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OSSEOR OS GRAT 28BUST 2G Produttore: STRODER SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

OSSEOR 2 G GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa - altri farmaci che agiscono sulla struttura e sulla mineralizzazione ossea.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina contiene 2 g di ranelato di stronzio. Eccipiente con effetti noti: ogni bustina contiene inoltre 20 mg di aspartame (E 951).

ECCIPIENTI

Aspartame (E 951), maltodestrina, mannitolo (E 421)

INDICAZIONI

Trattamento dell'osteoporosi severa: nelle donne in postmenopausa; negli uomini adulti ad alto rischio di fratture, per i quali il trattamento con altri medicinali approvati per la terapia dell'osteoporosi nonsia possibile a causa, ad esempio, di controindicazioni o intolleranza. Nelle donne in postmenopausa il ranelato di stronzio riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca. La decisione di prescrivere ilranelato di stronzio deve essere basata su una valutazione dei rischiglobali del singolo paziente.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tromboembolismo venoso (TEV) in corso o pregresso, inclusa trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. Immobilizzazione temporanea opermanente dovuta ad esempio ad un intervento chirurgico o ad una prolungata permanenza a letto. Cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare, accertata, in atto o pregressa. Ipertensione non controllata.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato solo da un medico esperto nel trattamento dell'osteoporosi. La dose raccomandata e' di una bustina da 2g una volta al giorno per somministrazione orale. A causa della natura della patologia curata, il ranelato di stronzio e' destinato per un impiego a lungo termine. L'assorbimento del ranelato di stronzio e' ridotto dal cibo, dal latte e dai suoi derivati e, pertanto, il farmaco deve essere somministrato nell'intervallo tra i pasti. Dato il suo lento assorbimento, il farmaco deve essere assunto al momento di andare aletto, preferibilmente almeno due ore dopo il pasto. I pazienti in trattamento con ranelato di stronzio devono assumere supplementi di vitamina D e di calcio, se il loro apporto con la dieta e' insufficiente. Anziani. L'efficacia e la sicurezza del ranelato di stronzio sono state dimostrate in un vasto campione di uomini adulti e donne in postmenopausa di tutte le eta' (fino a 100 anni all'inclusione) affetti da osteoporosi. Non e' richiesto alcun adattamento posologico in relazione all'eta'. Insufficienza renale. Il ranelato di stronzio non e' raccomandato nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30 - 70 ml/min). Insufficienza epatica. Non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione. Per uso orale. Il granulato delle bustine deve essere assunto dopo sospensione in un bicchiere contenente un minimo di 30 ml di acqua (approssimativamente un terzo di un normale bicchiere). Anche se gli studi relativi all'utilizzo hanno dimostrato che il ranelato di stronzio rimane stabile in sospensione nelle 24 ore successive alla preparazione, la sospensione deve essere bevuta immediatamente dopo la sua preparazione.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Eventi cardiaci ischemici. In una analisi combinata di studi clinici randomizzati controllati con placebo in pazienti osteoporotiche postmenopausali, e' stato osservato un aumento significativo di infarto del miocardio nelle pazienti trattate con il farmaco rispetto a quelle trattate con placebo. I pazienti devono essere valutati rispetto al rischio cardiovascolare prima di iniziare il trattamento. I pazienti che presentano significativi fattori di rischio per eventi cardiovascolari (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo) devono essere trattati con ranelato di stronzio solo dopo attenta valutazione. Durante il trattamento, questi rischi cardiovascolari devono essere monitorati ad intervalli regolari, generalmente ogni 6-12 mesi. Il trattamento deve essere interrotto se il paziente sviluppa cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica, malattia cerebrovascolare o se l'ipertensione non e' controllata. Tromboembolismo venoso. Negli studi difase III controllati verso placebo, il trattamento con il ranelato