto di ipoglicemia NovoMix nondeve essere iniettato. Dopo la stabilizzazione della glicemia del paziente, deve essere considerato l'aggiustamento della dose. Rispetto all'insulina umana bifasica, puo' avere un effetto ipoglicemizzante piu'pronunciato fino a 6 ore dopo l'iniezione. Questo effetto puo' esserecontrollato nel singolo soggetto attraverso l'aggiustamento della dose di insulina e/o della quantita' di cibo da assumere. I pazienti che hanno riscontrato un notevole miglioramento del controllo della glicemia, ad esempio utilizzando il trattamento insulinico intensivo, devonoessere informati che potrebbero andare incontro ad una ridotta capacita' di avvertire i sintomi iniziali dell'ipoglicemia. I comuni sintomiiniziali possono non comparire nei pazienti con diabete di lunga data. Un controllo piu' stretto della glicemia puo' aumentare il rischio di episodi ipoglicemici e pertanto richiede un'attenzione particolare durante l'intensificazione del dosaggio. Poiche' deve essere somministrato nella immediata vicinanza di un pasto bisogna tenere in debita considerazione la rapidita' con la quale il farmaco agisce in presenza dimalattie o di trattamenti che rallentano l'assorbimento del cibo. Le malattie concomitanti, specialmente le infezioni e gli stati febbrili,aumentano in genere il fabbisogno di insulina del paziente. Malattie concomitanti del rene, del fegato o che interessano la ghiandola surrenale, l'ipofisi o la tiroide possono richiedere modifiche del dosaggiodi insulina. Quando i pazienti vengono trasferiti da un differente tipo di insulina i sintomi iniziali della ipoglicemia possono cambiare oessere meno pronunciati rispetto a quelli accusati durante il trattamento precedente. Trasferimento da altri medicinali insulinici: il trasferimento ad un altro tipo o ad una nuova marca di insulina deve essere effettuato sotto stretto controllo medico. I cambiamenti della concentrazione, marca (produttore), tipo, origine (insulina animale, insulina umana o analogo dell'insulina) e/o del metodo di produzione (da DNAricombinante o insulina di origine animale) possono rendere necessarie modifiche di dosaggio. I pazienti trasferiti al farmaco da un altro tipo di insulina possono aver bisogno di un aumento del numero di iniezioni quotidiane o una modifica del dosaggio rispetto a quello adottato con il medicinale insulinico da loro precedentemente usato. Se e' necessario effettuare un aggiustamenti del dosaggio, questo puo' essere effettuato con la prima dose o durante le prime settimane o i primi mesi. Reazioni nel sito di reazione: si possono verificare reazioni intorno al sito di iniezione che comprendono dolore, arrossamento, orticaria, infiammazione, livido, gonfiore e prurito. La rotazione continua del sito di iniezione entro la stessa area riduce il rischio di sviluppare queste reazioni. Le reazioni di solito si risolvono nell'arco di pochi giorni o poche settimane. In rare occasioni, le reazioni al sito di iniezione possono richiedere l'interruzione del trattamento con il farmaco. Combinazione con pioglitazone: sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca durante l'uso di pioglitazone in combinazione con insulina, soprattutto in pazienti con fattori di rischio di insufficienza cardiaca. Questo deve essere tenuto presente quando si consideraun trattamento di pioglitazone e il farmaco in combinazione. Se il trattamento combinato e' utilizzato, i pazienti devono essere monitoratiper la comparsa di segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumentodi peso ed edema. Pioglitazone deve essere sospeso nel caso in cui siverifichi un peggioramento dei sintomi. Anticorpi anti-insulina: la somministrazione di insulina puo' causare la formazione di anticorpi anti-insulina. In rari casi la presenza di tali anticorpi anti-insulina puo' richiedere un aggiustamento della dose di insulina al fine di correggere una tendenza all'iperglicemia o all'ipoglicemia.

INTERAZIONI

Numerosi medicinali sono noti influenzare il metabolismo del glucosio. Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno di insulina del paziente: i medicinali antidiabetici orali, gli inibitori delle monoamminoossidasi (IMAO), i beta-bloccanti, gli inibitori degli enzimi convertitori dell'angiotensina (ACE-inibitori), i salicilati, gli steroidi anabolizzanti e le sulfonamidi. Le seguenti sostanze possono aumentareil fabbisogno di insulina del paziente: i contraccettivi orali, i tiazidi, i glucocorticoidi, gli ormoni tiroidei, i farmaci simpaticomimetici, l'ormone della crescita e il danazolo. I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell'ipoglicemia. Octreotide e lanreotide possono sia aumentare sia ridurre il fabbisogno insulinico. L'alcool puo' intensificare o ridurre l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina.

