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ONDANSETRON ACC 10SIR 4ML 8MG Produttore: ACCORD HEALTHCARE SLU

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ONDANSETRON ACCORD SOLUZIONE INIETTABILE/PER INFUSIONE IN SIRINGA PRERIEMPITA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiemetici e antinausea, Antagonisti della serotonina (5HT 3).

PRINCIPI ATTIVI

1 ml di soluzione iniettabile o per infusione in siringa preriempita contiene 2 mg di ondansetron (come ondansetron cloridrato diidrato). Ciascuna siringa preriempita da 2 mL contiene 4 mg di ondansetron (comeondansetron cloridrato diidrato). Ciascuna siringa preriempita da 4 mL contiene 8 mg di ondansetron (come ondansetron cloridrato diidrato).Eccipienti con effetto noto: 1 mL di soluzione iniettabile o per infusione in siringa preriempita contiene 3,60 mg di sodio come sodio citrato, cloruro di sodio e sodio idrossido. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Acido citrico monoidrato, citrato di sodio, cloruro di sodio, sodio idrossido (per aggiustamento del pH), acido cloridrico, concentrato (per aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Adulti: trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia citotossica e da radioterapia, prevenzione e trattamento della nausea e del vomito postoperatori (PONV). Popolazione pediatrica: trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia in bambini di eta' >= di 6 mesi. Non sono stati condotti studi sull'uso di ondansetronsomministrato per via orale nella prevenzione e nel trattamento del PONV. Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito postoperatoriin bambini di eta' >= di 1 mese.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'ondansetron o ad altri antagonisti selettivi delrecettore 5HT3 (ad es. granisetron, dolasetron) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencato al paragrafo 6.1. Uso concomitante con apomorfina (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia. Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia (CINV e RING). Adulti. Il potenziale emetogeno del trattamento per il cancro varia secondo le dosi e le combinazioni dei regimi di chemioterapia e radioterapia utilizzati. La scelta del regime posologico deve essere determinata dalla gravita' del vomito. La via di somministrazione e la dose di ondansetron devono essere flessibili e comprese nel rangetra 8-32 mg al giorno e selezionate come descritto di seguito. Chemioterapia e radioterapia emetogene. Il seguente regime posologico e' raccomandato nelle prime 24 ore di chemioterapia o radioterapia: una singola dose da 8 mg per iniezione endovenosa lenta (in non meno di 30 secondi) o per iniezione intramuscolare, immediatamente prima della chemioterapia o della radioterapia, seguita da 8 mg per via orale ogni 12 ore. Chemoterapia altamente emetogena. Per i pazienti trattati con chemioterapia altamente emetogena, ad esempio, cisplatino ad alta dose, ondansetron puo' essere somministrato per via orale, rettale, endovenosao intramuscolare. L'ondansetron e' risultato ugualmente efficace alleseguenti dosi nel corso delle prime 24 ore di chemioterapia. Una singola dose di 8 mg mediante iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi) o iniezione intramuscolare immediatamente prima della chemioterapia. Una dose di 8 mg mediante iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi) o iniezione intramuscolare immediatamente dopo la chemioterapia, seguita da due ulteriori dosi di iniezioni endovenose (non meno di 30 secondi) o intramuscolari di 8 mg a quattro ore di distanza,o mediante infusione costante di 1 mg/ora per un massimo di 24 ore. Una dose massima iniziale per uso endovenoso di 16 mg diluita in 50-100ml di soluzione fisiologica o altro fluido compatibile per infusione (vedere paragrafo 6.6) e somministrata per infusione, per almeno 15 minuti, immediatamente prima della chemioterapia. La dose iniziale di ondansetron puo' essere seguita da due dosi addizionali da 8 mg per via endovenosa (non meno di 30 secondi) o dosi intramuscolari a quattro ore di distanza. Non deve essere somministrata una singola dose superiore a 16 mg a causa dell'aumento dose dipendente del rischio di prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1) La scelta dello schema posologico deve essere determinata dalla gravita' della prova emetogena. L'efficacia