distronzio e' stato associato ad un incremento dell'incidenza annuale di tromboembolia venosa (TEV), inclusa l'embolia polmonare. La causa ditale incremento e' sconosciuta. Il medicinale e' controindicato nei pazienti con un pregresso tromboembolismo venoso e deve essere utilizzato con cautela nei pazienti a rischio di TEV. Durante il trattamento di pazienti di eta' superiore a 80 anni a rischio di TEV, deve essere rivalutata la necessita' di continuare il trattamento. Il trattamento deve essere interrotto il prima possibile nel caso di una malattia o diuna condizione che portino all'immobilizzazione e devono essere adottate adeguate misure preventive. La terapia non deve essere ripresa fino a che la condizione che ha portato all'immobilizzazione non si e' risolta e il paziente e' completamente mobile. Quando insorge una TEV, il farmaco deve essere interrotto. Impiego nei pazienti con insufficienza renale. In assenza di dati relativi alla sicurezza ossea in pazienti con insufficienza renale grave in trattamento con il ranelato di stronzio, il medicinale non e' raccomandato nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Nel rispetto di una buona pratica clinica, si raccomanda un controllo periodico della funzionalita' renale nei pazienti con insufficienza renale cronica. Il proseguimento della terapia nei pazienti che sviluppano una grave insufficienza renale deve essere valutato su base individuale. Reazioni cutanee. Durante l'utilizzo del farmaco sono state riportate reazioni cutanee a rischio di vita (Sindrome di StevensJohnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (NET) e rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)). I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi eattentamente monitorati per le reazioni cutanee. Il rischio maggiore di incidenza per SJS o NET e' entro le prime settimane di trattamento e entro 3-6 settimane per DRESS. Se si presentano i segni e i sintomi di SJS o NET (ad esempio, rash cutaneo progressivo spesso con vescichee lesioni della mucosa) o DRESS (ad esempio rash, febbre, eosinofiliae coinvolgimento sistemico (ad es. adenopatia, epatite, nefropatia e pneumopatia interstiziale), il trattamento deve essere interrotto immediatamente. I migliori risultati nella gestione di SJS, NET o DRESS sihanno a seguito di una diagnosi precoce e di una immediata interruzione di ogni medicinale sospetto. Una interruzione precoce del trattamento e' associata ad una migliore prognosi. Il quadro clinico di DRESS si e' risolto nella maggior parte dei casi con l'interruzione del trattamento con il medicinale e con l'inizio di una terapia corticosteroidea, quando necessario. La guarigione puo' essere lenta e in alcuni casisono state riportate ricadute della sindrome dopo interruzione della terapia con corticosteroidi. Nei pazienti che hanno sviluppato SJS, NET o DRESS con l'utilizzo di OSSEOR, la terapia con OSSEOR non deve essere piu' ripresa. E' stata riportata un'incidenza piu' alta, sebbene ancora rara, di reazioni di ipersensibilita' comprendenti rash cutaneo,SJS o NET in pazienti di origine asiatica. Gli alleli HLA-A*33:03 e HLA-B*58:01 sono stati identificati come potenziali fattori genetici dirischio per SJS o NET associato al ranelato di stronzio nei pazienti di etnia Han attraverso uno studio farmacogenetico, restrospettivo, caso-controllo. Ove possibile, lo screening per gli alleli HLA-A*33:03 eHLA-B*58:01 deve essere considerato prima di iniziare il trattamento nei pazienti di origine cinese di etnia Han. Se i test sono positivi per uno o entrambi gli alleli, il trattamento non deve essere iniziato.Tuttavia, l'assenza di questi alleli al momento della genotipizzazione non esclude che SJS/TEN possano ancora verificarsi. Interazioni con i test di laboratorio. Lo stronzio interferisce con i metodi colorimetrici per la determinazione delle concentrazioni ematiche ed urinarie del calcio. Percio', nella pratica clinica, devono essere usati metodi di spettrometria ad emissione atomica con plasma ad accoppiamento induttivo o di spettrometria ad assorbimento atomico per assicurare un'accurata valutazione delle concentrazioni ematiche ed urinarie di calcio.Eccipiente. Il farmaco contiene aspartame, una fonte di fenilalanina , che puo' essere pericolosa per i pazienti affetti da fenilchetonuria.