EFFETTI INDESIDERATI

All'inizio della terapia con insulina possono verificarsi anomalie dirifrazione, edema e reazioni al sito di iniezione (dolore, arrossamento, orticaria, infiammazione, livido, gonfiore e prurito nel sito di iniezione). Queste reazioni di solito sono transitorie. Una rapida riduzione della glicemia puo' essere associata a neuropatia acuta dolorosa, che di norma ha carattere transitorio. L'intensificarsi della terapia insulinica con una brusca riduzione della glicemia puo' essere associata ad un peggioramento della retinopatia diabetica, mentre un miglioramento graduale del controllo della glicemia diminuisce il rischio della progressione della retinopatia diabetica. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a <1/10); non comune (>=1/1.000 a <1/100); raro (>=1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: orticaria, rash, eruzioni; molto raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Rara: neuropatia periferica (neuropatia dolorosa). Patologie dell'occhio. Non comune: alterazione della rifrazione, retinopatia diabetica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: lipodistrofia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema, reazione al sito di iniezione.Descrizione di reazioni avverse selezionate. Reazioni anafilattiche: il verificarsi di reazioni di ipersensibilita' generalizzata (includendo rash cutaneo generalizzato, prurito, sudorazione, disturbi gastrointestinali, edema angioneurotico, difficolta' nella respirazione, palpitazioni e ipotensione) e' molto raro, ma possono potenzialmente mettere a rischio la vita. Ipoglicemia: l'ipoglicemia e' la reazione avversaosservata piu' di frequente. Essa puo' sopraggiungere se la dose di insulina e' troppo alta in relazione alla richiesta insulinica. L'ipoglicemia grave puo' indurre perdita della coscienza e/o convulsioni e puo' portare a un danno cerebrale temporaneo o permanente o anche al decesso. I sintomi dell'ipoglicemia si manifestano all'improvviso. Possono comprendere sudorazione fredda, pelle fredda e pallida, affaticamento, nervosismo o tremore, ansia, stanchezza e debolezza inusuali, confusione, difficolta' a concentrarsi, sonnolenza, fame eccessiva, disturbi visivi, cefalea, nausea e palpitazioni. Durante le sperimentazioni cliniche, la frequenza dell'ipoglicemia varia con la popolazione dei pazienti, il dosaggio e il livello del controllo glicemico. Durante le sperimentazioni cliniche il numero totale di ipoglicemie non differiscetra i pazienti trattati con insulina aspart e quelli con insulina umana. Lipodistrofia: la lipodistrofia (incluso la lipoipertrofia e la lipoatrofia) puo' verificarsi nel sito di iniezione; Una continua rotazione del sito di iniezione all'interno della particolare area riduce ilrischio di sviluppo di queste reazioni. Popolazione pediatrica: sullabase di fonti post-marketing e sperimentazioni cliniche, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse osservate nella popolazione pediatrica non indica alcuna differenza rispetto alla piu' ampia esperienza nella popolazione generale. Altre popolazioni particolari: nell'utilizzo nel mercato e nelle sperimentazioni cliniche, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse osservate nei piu' pazienti anziani e in pazienti con insufficienza renale o epatica non indica alcuna differenza rispetto alla piu' ampia esperienza nella popolazione generale. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Vi e' una limitata esperienza clinica durante la gravidanza. Studi condotti sulla riproduzione animale non hanno evidenziato alcuna differenza tra insulina aspart e insulina umana per quanto riguarda l'embriotossicita' e gli effetti teratogeni. In generale, si raccomanda di intensificare un controllo della glicemia ed un attento monitoraggio delledonne diabetiche sia durante la gravidanza che durante la sua pianificazione. Il fabbisogno di insulina in genere diminuisce nel primo trimestre e aumenta successivamente nel secondo e terzo trimestre. Dopo ilparto, il fabbisogno di insulina ritorna rapidamente ai livelli che precedono la gravidanza. Non esistono limitazioni per la terapia durante l'allattamento. La terapia insulinica nella donna che allatta non implica rischi per il bambino. Tuttavia, potrebbe essere necessario adeguare il dosaggio del farmaco. Studi sulla riproduzione animale non hanno rilevato alcuna differenza tra l'insulina aspart e l'insulina umanaper quanto riguarda la fertilita'.

Codice: 035563079
Codice EAN:

Codice ATC: A10AD05
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Farmaci usati nel diabete
  • Insuline ed analoghi
  • Insuline e analoghi iniet., az.interm.o lunga assoc.a rapida
  • Insulina aspart
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: SOSPENSIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: PENNA

SOSPENSIONE INIETTABILE

24 MESI

PENNA