di ondansetron nella chemioterapia altamente emetogena puo' essere aumentata dall'aggiunta di una dose singola endovenosa di desametasone sodio fosfato, 20 mg somministrati prima della chemioterapia. Popolazione pediatrica. CINV in bambini di eta' >= di6 mesi e adolescenti . La dose di CINV puo' essere calcolata in base all'area di superficie corporea (BSA, Body Surface Area) o al peso - vedere sotto. Il dosaggio basato sul peso produce dosi totali giornaliere superiori rispetto al dosaggio basato sull'area di superficie corporea - vedere paragrafi 4.4 e 5.1. L'ondansetron deve essere diluito indestrosio al 5% o in 9 mg/ml (0,9%) di sodio cloruro o in altro liquido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) ed infuso per endovenosa con un tempo non inferiore a 15 minuti. Non sono disponibili dati provenienti da studi clinici controllati sull'uso di ondansetron nella prevenzione CINV tardivi o prolungati. Non sono disponibili dati provenienti da studi clinici controllati sull'uso di ondansetron per lanausea e il vomito indotti da radioterapia nei bambini. Dosaggio basato sull'area di superficie corporea (BSA). L'ondansetron deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come una singoladose endovenosa di 5 mg/m^2. La dose singola endovenosa non deve superare 8 mg. La somministrazione orale puo' iniziare dodici ore dopo e puo' continuare per un massimo di 5 giorni. La dose totale nelle 24 ore(somministrata come dosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg. Dosaggio basato sull'area di superficie corporea (BSA) per la chemioterapia - Bambini di eta' >= di 6 mesi e adolescenti. BSA <0,6 m²; giorno 1a,b: 5 mg/m² EV più 2 mg di sciroppo dopo 12 ore;giorni 2-6b: 2 mg sciroppo ogni 12 ore. BSA >=0,6 m²; giorno 1a,b: 5 mg/m² EV più 4 mg di sciroppo dopo 12 ore; giorni 2-6b: 4 mg di sciroppo o compressa ogni 12 ore. ^a La dose endovenosa non deve superare 8 mg. ^b La dose totale giornaliera nelle 24 ore (somministrata come dosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg. Nota bene: non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili. Dosaggio basato sul peso corporeo: il dosaggio basato sul peso corporeo risulta in delle dosi totali giornaliere piu' alte rispetto al dosaggio basato sull'area di superficie corporea (BSA) - vedere paragrafi 4.4 e5.1. L'ondansetron deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come singola dose endovenosa di 0,15 mg/kg. La dose singola endovenosa non deve superare 8 mg. Altre due dosi endovenose possono essere somministrate ad intervalli di 4 ore. La somministrazioneorale puo' iniziare 12 ore dopo e puo' essere continuata per un massimo di 5 giorni. La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi suddivise) non deve superare la dose degli adulti di 32 mg. Dosaggio basato sul peso corporeo per la chemioterapia - Bambini di eta' >= di 6 mesi e adolescenti. Peso =<10 kg; giorno1a,b: fino a 3 dosi di 0,15 mg/kg EV ogni 4 ore; giorni 2-6b: 2 mg di sciroppo ogni 12 ore. Peso > 10 kg; giorno1a,b: fino a 3 dosi di 0,15 mg/kg EV ogni 4 ore; giorni 2-6b: 4 mg di sciroppo o compressa ogni 12 ore. ^a La dose endovenosa non deve superare 8 mg. ^b La dose totale nelle 24 ore (somministrata comedosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg. Nota bene: non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili. ^C Non e' possibile ottenere una dose da 2 mg con le compresse da 4 mgin quanto non consentono di essere suddivise in due dosi uguali. Popolazioni Speciali (tutte le indicazioni). Anziani. Nei pazienti di eta'compresa tra i 65 e i 74 anni puo' essere seguito lo schema di dosaggio degli adulti. Tutte le dosi per via endovenosa devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione fisiologica o altro fluido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) e infuse nell'arco di 15 minuti. Neipazienti dai 75 anni di eta' ed oltre, la dose iniziale per via endovenosa di Ondansetron non deve superare gli 8 mg. Tutte le dosi per viaendovenosa devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione fisiologica o altro fluido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) e infuse nell'arco di 15 minuti. La dose iniziale di 8 mg puo' essere seguita da due ulteriori dosi endovenose di 8 mg, infuse nell'arco di 15 minuti e somministrate in non meno di quattro ore (vedere paragrafo 5.2).