INTERAZIONI

Il cibo, il latte ed i suoi derivati, e le specialita' medicinali contenenti calcio possono ridurre la biodisponibilita' del ranelato di stronzio approssimativamente del 60 - 70%. Pertanto, la somministrazionedel medicinale e di tali prodotti deve essere distanziata di almeno due ore. Poiche' a livello gastrointestinale i cationi bivalenti possono formare un complesso scarsamente assorbibile con le tetracicline orali (ad es. doxiciclina) e con gli antibiotici chinolonici (ad es. ciprofloxacina), non e' raccomandata la somministrazione contemporanea di ranelato di stronzio con questi medicinali. Come misura precauzionale,l'assunzione del farmaco deve essere sospesa durante il trattamento con tetracicline orali o con antibiotici chinolonici. Uno studio clinico in vivo sulle interazioni farmacologiche ha dimostrato che l'assunzione di idrossidi di alluminio e magnesio, nelle due ore antecedenti o contemporaneamente al ranelato di stronzio, causava una lieve diminuzione nell'assorbimento del ranelato di stronzio (diminuzione del 20 - 25% dell'AUC), mentre l'assorbimento rimaneva praticamente inalterato quando l'antiacido veniva somministrato due ore dopo il ranelato di stronzio. E' pertanto preferibile assumere gli antiacidi almeno due ore dopo l'assunzione del medicinale. Tuttavia, poiche' si raccomanda di assumere il farmaco al momento di coricarsi, quando questo schema posologico non e' applicabile, l'assunzione contemporanea rimane accettabile. Non e' stata osservata alcuna interazione con la supplementazione orale di vitamina D. Nel corso degli studi clinici, non e' stata dimostrata alcuna interazione clinica, ne' un significativo aumento dei livelli ematici di stronzio, con i medicinali che, nella pratica corrente, sono comunemente prescritti in concomitanza con il farmaco, tra i quali: farmaci antinfiammatori non steroidei (compreso l'acido acetilsalicilico), anilidi (come il paracetamolo), H 2 bloccanti ed inibitori della pompa protonica, diuretici, digossina e glicosidi cardiaci, nitratiorganici ed altri vasodilatatori per patologie cardiache, calcioantagonisti, beta-bloccanti, ACE - inibitori, antagonisti dell'angiotensinaII, agonisti selettivi dei recettori beta-2-adrenergici, anticoagulanti orali, inibitori dell'aggregazione piastrinica, statine, fibrati e derivati delle benzodiazepine.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Il farmaco e' stato studiato in sperimentazioni cliniche che hanno coinvolto circa 8.000 persone. La sicurezza a lungo termine e' stata valutata con studi di fase III, in donne in postmenopausa con osteoporosi, trattate fino a 60 mesi con 2 g/die di ranelato di stronzio (n=3.352) o con placebo (n=3.317). L'eta' media, al momento dell'inclusione, era di 75 anni e il 23% delle pazienti arruolate aveva un'eta' compresa tra 80 e 100 anni. In un'analisi combinata degli studi randomizzati controllati con placebo in pazientiosteoporotiche postmenopausali, le piu' comuni reazioni avverse sono state nausea e diarrea, generalmente riferite all'inizio del trattamento, senza differenza apprezzabile tra i gruppi nelle fasi successive. L'interruzione della terapia e' dovuta principalmente alla nausea. Nonsono state riscontrate differenze nella natura delle reazioni avversetra i gruppi di trattamento, a prescindere dal fatto che l'eta' dellepazienti fosse inferiore o superiore a 80 anni al momento dell'inclusione. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate durante gli studi clinici e/o durante l'utilizzo post-marketing del ranelato di stronzio. Le reazioni avverse sono elencate qui di seguito, usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a <1/10); non comune (>=1/1.000 fino a <1/100); raro (>=1/10.000 fino a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: linfoadenopatia (in associazione con reazioni cutanee di ipersensibilità). Raro: insufficienza del midollo osseo, eosinofilia (in associazione con reazioni cutanee di ipersensibilità). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipercolesterolemia.Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: stato confusionale. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, disturbi della coscienza, perdita della memoria, capogiri, parestesia; non comune: crisiconvulsive. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Comune: infarto del miocardio. Patologie vascolari. Comune: tromboembolismo venoso (TEV). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: iperreattività bronchiale. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea e feci molli, vomito, dolore addominale, dolore gastrointestinale, reflusso gastroesofageo, dispepsia, costipazione, flatulenza; non comune: irritazione della mucosa orale (stomatiti e/o ulcerazioni della bocca), secchezza della bocca. Patologie epatobiliari. Comune: epatite; non comune: aumento delle transaminasi sieriche (in associazione con reazioni cutanee di ipersensibilità). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: reazioni cutanee di ipersensibilità (rash, prurito, orticaria, angioedema); comune: eczema; non comune: dermatite, alopecia; raro: reazioni avverse con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS); molto raro: gravireazioni cutanee avverse (SCARs): sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore muscoloscheletrico (spasmo muscolare, mialgia, dolore alle ossa, artralgia e dolore alle estremità). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico; non comune: piressia (in associazione con reazioni cutanee di ipersensibilità), malessere. Esami diagnostici. Comune: aumento della creatin fosfokinasi ematica (CPK). Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Tromboembolismo venoso. Negli studi di fase III, l'incidenza annuale di eventi di tromboembolia venosa (TEV) osservata in 5 anni e' stata approssimativamente dello 0,7% con un rischio relativo di 1,4 (95% IC = [1,0; 2,0]) nelle pazienti trattate con ranelato di stronzio rispetto al placebo. Infarto del miocardio. In un'analisi combinata di studi clinici randomizzati controllati con placebo in pazienti osteoporotiche postmenopausali, e' stato osservato un aumento significativo di infarto del miocardio nelle pazienti trattate con ranelato di stronzio rispetto alle pazienti a cui e' stato somministrato il placebo (1,7% rispetto a 1,1%), con un rischio relativo di 1,6 (95% IC = [1,07; 2,38]). Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

I dati relativi all'uso di ranelato di stronzio in donne in gravidanza non sono disponibili. Studi su animali hanno mostrato, ad alte dosi,effetti ossei reversibili nella prole di ratti e di conigli trattati durante la gravidanza. Se il farmaco e' assunto inavvertitamente in gravidanza, il trattamento deve essere interrotto. Dati chimico-fisici suggeriscono l'escrezione di ranelato di stronzio nel latte materno. Ilmedicinale non deve essere usato durante l'allattamento. Non sono stati osservati effetti sulla fertilita' di maschi e femmine in studi su animali.

Codice: 036588034
Codice EAN:

Codice ATC: M05BX03
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa
  • Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione
  • Altri farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzaz
  • Stronzio ranelato
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BUSTINA/BUSTA SINGOLA

GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE

36 MESI

BUSTINA/BUSTA SINGOLA