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione di temperatura particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' nei pazienti che hanno manifestato ipersensibilita' per altri antagonisti selettivi del recettore 5HT 3. Gli eventi respiratori devono essere trattati sintomaticamente e i clinici devono prestare particolare attenzione a questi come precursori di reazioni di ipersensibilita'. L'ondansetron prolungal'intervallo QT in modo dose-dipendente (vedere paragrafo 5.1). Inoltre, durante la fase post-marketing, sono stati riportati casi di Torsione di Punta in pazienti trattati con ondansetron. Evitare l'uso di ondansetron nei pazienti con sindrome congenita del QT lungo. Ondansetron deve essere somministrato con cautela ai pazienti che hanno o che possono sviluppare un prolungamento dell'intervallo QTc, inclusi pazienti con alterazioni elettrolitiche, insufficienza cardiaca congestizia, bradiaritmie o pazienti che assumono altri medicinali che portano al prolungamento del QT o alterazioni elettrolitiche. Sono stati riportaticasi di ischemia miocardica in pazienti trattati con ondansetron principalmente durante la somministrazione endovenosa. I pazienti devono essere monitorati durante e dopo la somministrazione di ondansetron suisintomi dell'ischemia miocardica. In caso di sviluppo di ischemia miocardica dopo iniezione di ondansetron, puo' essere necessario un intervento medico (vedere paragrafo 4.8). L'ipokalemia e l'ipomagnesemia devono essere corrette prima della somministrazione dell'ondansetrone. Aseguito dell'uso concomitante di ondansetron e di altri farmaci serotoninergici (compresi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI)), vi sono state segnalazioni successive alla commercializzazione che descrivono pazienti affetti da sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilita' autonomica e anomalie neuromuscolari). Se il trattamento concomitante con l'ondansetrone e altri farmaci serotoninergici e' clinicamente giustificato, si consiglia di tenere il paziente sotto adeguata osservazione. Poiche' e' noto che l'ondansetron aumenta il tempo di transito dell'intestino crasso, ipazienti con segni di ostruzione intestinale subacuta devono essere monitorati dopo la somministrazione. Nei pazienti sottoposti a chirurgia adenotonsillare la prevenzione della nausea e del vomito con l'ondansetron puo' mascherare sanguinamento occulto. Pertanto, tali pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione di ondansetron. Popolazione pediatrica. I pazienti pediatrici che ricevono l'ondansetron con agenti chemioterapici epatotossici devono essere monitorati attentamente per la compromissione della funzione epatica. Nausea ovomito indotti da chemioterapia. Quando si calcola la dose su una base di mg/kg e si somministrano tre dosi a intervalli di 4 ore, la dose totale giornaliera sara' superiore rispetto ad una singola dose di 5 mg/m^2 seguita da una dose orale. L'efficacia comparativa di questi dueregimi posologici non e' stata studiata in sperimentazioni cliniche. Il confronto incrociato delle sperimentazioni indica un'efficacia simile per entrambi i regimi (vedere paragrafo 5.1). Questo medicinale contiene 3,60 mg di sodio per ml, equivalente al 0,18% della dose giornaliera massima raccomandata dall'OMS di 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

Non vi e' evidenza che l'ondansetron induca o inibisca il metabolismodi altri prodotti medicinali comunemente co-somministrati con l'ondansetron. Studi specifici hanno dimostrato che non esistono interazioni farmacocinetiche quando l'ondansetron viene somministrato con l'alcol,temazepam, furosemide, alfentanil, tramadolo, morfina, lidocaina, tiopentale o propofol. L'ondansetron viene metabolizzato da molteplici enzimi del citocromo epatico P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. A causa della molteplicita' degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetron, l'inibizione enzimatica o la ridotta attivita' di un enzima (ad esempio deficit genetico di CYP2D6) e' normalmente compensata dagli altri enzimi e deve risultare e solo in un modesto o in nessun significativo cambiamento della clearance totale di ondansetron o della dose necessaria di ondansetron. Deve essere usata cautela quando l'ondansetron viene somministrato con farmaci che prolungano l'intervallo QTe/o che causano alterazioni elettrolitiche (vedere paragrafo 4.4). L'uso di Ondansetron Accord con farmaci che causano il prolungamento dell'intervallo QT puo' causare un ulteriore prolungamento dell'intervallo QT. L'uso concomitante di ondansetron con farmaci cardiotossici (ad esempio antracicline (come doxorubicina, daunorubicina o trastuzumab),antibiotici (come eritromicina), antifungini (come il ketoconazolo), antiaritmici (come amiodarone) e beta-bloccanti (come atenololo o timololo)) puo' aumentare il rischio di aritmie (Vedere paragrafo 4.4). Farmaci serotoninergici (es. SSRIs and SNRIs): a seguito dell'uso concomitante di ondansetron e di altri farmaci serotoninergici (compresi gliSSRI e gli SNRI), vi sono state segnalazioni successive alla commercializzazione che descrivono pazienti affetti da sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilita' autonomica e anomalie neuromuscolari) (Vedere paragrafo 4.4). Apomorfina: sulla base di report che mostrano una profonda ipotensione e perdita di coscienza a seguito della somministrazione concomitante di ondansetron e apomorfina cloridrato, l'uso concomitante con apomorfina e' controindicato. Fenitoina, carbamazepina e rifampicina: in pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (ad es. fenitoina, carbamazepina e rifampicina) la clearance orale di ondansetron risulta aumentata e le concentrazioni ematiche di ondansetron diminuite. Tramadolo: dati provenienti da piccolistudi indicano che l'ondansetron puo' ridurre l'effetto analgesico del tramadolo.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli eventi avversi sono elencati sotto per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune(da 1/100 a <1/10), non comune (da 1/1.000 a <1/100), raro (da 1/10.000 a <1/1.000) e molto raro (<1/10.000) e non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati da dati di studi clinici. E' stata presa in considerazione l'incidenza sul placebo. Gli eventi rari e molto rari sono stati generalmente determinati da dati spontanei post-marketing. Le seguenti frequenze sono stimate alle dosi standard raccomandate di ondansetron. I profili della reazione avversain bambini e adolescenti erano paragonabili a quelli visti negli adulti. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni immediate di ipersensibilita', talvolta gravi, inclusa l'anafilassi ^(1). Patologie delsistema nervoso. Molto comune: cefalea. Non comune: convulsioni, disturbi del movimento (incluse reazioni extrapiramidali, come reazioni distoniche, crisi oculogire e discinesia) ^(2). Raro: capogiri durante la somministrazione endovenosa rapida. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi visivi transitori (ad es. visione offuscata) soprattutto durantela somministrazione EV rapida. Molto raro: cecita' transitoria principalmente durante la somministrazione endovenosa ^(3). Patologie cardiache. Non comune: aritmie, dolore toracico con o senza depressione del tratto ST, bradicardia. Raro: prolungamento del QTc (incluse Torsioni di Punta). Non nota: ischemia miocardica (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Comune: sensazione di calore o vampate. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi. Patologieepatobiliari. Non comune: aumenti asintomatici dei test di funzionalita' epatica ^(4). Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: eruzione cutanea tossica inclusa necrolisi epidermica tossica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni locali nella sede dell'iniezione EV. 1. L'anafilassi puo' essere pericolosa per la vita. Reazioni di ipersensibilita' sono state osservate anche in pazienti che hanno mostrato questi sintomi con altri antagonisti selettivi dei recettori 5HT3. 2. Osservato senza evidenza definitiva di sequele cliniche persistenti. 3. La maggior parte dei casi di cecita' segnalati si risolve spontaneamente entro20 minuti. La maggior parte dei pazienti aveva ricevuto un agente chemioterapico che includeva cisplatino. Alcuni casi di cecita' transitoria segnalati avevano un'origine corticale. 4. Questi eventi sono statiosservati comunemente in pazienti che ricevono chemioterapia con cisplatino. Segnalazione delle reazioni avverse sospette : La segnalazionedelle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono prendere in considerazione la possibilita' di usare contraccettivi. Gravidanza: sulla base dei dati ottenuti da studi epidemiologici, sembra che ondansetron possa causare malformazioni orofacciali quando somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. In uno studio di coorte che ha interessato 1,8 milioni di gravidanze, l'uso di ondansetron nel primo trimestre e' stato associato ad un aumentato rischio di schisi orali (3 casi aggiuntivi per 10.000 donne trattate; rischio relativo aggiustato,1,24, (IC 95% 1,03-1,48)). Gli studi epidemiologici disponibili sullemalformazioni cardiache mostrano risultati contrastanti. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicita' riproduttiva. Ondansetron non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza. Allattamento: i test hanno dimostrato che l'ondansetron passa nel latte degli animali che allattano. Si raccomanda, pertanto, che le donne sottoposte a trattamento con l'ondansetron non devono allattare al seno i propri bambini. Fertilita': non ci sonoinformazioni in merito agli effetti di ondansetron sulla fertilita' umana.

Codice: 048015061
Codice EAN:

Codice ATC: A04AA01
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Antiemetici ed antinausea
  • Antagonisti della serotonina
  • Ondansetrone
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

SIRINGA